a cura del Circolo Bolivariano "José Carlos Mariátegui" - Napoli
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Avevamo poche speranze che dopo la nostra prima lettera aperta, datata 9 ottobre 2008 al signor Sandro Viola (“Repubblica o Monarchia?”: http://napoli.indymedia.org:8383/node/5652), quest’ultimo potesse ravvedersi dalle sciocchezze che scrive sulle colonne de La Repubblica.
Avevamo qualche speranza in più, qualche piccola speranza in più, che il direttore, o chi per lui, scegliesse di dare spazio a qualche opinione un po’ meno campata per aria, sulle questioni inerenti alla America Latina in generale e sul Venezuela bolivariano in particolare. Sfortunatamente dobbiamo prendere atto che anche questa opportunità è andata sprecata, le polemiche strumentali di Viola Sandro continuano a fare capolino bellamente dalla prima pagina del quotidiano chiamando il presidente Chávez dittatore del terzo millennio. Anzi il dubbio che ci assaliva, leggendo le pagina de La Repubblica negli ultimi anni, che le tematiche relative all’America Latina fossero più o meno influenzate in qualche maniera dal NED (National Endowment for Democracy), organismo finanziato dalla CIA e quindi dalle politiche palesemente imperialiste di Washington, ci viene ulteriormente confermato.
È evidente che La Repubblica si stia sempre più allineando alle strategie di terrorismo mediatico contro i vari governi progressisti dell’America Latina, come contro il governo rivoluzionario della Repubblica Bolivariana del Venezuela o come altri governi democraticamente eletti (nell’accezione finanche formale di democrazia occidentale): la Bolivia rappresentata politicamente dal sindacalista indigeno Evo Morales, il Nicaragua dal leader contadino Daniel Ortega o anche l’Ecuador dell’economista Rafael Correa, per citarne alcuni.
Ma tant’è; Viola Sandro è sempre quel personaggio che non nasconde di ammirare la “nobiltà” di un monarca come il borbone Juan Carlos, mai eletto da nessun popolo ma in compenso incoronato da un dittatore fascista come Francisco Franco, massacratore di popoli iberici, e che contemporaneamente spreca il suo tempo a sputare odio e veleno contro presidenti e governi che sono passati per il suffragio universale elettorale decine e decine di volte e che per la prima volta nella storia stanno agendo in favore degli interessi popolari. Negli interessi autenticamente democratici delle maggioranze.
Tutto questo mentre in Italia torna lo squadrismo legalizzato da un governo xenofobo e razzista, composto da analfabeti funzionali e di ritorno, rozzi, perversi, eticamente miseri e umanamente impresentabili.
Noi non possiamo fare altro, a questo punto, che augurarci che il calo delle vendite della carta stampata che si presta ad infamare popoli e governi degni e democratici, continui inarrestabile, nella speranza che i lavoratori della categoria si sveglino dal loro torpore e inizino a ribellarsi a questo stato di cose, prima che perdano il proprio lavoro.