Fabrizio Pecori: Dal Gange all'Annapurna
Stupa di Bodnath
Ringrazio Fabrizio Pecori, fotografo viaggiatore e itinerante, perché accogliendo una mia richiesta, di ritorno dall’India mi ha reso partecipe con questa foto della magia soave e delicata dello sventolare delle lungta, le bandierine votive che trasportano verso il cielo le preghiere dei monaci tibetani. “Il vento, facendo garrire gli stendardi, legge l’invocazione alla divinità; il sole facendo stingere le scritte e la pioggia dilavando le bandiere recitano anch’essi reiteratamente l’invocazione Om mani padne hum! che può essere tradotta Salve o gioiello nel fiore di loto, salve! “. (Mario Fantin)
Lo “stupa” o “monumento spirituale” della fotografia è lo stupa di Bodnath meta di intenso pellegrinaggio fin dal 1400 da ogni parte dell’Asia e sorge a pochi chilometri a nord-est di Kathmandu.
Vi invito a frequentare nei prossimi giorni il blog di Fabrizio (ma sicuramente vale la penna di tenerlo fra i favoriti) perché ogni suo viaggio non si esaurisce al ritorno, ma come è sua consuetudine lo estende delineando con le sue fotografie e i suoi racconti dei particolari percorsi di conoscenza che generalmente occupano uno spazio temporale e visivo molto ampio, come a voler conservare quanto più a lungo possibile negli occhi e nel cuore il fascino del Lontano.
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