Proletari di tutti i paesi, unitevi!... di Annalisa
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un urlo selvaggio
denso
...un urlo selvaggio denso che io rilancio con tutta
la forza delle ferite
di un amore a brandelli
contro queste ore
di padroni affamati di sangue
di retate
contro le sbarre pesanti dell'emarginazione
contro le foreste di un dolore
e una solitudine senza fine.
Una notizia importante come quella di stamattina della condanna del generale Ganzer, attuale capo dei Ros a 14 anni di carcere per associazione a delinquere e traffico di stupefacenti, per La Repubblica.it merita il taglio basso. La testata troppo presa dall'antiberlusconismo politico, dà poco risalto a un fatto che rende l'Italia molto simile a Colombia e Messico. Il Giornale.it invece la mette giustamente in primo piano, pur sminuendo la gravita' del fatto.
Mi chiedo come sia possibile che mentre le indagini erano ancora in corso e per tutto il tempo della durata del processo il generale abbia continuato a svolgere il suo incarico di capo dei Ros...
La Asociación Bolivariana de Comunicadores, (ABC) saluda la reciente liberación del soldado Josué Daniel Calvo, el sargento Pablo Emilio Moncayo, así como la entrega de los restos mortales del capitán de policía Julián Guevara, entregados en un gesto de paz unilateral por las Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia (FARC–EP).
Reconocemos y agradecemos en nuestra calidad de amigos de la paz de Colombia y en nombre de los comunicadores colombianos que integran nuestra Asociación, el papel de los presidentes de Ecuador Rafael Correa; de Venezuela Hugo Chávez y de Brasil Luiz Inácio Lula da Silva.
Exaltamos la titánica labor de la nuevamente senadora Piedad Córdoba y el grupo de Colombianos por la Paz, quienes no obstante, las calumnias y las persecusiones que sufrieron por parte del Gobierno colombiano y del presidente Álvaro Uribe, siempre han luchado con compromiso y firmeza para lograr la liberación de los retenidos y por una solución política y negociada al conflicto colombiano que pase por el canje de prisioneros. ...
Città del Messico. Il mio Google Reader, uno strumento come un altro, registra 99 articoli dedicati da organi di stampa di tutto il mondo alla caduta del Prodotto Interno Lordo in Venezuela nel 2009 e appena otto articoli alla caduta del Prodotto Interno Lordo in Messico.
Anche senza soffermarsi su toni e contenuti degli articoli è evidente che tanto allarme per l’economia venezuelana e così poco per quella messicana corrispondono a dati oggettivi.
Il Venezuela è molto più importante del Messico (ha ben 30 milioni di abitanti contro appena 100 del Messico ed è grande ben… la metà); è un’economia ben più importante (il Venezuela è intorno al 35° posto al mondo, il Messico appena 12°) e soprattutto la caduta del Venezuela è stata ben più rovinosa (il Venezuela ha perso ben il 3.3% dopo cinque anni di crescita impetuosa, mentre il Messico ha perso appena il 6.5%). E’ poi evidente che in Messico si viva meglio, che ci sia meno violenza eccetera eccetera… ...
(manifestazione pro-Chávez a Caracas di questi giorni)
La decisione di questi giorni del governo venezuelano di sospendere momentaneamente le trasmissioni via cavo all’emittente Rctv International che trasmette da Miami in Florida, in attesa che si metta in regola con la legge nazionale Ley Resorte, non poteva non scatenare la solita bagarre mediatica disinformativa su ciò che realmente accade nel paese e sulle politiche adottate dal presidente Hugo Chávez.
Già nel 2007 la decisione del governo, dettata da esigenze di redistribuzione equa dello spazio radioelettrico disponibile, di non rinnovare il contratto all’emittente (che infatti da allora trasmetteva via cavo), aveva scatenato violente proteste da parte dell’opposizione, appoggiate da tutto l’apparato mediatico internazionale, soprattutto statunitense ed europeo, ...
L’Unità, tale e quale non si smentisce. A la Repubblica invece il premio per la fantasia: il manuale Cyber- Brigadista è geniale. Intanto ricordo che il suddetto manuale, scaricabile gratuitamente da qui come da decine di altri siti lo utilizzano quasi tutti, dalla Polizia alle grandi imprese, dai militanti di mezzo mondo ai giornalisti prezzolati...
Che dire... dagli aeroplanini telecomandati al manuale del terrorista passando per le armi del nonno partigiano, ci sarebbe da ridere se non fosse che c’è gente in galera davvero per queste stronzate. (AM)
In carcere a Milano Manolo Morlacchi, figlio di Pierino, fondatore delle Br. Accusato dalla Digos di banda armata di Paolo Persichetti, Liberazione 19 Gennaio 2010
Smantellata nel corso del 2003 la fragile struttura che in occasione degli attentati mortali contro Massimo D’Antona e Marco Biagi aveva riesumato la sigla delle Brigate rosse-partito comunista combattente, gli apparati investigativi, in particolare quelli della Digos romana guidata da Lamberto Giannini, hanno da allora deciso di portare avanti una strategia investigativa improntata essenzialmente all’azione preventiva contro gli ambienti ritenuti, a torto o a ragione, contigui alle aree politiche antisistema. Per gli uomini dell’antiterrorismo le azioni del 1999 e del 2001 sono la conseguenza dell’affrettata convinzione che il fenomeno lotta armata avesse trovato termine alla fine degli anni 80, con il conseguente abbandono delle indagini sui superstiti. Gli arresti di Manolo Morlacchi...
I bambini in visita al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano possono ammirare il modellino dell'inceneritore Silla2 dell'AMSA (Azienda Milanese Servizi Ambientali) e leggere su dei pannelli una istruttiva filastrocca. "Il sacco esce di casa e lo attende un'avventura. Sale su un grande camion pieno di spazzatura. Fin dalla tangenziale si vede un gran camino, che sembra ancor più alto se visto da vicino. Il camion in via Silla si ferma ad un cancello, e dietro c'è l'impianto, si dice che sia bello! La botola si apre e i sacchi fanno un volo, giù tutti in una vasca, nessuno resta solo. Il secco brucia bene, sviluppa un gran calore, così si scalda l'acqua per farne del vapore. La cenere rimasta vien recuperata, infine il fumo esce, la polvere è filtrata. Che possa esser nocivo, qualcuno ha un po' paura. Né zolfo, né diossine! L'ARPA ce lo assicura.". Gli inceneritori causano tumori, il Museo della Scienza(?) e della Tecnica gli dedica filastrocche. Inviate anche voi la vostra filastrocca sugli inceneritori al direttore del museo Fiorenzo Galli, mail: direzione@museoscienza.it
quella latrina mediatica senza fondo (né vergogna) che è il Tg1 diretto da Augusto Minzolini.
Ieri sera l’edizione delle 20 è stata particolarmente vergognosa. Da tempo ho deciso di concedere ampi spazi di salute al mio cervello non guardando la televisione, ma ieri sera mossa dalla curiosità di vedere come sarebbe stata trattata dalla televisione pubblica di regime la manifestazione per la libertà di stampa ho ceduto, assistendo a un’offesa alla decenza umana, al dolore e a quella poca intelligenza rimasta degli italiani, senza precedenti.
La notizia della manifestazione di Piazza del Popolo (trecentomila persone) relegata in quarta/quinta notizia prima dello sport, senza nemmeno la decenza di dire la sigla completa degli organizzatori, la Federazione Nazionale della Stampa Italiana, bensì soltanto da parte della giornalista (?) conduttrice le iniziali della sigla....
Quando nel febbraio scorso (un mese dopo la conclusione dell’Operazione Piombo Fuso che provocò più di mille morti tra la popolazione civile di Gaza) il presidente israeliano Shimon Peres gli disse “anche noi abbiamo la nostra camorra, caro Saviano. Si chiama Hamas…”, il nostro più famoso saggista non corresse la più che interessata sciocchezza dell’ex esponente laburista e Nobel per la Pace. Anzi, la fece sua, riportandola senza alcun commento nel blog personale (www.robertosaviano.it). In qualche modo, forse ne fu contagiato tanto che, ieri l’altro, Saviano, che fino a poco tempo fa era conosciuto come esperto di fenomeni mafiosi italiani e che ora disquisisce con disinvoltura di tutto ciò che accade nel mondo, ha dichiarato nel corso di una lectio magistralis offerta all'università Menendez Pelayo di Santander che l’ETA «traffica con la cocaina» per finanziarsi in combutta con le Farc colombiane e ottenendo in cambio “appoggi e armi dalla Camorra”. Un’affermazione così fantasiosa da meritare l’immediata smentita ...
Maroni: "li abbiamo fermati": i presunti terroristi che progettavano azioni in occasione del prossimo vertice G8 (quando era previsto a La Maddalena).
E con l’ occasione gli inquirenti dissotterrano gli arnesi del nonno partigiano, che dopo la figuraccia (semprechè qualcuno sveglio se ne accorga) verranno riposti nel Museo della Resistenza.
Secondo quanto ricostruito dalle intercettazioni, invece il pericolo stava nel fatto che uno degli arrestati avrebbe detto di avere “la fissa per i modellini”:
Infatti questo congegno tecnologico di ultimissima generazione imbottito ben bene di tritolo e telecomandato è anche completamente invisibile ai radar...
Per il resto attenti a tutti! L’ammissione di colpevolezza pare stia nella seguente frase detta al telefono:
“Un rivoluzionario non può riconoscersi in questo Stato e deve continuare la lotta fino a quando non muore”.
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P.S. Giuro che smetto subito di leggere il libro di Fabbri sull'anarchismo (L'anarchismo, la libertà e la rivoluzione) e lo riporto domani stesso in biblioteca ...