Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
  
Per quanto riguarda le riflessioni politiche sui recenti risultati elettorali in Nicaragua e sui dubbi che circondano la figura di Daniel Ortega rimando volentieri a quanto scritto dagli amici VERO SUD AMERICA e NOTIZIE DALL’IMPERO.
La sottoscritta pur essendo scettica in merito all’essere ancora di sinistra di Ortega, soprattutto rispetto ai compromessi e alle allenaze che ha stretto per avere potere (compreso anche quella con la parte più reazionaria e conservatrice della chiesa nicaraguense per cui ha votato contro l’aborto terapeutico nel suo paese), preferisco, come suggerisce GENNARO CAROTENUTO, vedere il bicchiere mezzo pieno, se non altro nella prospettiva in cui la vittoria di Ortega appare come un’ulteriore indebolimento della supremazia USA nella regione in virtù dell’appoggio avuto da Cuba e Venezuela.
Il poeta nicaraguense, Ernesto Cardenal tuttavia è molto scettico sul suo ex-compagno di lotta Daniel, di cui dice in una recente intervista sul Manifesto del 5/11 che egli “fa solo ipocrita demagogia” avendo perduto tutti i valori e gli ideali che lo animavano nel passato.
Mi piace ricordare quei valori e quegli ideali con una poesia proprio di Cardenal che si chiama “Hora O” e che è dedicata ad Augusto Sandino e di cui è stata fatta una bellissima e struggente versione musicale dal gruppo Chiloe:
He is a bandido”, decía Somoza, “a bandolero”. Y Sandino nunca tuvo propiedades. Que traducido al español quiere decir: Somoza le llamaba a Sandino bandolero. Y Sandino nunca tuvo propiedades.... Continua a leggere...
En español
Traduco con piacere questo articolo dell’amico Juan Cristóbal poeta e scrittore di Lima pubblicato su Rodelú nel mese di novembre dello scorso anno.
Sebbene scritto con precisi riferimenti alla realtà letteraria e sociale peruviana in quanto l’autore partecipa attivamente al dibattito culturale del suo paese, in un mondo globalizzato dove tutto si piega alle leggi di mercato e dove tutto, perfino la cultura e la letteratura diventano quantificabili in termini economici e diventano mezzo di potere e se vogliamo anche di affermazione di esso, i suggerimenti di Juan Cristóbal, assumono, se estrapolati dal contesto al quale si riferiscono e applicati, con una visione più allargata del loro significato ad una idea più universale di letteratura, un valore di guida e di indicazione su come debba svolgersi il dibattito letterario in un qualsiasi paese del mondo in cui sia necessario preservare l’identità culturale e letteraria popolare e sociale. Questa nella sua evidente “pluralità” di modalità espressive e mezzi linguistici, va sottratta all’appiattimento culturale che si sta verificando soprattutto nei settori borghesi della società. E ciò vale sia per il Perù sia per ogni altro paese del mondo. Anche per la nostra Italia. Con ciò si afferma quindi il ruolo di grande responsabilità etica dello scrittore, attraverso il quale passa il sentire e l’agire di tutto un popolo e che diventa pertanto portavoce del suo paese, affermando così il carattere politico e sociale della letteratura.
Juan Cristóbal - Il compito dello scrittore socialista
Questi suggerimenti, rivolti ad ogni scrittore impegnato in una visione socialista, di qualsiasi genere essa sia, possono apparire schematici. E lo sono. Perché il socialismo attinge dalle fonti che gli offre la sua stessa società e va costruito rispetto ad essa, come una creazione eroica e non in modo dogmatico o totalitario. Ma si possono anche leggere come suggerimenti per avviare uno scambio di opinioni, ... Continua a leggere...

Stupa di Bodnath
Ringrazio Fabrizio Pecori, fotografo viaggiatore e itinerante, perché accogliendo una mia richiesta, di ritorno dall’India mi ha reso partecipe con questa foto della magia soave e delicata dello sventolare delle lungta, le bandierine votive che trasportano verso il cielo le preghiere dei monaci tibetani. “Il vento, facendo garrire gli stendardi, legge l’invocazione alla divinità; il sole facendo stingere le scritte e la pioggia dilavando le bandiere recitano anch’essi reiteratamente l’invocazione Om mani padne hum! che può essere tradotta Salve o gioiello nel fiore di loto, salve! “. (Mario Fantin)
Lo “stupa” o “monumento spirituale” della fotografia è lo stupa di Bodnath meta di intenso pellegrinaggio fin dal 1400 da ogni parte dell’Asia e sorge a pochi chilometri a nord-est di Kathmandu.
Vi invito a frequentare nei prossimi giorni il blog di Fabrizio (ma sicuramente vale la penna di tenerlo fra i favoriti) perché ogni suo viaggio non si esaurisce al ritorno, ma come è sua consuetudine lo estende delineando con le sue fotografie e i suoi racconti dei particolari percorsi di conoscenza che generalmente occupano uno spazio temporale e visivo molto ampio, come a voler conservare quanto più a lungo possibile negli occhi e nel cuore il fascino del Lontano.
El 13 de febrero se cumplen 17 años del asesinato del dirigente minero que por defender 60 mil mineros peruanos desafió gobierno y paramilitares
Recordando el hombre con un poema de Juan Cristóbal
En esos días la Corte Interamericana de Derechos Humanos está examinando los documentos presentados por los familiares del dirigente “minero” peruano Saúl Cantoral, quien fue secuestrado, torturado y asesinado junto a otra sindacalista el 13 de febrero de 1989.
Traduco ese post desde el blog Somos un río lento del amigo Azor:
El crimen Sául Cantoral, ex secretario general de la Federación Nacional de los Mineros y Metalúrgicos del Perú, fue asesinado el 13 de febrero 1989 por miembros del grupo paramilitar Rodrigo Franco.
Los motivos Cantoral había organizado dos huelgas generales por los derechos de los mineros desarrollando la actividad básica del sindicato. Por eso había sido amenazado de muerte.
Saúl Cantoral Huamaní tenía 42 años, era casado y padre de 4 hijos. Fue antes secuestrado, torturado y luego matado. Nació en 1946 en un pueblo cerca de Ayacuyo. El vivió en Nazca cuando era niño y luego trabajó en la Marcona Minino Company y en la Hierro Perú. En 1987 fue elegido secretario general del sindicato de los mineros. El 17 de julio 1988 el gobierno y los explotadores de minas luego de haber rechazado una mesa de tratativas para buscar mejores condiciones de vida y de trabajo ... Continua a leggere...
ll 13 febbraio si compiono 17 anni dall'assassinio del dirigente metallurgico che per difendere oltre 60 mila minatori peruviani , sfido' governo e paramilitari.
Il ricordo dell’ uomo nei versi del poeta Juan Cristóbal
In questi giorni la Corte Interamericana dei Diritti Umani sta esaminando la documentazione presentata dai familiari del dirigente "minatore" peruviano Saúl Cantoral, sequestrato, torturato ed assassinato insieme ad una sindacalista il 13 febbraio 1989.
Il Crimine. Saúl Cantoral, ex segretario generale della Federazione Nazionale dei minatori, metallurgici e siderurgici del Perù venne assassinato il 13 febbraio 1989 da due membri paramilitari del gruppo Rodrigo Franco. I Motivi. Cantoral aveva indetto due scioperi generali in favore dei diritti dei minatori sviluppando l' attività di base del sindacato. Era stato per questo motivo minacciato di morte. Saúl Cantoral Huamaní, aveva 42 anni, era sposato e padre di 4 figli. Venne dapprima sequestrato, torturato ed infine eliminato . Era nato nel 1946 in un villaggio vicino Ayacucho. Visse a Nazca da bambino e poi lavoro' nella Marcona Mining Company ... Continua a leggere...
Ho ululato per assenza di nostalgia
per vuoto pieno d’amore
ho lacerato il silenzio nel profondo
urlato in versi per coloro che non conosco
anime senza sogni né pace
corpi senza pane
occhi senza futuro
senza frutto né speranza
falciati
arsi nel fuoco disumano
fatti cenere dall’odio
la mia protesta si fonde con la tormenta e
devo lottare per non distruggermi
da Di Guerra e di Pace (Acquaforte) Fara Edìtore 2003
Gladys Basagoitia Dazza è nata a Lima in Perú è biologa e vive da tempo a Perugia. E’ stata premiata più volte in Perú, Brasile e Italia in concorsi di poesia nazionali e internazionali: ha pubblicato anche in Argentina, Messico, Stati Uniti, Nicaragua, Portogallo.
Ha pubblicato: La zarza ardiendo (Editorial Thesis, Perú, 1964), Peces Ebrios (Editorial Istituto Cultural Peruviano-Giapponese., 1969, Premio J.M. Arguedas, Lima) Otra vez sobre el viento (Editorial Poemas del camino, Miami, USA 1967) L’infinito amore (Città di Castello, 1986) Donna eros (Quaderni contro l’inverno, Perugia , 1997) Il sorriso del fiume. Racconti d’infanzia e del Perú (Comitato internazionale 8 Marzo, Perugia, 1995) Polifonia, (Edizioni Tracce, Pescara, 2000) Mujer eros (Ediciones Flora Tristán, Lima, 2001) Aguafuerte (Ediciones Flora Tristán, Lima, 2003) Con Reverie ha recentemente vinto il premio Nuove Scrittrici di Pescara: la silloge è stata pubblicata da Edizioni Tracce

"Berlino mi premia, l'italia mi ignora". Gianni Minà è stato il primo italiano ad essere premiato a Berlino con il “Berlinale Kamera” un ambito riconoscimento che il Festival Internazionale del cinema di Berlino assegna dal 1986 a personaggi del mondo cinematografico per il loro impegno. La consegna del premio è avvenuta l'11 febbraio presso il Filmpalast.
Grazie a Gianni Minà da parte mia per l’impegno, la passione e l’autonomia intellettuale che distinguono il suo lavoro e per la sua “l’ingovenabilità” di cui fu accusato a Viale Mazzini, se per “governabilità” si intende il tradimento della verità.
Non tutta l’Italia la ignora Sig. Minà, mi creda…
Per ulteriori dettagli il post di Verosudamerica di Antonio Pagliula.

SOUNDTRACK
Unicornio
Hoy mi deber era
Por quien merece amor
Como esperando Abril
La canción debe ser siempre sincera
Palabras de Silvio Rodríguez al recibir el doctorado Honoris Causa en la Universidad Mayor de San Marcos, en Lima.
Dr. Fernando Izquierdo Vázquez, Rector de la Universidad Mayor de San Marcos. Profesor Octavio Santa Cruz Urquieta. Excelencias Queridos hermanas y hermanos presentes y ausentes.
Recibir este honor de la Universidad Mayor de San Marcos, Decana de América, excede cualquier reconocimiento que pudiera soñar. El hecho de que tanta ilustración universal haya pasado por sus aulas, que este premio lo hayan recibido cubanos como Fidel Castro, Nicolás Guillén y... Continua a leggere...
SABIDURIA
A los insomnes
a los irremediablemente insomnes
a los que ni el té
ni la pastilla
ni las cien ovejas
les sirven para dormir,
los invito a salir silenciosos
a la plaza
para mirar cómo duermen las
palomas
a demostrar que somos inocentes
sabios
porque pensamos
que para descansar
tenemos siglos.
María Guerra

Sono io il “solitario”,
quello che ha smesso di ascoltare,
quello con la miccia nascosta,
con la morsa cieca del pugno,
con un buco nel cuore,
quello con le armi
che spara a raffica/e uccide perchè, solo perchè,
che ammazza a suo piacimento e, perchè
non restano che i morti,
si uccide,
suicida oltre a tutti gli omicidi.
e ora sai/che effetto fa
un mercato nella vecchia Baghdad,
con le sue vittime
“nel posto sbagliato al momento sbagliato”
e perchè tutto il tuo cordoglio
domani entrerà da un orecchio sordo e uscirà dall’altro, assordante.
Jack Hirschman
(Trad. Marina Impallomeni)
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