Roberto Saviano su ETA e FARC, tra reality, fantasy e idiozie
Quando nel febbraio scorso (un mese dopo la conclusione dell’Operazione Piombo Fuso che provocò più di mille morti tra la popolazione civile di Gaza) il presidente israeliano Shimon Peres gli disse “anche noi abbiamo la nostra camorra, caro Saviano. Si chiama Hamas…”, il nostro più famoso saggista non corresse la più che interessata sciocchezza dell’ex esponente laburista e Nobel per la Pace. Anzi, la fece sua, riportandola senza alcun commento nel blog personale (www.robertosaviano.it). In qualche modo, forse ne fu contagiato tanto che, ieri l’altro, Saviano, che fino a poco tempo fa era conosciuto come esperto di fenomeni mafiosi italiani e che ora disquisisce con disinvoltura di tutto ciò che accade nel mondo, ha dichiarato nel corso di una lectio magistralis offerta all'università Menendez Pelayo di Santander che l’ETA «traffica con la cocaina» per finanziarsi in combutta con le Farc colombiane e ottenendo in cambio “appoggi e armi dalla Camorra”. Un’affermazione così fantasiosa da meritare l’immediata smentita del ministro degli Interni spagnolo, Alfredo Rubacalba, nemico numero uno dell’organizzazione armata basca, che ha negato ci sia prova di un implicazione dell’ETA col traffico di droga. La smentita, benché riportata dall’agenzia stampa Ansa, è stata quasi ignorata dalla stampa italiana, giustamente mobilitata in questo periodo a difesa della libera e corretta informazione nel nostro paese. Un mio amico capo-redattore mi ha scritto raccontandomi di avere proposto invano di pubblicare la notizia della smentita di Rubacalba e di avere ricevuto un bel "niet" dal direttore: dopo essere stato per anni ignorato e, dopo il successo di "Gomorra", finalmente accolto nell'Olimpo dei saggi, il giovane Saviano è diventato, soprattutto da noi, un "untouchable", a cui tutto è concesso. Soprattutto le sparate contro i nemici "facili" (nel caso in questione, ETA, FARC, camorra... e Hamas). Ma, almeno sui fatti italiani, il caro Roberto non faceva una volta e fa ancora analisi accurate? O il metodo Gomorra (quello di mischiare realtà e finzione) l'ha definitivamente infettato?
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