Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Uribe-CIA e i generali scagnozzi di qua e di là: chiedendo la mia testa e quella di molti altri
di Narciso Isa Conde /MCB Repubblica Dominicana
ABP/17/12/2009
Non è per caso che mi segnalano ancora una volta come “coordinatore e ideologo” del “braccio politico” delle FARC-EP. Il Congresso Costitutivo del Movimento Continentale Bolivariano (MCB) deve averli infastiditi molto. Il Coordinamento Continentale Bolivariano (CCB) è cresciuto nonostante la criminalizzazione subita e si è trasformato in un forte movimento grazie alla volontà di 1200 delegati provenienti da 30 paesi della nostra America, dell’Europa, dell’Australia e del Nord America, anche se ovviamente la maggior parte dei comitati partecipanti giungono dall’America latina e dai Caraibi. Forze rivoluzionarie molto diverse e intellettuali e militanti di gran peso politico e sociale hanno partecipato a questo evento che si è tenuto nei giorni 7, 8 e 9 dicembre a Caracas, dandogli un segno distintivo di qualità e un chiaro senso strategico nelle sue decisioni. Le forze più progressiste, quelle più anti-sistemiche, anti-imperialiste e anti capitaliste si sono unite ancora di più.
L’orrore narco-paramilitare-terrorista guidato da Alvaro Uribe, le basi militari statunitensi nella regione, i golpisti honduregni, la destra e la lumpenoligarchia continentale,il farsante Obama e il suo imperialismo pentagonizzato, sanno molto bene che gli risponderemo con nuove espressioni di resistenza e offensiva di carattere regionale e di vocazione internazionalista. Per questo la loro menzognera campagna mediatica.... Continua a leggere...
Esta nota será publicada en el boletín n. 8 de la campaña “Cada Uno por la Justicia” como respaldo a Narciso Isa Conde por la Asociación de Padres y Familiares de las Víctimas de Sucumbíos Ecuador
Por Annalisa Melandri
No creemos que es por casualidad que el general Mario Montoya ha sido designado embajador colombiano en la República Dominicana después de sus renuncias como jefe del ejército colombiano por el escándalo de los "Falsos Positivos”.
Tal vez en Colombia creen que con con Montoya embajador en la República Dominicana sea más fácil llevar a cabo el plan criminal orquestado hace tiempo por el gobierno colombiano y la CIA en contra del dirigente izquierdista dominicano Narciso Isa Conde.
Narciso Isa Conde, uno de los presidentes de la Coordinadora Continetal Bolivariana y uno de los revolucionarios más destacados de su país y de toda América latina, ... Continua a leggere...
Qualche mese fa, in seguito allo scandalo dei "falsi positivi", quando vennero ritrovati in fosse comuni i cadaveri di alcuni giovani giustiziati dall'esercito e poi fatti passare come membri della guerriglia delle FARC, il generale colombiano Mario Montoya, capo dell'esercito, rassegnò le sue dimissioni. Iván Cepeda portavoce del MOVICE (Movimento Nazionale delle Vittime dei Crimini di Stato) denunciò allora che i casi effettivi di sparizioni forzate di giovani poi uccisi allo scopo di farli passare come guerriglieri per ottenere ricompense e giustificare così la politica di “sicurezza democratica” del governo di Álvaro Uribe, sarebbero stati addirittura di centinaia se non di migliaia.
Mario Montoya è stato nominato in questi giorni ambasciatore della Colombia nella Repubblica Dominicana. Ricordiamo che qualche tempo fa, il dirigente politico di sinistra dominicano Narciso Isa Conde lo aveva denunciato alla Presidenza della Repubblica del suo paese e alla Procura Generale, di essere insieme con il precedente ambasciatore Chaux Mosquera,... Continua a leggere...
La mattanza di narcotrafficanti colombiani avvenuta lo scorso mese di agosto a Paya, nella provincia meridionale di Peravia, nella Repubblica Dominicana, ha scosso profondamente il paese.
Che questo fosse da tempo diventato crocevia e porto finale di un notevole traffico di stupefacenti dalla Colombia, era cosa nota ma che in questo traffico fossero implicati in maniera così evidente ambienti militari, istituzionali e politici è stata la notizia che ha fatto aprire gli occhi di tutti sul fatto che la Repubblica Dominicana da qualche anno a questa parte si sta convertendo in una sorta di narco Stato, anche se il fenomeno non ha ancora raggiunto i livelli macroscopici di Colombia e Messico, tanto per citare due paesi le cui vicende in materia di traffico di stupefacenti risaltano maggiormente all’ attenzione dei media di casa nostra.
Il 4 agosto scorso, sei colombiani e un nicaraguense, che poco prima erano sbarcati sulla costa con 1200 kg di cocaina e che per questo carico dovevano ricevere 15 milioni di pesos, sono stati trucidati a colpi di arma da fuoco poco lontano dalla loro abitazione sul mare, dove da tempo vivevano indisturbati e da dove è stato trafugato sia il carico di droga che una ingente somma di danaro in contanti.... Continua a leggere...
URGENTE E IMPORTANTE
In questa intervista, Narciso Isa Conde, noto dirigente comunista della Repubblica Dominicana, nonché riconosciuto leader rivoluzionario del suo paese, aveva denunciato i piani del Governo colombiano per assassinarlo. Recentemente il generale Mario Montoya e membri dell’intelligence colombiana si erano recati nella Repubblica Dominicana per indagare sui suoi presunti vincoli con le FARC. Narciso Isa Conde, che fa parte della presidenza collettiva della Coordinadora Continental Bolivariana, da anni si occupa del conflitto colombiano e crede fermamente in una soluzione pacifica e negoziata dello stesso contro la politica militare di sicurezza democratica del governo di Álvaro Uribe. Egli inoltre da tempo denuncia i crimini e le violenze che impunemente vengono commesse in Colombia dai paramilitari e dallo stesso esercito colombiano.
Qualche giorno fa Narciso Isa Conde è stato oggetto di un tentato omicidio, nei pressi della sua abitazione a Santo Domingo. Diversi membri della Polizia Nazionale del gruppo operativo “Lince” si sono affiancati alla sua auto e alla motocicletta dei suoi uomini di scorta ( per essere già stato in passato vittima di un tentato omicidio) in modo aggressivo e provocatorio con l’evidente scopo di scatenare una reazione violenta e quindi una sparatoria.... Continua a leggere...
Contro la così detta “Direttiva di Ritorno” e cioè il pacchetto di normative approvate il 18 giugno scorso dal Parlamento Europeo, si sono espressi in vario modo già il presidente venezuelano Hugo Chávez, quello ecuadoriano Rafael Correa e il presidente della Bolivia Evo Morales, nonché tutto il Mercosur.
Particolarmente dure sono state le parole di Hugo Chávez che ha minacciato di sospendere la fornitura di petrolio a quei paesi che ratificheranno le nuove misure adottate.
Il 24 luglio, anche il governo delle Repubblica Dominicana, ha reso noto attraverso i maggiori mezzi di comunicazione del paese, la posizione ufficiale rispetto alla “Direttiva di Ritorno”.
Portavoce del governo in questa materia si è fatto il CONDEX (Consejo Nacional para las Comunidades Dominicanas en el Exterior) e cioè il consiglio Nazionale per le Comunità Dominicane all’Estero, un ente la cui costituzione è stata prevista all’interno della legge CONDEX, approvata all’inizio dell’anno in corso dallo stesso presidente della Repubblica Dominicana, Leonel Fernández.... Continua a leggere...
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