Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
a cura del Circolo Bolivariano "José Carlos Mariátegui" - Napoli
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Avevamo poche speranze che dopo la nostra prima lettera aperta, datata 9 ottobre 2008 al signor Sandro Viola (“Repubblica o Monarchia?”: http://napoli.indymedia.org:8383/node/5652), quest’ultimo potesse ravvedersi dalle sciocchezze che scrive sulle colonne de La Repubblica.
Avevamo qualche speranza in più, qualche piccola speranza in più, che il direttore, o chi per lui, scegliesse di dare spazio a qualche opinione un po’ meno campata per aria, sulle questioni inerenti alla America Latina in generale e sul Venezuela bolivariano in particolare. Sfortunatamente dobbiamo prendere atto che anche questa opportunità è andata sprecata, le polemiche strumentali di Viola Sandro continuano a fare capolino bellamente dalla prima pagina del quotidiano chiamando il presidente Chávez dittatore del terzo millennio. Anzi il dubbio che ci assaliva, leggendo le pagina de La Repubblica negli ultimi anni, che le tematiche relative all’America Latina fossero più o meno influenzate in qualche maniera dal NED (National Endowment for Democracy), organismo finanziato dalla CIA e quindi dalle politiche palesemente imperialiste di Washington, ci viene ulteriormente confermato. ... Continua a leggere...
Qualche mese fa, in seguito allo scandalo dei "falsi positivi", quando vennero ritrovati in fosse comuni i cadaveri di alcuni giovani giustiziati dall'esercito e poi fatti passare come membri della guerriglia delle FARC, il generale colombiano Mario Montoya, capo dell'esercito, rassegnò le sue dimissioni. Iván Cepeda portavoce del MOVICE (Movimento Nazionale delle Vittime dei Crimini di Stato) denunciò allora che i casi effettivi di sparizioni forzate di giovani poi uccisi allo scopo di farli passare come guerriglieri per ottenere ricompense e giustificare così la politica di “sicurezza democratica” del governo di Álvaro Uribe, sarebbero stati addirittura di centinaia se non di migliaia.
Mario Montoya è stato nominato in questi giorni ambasciatore della Colombia nella Repubblica Dominicana. Ricordiamo che qualche tempo fa, il dirigente politico di sinistra dominicano Narciso Isa Conde lo aveva denunciato alla Presidenza della Repubblica del suo paese e alla Procura Generale, di essere insieme con il precedente ambasciatore Chaux Mosquera,... Continua a leggere...
Ricevo da Anna Maria De Luca, oltre alla sua adesione alla richiesta di scuse formali da parte del governo italiano e della firma della ratifica da parte dell’Italia al trattato internazionale contro la sparizione forzata, anche questa sua testimonianza.
La ringrazio per avermi autorizzato a pubblicarla. (A.M.)
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Mia zia, Angela Maria Aieta, dopo essere stata sequestrata a Buenos Aires e rinchiusa nell'Esma, ha perso la vita in un volo della morte perchè madre del capo dell'opposizione al regime.
Mio cugino è stato dodici anni in carcere senza mai un processo. La moglie sequestrata e violentata. Il fratello sequestrato e ucciso dopo torture inenarrabili; l'altro fratello sequestrato.
Io faccio la gionalista. Mi occupo di diritti umani. Solo l'anno scorso siamo riusciti ad ottenere cinque ergastoli per i gerarchi argentini responsabili all'Esma, nel primo processo aperto a Roma nella storia italiana. Il primo, dopo trent'anni. Il primo dopo migliaia di morti. ... Continua a leggere...
Comunicato Stampa
Medici per i Diritti Umani
MOSTRA FOTOGRAFICA: “MISSIONE COLOMBIA” Intervento sanitario nella Comunità di Pace di San Josè Apartadò
Medici per i Diritti Umani (MEDU) inaugura il 20 Febbraio 2009 alle 21.00 presso la libreria/ centro culturale BIBLI - Via dei Fienaroli 28, Roma - la mostra fotografica “Missione Colombia”.
Intervengono: Gianni Tognoni (Segretario generale del Tribunale Permanente dei Popoli, Fondazione Basso-Sezione internazionale), Andrea Proietti (Presidente, Associazione Colombia Vive!), Carla Mariani (Volontaria, Associazione Colombia Vive!), Alberto Barbieri (Coordinatore generale, Medici per i Diritti Umani)
Il 21 febbraio del 2005, presso le località Mulatos e Resbalosa, 8 persone appartenenti alla Comunità di Pace - tra cui tre bambini - sono stati massacrate da gruppi paramilitari. Per questo crimine sono attualmente indagati 84 membri dell’Esercito colombiano.
“En memoria de los que caen para construir algo diferente” ( scritta su una pietra della comunità di pace di San Josè Apartadò)
La mostra sarà allestita fino al 27 febbraio. Orario: lunedì 17.30/24 - da martedì a domenica 11/24 – ingresso libero
Ringrazio i bravissimi amici di Qui News per l'ottimo lavoro svolto e mi associo alle scuse che porgono a tutti gli argentini e alle vittime di tutte le dittature. Sperando di non dover includere anche noi stessi, di nuovo...
I fratelli Cerezo, detenuti nel Centro di Rieducazione Sociale di Atlacholoaya, Morelos, in Messico, sono stati liberati ieri, 16 febbraio 2009, dopo aver scontato una condanna a sette anni e mezzo di reclusione con le false accuse di terrorismo, associazione a delinquere, possesso di armi ed esplosivi e criminalità organizzata.
La loro storia ha quasi dell’incredibile ed è emblematica dei metodi di giustizia sommaria tutt’ora vigenti in Messico. Antonio, Héctor e Alejandro Cerezo, insieme a Sergio Galicia, un indigeno nahuatl (liberato pochi mesi dopo l’arresto) e a Pablo Alvarado, furono arrestati il 13 agosto del 2001 e accusati di essere i responsabili delle esplosioni avvenute l’8 agosto dello stesso anno in tre banche Banamex a Città del Messico. ... Continua a leggere...
"erano belle giornate e li facevano scendere dall'aereo" ironizza Silvio Berlusconi in Sardegna concludendo la sua campagna elettorale, riferendosi ai desaparecidos argentini...
Qui l'articolo di Marco Bucciantini de l'Unità nel quale è riportata la frase.
Aggiornamento:
(AGI) Buenos Aires, 18 feb. - Il governo argentino ha convocato l'ambasciatore italiano a Buenos Aires, Stefano Ronca, a cui ha espresso "preoccupazione e disagio" per le affermazioni sui "desaparecidos" attribuite dal "Clarin" a Silvio Berlusconi. Lo hanno riferito fonti del ministero degli Esteri argentino. Il corrispondente del giornale argentino, Julio Alganarez, ha ripreso dall'"Unita'" una frase pronunciata nel comizio di chiusura della campagna elettorale in Sardegna, con cui il presidente del Consiglio avrebbe ironizzato sul dramma dei dissidenti lanciati in mare dagli aerei. ... Continua a leggere...
Quello alle spalle di Gianfranco Fini con il braccio alzato nel saluto romano è Roberto Menia, il promotore della legge che ha istituito il 10 febbraio come "Giorno del Ricordo" dedicato ai martiri delle Foibe .
Qui, ripuliti e soddisfatti al governo...
sono sempre loro, dalla strada al palazzo, il fascismo al governo. Ormai Menia può tenere le braccia incrociate... complimenti Italia!
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