Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Il due marzo 2009 è stata designata Giornata Continentale di Protesta per le Vittime di Sucumbíos per ricordare i quattro ragazzi messicani massacrati un anno prima, precisamente il primo di marzo del 2008 in Ecuador, nel corso dell’attacco contro l’accampamento delle FARC realizzato dall’esercito colombiano e dall’aviazione statunitense dove sono rimasti uccisi anche una ventina di guerriglieri e il numero due delle FARC, Raúl Reyes.
Per capire bene quello che è accaduto a Sucumbíos, quella tragedia di un anno fa va contestualizzata rispetto agli altri avvenimenti che si stavano svolgendo in quei giorni nella regione.
Innnanzitutto si era appena concluso a Quito il II congresso della Coordinadora Continental Bolivariana, una grande movimento che raggruppa studenti, giovani, movimenti sociali e associazioni latinoamericane che lottano e si confrontano per la costruzione di una grande America latina bolivariana.
Al congresso avevano partecipato migliaia di delegati da tutta la regione e anche da altri paesi. I cinque giovani messicani avevano appena lasciato Quito prima di recarsi a Sucumbíos e nel campo delle FARC erano stati preceduti da una delegazione di studenti cileni.
Inoltre va ricordato che in quei giorni in Ecuador si stavano svolgendo importanti e decisive trattative tra le FARC da una parte e il governo francese, ecuadoriano, ma soprattutto quello venezuelano di Hugo Chávez dall’altra, volte alla liberazione di Ingrid Betancourt e di altri ostaggi nelle mani della guerriglia colombiana. ... Continua a leggere...
UNITI PER RECUPERARE LA MEMORIA. PER UNA COLOMBIA SENZA OBLIO
Per i desaparecidos
Per gli sfollati
Per gli esiliati
Per quelli massacrati
Per i giustiziati
Per i sequestrati
Non più vittime!!!
6 marzo 2009
2° giornata nazionale e internazionale per le vittime dei crimini di stato
Manifestazione contro le esecuzioni extragiudiziarie e per gli accordi umanitari in Colombia
Colombia: Bogotà, Manizales, Medellin, Cucutà
Spagna: Barcellona, Madrid
Francia: Parigi
Italia: Roma
Roma – Campo de’ Fiori, Roma - ore 18:00
LE ESECUZIONI EXTRAGIUDIZIALI SONO CRIMINI DI STATO
In Colombia, membri dell'Esercito Colombiano assassinano civili, generalmente contadini o giovani dei quartieri popolari, che successivamente vengono vestiti da guerriglieri con l'obbiettivo di presentarli come perdite nella denominata "lotta contro il terrorismo". Questa strategia, conosciuta come "falsi positivi", è stata riconosciuta ufficialmente quando 19 giovani sequestrati in un quartiere di Bogotà vennero trovati in fosse comuni di zone rurali ad oltre 500 km nel mese di settembre 2008. Ciò nonostante questa pratica non è recente. Organizzazioni come la Piattaforma dei Diritti Umani Coordinamento Colombia Europa Stati Uniti, hanno denunciato oltre 1.400 di questi casi nell'ambito della politica della sicurezza democratica implementata dal 2002. I "falsi positivi" che vengono riconosciuti dal Diritto Internazionale come ESECUZIONI EXTRAGIUDIZIALI fanno parte della realtà colombiana da oltre venti anni.
La Colombia vive una guerra cruenta. Ciò è testimoniato da 3.000 fosse comuni, da oltre 30.000 “Desaparecidos”, da 4.2 milioni di sfollati e de 23.000 sequestrati negli ultimi 11 anni che rappresentano le vittime del conflitto.
VERITÀ, GIUSTIZIA E RIPARAZIONE PER LE VITTIME IN COLOMBIA
In solidarietà con il Movimento di Vittime dei Crimini di Stato della Colombia MOVICE:
Rete italiana di solidarietà Colombia Vive!, Associazione Narni per la Pace,
Comitato Carlos Fonseca
Siamo a 731 firme (01/03 h. 16.02 ) con altre in arrivo. Si è parlato dell'appello anche a Radio Popolare. Forza!!
Noi firmatari di questo appello, come cittadini italiani esprimiamo profondo sdegno per le parole inadeguate e offensive che il premier Silvio Berlusconi ha pronunciato nei confronti delle vittime della dittatura argentina. La battuta : " erano belle giornate, li facevano scendere dagli aerei..." suona come un insulto alla memoria delle vittime dei voli della morte, l'infame pratica dei militari argentini che gettavano nelle acque del Rio della Plata dagli aerei in volo gli oppositori politici al loro regime ancora vivi e addormentati.
E' doveroso pertanto un atto di scuse formali da parte del Governo italiano ai familiari di tutte le vittime della dittatura, che potrebbe concretizzarsi nella ratifica da parte dell'Italia della Convenzione internazionale per la protezione di tutte le persone dalle sparizioni forzate.
Inviare le adesioni a:
Primi firmatari:
Annalisa Melandri attivista per i diritti umani
Gennaro Carotenuto storico
Francesco Piccinini ricercatore
Antonio Mazzeo giornalista e saggista
Marina Beccuti Torino, giornalista sportiva
Rodolfo Ricci
Gabriele Andreozzi
Chiara Forneris
Claudio Giambelli Roma
Carmelo Sorbera QuiNews.it
Paolo Maccioni pubblicista
Guido Piccoli scrittore e giornalista
Giuseppe De Marzo portavoce ASud
Gavino Puggioni studioso di storia orale, Como
Fabio Tripaldi
Calamita Walter Oscar, ex prigioniero politico italoargentino
“Il compito dei comunisti oggi è quello di difendere la storia della Resistenza ma soprattutto di proseguire la loro lotta, non solo per difendere le conquiste che hanno conseguito (Costituzione, diritti democratici ecc.), ma per completarla. A nostro avviso completare la loro lotta vuol dire lottare per la democrazia reale e per il socialismo, per costruire una società libera dal fascismo e dai parassiti che oggi la governano, per una società diretta dai lavoratori, per fare dell’Italia un nuovo paese socialista”.
I ferrovieri scioperano
dalle ore 21 di sabato 14 alle ore 21 di domenica 15 marzo
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- per il reintegro di Dante De Angelis, macchinista e delegato alla sicurezza,
licenziato il 15 agosto per aver denunciato i “problemi” ai treni Eurostar.
Da allora ci sono stati altri incidenti ai treni Eurostar, 6 lavoratori sono morti sui binari e altri due Etr si sono spezzati.
Il 24 gennaio si è spezzato l’Etr 9456 Frecciarossa ad Anagni, sulla linea Alta Velocità con i
viaggiatori a bordo: proprio il rischio denunciato da Dante e proprio quello che
l’Amministratore Delegato Moretti aveva dichiarato “evento impossibile”. Il nuovo incidente ha
confermato quanto dichiarato da Dante, smentito l’A.D. Moretti e ridicolizzato chi aveva
chiesto la “ritrattazione” come condizione per iniziare a parlare di ritiro del licenziamento.... Continua a leggere...
Penso che oggi sia anacronistico e incivile abbinare ad ogni fatto di cronaca la nazionalità di chi commette il crimine o quella di chi lo subisce. E sarebbe interessante promuovere una campagna in tal senso, almeno fra quella di sinistra . Non è la nazionalità o il paese d'origine che fa di un atto criminale contro una persona una violenza. Dovremmo ormai essere pronti ad accettare il fatto che le frontiere fra gli Stati sono soltanto una fantasia umana, e nemmeno una delle più brillanti. Ringrazio Flora per la segnalazione. (A.M)
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Roma – 7 marzo 2009 – Il numero in edicola di Gazeta Romaneasca, il settimanale dei romeni in Italia, ha una prima pagina diversa da tutti i numeri precedenti. L’apertura è dedicata al pedofilo italiano che a Napoli ha stuprato un bambino rumeno di 8 anni, sotto si parla dell’italiano ubriaco e drogato alla guida che ha ammazzato un romeno vicino a Capena, infine c’è la ladra italiana catturata da due rumeni a Trento.
“Abbiamo fatto un esperimento: sbattere in prima pagina il mostro italiano”, dice il direttore editoriale del giornale, Sorin Cehan. “Farà capire ai nostri lettori il meccanismo perverso usato da alcuni giornali italiani che genera poi la rivolta dei cittadini contro un intero popolo”.
Nell’editoriale, il direttore spiega la scelta: “Una volta, una sola volta proviamo a fare una prima pagina nello stile oramai consacrato della stampa italiana. Sono tutti fatti reali, ma estratti con la pinzetta dalla realtà. L’immagine degli italiani è filtrata dalle stesse lenti con le quali loro ci osservano tutti i giorni: la cronaca nera di quanti uccidono, stuprano e rubano”.... Continua a leggere...
Il museo di scienze naturali di La Plata, capitale della provincia di Buenos Aires, in Argentina, nelle sue sale non ha esposto soltanto resti fossili animali e vegetali ma è stato anche sede di una delle esposizioni di resti umani più discusse di tutta l’America latina. Fondato nel 1877 da Francisco Pascasio Moreno, che lo arricchì di importanti collezioni di sua proprietà, venne aperto al pubblico soltanto nel 1888 e oggi è considerato per la rarità dei suoi reperti e per le ricerche che svolge, uno dei dieci migliori musei del mondo nel suo genere.
Vi sono conservati, oltre ai numerosi e rarissimi mammiferi fossili della pampa, (si parla di circa 10mila pezzi di provenienza e datazione diverse), anche innumerevoli resti umani di indigeni. Alcuni sono il frutto di veri e propri saccheggi compiuti nei cimiteri dei nativi e appartengono alle vittime della “Campaña del Desierto”, la conquista del deserto, ... Continua a leggere...
Di Annalisa (del 15/03/2009 @ 17:10:24, in Cuba, linkato 3287 volte)
di Aldo Garuti
La continua aggressione mediatica contro Cuba, purtroppo, fa presa anche sulle persone più accorte e sensibili, compresi i miei amici, che mi hanno segnalato l’inclusione di Cuba nella solita lista nera dei Paesi considerati nemici di Internet (vedi articolo “Sono dodici gli Stati canaglia dell'Internet", di cui al link http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/internet/news/2009-03-12_112357397.html), basato sulle asserzioni di 'Reporters sans Frontières', fonte della pseudo notizia.
Perciò, nelle considerazioni a seguire cercherò di correggere questa stortura indotta dal sistema (dis)informativo main stream. A tale scopo, riprenderò alcuni appunti miei di qualche tempo fa (e mi scuso in anticipo per qualche eventuale ripetizione o lacuna nell’esposizione).... Continua a leggere...
Esta nota será publicada en el boletín n. 8 de la campaña “Cada Uno por la Justicia” como respaldo a Narciso Isa Conde por la Asociación de Padres y Familiares de las Víctimas de Sucumbíos Ecuador
Por Annalisa Melandri
No creemos que es por casualidad que el general Mario Montoya ha sido designado embajador colombiano en la República Dominicana después de sus renuncias como jefe del ejército colombiano por el escándalo de los "Falsos Positivos”.
Tal vez en Colombia creen que con con Montoya embajador en la República Dominicana sea más fácil llevar a cabo el plan criminal orquestado hace tiempo por el gobierno colombiano y la CIA en contra del dirigente izquierdista dominicano Narciso Isa Conde.
Narciso Isa Conde, uno de los presidentes de la Coordinadora Continetal Bolivariana y uno de los revolucionarios más destacados de su país y de toda América latina, ... Continua a leggere...
Nell'armadietto c'erano anche volantini inneggianti al nazi-fascismo.
Nell'armadietto dell'aula dove si riuniscono i giovani di destra della facoltà di Scienze Politiche di Roma 3 sono state trovate spranghe e catene. La scoperta è stata fatta questa mattina da studenti e personale dell'istituto. Nell'armadietto c'erano anche volantini inneggianti alle associazioni 'Foro753', 'Azione Universitaria', 'Il Manifesto di Verona'. ... Continua a leggere...
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