Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
(e Teleamazonas con la stessa scusa discredita il governo Correa…).
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Nonostante Uribe continui a pellegrinare negli Stati Uniti elemosinando dal Congresso statunitense la firma del Trattato di Libero Commercio, sembra che debba penare ancora parecchio per ottenerla.
Soprattutto dovrà fare miracoli nel convincere tutti che sotto la sua presidenza la situazione in Colombia è migliorata rispetto alla violenza e all’impunità dei gruppi paramilitari e agli omicidi dei sindacalisti, relativamente ai quali il presidente colombiano continua a fornire dati ben diversi da quelli in possesso delle associazioni umanitarie del suo paese.
Anzi, è riuscito perfino, in un parco di Queens, New York, approfittando delle celebrazioni per il giorno dell’indipendenza colombiana, con alcune migliaia di connazionali immigrati negli Stati Uniti, a far passare la sua “personale verità”. ... Continua a leggere...
![Ingrid Betancourt](/public/betancourt.jpg)
Credo che la notizia della presunta liberazione di Ingrid Betancourt dovesse essere trattata con più delicatezza e serietà di come è stato fatto. Se non altro per rispetto verso i suoi familiari e per tutti gli altri sequestrati.
Ancora una volta la stampa italiana si è distinta per cialtroneria e pressappochismo.
L’Unità riporta in questo articolo come la stampa francese faccia notare che “i quotidiani italiani si sono basati su un’unica fonte per giunta poco affidabile”.
Molto poco affidabile.
La fonte infatti, la giornalista venezuelana Patricia Poleo, “esule”a Miami, racconta di aver avuto l’informazione da militari di Caracas, ma ovviamente dichiara di non poter fare nomi.
La Poleo è accusata in Venezuela di essere addirittura la mandante dell’omicidio del magistrato Danilo Anderson, oltre che ha apertamente appoggiato il golpe contro Chávez dell’11 aprile.
La falsa notizia ha fatto sì che tra ieri e oggi i mezzi di comunicazione impazzissero letteralmente.
La Colombia ancora una volta purtroppo fa parlare di sé solo se l’argomento ha il nome e il volto di Ingrid Betancourt.
Recuperati lunedì scorso dalla Croce Rossa Internazionale, dietro indicazioni da parte delle FARC del luogo preciso, i corpi degli 11 ex deputati uccisi in circostanze ancora poco chiare il 18 giugno scorso.
Reyes, intanto ha reiterato la volontà delle FARC di iniziare un dialogo con il governo colombiano e per questo chiede alla comunità internazionale di non essere considerati come gruppo “terrorista”.
Il Venezuela si è unito a Francia, Spagna e Svezia come mediatore internazionale nel conflitto.
Fonte: Il Manifesto
Il leader del Venezuela comincia la mediazione tra il presidente Uribe e il guerrigliero «Tirofijo». Un'incredibile partita di poker, in palio la vita di 45 sequestrati
Guido Piccoli
Se non si mercanteggiasse sulla vita e la libertà di tanta gente, soldati e guerriglieri compresi, quanto accade in Colombia potrebbe apparire un gioco d'azzardo. Più precisamente un poker, nel momento dei lanci e rilanci, quando i giochi sono fatti, si bluffa e bisogna mantenere i nervi a posto. Intorno al tavolo verde sono in tre: Alvaro Uribe e Hugo Chávez, rispettivamente il presidente più reazionario e più rivoluzionario dell'America Latina, e Tirofijo, il capo guerrigliero più longevo del mondo. All'incredibile partita si è arrivati dopo il fallimento del tentativo di Uribe di liberare con un'azione di forza alcuni dei 45 sequestrati e prigionieri che le Farc vorrebbero scambiare con 400 loro uomini detenuti nelle carceri nazionali. Era la metà del giugno scorso. Mentre fingeva di scarcerare un paio di centinaia di detenuti, spacciandoli per guerriglieri, e rimetteva in libertà - contro la sua volontà - Rodrigo Granda, (1)responsabile delle Farc ... Continua a leggere...
![](/public/chavez y moncayo.jpg)
Incontro di Hugo Chávez nel Salón Boyacá del Palacio de Miraflores a Caracas con la senatrice colombiana Piedad Córdoba e un gruppo di familiari dei prigionieri delle FARC tra i quali il professor Moncayo.
Il 29 settembre scorso, agenti del DAS accompagnati da circa 50 soldati hanno perquisito la sede dell’Associazione Contadina della Valle del fiume Cimitarra (ACVC) e hanno arrestato quattro suoi attivisti. Si tratta di Andrés Gil, Oscar Duque, Evaristo Mena e Mario Martínez.
Al momento non sono state rese note le accuse mosse contro di loro.
Il presidente Alvaro Uribe in passato aveva accusato spesso l'ACVC, che rappresenta una delle associazioni di contadini più importanti in Colombia, di essere il “braccio politico” della guerriglia e i suoi attivisti sono stati oggetto di minacce e atti intimidatori. Gli attivisti arrestati già erano stati perseguiti in ragione del loro impegno come attivisti sociali a favore delle comunità di contadini del Magdalena Medio.
Oscar Duque fu arrestato arbitrariamente nell’ottobre del 2006 e rilasciato dopo pochi giorni grazie alla pressione internazionale e nazionale.... Continua a leggere...
![](/public/chavez farc.jpg)
L’8 novembre scorso, prima di recarsi alla Cumbre Iberoamericana a Santiago del Cile, Hugo Chávez ha incontrato con la senatrice colombiana Córdoba a Caracas, il Comandante delle FARC Iván Márquez in funzione delle trattative in corso per lo scambio dei prigionieri.
Si tratta di uno storico incontro propedeutico a quello che dovrebbe avvenire nella selva colombiana con il Comandante in Capo delle FARC, Manuel Marulanda, alias Tirofijo.
Hugo Chávez ha detto di “avere molta fede” per la buona riuscita dello scambio umanitario.
Le trattative proseguono in un clima cordiale e di collaborazione e questo dimostra ulteriormente il fallimento della politica dura portata avanti dal presidente colombiano Uribe che si è sempre rifiutato di riconoscere l’esistenza di un conflitto sociale nel paese e di trovare una soluzione politica più che militare allo stesso.
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Un test del DNA stabilì una settimana fa, e la notizia fu confermata successivamente da un comunicato delle FARC, che il piccolo Emmanuel, di cui l’unica foto disponibile è quella a fianco, era “libero” nelle mani del governo Colombiano.
Comunque sia andata, ci auguriamo che possa far parte presto della sua famiglia di origine e nella migliore delle ipotesi possa riabbracciare presto la sua mamma, se come è vero, giunge notizia dal Venezuela che le FARC avrebbero comunicato a Hugo Chávez le coordinate per la liberazione di Clara Rojas e Consuelo González de Perdomo, che potrebbe avvenire già domani.
Lo abbiamo immaginato in una foresta, “bimbo della giungla”, come lo definì la Repubblica in un articolo di Omero Ciai, lo abbiamo immaginato trascorrere tra i guerriglieri i suoi appena tre anni e mezzo di vita. I media ci hanno venduto la sua immagine di bambino maltrattato, costretto a vivere in prigionia, ... Continua a leggere...
Con una coincidenza temporale quanto mai sospetta, proprio mentre il presidente venezuelano Hugo Chávez, dopo la liberazione di Clara Rojas e Consuelo González de Perdomo, chiedeva che le FARC fossero considerate non come un gruppo terroristico ma come un movimento belligerante, ecco che appare da FACEBOOK, il noto social network statunitense, un gruppo che in meno di un mese riesce ad organizzare una marcia mondiale contro le FARC.
“Un milione di voci contro le FARC” è il nome che è stato dato all’iniziativa che inizierà alle ore 12 (ora colombiana) del 4 febbraio contemporaneamente in circa 100 città di tutto il mondo.
Il sito creato per l’occasione si chiama “colombiasoyyo” e pubblica il medesimo appello in dieci lingue diverse. ... Continua a leggere...
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