Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
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A volte le strade si trasformano
in visioni di inquietudini,
strani filmati di deliri sociali.
Il guscio reclama il nucleo ribelle e fuggitivo.
Vedo e sento fredde solitudini
scontrarsi con la mia.
Rincorro semafori in sequenza
e il sogno indefinito del riposo.
Il racconto commosso e indignato dei familiari dei giovani studenti messicani massacrati insieme ad altre 25 persone nel corso del bombardamento notturno avvenuto contro un accampamento delle FARC in Ecuador il 1 marzo 2008 da parte dell'esercito colombiano in sinergia con forze statunitensi e apparati dell'intelligence israeliana. In spregio a ogni trattato internazionale tra Stati e al Diritto Umanitario.
La Colombia di Uribe tra i giganti dell’America Latina
nella violazione dei diritti umani e sindacali!
Mercoledì prossimo (25 novembre) si terrà un convegno organizzato dalla cattedra di Geografia economica di Scienze politiche dal titolo “La Colombia di Uribe tra i giganti dell’America Latina”.
L'unico campo in cui la Colombia è gigante in America latina è quello della violazione dei diritti umani e sindacali:
49 sindacalisti assassinati nel 2008 4.100.000 profughi interni (fonte: ACNUR) su 45.000.000 abitanti, 227.127 solo nel 2008 (fonte: Presidenza della Repubblica) Più di 7200 prigionieri politici (fonte: CPDH) 900 persone torturate negli ultimi 5 anni, nel 50,6% dei casi da agenti statali, nel 42% dei casi con la complicità di agenti statali (casi noti, fonte: CCCT) più di 1400 persone uccise dall'esercito e denunciati come come guerriglieri caduti in combattimento per mostrare risultati militari tra 2007 e giugno 2009 (casi noti, fonte: MOVICE)
Con la scusa del conflitto e del narcotraffico l'esercito colombiano uccide civili, tortura, minaccia ed appoggia le milizie paramilitari per sostenere la rapina delle risorse naturali da parte delle multinazionali e lo sfruttamento dei lavoratori.
A tenere la conferenza sarà l'ambasciatore colombiano in Italia Sabas Pretelt de la Vega: come ministro dell'interno di Uribe (2002-2006) ha ideato e applicato la Legge di giustizia e pace per la smobilitazione delle bande narco-paramilitari, una legge che ha garantito alla maggior parte di loro di non scontare nessuna pena per i crimini commessi e di conservare le terre espropriate con la violenza. Dopo la finta smobilitazione, gli squadroni della morte operano ora sotto il nome di Aguilas Negras, i capi paramilitari estradati per narcotraffico negli Stati Uniti hanno confessato i loro accordi con molti uomini politici e imprenditori legati al governo Uribe.
Nonostante dal 2002 gli Stati Uniti abbiano erogato alla Colombia più di 6.000.000.000 di dollari di finanziamenti militari attraverso il Plan Colombia la produzione di coca è rimasta superiore alle 600 tonnellate annue, primo paese produttore al mondo, e le fumigazioni selvagge hanno colpito soprattutto le coltivazioni legali.
CONTESTIAMO UN GOVERNO ASSASSINO CHE GIUSTIFICA CON LA LOTTA AL NARCOTRAFFICO UNA SPESA MILITARE (11 miliardi di dollari) PIÙ ALTA DI QUELLA PER L'ISTRUZIONE
mercoledì 25 novembre 2009 ore 17.00 aula B, facoltà di Scienze politiche Università di Roma La Sapienza (piazzale Aldo Moro 5)
Comitato “Carlos Fonseca”
Ricevo da parte di Marisa Masucci la petizione in italiano e qui in spagnolo da inoltrare alle autorità peruviane in difesa dei diritti dei prigionieir politici, violati pesantemente con la recente approvazione da parte del governo della nuova legge che regola le condizioni carcerarie.
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Negli ultimi tempi si sta verificando in Perù una serie di eventi che, con il pretesto della lotta al terrorismo, stanno rendendo sempre più difficile la condizione dei prigionieri politici, mediante un irrigidimento delle leggi e il ritorno a condizioni di detenzione che, con il crollo della dittatura fujimorista e dopo il lavoro effettuato dalla Commissione della Verità e Riconciliazione, sembravano dovere essere superate definitivamente. A ciò contribuisce senza dubbio la campagna di demonizzazione dei prigionieri ed degli ex-prigionieri politici realizzata dalla maggior parte dei mezzi di comunicazione, mediante la quale si diffonde la preoccupazione che la loro liberazione possa contribuire ad ingrossare le fila dell’insorgenza armata, nonostante ad oggi non esista alcuna evidenza dell’incorporazione nei gruppi armati attualmente operanti di ex prigionieri politici che hanno ottenuto la libertà. ... Continua a leggere...
Al Sr. Presidente de la República del Perù – Alan García Pérez
Jirón de la Unión s/n cuadra 1
Lima
Al Sr. Ministro de Justicia del Perú - Aurelio Pastor
Carlos Tenaud cuadra 3 s/n
Miraflores , Lima 18
apastor@minjus.gob.pe
Al Sr. Director del INPE – Jorge León Ballén
Jirón Carabaya N° 456 – Lima
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Estimados Señores,
observo con preocupación que en los últimos tiempos se vienen dando circunstancias de las cuales son víctimas los presos políticos peruanos. Después de la promulgación de la ley que elimina los beneficios penitenciarios, 36 de ellos, después de haber pedido una mejoría de las condiciones mínimas de vida al interior de la prisión (reducción de las restricciones en el servicio de agua, electricidad, alimentación, atención médica) han sido transferidos de improviso del penal limeño Miguel Castro Castro al penal de máxima seguridad de Piedras Gordas y a otras cárceles lejos de Lima. Sé también que, después de la abolición de los beneficios penitenciarios, las condiciones de detención se han vuelto más rígidas, con la prohibición, por ejemplo, de dedicarse a actividades de estudio y trabajo. ... Continua a leggere...
di Renata Puleo
Liberazione
Il 21 settembre 2009 è il giorno in cui si celebra la commemorazione dei soldati morti a Kabul, Afghanistan. E' anche l'inizio della vicenda surreale o iperrealista in cui mi trovo coinvolta. Verso la metà della mattina del 21, la mia collega, Simonetta Salacone, mi telefona e mi dice che sta girando una circolare ministeriale che invita (ribadisco: invita) le scuole ad osservare un minuto di silenzio in segno di lutto nazionale. Lei non l'ha ancora vista - in molte scuole arriverà nel tardo pomeriggio o il giorno dopo - ma ha deciso di non diffonderla in ogni caso, di convocare i docenti ad un collegio straordinario per il pomeriggio, di comunicare le sue decisioni all'Ansa. Mi dice che anche la collega della Marconi, Maria Letizia Ciferri non ha diffuso la circolare. Credo, ma potrebbe essere un ricordo deformato dai fatti successivi, che mi parli anche di bandiere esposte, di superficiali patriottismi di alcuni suoi docenti, di fascisti in strada. Da noi, tutto tranquillo. Venendo a scuola, lungo la strada non vedo le finestre impavesate col tricolore come ha chiesto il Governo, mentre sventolano alcune bandiere arcobaleno. ... Continua a leggere...
Di Annalisa (del 20/11/2009 @ 01:11:34, in Lavoro, linkato 1381 volte)
La lettera che i lavoratori della Yamaha hanno scritto a Valentino Rossi non è altro che l’esemplificazione del fatto per cui ormai perfino la classe operaia agisce secondo schemi propriamente destrorsi.
Evidentemente si rassegnino coloro che si stavano entusiasmando di fronte a qualche timido segnale di ripresa dell’effervescenza delle dinamiche sociali. Non abbiamo ancora toccato il fondo.
Ma ci può essere di peggio?
Il delegare ad un singolo la soluzione de propri problemi, l’esaltazione delle potenzialità dell’uno che ha come contraltare soltanto il fallimento del tutto, rappresenta una dinamica antica nella quale si intravedono componenti di tipo religioso e di forte impronta conservatrice.
Il dio potente che può, magari ascoltando una preghiera, cambiare l’ordine delle cose; il faraone, investito di poteri sovrannaturali e venerato pertanto come una divinità; il mafioso o il boss al quale ci si rivolge perché risolva piccoli e grandi problemi; il latifondista, signore ... Continua a leggere...
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Este es mi aporte al debate virtual sobre la convocación que hace la Agencia Bolivariana de Prensa por un Encuentro Internacional de Comunicadores y Medios Bolivarianos que se desarrollará en Caracas entre el 4 y 5 de diciembre.
Questo è il mio contributo al dibattito virtuale che precede l' Incontro Internazionale di Comunicatori e Mezzi di comunicazione Bolivariani che avrà luogo a Caracas il 4 e 5 dicembre prossimo, promosso dall'Agencia Bolivariana de Prensa.
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Leo con sumo agrado el llamado que la ABP, la Asociación Bolivariana de periodistas de Estocolmo y la Red Radial Bolivariana
han hecho para la participación al Encuentro Internacional de Comunicadores y Medios Bolivarianos que se desarrollará en Caracas este 8 de diciembre.
Es evidente que en la conyuntura actual, de paso con el fortalecimiento del proceso revolucionario en América latina que confirma en la región una nueva ola progresista con gobiernos de izquierda o de centro izquierda, se observa en el mismo tiempo el fortalecimiento de fuerzas regionales de derecha que actúan conjuntamente con las de otros paises y con los centros del poder economico y político que han hecho por decadas de América latina su patio trasero.... Continua a leggere...
Palazzo Valentini
Via IV Novembre 119/A
Sala del Consiglio
mercoledì 18 novembre 2009 - ore 17.00
Desaparecidos: Memoria e Giustizia
Il 18 novembre 2009 si svolgerà a Roma la prima Udienza del processo control’ex-Procutaore militare cileno Alfonso PODLECH riguardante l’omicidio dell’ex-sacerdote Omar Venturelli avvenuto a Temuco nel 1973.
Sempre il 18 novembre si terrà la seconda Udienza dibattimentale del processo contro l’Ammiraglio Emilio MASSERA che risponde per gli omicidi di Angela AIETA GULLO (nata a Cosenza nel 1921) e di Giovanni e Susana PEGORARO (oriundi di Verona).
MASSERA fece parte della Giunta che prese il potere il 24.3.1976 in Argentina ed è stato il padrone assoluto della caserma della Marina militare, ESMA sita nel centro di Buenos Aires, da dove sono passate 5.500 persone, delle quali 4.400 sono state uccise e buttate in mare con i "voli della morte”. Massera
Saluti di benvenuto:
Giuseppina Maturani
Presidente del Consiglio provinciale di Roma
Orlandino Greco
Presidente del Consiglio provinciale di Cosenza
Musiche:
Gabriel Aguilera
(compositore, liutaio e chitarrista cileno)
Letture:
Patricia Rivadeneira
(attrice cilena, responsabile Cultura IILA)
Carolina Di Monte
(attrice italo-argentina, figlia di desaparecidos)
www.24marzo.it
Di Annalisa (del 14/11/2009 @ 22:46:19, in Perù, linkato 1137 volte)
di Franca Pesce*
Nei giorni scorsi a Roma, nell'ambito del festival del cinema, è stato proiettato il film di Miguel Littin: "Dawson Isla 10".
In quest'isola, a cui si era cancellato il nome e che veniva chiamata solo con il numero dieci, dopo il colpo di stato di Pinochet erano stati incarcerati i maggiori collaboratori del presidente Salvador Allende, con l'intento di emarginarli e di annientarli fisicamente e mentalmente.
La pellicola presenta la capacità di resistenza dei reclusi ai rigori del clima e della prigionia, la loro fierezza nell'esprimere quella dignità, che altri avrebbero voluto calpestare, la manifestazione dei valori morali, che li avevano portati a operare le loro scelte politiche, la loro determinazione nel coltivare la cultura con lo studio delle lingue e con la collaborazione reciproca in quell'ambiente così difficile ed ostile.
Mi ha colpito questa vicenda perché in questo momento in Perù, nazione confinante col Cile, altri uomini stanno vivendo un'esperienza, per alcuni versi, simile a questa.
In varie carceri del Paese i prigionieri politici, molti dei quali professionisti o in possesso di un elevato livello culturale, oltre ad aver partecipato ad attività gestite da operatori al servizio dell'amministrazione carceraria, producendo manufatti di ceramica, di sartoria, di pelletteria, o creando opere di pittura, scultura ecc., da tempo si sono organizzati dando vita a laboratori ed attività di vario tipo. ... Continua a leggere...
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