Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
La crisi delle Ande ha monopolizzato il XX vertice dei capi di stato del Gruppo di Río che è iniziato oggi a Santo Domingo nella Repubblica Dominicana.
Di Annalisa (del 08/03/2008 @ 18:43:51, in Humor, linkato 966 volte)
Ci rivolgiamo a voi in quanto donne di associazioni per la Pace e per i Diritti Umani, chiedendo il vostro intervento solidale per la situazione delle donne mapuche, appartenenti a un popolo di cultura millenaria che abita il sud del Cile e dell’Argentina ancor prima dell'arrivo degli spagnoli.
Consideriamo la loro situazione drammatica. Molte sono in carcere, perseguitate, minacciate, torturate e criminalizzate perché lottano contro la repressione inflitta dal governo cileno al loro popolo, chiedono la fine dell'occupazione militare delle loro Comunità e il diritto ad una vita degna nella propria Madre Terra.
Il popolo mapuche lotta contro l'etnocidio occultato dal silenzio dei media nazionali e internazionali in tacito accordo con le multinazionali forestali, idroelettriche, minerarie e del salmone.
Mi hanno appena raccontato che in una parrocchia di Monteverde Nuovo, precisamente quella di Nostra Signora di Coromoto ai Colli Portuesi, il nuovo parroco, Don Giuliani, stamattina ha celebrato la messa in latino per i bambini che si stanno preparando per ricevere la Prima Comunione.
Immagino che sia stata una funzione particolarmente interessante per tutti i bambini e per le loro famiglie....
In un paese civile, la candidatura alla Presidenza del Consiglio dei Ministri di Robero Fiore, leader di Forza Nuova, sarebbe una cosa INACCETTABILE.
Ma non siamo un paese civile e in Italia molte cose sono possibili...il paese dei Balocchi esiste, eccome se esiste...
L'isola che non c'è invece non la troveremo mai...
P.S.. Si obietta che siccome siamo in democrazia, la candidatura di Fiore è legittima. Ricordo che essere in democrazia non vuol dire che tutto è permesso. Purtroppo nella nostra democrazia accade questo. La Costituzione Italiana è antifascista, nata dal rifiuto di quella dittatura e proibisce la costituzione del partito fascista. Invece in Italia si gioca con le parole...e si prende in giro la storia...
Forza Nuova e Roberto Fiore SONO INCOSTITUZIONALI.
Le politiche neoliberali in America latina portate avanti fino a questo momento attraverso le istituzioni del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale si sono dimostrate essere, in questa regione, più che altro una “guerra economica contro la maggioranza della popolazione”.[1]
Questa ha cioè sperimentato sulla propria pelle la scellerata politica economica per cui per esempio i diritti nazionali sulle enormi risorse dei vari stati sono stati completamente svenduti alle multinazionali straniere e agli investitori del nord.
L’Europa non ha giocato in tal senso un ruolo meno rilevante di quello degli Stati Uniti in questo gioco al saccheggio, anche se con peculiarità e caratteristiche che a prima vista potrebbero far pensare a un approccio di tipo molto diverso. “L’Unione Europea sta cercando di firmare con i governi latinoamericani accordi che comprendono capitoli di libero commercio e investimenti simili. A differenza degli Stati Uniti, l’UE ha presentato i suoi obiettivi di libero commercio all’interno di un ambito più ampio di cooperazione e per tanto gli “accordi di associazione” che l’UE sta negoziando con i distinti blocchi regionali in America latina includono capitoli sulla cooperazione e lo sviluppo e hanno un approccio di coesione sociale e dialogo politico”[2].
Praticamente un neoliberismo dal volto umano, l’economia dura e pura affiancata da elementi di cooperazione e progetti di sviluppo. ... Continua a leggere...
Pubblico il seguente articolo di Gian Antonio Stella, apparso sul Corriere della Sera del 12 marzo, perchè vorrei tanto ricordargli che mentre lui canta a Ingrid Betancourt, in Colombia si continua a morire per una guerra civile che né il suo commovente appello e nemmeno le canzonette di Guccini (“Ingrid noi ti aspettiamo / e vicini ci avrai, / libertà non avremo / finché tu non l'avrai”) potranno nascondere.
Gian Antonio Stella si è indignato perchè Ramon Mantovani, deputato di Rifondazione Comunista in un suo articolo apparso su Liberazione qualche giorno fa, ha lungamente raccontato la sua amicizia personale e politica con Raúl Reyes senza accennare minimamente a Ingrid Betancourt.
Evidentemente Mantovani non lo ha ritenuto necessario. E questo ormai è diventato inaccettabile. Secondo la mentalità eurocentrica e neocoloniale dei nostri media , per esempio Il Corriere della Sera e La Repubblica, la Colombia esiste perchè laggiù in qualche anfratto della selva esiste e sopravvive la francese Ingrid Betancourt. E’ diventato d’obbligo, e Stella non ne è da meno, che qualsiasi accenno storico, politico e sociale della situazione colombiana debba includere almeno un accenno pietoso alla sua vicenda, la pietas occidentale contro la barbarie indigena. Riescono i nostri giornalisti a scrivere di Colombia commuovendosi ogni tanto per i colombiani?... Continua a leggere...
Foto tratta da Yosmary
Raggiunto nel fine settimana al telefono da chi scrive, Iván Cepeda, che ho avuto occasione di intervistare qualche settimana fa, promotore della marcia del 6 marzo in Colombia contro i crimini di Stato e del paramilitarismo, conferma che l’iniziativa, nonostante sia stata portata avanti in un clima di aperta ostilità e tra le continue minacce da parte del governo e dei paramilitari, è stata un successo. Sono state realizzate manifestazioni in circa 100 città del mondo, tra le quali quelle italiane di Roma e Torino.
A Roma, è stato organizzato un sit-in in piazza Campo dei Fiori
(Foto Annalisa Melandri)
da alcuni movimenti tra cui l’associazione A Sud, il comitato Carlos Fonseca, i colombiani in Italia del Polo Democratico Alternativo e le associazioni Narni per la Pace e Colombia Vive che appoggiano da anni le Comunità di Pace colombiane. Sono stati distribuiti volantini e materiale informativo. Colombia Vive ha affisso uno striscione con le foto delle vittime della violenza.... Continua a leggere...
www.24marzo.it
"Il vero terrorismo è solo di stato, è quello della repressione. Io me ne sono liberato a fatica, solo anni dopo la fine del regime. Ho fatto parte della Conadep, la commissione mista governo-associazioni per i diritti civili, mirata a ricostruire (parzialmente) le vicende della repressione argentina....Dopo una visita alla Esma nell’84, credo, dovevamo tenere una conferenza stampa. Io mi fermai sulla soglia di quella stanza. Ero bloccato. Non potevo andare a parlare. Poi mi voltai. E capii che al mio fianco non c’era nessun represor. Però io lo sentivo che mi alitava nell’orecchio, “Ojo viejo, che se parli lo vengo a sapere”.
La violencia en Colombia, consecuencia de la intransigencia política del Estado y de las enormes desigualdades sociales, es investigada en la presente obra a través de múltiples documentos y enmarcada en una historia que se remonta al siglo XIX.
Se suceden los acontecimientos más determinantes en los que la voraz oligarquía nacional, Estados Unidos y ciertas potencias europeas, han intentado subyugar a un pueblo con el objetivo de apoderarse de sus inmensas riquezas naturales. Sin embargo, un importante sector de sus gentes ha reaccionado adoptando las más diversas formas de lucha y convirtiendo la violencia en una especialización, en un pretexto.
Si en un pasado fueron las tropas oficiales las que arrasaban y sembraban la barbarie, ahora son los paramilitares, hijos de aquéllas. El poder y la economía del narcotráfico, sombra del presente, convive en matrimonio permanente con un Estado que dice combatirlo. Como asegura el ex funcionario del Departamento de Estado e investigador William Blum, «el libro describe perfectamente la complicidad de Washington en la utilización del terrorismo y el tráfico de drogas para que el gobierno colombiano lleve la verdadera guerra: combatir el 'comunismo'». ... Continua a leggere...
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