Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Così si deduce da uno studio, realizzato in Spagna, applicabile a qualsiasi paese del mondo.
DI ANTONIO HERNANDEZ E YAYO HERRERO Rebelión EN ESPAÑOL “Se fossi miliardaria…. comprerei un’automobile sportiva, uno scooter, uno yacht, dal momento che se prendo l’autobus arrivo tardi…”. Questa citazione, riportata in un libro d’inglese, è uno degli esempi sui valori antiecologici che vengono diffusi attraverso i libri di testo. Uno studio recente sui libri di testo dell’educazione formale conclude che gli stessi non permettono di prendere coscienza della gravità della crisi ambientale, né mostrano le conoscenze necessarie per costruire un mondo sostenibile. Lo studio realizzato da Ecologisti in Azione su 60 libri di testo, ... Continua a leggere...
Chi mi spiega perché a Daniela Santanchè gli è stata data una scorta? La Repubblica di ieri titola: “L'Imam la attacca, Santanchè sotto scorta.Dopo un dibattito in tv in cui aveva contestato il velo. Condanna di Pollastrini e Bertinotti”. Leggo un pò e delle minacce non trovo nulla, Abu Shwaima ha solo ribadito alla parlamentare, la quale sosteneva che il velo non “è un simbolo di libertà e che il Corano non lo impone”, che “non è vero che nel Corano non ci sia l’obbligo del velo, io sono un Imam e non permetto agli ignoranti di parlare di Islam, voi siete degli ignoranti e non avete il diritto di interpertare il Corano”. Di qui la decisione del ministero dell’Interno di concedere la scorta alla Santanchè. Penso allora che la condanna di Bertinotti che ho letto nel titolo si riferisca sicuramente al fatto che sia quantomeno esagerato dare una scorta solo per essere stata accusata di ignoranza, e mi vengono in mente le accese invettive di Sgarbi.Invece no, leggo e rileggo, ma le minacce proprio non riesco a trovarle e invece mi rendo conto che tutta la comunità politica si stringe intorno alla Santanchè (Bertinotti compreso !!!) in solidarietà per le intimidazioni e minacce che ha ricevuto. Per non sbagliarmi leggo anche La Stampa ma anche lì le parole dell’ Imam riporate sono le stesse riportate da Repubblica. Solo sul Giornale si dice che Abu Shwaima abbia dato dell’ “infedele” alla parlamentere e questa parola in particolare avrebbe fatto scattare l’allarme al Viminale e l’attivazione delle misure di protezione come la scorta, che si prevedono subito quando c’è un pericolo di vita. Ma non è che si sta esagerando un pochino e inevitabilmente si finisca per esasperare conflitti e problematiche che forse sarebbe il caso di ricollocare nella loro giusta dimensione? Alla Santanchè indubbiamente il fatto di avere una scorta personale la gratifica molto perché poco tempo fa le era stata revocata quella a suo tempo concessale per le minacce subite in occasione della pubblicazione di un suo libro e lei aveva vivacemente protestato per questo addirittura dicendo che se fosse stata uccisa la colpa sarebbe stata di Amato (il quale ha prontamente provveduto, non si sa mai con questi musulmani!), e perché allora non mettere sotto scorta anche il supercriticato del momento Giampaolo Pansa (non si sa mai con questa sinistra radicale!)?? Mi dispice solo che le minacce (quelle sì vere) ricevute da Roberto Saviano forse così perdono di credibilità (con la mafia invece si sa eccome!).
Proprio mentre si consolida a livello mondiale la globalizzazione, mentre l’economia e i mercati si liberalizzano, proprio mentre si firmano nuovi trattati di libero commercio, e allorchè il raggiungimento di tutti questi obiettivi pare il fine ultimo o il sogno finalmente realizzato degli economisti neoliberisti di mezzo mondo, ecco che si assiste ad un fenomeno che in un certo modo si pone in maniera contraddittoria rispetto a tutto questo.
Ha causado escándalo el apoyo de Chávez a la campaña electoral de Ollanta Humala en Perú, causan escándalo los acuerdos comerciales y militares entre Venezuela y Bolivia, no causa escándalo el golpe con el cuál los Estados Unidos, cómplice Chile y su prensa conservadora en apoyo a la derecha boliviana, están actuando a daños del gobierno democrático de Evo Morales. ... Continua a leggere...
Ha destato scandalo l'appoggio di Chávez alla campagna elettorale di Ollanta Humala in Perù, destano scandalo gli accordi commerciali e militari tra Venezuela e Bolivia, non desta però scandalo il golpe con il quale gli Stati Uniti, complice il Cile e la sua stampa conservatrice in appoggio alla destra boliviana, stanno attuando ai danni del governo democratico di Evo Morales. ... Continua a leggere...
Il bozzolo intorno al nucleo della sofferenza, si ritira in silenzio tra le pieghe dell’anima, nonostante la vita lo chiami a nuovi giochi e nuove possibilità. Si è fatto tesoro prezioso da proteggere ancora.
Ma è da lì che nasce il mio sentire profondo, l’arte e la passione, lo scrivere e la poesia, l’abbraccio infinito all’uomo e ai popoli, alla pace e all’amore...
Se un giorno gli eventi rivelassero per quella che è la storia dell’Uomo, questo apparirebbe in tutta la sua fragilità e tragicità.
Una piccola presenza in un universo infinito e di cui nonostante ciò egli si sente padrone e signore assoluto.
Ignaro o forse sprezzante delle leggi cosmiche e naturali ne crea via via delle nuove adattando la natura, l’ambiente e gli eventi a se stesso e alle sue priorità.
In questa sua inadattabilità, in questa sua ansia di soggiogare tutto alle sue esigenze, sta la sua fragilità e il seme stesso della sua decadenza e fine. Un giorno, un giorno lontano, non ci sarà più nulla da modificare, tutto sarà già permanentemente mutato e allora all’uomo, piccola presenza in un universo infinito non resterà altro da fare che adeguarsi allo scempio che ne ha fatto.
Di Annalisa (del 07/10/2006 @ 18:22:20, in Cuba, linkato 2732 volte)
Ancora una volta a dimostrazione del fatto di quanto sia facile "dare i numeri" parlando di Cuba. Se un giornale come il Corriere della Sera imposta un articolo sulle voci presenti sui vari blog e siti internet di dissidenti cubani e, senza ulteriori approfondimenti, conclude che Cuba sia prostrata dall'epidemia di dengue,... Continua a leggere...
INVIATA AI GIORNALI IL 4 OTTOBRE 2006
AL TRULLO ESPLODE LA RABBIA
In riferimento al gravissimo episodio di rappresaglia di chiara matrice xenofoba e razzista contro un bar abitualmente frequentato da immigrati romeni in zona Trullo a Roma, vorrei fare alcune precisazioni.
Vivo in questa zona ormai da parecchi anni ed il fenomeno del degrado, che ora viene ricondotto solo ed esclusivamente alla presenza degli extracomunitari, come anni fa fu per la presenza degli zingari per la vicinanza del campo nomadi solo recentemente smantellato, ha raggiunto proporzioni spaventose.
Il discorso è molto più ampio e va al di là del singolo episodio dei giorni scorsi, che pure ne rappresenta l'evidenza e coinvolge tutti gli abitanti di ogni nazionalità ed estrazione sociale.Esistono infatti realtà fin troppo diverse tra sé che devono convivere in uno spazio ristretto e penalizzante dove non ci sono opportunità per nessuno, dove si sommano e si scontrano problematiche differenti quali quella relativa alla mancanza degli alloggi, alla sicurezza, alla pulizia, alle strutture ricreative e culturali inesistenti.
Il quartiere è stato progressivamente abbandonato a se stesso, sono stati spesi soldi e tanti per i marciapiedi e i lampioni ma nulla viene fatto per la sicurezza, dov’è per esempio il poliziotto di quartiere tanto declamato da Berlusconi? Le poche ma sane attività e le iniziative che vengono condotte nel quartiere atte a favorire un’integrazione culturale tra gli abitanti o che rappresentano comunque un punto di incontro e di confronto rispetto all’ambiente sociale, non sono adeguantamente sostenute e sponsorizzate e gli sforzi e l'impegno di tanti cittadini viene reso sterile e privo di prospettive per la mancanza di supporto e sostegno da parte della pubblica amministrazione.
E quando non si vedono alternative, quando non si offrono valide opportuinità ecco che diventa tutto normale, ecco che si arriva anche paradossalmente a giustificare il fatto (come purtroppo ho sentito dire spesso in questi giorni) che una squadraccia di trenta incappucciati vada per le vie del quartiere decidendo di farsi giustizia da sé.
Annalisa Melandri
Roma
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