Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Doña Soledad,
que tocas a mi cuarto
que te puedo yo ofrecer
en cambio del cuento tierno de tu historia?
Doña Soledad,
recorriendo juntas caminos de fuego
entre versos del alma de quien amó
y que por amar murió y sin embargo murió amando y quizá por eso amando todavía más,
entre suspiros de quien no alcanzó a ver más la luz
y que quien sabe si murió por desear la luz,
entre los hojos de miles y miles de hijos matados por el poder
y que fueron matados simplemente por desear de no dejarte sola,
Doña Soledad.
Qualche settimana fa sono stata fra coloro i quali avevano espresso in vari modi appoggio e solidarietà a Roberto Saviano per le minacce ricevute e l’isolamento in cui si era ritrovato dopo l’enorme successo editoriale riscosso dal suo Gomorra.
Ora permettetemi e soprattutto permettimi Saviano, qualche dubbio.
Rinnovo anche qui la mia solidarietà per le minacce e le intimidazioni che hai ricevuto e considero coraggioso l’aver scritto il libro e forse ancor di più l’aver gridato a voce alta dal palco di Casal di Principe “andate via da questa terra” ai padrini di cui hai fatto nome e cognome pubblicamente. Trovo deplorevole l’isolamente ambientale in cui ti sei trovato.
Traendo spunto dal ricatto “armato” del senatore De Gregorio il quale minaccia di non dare l’appoggio alla finanziaria se in essa non viene inserito un miliardo di euro in più per le forze armate, è bene far presente alcune cose:
Publico la carta amarga pero llena de esperanza y entusiasmo recibida por la amiga Monique de Oaxaca , México. Hemos decidido juntas de tener como un diario méxicano que se enriquecerá con sus noticias, informes, fotos, además de sensaciones por lo que está ocurriendo en su país. Las dos creemos en la verdad y en la justicia y lo que más necessita ahora todo México y los hermanos méxicanos son propio verdad y justicia. Mañana, 20 de novembre es un día importante para el paIs, en el zócalo de Ciudad de México se reunirán más de 4 millones de personas (según los organizadores) por el juramento del presidente legítimo “el peje” Andrés Manuel López Obrador. Hay expectativa pero también entusiasmo. Monique estará allá y pronto nos enviará noticias más detalladas.
AGUANTA QUE EL PUEBLO SE LEVANTA!
Annalisa:
Con gusto recibo tu mensaje. Sí, te enviaré información, fotos y sentires de la toma del presidente legítimo de México: Andrés Manuel López Obrador.
Existe expectativa de lo qué sucederá ese día, pues, ... Continua a leggere...
Pubblico qui di seguito la lettera amara ma anche piena di speranza ed entusiasmo ricevuta dall’amica Monique di Oaxaca, Messico.
Abbiamo deciso di tenere insieme una sorta di diario messicano che si arricchirà dell’apporto di sue notizie, commenti, foto, nonché sensazioni su quanto sta avvenendo in questi giorni nel suo paese.
Entrambre crediamo nella verità e nella giustizia e ciò di cui ora più che mai ha bisogno tutto il Messico e i fratelli messicani sono proprio verità e giustizia.
Domani 20 novembre è un giorno importante per il Paese, allo zócalo di Ciudad de México si riuniranno più di 4 milioni di persone (secondo gli organizzatori) per il giuramento del legittimo presidente “el peje” Andrés Manuel López Obrador. C’è ansia ma anche entusiasmo. Monique ci sarà e presto ci farà avere notizie più dettagliate.
Diffonderemo la verità ognuno dalla sua trincea.
AGUANTA QUE EL PUEBLO SE LEVANTA!
Annalisa,
con piacere ricevo il tuo messaggio. Ti manderò notizie, foto e sensazioni sul giuramento del presidente legittimo del Messico, Andrés Manuel López Obrador.
Ho seguito l’intervento di Guido Piccoli nell’ambito di CONTROMAFIE- STATI GENERALI DELL’ANTIMAFIA, (17/18/19 novembre) convegno nazionale promosso a Roma presso la sede della CGIL, da LIBERA l’organizzazione che riunisce il cartello di associazioni antimafia nato nel 1995 e costituita e presieduta da Don Luigi Ciotti.
Guido, che a mio avviso si distingue per essere una delle poche voci “fuori dal coro” dei luoghi comuni e delle banalità, oltre che delle menzogne che circondano la Colombia e le sue vicende, ha affrontato l’aspetto del narcotraffico e dei fenomeni ad esso legati relativamente al paese latinoamericano di cui è profondo conoscitore.
La Colombia e soprattutto i colombiani infatti, oggi più che mai hanno bisogno di verità, ... Continua a leggere...
LIBERTÀ PER IL GIORNALISTA ARRESTATO IN COLOMBIA!!
Fredy Muñoz Altamiranda da domenica 12 novembre si trova in stato di arresto a Bogotà con l’accusa di essere un terrorista.
Fredy è il corrispondente dalla Colombia di TeleSUR, nonché membro fondatore dell’emittente televisiva..
Domenica sera al suo arrivo all’aeroporto di Bogotà di ritorno da Caracas dove si era recato per un corso di formazione audiovisiva, è stato prelevato da agenti del DAS (il Dipartimento Amministrativo di Sicurezza colombiano) e condotto nei loro uffici dove da allora si trova formalmente in stato di arresto.
Egli è inoltre imputato dal servizio di sicurezza di far parte del fronte 37 delle FARC e di ribellione.
Nell’inchiesta condotta dalla Fiscalía 5 di Barranquilla (dove verrà presto trasferito) il giovane giornalista è accusato da alcuni testimoni di essere un addetto agli esplosivi del gruppo sovversivo delle FARC e di aver partecipato ad attentati contro le infrastrutture del Paese.
EN ESPAÑOL
Davanti ad una moltitudine di persone, accorse da tutto il Messico con mezzi propri solo ed esclusivamente per lui e per confermare a “gran voce” il “loro” Messico, AMLO ieri si è dichiarato presidente legittimo del paese e ha giurato fedeltà al suo popolo. Ha promesso di difendere e proteggere i diritti della sua gente, di difendere il patrimonio dello stato e la sovranità nazionale e iniziare una profonda trasformazione del paese. Un impegno solenne e importante che riassume in 20 punti fondamentali che in parte si richiamano al suo precedente programma elettorale. La cerimonia si è svolta senza incidenti e non poteva essere diversamente dal momento che si è trattato di una festa a cui il resto del paese e il vero presidente in carica non hanno potuto far altro che assistere. Chi ha parlato di quindicimila persone e chi di diecimila per sminuire l’evento, chi si aspettava quattro milioni di partecipanti, magari in un eccesso di entusiasmo, chi si tiene sui trecentomila. Monique c’era e considerando che la piazza, lo zócalo era stracolma, come si vede anche dalle foto e che può contenere circa ottocentomila persone, considerando anche che le strade laterali che si immettono in essa erano piene di gente, lei ipotizza circa un milione e mezzo di partecipanti, intirizziti da un freddo che “calaba los huesos” (arrivava fino alle ossa) ma riscaldati da un calore umano che superava ogni aspettativa. Non lo dubitiamo Monique, deve essere stato emozionante!
RICEVUTO DA MONIQUE: IL RISVEGLIO DELLE COSCIENZE: ANDRÉS MANUEL PRESIDENTE LEGITTIMO DEL MESSICO. Per qualche motivo il cuore sta a sinistra, non potrebbe stare a desta e tanto meno all’estrema destra. Nonostante che il battito, il palpitare non abbiano collocazione:oggi qui, domani là. I miei amici dicono che ho trascorso la vita marciando verso un ideale. Lo continuerò facendo,... Continua a leggere...
Con gli amici Elio Bonomi (NOTIZIE DALL’IMPERO) ed Antonio Pagliula, (VERO SUD AMERICA) abbiamo deciso di inviare questa lettera al quotidiano La Repubblica rilevando ancora una volta purtroppo lo scarso interesse che il medesimo ha per quanto accade nella “democratica” Colombia di Álvaro Uribe.
Gentile Direttore Ezio Mauro, meno male che fu lo stesso Omero Ciai, in una discussione sul blog dello storico e studioso di America Latina, Gennaro Carotenuto, ad ammettere che La Repubblica si occupa pochissimo di Colombia: “negli ultimi anni ci siamo occupati di Colombia solo per il sequestro Betancourt” (avvenuto nel 2002). Così adesso, oltre ad aspettarci di leggere notizie provenienti dalla Colombia solo nel caso che la Betancourt venga liberata, (in quanto a dire di Ciai una guerra civile che va avanti da più di 50 anni non interessa a nessuno), non ci meravigliamo del fatto che l’arresto del corrispondente di TeleSUR in Colombia avvenuto il 12 novembre scorso per La Repubblica semplicemente non sia una notizia per cui valga la pena scrivere almeno poche righe. Il giovane Fredy Muñoz Altamiranda è stato accusato sulla base di semplici testimonianze senza nessun fondamento, di essere un terrorista, ribelle, appartenente alle FARC. L’arresto è stato condannato con forza da tutte le federazioni latinoamericane dei giornalisti nonché da Reporters sans Frontières che ne chiede l’immediata scarcerazione. Il fatto assume un aspetto ancora più inquietante in quanto si ipotizza un tentativo di colpire direttamente l’emittente televisiva TeleSUR e ciò che essa rappresenta nel nuovo panorama politico latinoamericano. Bastavano veramente poche righe. E proprio mentre oggi, 23 novembre, pubblicate l'editoriale in prima pagina di Timoty Garton Ash, il quale afferma che "i giornalisti si sono tradizionalmente attribuiti un ruolo di vigilanza nei confronti del potere, fosse esso politico, militare o economico" viene spontaneo chiedersi se per La Repubblica questo abbia sempre valore. Annalisa Melandri Antonio Pagliula Elio Bonomi
E MENTRE LA STAMPA ITALIANA CONTINUA A TACERE...
Per Fredy Muñoz continua la detenzione in Colombia, nonostante le accuse che gli siano state mosse appaiano sempre più deboli ed incongruenti. I testimoni che lo avrebbero riconosciuto e identificato come tal Jorge Eliecer, membro delle FARC e autore degli attentati nel 2002 alla centrale elettrica di ElectroCosta sarebbero tre collaboratori di giustizia che dal 2000 ... Continua a leggere...
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