Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
![](/public/fosse comuni putumayo.jpg)
Almeno 200 cadaveri sono stati trovati nei giorni scorsi in alcune fosse comuni nel dipartimento colombiano di Putumayo, al confine con l’Ecuador.
Gli scavi non sono stati ancora conclusi ma il Fiscal General Mario Iguarán fa sapere che per lo meno altri 3.000 cadaveri si trovano ancora nelle fosse comuni.
Probabilmente si tratta di cittadini ecuadoregni che loro malgrado si sono trovati coinvolti nel conflitto tra forze paramilitari e guerriglieri delle FARC.
Edmundo Vargas, sindaco di Cascales, in Ecuador, al confine tra Colombia e Perù, aveva parlato proprio di questo problema nel suo recente viaggio in Italia in occasione della partecipazione al convegno tenutosi a Roma, Governo e Autogoverno. Come cambia l’America Latina.
Le vittime sarebbero state assassinate da gruppi di paramilitari tra il 1999 e il 2000.
![I morti di San José de Apartado](/public/Apartado1.jpg)
"Oggi stiamo parlando, domani potremmo essere morti"
Luis Eduardo Guerra 15 gennaio 2005
Lo scorso mese di febbraio, a Roma, si sono tenute varie iniziative volte a ricordare i due anni del massacro di San José de Apartadó in Colombia avvenuto il 21 febbraio 2005. Una di queste iniziative, ha previsto un sit-in davanti all’Ambasciata colombiana, proprio il 21 febbraio, per chiedere la fine dell’impunità e il rispetto del “diritto di distinzione” della popolazione civile dagli attori armati. Durante questa manifestazione è stata consegnata all’ambasciatore colombiano una lettera indirizzata al Presidente della Colombia Alvaro Uribe.
Il 23 febbraio invece, nella Sede del Parlamento Europeo si è tenuta la tavola rotonda dal titolo “El día en que lo iban a matar!" (Il giorno che lo avrebbero ammazzato) in cui è stato ... Continua a leggere...
![Comunità di Pace San Josè de Apartado](/public/Apartado.jpg)
Testo a cura di Colombia Vive! Onlus
Ubicazione: Municipio di Apartadó, dipartimento (equivalente amministrativo delle nostre regioni) di Antioquia, nord ovest della Colombia, vicino alla frontiera con Panama. Esistono forti interessi economici su quest’area per le sue ricchezze minerarie e non solo.
Conflitto armato. Attualmente lo scontro in questo territorio vede contrapporsi la guerriglia delle FARC, le Forze Armate Colombiane ed i paramilitari. A partire dalla metà degli anni novanta, i paramilitari irrompono nella regione applicando la strategia del terrore contro la popolazione civile: nella città di Apartadó chiunque sia impegnato in attività sociali viene visto ... Continua a leggere...
![](/public/NOGUERA1.jpg)
È stato arrestato giovedì scorso 22 febbraio, a Bogotà, Jorge Noguera Cote ex capo del DAS (Dipartimento Amministrativo di Sicuerezza) ed ex console a Milano, con l’accusa di aver permesso l’infiltrazione di gruppi paramilitari di estrema destra nella struttura del DAS. In particolare la Fiscalía sta indagando su una “lista nera” di attivisti dei diritti umani e di sindacalisti che Jorge Noguera avrebbe consegnato ai paramilitari affinché venissero assassinati.
![Alvaro Uribe](/public/uribe1.jpg)
Febrero 12 de 2007
Desde Latinoamérica y el Mundo, unidos contra la violencia.
SR. PRESIDENTE DE LA REPUBLICA DE COLOMBIA
Dr. Álvaro Uribe Vélez
Y demás miembros de gobierno
S/D
Con gran preocupación nos dirigimos a usted y demás miembros de su gobierno atentos a la terrible situación que está viviendo el campo popular colombiano, dado que se incentiva a partir de declaraciones públicas que no esperábamos escuchar de sus labios, el crimen, la persecución, la detención masiva y arbitraria, los desplazamientos campesinos y sobre todo la ola de amenazas que pesa sobre quienes tal como lo indica la Constitución de la República tienen el derecho de manifestar su oposición.
En los últimos días, en lo que consideramos un exabrupto imperdonable para ser lanzado por un presidente de Estado, se estigmatizó la posición de los dirigentes del POLO DEMOCRATICO quienes se manifestaron contra la política paramilitar que tantas ... Continua a leggere...
Comunidad de Paz de San José de Apartadò, Monumento alla memoria. Luogo attualmente occupato dalle Forze di Polizia dal 2 aprile 2005, subito dopo i fatti del massacro. Il monumento è stato distrutto dalla Polizia il 10 aprile 2006, I Membri della Comunità di Pace dal 2 aprile 2005 , rimanendo fermi nel loro principio di autonomia e non collaborazione, sono stati costretti ad abbandonare il villaggio ed hanno ricominciato a costruirne uno nuovo in un territorio di proprietà della Comunità ( territorio collettivo) a 10 minuti di cammino, San Josecito lugar de Dignidad dove tuttora vivono continuando a rispettare i loro principi.
La Comunità di Pace di San José de Apartadò è stata nominata , insieme ad ACIN - Asociacion de Cabildos Indigenas del Norte del Cauca - al premio Nobel per la Pace 2007 da AFSC American Friends Service Committee (Nobel per la Pace del 1947)
![](/public/fredy1.jpg)
RENOVANDO LA SOLIDARIEDAD A FREDY MUÑOZ
Era scontato che succedesse. La liberazione di Fredy Muñoz non poteva non nascondere qualche insidia, non poteva concludersi così “banalmente” una vicenda che ha rappresentato un duro attacco alla libertà di espressione in un paese dove questa è già un’utopia. Una vicenda che si inserisce in un contesto di rapporti difficili tra due paesi che appaiono sempre più lontani. Come già preannunciato a suo tempo dai legali e dallo stesso Muñoz, egli, oltre a vedere aggravata la sua di per sé difficile posizione con la magistratura colombiana, è realmente anche in pericolo di vita.
La rivista colombiana Cambio pubblica quella che a suo dire è la “prova principe”, quella che inchioderebbe definitivamente l’imputato alle sue responsabilità, o alle manipolazioni di cui è oggetto a seconda dei punti di vista. Addirittura si vocifera che
la Fiscalía abbia emesso già un mandato di cattura per Fredy Muñoz.
La fotografia, ritrarrebbe il corrispondente di TeleSUR in un accampamento delle FARC sorridente tra i guerriglieri con un bicchiere di vino in una mano e un M16 nell’altra.
Questa fotografia sarebbe stata “casualmente” ritrovata nell’accampamento di Martin Caballero, comandante del fronte 37 delle FARC, dall’esercito colombiano durante una perquisizione all’indomani della liberazione dell’ex ministro Arajuco.
Un investigatore consultato dalla rivista Cambio afferma che ... Continua a leggere...
![](/public/Fredy.jpg)
FREDY MUÑOZ LIBERO!
Dopo 52 giorni di prigionia è stato rilasciato ieri, 9 gennaio, il corrispondente dalla Colombia di Telesur, Fredy Muñoz. Si trovava nel carcere di Barranquilla. La Fiscalía colombiana ha dichiarato insufficienti le prove a suo carico che consistevano esclusivamente in dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia attualmente in stato di detenzione. Uno di questi testimoni, Yainer Rodriguez Vásquez ha affermato inoltre di aver ricevuto minacce e intimidazioni dai servizi segreti colombiani affinché depositasse testimonianza contro persone a lui sconosciute tra le quali Fredy Muñoz. Quanto accaduto a Fredy ricorda il caso del sociologo colombiano e professore universitario Alfredo Correa de Andreis, che fu accusato e messo in carcere con le stesse modalità e le identiche accuse rivolte a Fredy Muñoz e che dopo essere stato rilasciato fu assassinato circa due anni fa a ... Continua a leggere...
Da Il Manifesto del 28 dicembre 2006
Narcos e generali, la resa dei conti La Colombia sull'orlo del caos. Dal computer di un capo paramilitare escono nomi di politici, generali e narcotrafficanti, «committenti» di omicidi e stragi. Lo scandalo innesca confessioni, accuse, ricatti. Emerge tra gli altri il nome di un famigerato comandante, cittadino italiano: ma perché l'ambasciata d'Italia ha dato il passaporto a Salvatore Mancuso? Guido Piccoli Nelle prossime settimane la Colombia potrebbe conoscere un bagno di sangue peggiore di tutti quelli accaduti nella sua travagliata storia. Paradossalmente però potrebbe anche avviarsi a diventare un paese normale. Cosa sta accadendo? L'attuale caos è stato determinato da alcuni episodi. Come il casuale ritrovamento del computer di un capo delle Auc (Autodefensas Unidas de Colombia, famigerata organizzazione paramilitare di estrema destra), Jorge 40, ... Continua a leggere...
![](/public/NOGUERA1.jpg)
È notizia di questi giorni che Jorge Noguera Cote, ex direttore del DAS (Dipartimento Amministrativo di Sicurezza, la polizia segreta colombiana) nonché ex console della Colombia a Milano è ricercato nel suo paese e deve rispondere alla Fiscalía per due procedimenti penali e uno disciplinare. Altre indagini in fase preliminare sono state avviate su di lui. Alla data odierna Jorge Noguera non si è ancora presentato alle autorità. Il suo avvocato Orlando Perdomo ha comunicato che il suo assistito si trova momentaneamente all’estero. Il presidente Álvaro Uribe in persona lo ha invitato a rendere conto alla Giustizia in quanto “una persona che ha ricoperto un ruolo pubblico di così elevata responsabilità non può eludere la legge”. Questi procedimenti si riferiscono all’epoca in cui Jorge Noguera era direttore del DAS e riguardano l’eliminazione dagli archivi informatici del dipartimento di sicurezza di dati inerenti a ... Continua a leggere...
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