Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
Di Annalisa (del 09/07/2008 @ 02:09:50, in Perù, linkato 1254 volte)
I due giorni di sciopero nazionale agrario del 8 e 9 luglio promossi in Perú da varie organizzazioni tra le quali la Confederación General de Trabajadores del Perú (CGTP), la Confederacíon Nacional Agraria (CNA), la Confederación Campesina del Perú (CCP) e la Coordinadora Andina de Organizaciones Indígenas (CAOI) rischiano di paralizzare il paese e di trasformarsi in un momento di rivolta nazionale contro un governo, quello del presidente Alan García. Questo sordo fino a questo momento alle varie voci di protesta che si levavano più o meno isolatamente, si trova ora a fare i conti con un movimento ben organizzato e soprattutto unito. Un movimento contadino e indigeno ben strutturato al quale si sono aggiunti altri settori, come quello dei lavoratori e degli imprenditori dell’attività estrattiva e mineraria, i trasportatori, i lavoratori del settore della pesca. Un movimento oggi forte dell’appoggio internazionale ottenuto anche da varie organizzazioni non governative europee (tra le quali la nostra ASud) soprattutto durante i giorni della Cumbre de los Pueblos, realizzata a Lima tra il 13 e il 16 di maggio di quest’anno, in contrapposizione al vertice istituzionale dei paesi dell’Europa e dell’America Latina e dei Caraibi. Enlazando Alternativas è il nome che è stato dato a questo grande progetto di gemellaggio di intenti e movimenti tra i due continenti.... Continua a leggere...
Di Annalisa (del 26/04/2008 @ 08:59:37, in Perù, linkato 1422 volte)
Dal Perú alcuni amici stanno raccogliendo firme da inviare al presidente Alan García Peréz per chiedere la libertà della giovane poeta Melissa Patiño e degli altri 6 ragazzi detenuti ingiustamente al confine con l’Ecuador mentre rientravano nel loro paese dopo aver partecipato al II Congresso della Coordinadora Bolivariana.
Chi può, chi vuole, sarebbe importante aggiungere firme dall’Italia.
Se ne sta occupando la giornalista e poeta argentina Cristina Castello. Si può scrivere per aderire a:
la lettera con le adesioni si può leggere qui: (in spagnolo)
Di Annalisa (del 06/04/2008 @ 20:07:04, in Perù, linkato 1684 volte)
Il nostro appello sulla Colombia arriva al Parlamento Europeo: 26 eurodeputati scrivono al presidente colombiano Uribe.
Chi è colpevole? Ama gli altri come te stessa. Chiusi gli occhi e vidi il modo come un embrione sul punto di abortire”
Melissa Patiño (dal carcere)
Melissa e gli altri
Melissa Patiño Hinostroza ha 20 anni ed è una giovane poeta peruviana di Lima.
Si trova in carcere dal 29 febbraio scorso, arrestata ad Aguas Verdes, dipartimento di Tumbes, al confine con l’Ecuador, con l’accusa di terrorismo internazionale, mentre faceva rientro in patria dopo aver partecipato al Secondo Congresso della Coordinadora Continental Bolivariana, tenutosi a Quito dal 23 al 27 febbraio. Congresso che rappresenta un importante momento di incontro per tutta la sinistra latinoamericana, per i movimenti sociali e le organizzazioni popolari della regione, e al quale avevano partecipato, insieme a circa 800 delegati di diversi paesi del mondo, anche i tre giovani messicani che si trovavano nel campo delle FARC per motivi di studio e dove hanno perso la vita in seguito all’attacco dell’esercito colombiano in cui è morto il comandate guerrigliero Raúl Reyes, che stava conducendo trattative con la Francia per la liberazione di Ingrid Betancourt.
Insieme a Melissa sono stati arrestati con la stessa accusa e senza nessuna prova, anche altri 6 peruviani che si trovavano con lei sullo stesso autobus messo a disposizione dagli organizzatori del Congresso, durante il viaggio di ritorno dall’Ecuador al Perú e che sono: Roque González La Rosa, Damaris Danitza Velasco Huiza, Armida Esperanza Valladares Jara, Guadalupe Alejandrina Hilario Rivas, María Socorro Gabriel Segura y Carmen Mercedes Asparrent Rivero.... Continua a leggere...
Di Annalisa (del 13/12/2007 @ 00:37:09, in Perù, linkato 1321 volte)
E’ iniziato lunedì (casualmente nella stessa data in cui si celebra la Giornata Internazionale dei Diritti Umani) in Perù il processo ad Alberto Fujimori per violazione dei diritti umani e corruzione.
Rischia quasi 30 anni di carcere e il pagamento di circa 34 milioni di dollari di indennizzo ai familiari delle vittime, in un processo che nel paese è considerato storico per essere la prima volta che un ex capo di stato risponde davanti alla giustizia per reati commessi durante il suo mandato.
Fujimori è accusato del sequestro e assassinio di nove studenti e di un professore dell’Università la Cantuta nel 1992 ed il massacro di altre 15 persone nel 1991 a Barrios Altos a Lima.
L’udienza è stata sospesa perchè l’imputato ha accusato ipertensione dopo avere gridato a gran voce e con le braccia in alto la sua innocenza. Il suo show gli è costato il richiamo all’ordine da parte del giudice César San Martín.
Intanto da Washington arriva un documento della DIA del 1997 che prova l’ordine dato dallo stesso Fujimori di non lasciare vivo nessun prigioniero Tupac Amaru nell’operazione di riscatto Chavín de Huántar, in cui furono uccisi a sangue freddo, nonostante si fossero arresi, i ribelli che tennero in ostaggio per quattro mesi nella sede dell’Ambasciata giapponese a Lima, centinaia di ostaggi.
Di Annalisa (del 28/09/2007 @ 20:13:08, in Perù, linkato 1957 volte)
Lo aveva previsto perfino Mario Vargas Llosa in un suo articolo del 16 gennaio scorso che sarebbe successo. Scriveva allora infatti: “El ojo que llora” (L’occhio che piange), in “un paese dove tutto è possibile, potrebbe essere distrutto da una singolare congiuntura di ignoranza, stupidità e fanatismo”.
E così è stato, il singolare monumento, costruito in memoria delle circa 70 mila vittime del conflitto in Perù negli anni compresi tra il 1980 e il 2000, domenica 23 settembre è stato il bersaglio mirato di un atto vandalico e non privo di inquietanti interrogativi (vista l’estradizione di Fujimori in Perù), da parte di un gruppo armato di circa venti persone, che si sono introdotte nel complesso dell’Alameda della Memoria in Campo di Marte a Lima, minacciando e immobilizzando il custode.
“El Ojo que llora” è una creazione della scultrice olandese, ma residente in Perù da circa 40 anni, Lika Mudal, la quale per commemorare le vittime, ... Continua a leggere...
Di Annalisa (del 24/09/2007 @ 22:20:00, in Perù, linkato 2008 volte)
Por Julio Carmona
Mucho se ha hablado a raíz de la extradición del ciudadano japonés Kenya Fujimori Fujimori. Pero se ha hecho muchas veces tergiversando los términos. Por ejemplo eso de seguir considerándolo como "ciudadano peruano". Y no es así, porque esa nacionalidad peruana devino nula, en la medida que la Constitución que se lo impedía no es la del '93 sino la del '33, que es la que regía cuando él llegó al Perú sin haber renunciado a la nacionalidad japonesa, la misma que hizo valer para refugiarse en el Japón al fugar abandonando el cargo de Presidente que ostentó por diez años, ilegalmente no sólo por el golpe de Estado del '92, sino porque para ser presidente del Perú, según la Constitución del '79 -aplicable para el caso-, se debía tener la nacionalidad peruana, que la daba el haber nacido en el Perú o el haber renunciado a la nacionalidad de origen: y en ambos casos está probado que Fujimori no cumplía con esos requisitos. ... Continua a leggere...
Di Annalisa (del 19/08/2007 @ 15:33:03, in Perù, linkato 1124 volte)
Un abrazo solidario a todos mis amigos peruanos. Quisiera estar con Ustedes.
Di Annalisa (del 14/07/2007 @ 14:29:17, in Perù, linkato 1288 volte)
La notizia è importante, non ho purtroppo tempo per approfondire ulteriormente, comunque il Cile ha negato al Perù, l'estradizione di Alberto Fujimori, dove doveva essere giudicato per crimini contro l'umanità. La sentenza verrà nuovamente discussa dal Tribunale Penale della Corte Suprema.
Por: Julio Carmona
Con estupor recibimos la noticia. Desconociendo la sólida argumentación de la fiscal Mónica Maldonado, los antecedentes del ingreso ilegal de Fujimori a Chile, el clamor del pueblo peruano, los llamamientos internacionales, la larga lista de hechos que demuestran la actitud delincuencial del prófugo, incluida la maniobra de candidatear a una senaduría en Japón, ORLANDO ALVAREZ ha rechazado la extradicción de quien fugó del Perú dejando a los cómplices y operadores de sus délitos envueltos en juicios y ahora en cárceles.... Continua a leggere...
Di Annalisa (del 24/04/2007 @ 00:44:58, in Perù, linkato 1482 volte)
Dieci anni fa, il 22 aprile 1997 si concludeva tragicamente a Lima, nella sede dell'Ambasciata giapponese la così detta “crisi degli ostaggi” iniziata 126 giorni prima, il 17 dicembre 1996.
Allora, 14 appartenenti al gruppo TUPAC AMARU guidati dal comandante Néstor Cerpa Cartolini tennero in ostaggio, in un’operazione chiamata “Rompiendo el silencio” (Rompendo il silenzio), per circa 4 mesi, centinaia di persone appartenenti all’alta società peruviana che si trovavano nell’Ambasciata riuniti per un ricevimento, dopo aver rilasciato i più deboli ed anziani tra i quali la madre del presidente Fujimori.
Fujimori per i quattro mesi del sequestro finse di portare avanti una trattativa con i ribelli i quali chiedevano in cambio del rilascio dei prigionieri la liberazione di alcuni appartenenti al MRTA detenuti presso le carceri peruviane.
Il 22 aprile, complice anche Monsignor Cipriani (arcivescovo di Lima e membro dell’Opus Dei) ... Continua a leggere...
Di Annalisa (del 01/03/2007 @ 00:05:32, in Perù, linkato 868 volte)
Polemico e vergognoso discorso del presidente peruviano Alan García i giorni scorsi rivolto ai settori più poveri del suo paese in occasione della presentazione di un ingente piano di investimenti che comprendeva anche il lancio del programma “Agua para todos” (Acqua per tutti).
Costui, definito addirittura dal nostro Ministro degli Esteri, Massimo D’Alema in una recente intervista “esponente storico della sinistra latinoamericana (lo sa D’Alema che su García pende un’accusa per crimini contro l’umanità commessi nel suo paese durante il suo precedente governo 1985/1990?).
Il presidente peruviano avrebbe invitato i poveri del suo paese “a non vedere lo Stato come unica forma di salvezza, ed essere essi stessi il motore del cambiamento” . “Smettete – ha continuato – di tendere le vostre mani per vedere se piove, smettete di chiedere, perchè questo lo fanno solamente i parassiti” ... Continua a leggere...
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