Narciso Isa Conde oggetto di un tentativo di omicidio.
URGENTE E IMPORTANTE
In questa intervista, Narciso Isa Conde, noto dirigente comunista della Repubblica Dominicana, nonché riconosciuto leader rivoluzionario del suo paese, aveva denunciato i piani del Governo colombiano per assassinarlo. Recentemente il generale Mario Montoya e membri dell’intelligence colombiana si erano recati nella Repubblica Dominicana per indagare sui suoi presunti vincoli con le FARC. Narciso Isa Conde, che fa parte della presidenza collettiva della Coordinadora Continental Bolivariana, da anni si occupa del conflitto colombiano e crede fermamente in una soluzione pacifica e negoziata dello stesso contro la politica militare di sicurezza democratica del governo di Álvaro Uribe. Egli inoltre da tempo denuncia i crimini e le violenze che impunemente vengono commesse in Colombia dai paramilitari e dallo stesso esercito colombiano.
Qualche giorno fa Narciso Isa Conde è stato oggetto di un tentato omicidio, nei pressi della sua abitazione a Santo Domingo. Diversi membri della Polizia Nazionale del gruppo operativo “Lince” si sono affiancati alla sua auto e alla motocicletta dei suoi uomini di scorta ( per essere già stato in passato vittima di un tentato omicidio) in modo aggressivo e provocatorio con l’evidente scopo di scatenare una reazione violenta e quindi una sparatoria. Solo il sangue freddo di Narciso Isa Conde e dei suoi uomini, nonché il traffico intenso e l’accorrere della folla, ha evitato il peggio. Uno dei suoi uomini è stato arrestato e le armi che possedevano lui e la sua scorta, anche se regolarmente registrate, sono state sequestrate e non ancora riconsegnate.
Narciso Isa Conde nei giorni precedenti l’aggressione aveva denunciato alle autorità dominicane un piano per attentare alla sua vita, organizzato dal Governo colombiano e dalla CIA.
Troviamo preoccupante che nella Repubblica Dominicana si permetta l’attuazione di piani criminali orchestrati da altri paesi contro un cittadino che in passato ha combattuto per la liberazione del suo paese e che adesso viene perseguitato per il suo impegno politico e internazionalista.
Il presidente Leonel Fernández è obbligato a tutelare l’incolumità dei suoi concittadini e garantire la libertà di espressione e di pensiero di ognuno essi.
Gli si chiede che esprima una posizione chiara e decisa rispetto a questi avvenimenti e che avvii tutte le indagini del caso.
Esprimo la mia solidarietà e il mio incondizionato appoggio al compagno Narciso Isa Conde.
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