Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Ciclo di incontri con rappresentanti dei movimenti indigeni e sociali latinoamericani
Dopo la Cumbre de los Pueblos di Lima, conclusasi con la grande mobilitazione dei movimenti sociali e con il fallimento delle politiche commerciali che la UE voleva imporre ai paesi della regione Andina, dal 28 maggio al 6 giugno saranno in Italia alcuni rappresentanti dei movimenti sociali e indigeni latinoamericani per una serie di iniziative pubbliche in varie città italiane.
Il ciclo di incontri - organizzato dall'associazione A Sud - partirà da Roma per toccare Napoli, Milano, Trieste ed avrà come obiettivi: denunciare, insieme ai protagonisti dei movimenti sociali latinoamericani, l'impatto che gli accordi commerciali hanno sulla vita dei popoli e sulle risorse naturali dell'Unione Europea e dell'America Latina; continuare a costruire alleanze, cooperazione e relazioni tra movimenti, società civile e istituzioni locali; discutere - assieme alla società civile e alle amministrazioni italiane - dei cambiamenti in atto in America latina e nel mondo, e del contributo dei movimenti sociali e indigeni latinoamericani alla risoluzione dei conflitti sociali e ambientali del pianeta. ... Continua a leggere...
E’ controverso che l’aggressione compiuta da una squadraccia di venti persone incappucciate, ai danni dei negozi di cittadini del Bangladesh avvenuta qualche giorno fa nel quartiere romano del Pigneto, non abbia una matrice politica come ha reso noto la Polizia. Non c’è ombra di dubbio invece sulla matrice politica che ha guidato l’aggressione di questa mattina agli studenti dei collettivi antifascisti, avvenuta poche ore fa nei pressi dell’Università La Sapienza.
Sembra di essere tornati nella Roma degli anni ’70. Siamo invece nel 2008 e i militanti di Forza Nuova, eredi di quei fascisti picchiatori e assassini, dei quali uno è appena diventato sindaco di Roma, come decenni fa utilizzano ancora mazze, tirapugni e bastoni contro altri giovani, colpevoli soltanto di attaccare dei manifesti per strada.
All’origine dell’aggressione ci sarebbe però la revoca dell’autorizzazione da parte del pro rettore dell’università La Sapienza, al convegno organizzato da Forza Nuova e da Lotta Studentesca che si sarebbe dovuto tenere giovedì prossimo nelle aule della facoltà di Lettere e Filosofia dell’ateneo, dal titolo: “Foibe, l’unica verità contro il negazionismo dei collettivi antifascisti”. ... Continua a leggere...
Ricordiamo che quella di oggi è stata un’aggressione fascista premeditata compiuta da militanti Forza Nuova contro tre studenti universitari di sinistra che stavano attaccando dei manifesti nei pressi della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università La Sapienza.
Attenti ai media pertanto. Non si è trattato né di “botte tra antifascisti e militanti neri” come riporta Panorama.it, né di “rissa” come invece racconta la Repubblica.it, né di "scontri tra militanti di estrema destra e giovani dei centri sociali" come si legge sul sito del Corriere della Sera.
Alle 20.00 il TG1 parla di “scontri fuori dall’università tra estremisti di destra e centri sociali” mentre il TG2 fa peggio, intervista Roberto Fiore, il quale difendendo i picchiatori di Forza Nuova dà la sua versione dei fatti e cioè che i militanti fascisti sarebbero stati aggrediti dagli studenti di sinistra.
E' da condannare fermamente inoltre il riferimento che sia il Corriere della Sera che il TG1 fanno ai centri sociali come parte contrapposta ai militanti di estrema destra. I centri sociali della zona praticamente non hanno nulla a che vedere con l'accaduto, che riguarda esclusivamente studenti della Sapienza e militanti di Forza Nuova. Citare i centri sociali in questa vicenda, non fa altro che gettare discredito su di essi senza motivo apparente, se non quello probabilmente di agevolare il neosindaco di Roma nel suo proposito di ridimensionare la loro presenza nel tessuto urbano, come nelle settimane scorse ha già anticipato di voler fare.
Foto LaJornada
Le piogge torrenziali degli ultimi giorni nei dipartimenti di Tolima, Boyacà, Cundinamarca e Antioquia hanno causato in varie zone lo straripamento del fiume Magdalena.
Si contano già 16 morti e 124mila persone hanno subito danni o perdite alle loro abitazioni o cose.
Nella cittadina di Puerto Boyacà il río Magdalena ha inondato diverse zone e la situazione è preoccupante per le cattive condizioni del tempo.
Grande assemblea studentesca oggi alla Sapienza. Contro il parere della magistratura, dei politici e delle forze dell’ordine, che all’unanimità parlano di una rissa tra studenti di opposte fazioni e non di un’aggressione neofasciosta premeditata, le istituzioni universitarie, rappresentate al momento dal pro rettore vicario Luigi Frati (per l’assenza del rettore Guarini che da Mosca dove si trova segue comunque la vicenda e approva l’operato del suo vice) si schierano apertamente con i ragazzi dei collettivi di sinistra, condannando l’aggressione subita da tre di loro e chiedendo che venga fatta distinzione tra aggrediti e aggressori. Per Emiliano Marini, infatti, simpatizzante di sinistra, sono stati confermati ieri nel processo per direttissima che si è tenuto insieme ad altri sei giovani, di cui 4 appartenenti a Forza Nuova, gli arresti domiciliari e il processo è stato rimandato a luglio. I suoi compagni ne chiedono oggi a gran voce la liberazione.
Il pro rettore vicario Luigi Frati, sta assumendo un ruolo sempre più importante in tutta la vicenda e significativo e fondamentale appare proprio in questo momento la sua presa di posizione a favore di un’università antifascsita dove la violenza e la prepotenza non possono più essere tollerate. Ieri è stato duramente attaccato da Forza Nuova per queste sue dichiarazioni :... Continua a leggere...
Il presidente boliviano Evo Morales lo scorso fine settimana è stato costretto a sospendere improvvisamente il suo viaggio nella città di Sucre, capitale costituzionale della Bolivia, per motivi di sicurezza. Gruppi di estrema destra, organizzati dall’ Alcaldia (il Comune) e formati da studenti dell’Università Pontificia di San Francisco Xavier e da appartenenti al Comité Interinstitucional, come ha denunciato il ministro del Governo Alfredo Rada, hanno dato origine a gravi disordini il cui bilancio è stato di una cinquantina di feriti. Persone armate di bastoni e pietre si sono prima scontrate con le forze dell’ordine, accerchiandole e insultando i militari che si sono ritirati su disposizione del governo per evitare il degenerare della situazione. Successivamente hanno preso di mira 20 contadini ed indigeni di etnia quechua affiliati al Mas (il partito di Morales), aggredendoli, insultandoli e legandoli dopo averli denudati nella piazza principale della cittadina, dove sono stati costretti a baciare il terreno, a maledire il MAS e il governo centrale e a chiedere scusa per le tre vittime degli scontri avvenuti lo scorso novembre durante l’approvazione della bozza della Nuova Costituzione.
Il viaggio di Morales si doveva svolgere in occasione dei festeggiamenti per i 199 anni della città.
Di Annalisa (del 02/06/2008 @ 20:09:18, in Humor, linkato 1014 volte)
Sono abbastanza sicura del fatto che quando vengono usati genericamente e impropriamente termini come no global e centri sociali sui giornali o per televisione, ciò viene fatto con lo scopo di gettare discredito su quello di cui si sta parlando.
Questo espediente viene utilizzato spesso. Un po’ troppo, ultimamente. E a causa dell’uso sbagliato che ne viene sempre fatto, queste due parole evocano nella maggior parte dei lettori di un quotidiano o nei telespettatori di un TG immagini riconducibili alla violenza giovanile, al dissenso estremo, se non al terrorismo vero e proprio.
Ultimamente, ogni volta che nei mezzi di dis-informazione si vuole testimoniare una protesta di popolo, un’espressione di dissenso, un momento qualsiasi di manifestazione in cui realtà diverse si incontrano con obiettivi comuni si usano questi due termini. Generalmente sempre a sproposito. E’ stato fatto per esempio recentissimamente con la protesta dei giovani studenti ... Continua a leggere...
A Ponticelli, dove i bambini giocano nell’amianto ma gli abitanti hanno più paura dei rom, sembra esserci una percezione distorta del problema sicurezza. Il presunto rapimento di una neonata da parte di una giovane rom e l’operazione di terrorismo mediatico che ne era seguita, avevano fatto scattare nei giorni scorsi la furia collettiva e in una sola nottata sono stati dati alle fiamme ben cinque campi nomadi, dopo che centinaia di persone terrorizzate tra cui moltissimi bambini e neonati erano state allontanate a suon di minacce e bastoni da una folla inferocita.
Giornali e televisioni hanno così gettato il cerino su quella che di fatto era una polveriera, fatta di cattiva gestione del territorio ed emergenze di ogni tipo: sanitaria, ambientale, abitativa, di sicurezza, di degrado. Qualcuno già esasperato da una pessima e criminale gestione della cosa pubblica, qualcun altro rispondendo a interessi non proprio limpidi, ha deciso in quel contesto di farsi giustizia e pulizia da solo. E’ difficile districare, in una realtà complessa come quella di Napoli e nel caso particolare di Ponticelli, la fitta rete di relazioni che esiste tra Camorra, ... Continua a leggere...
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