Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
La notizia che il presidente venezuelano Hugo Chávez avrebbe offerto l’isola di La Orchila come base d’appoggio a bombardieri russi è rimbalzata nei giorni scorsi sulla cronaca internazionale di tutti i nostri maggiori quotidiani accompagnata da titoli inquietanti.
Per un momento il pensiero è riandato alla Crisi dei Missili del1962, quando in seguito all’invasione della Baia dei Porci, Fidel Castro chiese e ottenne dall’ Unione Sovietica l’installazione di missili nucleari a Cuba. Il 22 ottobre di quell’anno, Kennedy informò gli Stati Uniti e il mondo intero della presenza dei missili sovietici sull’isola, allora tutti pensarono per un momento che si stesse arrivando a un terzo conflitto mondiale. Kennedy definì l’installazione dei missili ”un cambiamento nello status quo, deliberatamente provocatorio e ingiustificato” (facendo finta di dimenticare la Baia dei Porci di qualche mese prima).
Bombardieri russi a Cuba e in Venezuela - Riprendono i voli a lungo raggio come nella “Guerra fredda”, Mosca sfida Obama.
Questo il titolo di la Repubblica del 15 marzo 2009, con tanto di cartina e distanze chilometriche tra Caracas e Miami e la scheda tecnica dei bombardieri TU-160, gli aerei con testate atomiche che “hanno autonomia per poter raggiungere le coste Usa”. ... Continua a leggere...
Penso che oggi sia anacronistico e incivile abbinare ad ogni fatto di cronaca la nazionalità di chi commette il crimine o quella di chi lo subisce. E sarebbe interessante promuovere una campagna in tal senso, almeno fra quella di sinistra . Non è la nazionalità o il paese d'origine che fa di un atto criminale contro una persona una violenza. Dovremmo ormai essere pronti ad accettare il fatto che le frontiere fra gli Stati sono soltanto una fantasia umana, e nemmeno una delle più brillanti. Ringrazio Flora per la segnalazione. (A.M)
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Roma – 7 marzo 2009 – Il numero in edicola di Gazeta Romaneasca, il settimanale dei romeni in Italia, ha una prima pagina diversa da tutti i numeri precedenti. L’apertura è dedicata al pedofilo italiano che a Napoli ha stuprato un bambino rumeno di 8 anni, sotto si parla dell’italiano ubriaco e drogato alla guida che ha ammazzato un romeno vicino a Capena, infine c’è la ladra italiana catturata da due rumeni a Trento.
“Abbiamo fatto un esperimento: sbattere in prima pagina il mostro italiano”, dice il direttore editoriale del giornale, Sorin Cehan. “Farà capire ai nostri lettori il meccanismo perverso usato da alcuni giornali italiani che genera poi la rivolta dei cittadini contro un intero popolo”.
Nell’editoriale, il direttore spiega la scelta: “Una volta, una sola volta proviamo a fare una prima pagina nello stile oramai consacrato della stampa italiana. Sono tutti fatti reali, ma estratti con la pinzetta dalla realtà. L’immagine degli italiani è filtrata dalle stesse lenti con le quali loro ci osservano tutti i giorni: la cronaca nera di quanti uccidono, stuprano e rubano”.... Continua a leggere...
a cura del Circolo Bolivariano "José Carlos Mariátegui" - Napoli
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Avevamo poche speranze che dopo la nostra prima lettera aperta, datata 9 ottobre 2008 al signor Sandro Viola (“Repubblica o Monarchia?”: http://napoli.indymedia.org:8383/node/5652), quest’ultimo potesse ravvedersi dalle sciocchezze che scrive sulle colonne de La Repubblica.
Avevamo qualche speranza in più, qualche piccola speranza in più, che il direttore, o chi per lui, scegliesse di dare spazio a qualche opinione un po’ meno campata per aria, sulle questioni inerenti alla America Latina in generale e sul Venezuela bolivariano in particolare. Sfortunatamente dobbiamo prendere atto che anche questa opportunità è andata sprecata, le polemiche strumentali di Viola Sandro continuano a fare capolino bellamente dalla prima pagina del quotidiano chiamando il presidente Chávez dittatore del terzo millennio. Anzi il dubbio che ci assaliva, leggendo le pagina de La Repubblica negli ultimi anni, che le tematiche relative all’America Latina fossero più o meno influenzate in qualche maniera dal NED (National Endowment for Democracy), organismo finanziato dalla CIA e quindi dalle politiche palesemente imperialiste di Washington, ci viene ulteriormente confermato. ... Continua a leggere...
funerale di un militante di Hamas
Lorenzo Cremonesi, l’inviato del Corriere della Sera a Gaza, è riuscito magistralmente a mettere d’accordo israeliani e palestinesi.
Gli è bastato aver dato i numeri sulle cifre delle vittime dell’attacco di Israele nella Striscia di Gaza.
Nel suo “reportage” scrive di non più di 500/600 vittime contro le oltre 1300 registrate da fonti diverse.
Jaber Wishah direttore del PCHR, Centro palestinese per i diritti umani ha definito l’articolo di Cremonesi “ridicolo” nel corso di una intervista telefonica con il Jerusalem Post. “E’ completamente sbagliato” ha detto Wishah, la cui organizzazione si sta facendo carico di contare i morti e i feriti palestinesi.
Anche l’esercito israeliano conferma la cifra di 1300 vittime delle quali la maggior parte sarebbero militanti di Hamas. ... Continua a leggere...
sotto la foto si legge:
El nuncio Pio Laghi saluda Videla, Massera y Agosti (9/7/77)
El Nuncio Torregrossa saluda a Hitler
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Alberto Melloni, forse sostenuto dal coraggio della fede questo scrive oggi per il Corriere della Sera:
"Non si dica dunque che con Laghi se ne va il "nunzio dei generali": se na va un pezzo pregiato di un mondo che credeva che anche per la chiesa fosse necessario capire le cose sul posto e non sui giornali. Un mondo di cui la chiesa avrà ancora bisogno.
Le vittime della dittatura argentina invece di quel "pezzo pregiato" ne avrebbero volentieri fatto a meno.
Scrive Angelo Panebianco sul Corriere della Sera del 4 gennaio scorso, che il silenzio del mondo arabo rispetto all’attacco prima, e all’invasione poi della Striscia di Gaza da parte di Israele, potrebbe essere spiegato secondo la logica per cui onde evitare che ... (avanzi il fondamentalismo islamico, l’Iran acquisti un ruolo di egemonia in Medio Oriente, etc etc) si accetta che... (i palestinesi vengano sterminati e Gaza sia ridotta ad un cumulo di macerie).
In effetti, sebbene appaia come un agire cinico dinanzi al quale è difficile rimanere indifferenti, questo spiegherebbe anche perchè l’Egitto mantiene e ha mantenuto in passato chiuso il valico verso la Striscia da dove potrebbero passare invece cibo e medicinali per gli abitanti di Gaza ridotti allo stremo dal blocco israeliano.... Continua a leggere...
Nella giornata di venerdì si è svolta, tra le altre, la manifestazione nazionale degli studenti universitari contro la legge 133 per la riforma dell’università. Erano circa 200/300mila
Davanti al ministero della Pubblica Istruzione in solidarietà alla Gelmini hanno manifestato invece gli studenti fascisti dell’Area identitaria romana. Erano circa 40.
Il TG1 nell’edizione di venerdì sera parla di 100mila studenti dell’Onda e di 200 studenti di destra.
La notizia dei 200 studenti di destra verrà ripresa sabato soltanto dal Corriere della Sera.
Bene ha fatto Gennaro Carotenuto a denunciare la bufala dell’attentato sventato a Obama da parte di due “microcefali della supremazia bianca” di 20 e 18 anni. Ho pensato la stessa cosa, quando stamattina ho letto il giornale.
Mi sono chiesta però cosa ci fosse veramente dietro a questa bufala, perchè credo che non tutte le bufale vengono a caso.
Non possiamo sottovalutare il Quarto Potere e forse non si tratta solo del fatto che nelle redazioni nessuno pensa più con la propria testa come dice Gennaro. Probabilmente quelli che non pensano più con la propria testa non si rendono conto di essere complici inconsapevoli di un disegno più grande.
Forse scivolo nel complottismo, ma stamattina non ho potuto fare a meno di notare alcune cose:... Continua a leggere...
Non lo dico perchè lo hanno ideato e creato due amici, ma QuiNews è un progetto al quale io credo molto.
Ci credo perchè conosco gli autori, Carmelo Sorbera e Italo Arcuri, e posso testimoniare quanta passione e quanto impegno stanno mettendo in questo loro sfida che, citando proprio Carmelo “ai sofismi contemporanei contrappone la realtà empirica del quotidiano dove le minoranze non sono opposizione ma ricchezza culturale. Qui News vuole essere territorialità culturale aperta. Nell’età della globalizzazione, la nostra localizzazione globale sarà difesa del diverso e confronto con lo straniero...”
Oggi QuiNews propone questo articolo particolarmente interessante, la denuncia cioè di un finto scoop del settimanale L’Espresso: un video già in circolazione da mesi su You Tube che testimonia un incontro tra Togliatti e Stalin, fatto passare però come inedito sul numero in edicola del settimanale. Tutto da leggere.
Sede dell' ambasciata colombiana
Sono loro, Néstor Pongutá Puerto, corrispondente da Roma del quotidiano colombiano El Tiempo, Omero Ciai (la Repubblica) e Alessandra Coppola (il Corriere della Sera), le pedine giornalistiche sulle quali Álvaro Uribe fa affidamento per condurre in Italia la sua campagna di criminalizzazione di quanti si sono impegnati per favorire una soluzione politica e pacifica del conflitto colombiano. Di quanti senza timori denunciano le innumerevoli violazioni dei diritti umani che vengono commesse da quando egli è presidente della Colombia, ma soprattutto denunciano i suoi vincoli con il paramilitarismo ed il narcotraffico.
Da quando è stato recuperato il computer di Raúl Reyes, (ma nel frattempo i pc sono diventati tre), il numero due delle Farc ucciso in un bombardamento del suo accampamento a Sucumbíos, in Ecuador, il 1 marzo scorso, e da quando l’intelligence colombiana e successivamente anche l’Interpol ci hanno messo le mani, le mail compromettenti scritte da Reyes o da lui stesso ricevute, che sono state recuperate, sono un’infinità : 39 milioni di pagine Word, riferisce il rapporto forense Interpol. ... Continua a leggere...
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