Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Ho ululato per assenza di nostalgia
per vuoto pieno d’amore
ho lacerato il silenzio nel profondo
urlato in versi per coloro che non conosco
anime senza sogni né pace
corpi senza pane
occhi senza futuro
senza frutto né speranza
falciati
arsi nel fuoco disumano
fatti cenere dall’odio
la mia protesta si fonde con la tormenta e
devo lottare per non distruggermi
da Di Guerra e di Pace (Acquaforte) Fara Edìtore 2003
Gladys Basagoitia Dazza è nata a Lima in Perú è biologa e vive da tempo a Perugia. E’ stata premiata più volte in Perú, Brasile e Italia in concorsi di poesia nazionali e internazionali: ha pubblicato anche in Argentina, Messico, Stati Uniti, Nicaragua, Portogallo.
Ha pubblicato: La zarza ardiendo (Editorial Thesis, Perú, 1964), Peces Ebrios (Editorial Istituto Cultural Peruviano-Giapponese., 1969, Premio J.M. Arguedas, Lima) Otra vez sobre el viento (Editorial Poemas del camino, Miami, USA 1967) L’infinito amore (Città di Castello, 1986) Donna eros (Quaderni contro l’inverno, Perugia , 1997) Il sorriso del fiume. Racconti d’infanzia e del Perú (Comitato internazionale 8 Marzo, Perugia, 1995) Polifonia, (Edizioni Tracce, Pescara, 2000) Mujer eros (Ediciones Flora Tristán, Lima, 2001) Aguafuerte (Ediciones Flora Tristán, Lima, 2003) Con Reverie ha recentemente vinto il premio Nuove Scrittrici di Pescara: la silloge è stata pubblicata da Edizioni Tracce
Ho riscontrato dalle statistiche di Shinystat che un visitatore è entrato nel sito attraverso la chiave di ricerca “costruire molotov”. Ora tutto quello che può aver trovato sull’argomento è questo articolo dove parlavo dell’associazione EDUCA di Oaxaca accusata falsamente dall’emittente controrivoluzionaria del governatore Ulises Ruiz, Radio Ciudadana, appunto di costruire molotov.
Spero che il post su Oaxaca abbia esaurito tutta la sua curiosità ma mi mette comunque molta inquietudine pensare alle intenzioni di colui il quale effettua una ricerca del genere…
Nonostante Pierluigi Battista dalle pagine del Corriere della Sera di ieri (8/2) pare che si sia dato un gran da fare per criminalizzarla, gli organizzatori, cioè l’Assemblea permanente dei cittadini di Vicenza, credono che la manifestazione nazionale contro l’allargamento della base USA di sabato 17 febbraio sia “pacifica e colorata, determinata e rumorosa”.
Il suo articolo di fondo di questa mattina, dal titolo inequivocabile “Vicenza e Violenza” (scelto non solo per la rima baciata) infatti preannuncia “scenari di nuove violenze e irruzione di frange che puntano alla metamorfosi della protesta in chiave guerrigliera”. Ora per intenderci meglio, Pierluigi Battista è quello che per esempio parla di “commedianti della rivoluzione” latinoamericani o “despoti populisti” e consiglia di ascoltare Mario Vargas Llosa per capire il fenomeno della “maledizione latinoamericana” o che butta nello stesso calderone Chávez, Lenin, Mao, Stalin, Hitler, Mussolini e Fidel Castro.
Si comprende benissimo quindi perché utilizzi inappropriatamente il termine “protesta in chiave guerrigliera” in questo contesto, se non con lo scopo, evidentemente in mala fede di associare ben ... Continua a leggere...
ll 13 febbraio si compiono 17 anni dall'assassinio del dirigente metallurgico che per difendere oltre 60 mila minatori peruviani , sfido' governo e paramilitari.
Il ricordo dell’ uomo nei versi del poeta Juan Cristóbal
In questi giorni la Corte Interamericana dei Diritti Umani sta esaminando la documentazione presentata dai familiari del dirigente "minatore" peruviano Saúl Cantoral, sequestrato, torturato ed assassinato insieme ad una sindacalista il 13 febbraio 1989.
Il Crimine. Saúl Cantoral, ex segretario generale della Federazione Nazionale dei minatori, metallurgici e siderurgici del Perù venne assassinato il 13 febbraio 1989 da due membri paramilitari del gruppo Rodrigo Franco. I Motivi. Cantoral aveva indetto due scioperi generali in favore dei diritti dei minatori sviluppando l' attività di base del sindacato. Era stato per questo motivo minacciato di morte. Saúl Cantoral Huamaní, aveva 42 anni, era sposato e padre di 4 figli. Venne dapprima sequestrato, torturato ed infine eliminato . Era nato nel 1946 in un villaggio vicino Ayacucho. Visse a Nazca da bambino e poi lavoro' nella Marcona Mining Company ... Continua a leggere...
El 13 de febrero se cumplen 17 años del asesinato del dirigente minero que por defender 60 mil mineros peruanos desafió gobierno y paramilitares
Recordando el hombre con un poema de Juan Cristóbal
En esos días la Corte Interamericana de Derechos Humanos está examinando los documentos presentados por los familiares del dirigente “minero” peruano Saúl Cantoral, quien fue secuestrado, torturado y asesinado junto a otra sindacalista el 13 de febrero de 1989.
Traduco ese post desde el blog Somos un río lento del amigo Azor:
El crimen Sául Cantoral, ex secretario general de la Federación Nacional de los Mineros y Metalúrgicos del Perú, fue asesinado el 13 de febrero 1989 por miembros del grupo paramilitar Rodrigo Franco.
Los motivos Cantoral había organizado dos huelgas generales por los derechos de los mineros desarrollando la actividad básica del sindicato. Por eso había sido amenazado de muerte.
Saúl Cantoral Huamaní tenía 42 años, era casado y padre de 4 hijos. Fue antes secuestrado, torturado y luego matado. Nació en 1946 en un pueblo cerca de Ayacuyo. El vivió en Nazca cuando era niño y luego trabajó en la Marcona Minino Company y en la Hierro Perú. En 1987 fue elegido secretario general del sindicato de los mineros. El 17 de julio 1988 el gobierno y los explotadores de minas luego de haber rechazado una mesa de tratativas para buscar mejores condiciones de vida y de trabajo ... Continua a leggere...
Gentile redazione di Fahrenheit, sono indignata per le affermazioni false e tendenziose del giornalista Rocco Cotroneo, ospite della vostra trasmissione di venerdì in merito alla Chiesa cattolica brasiliana e alle relazioni tra i presidenti Lula e Chávez.
Ci sono 130 milioni di cattolici in Brasile, e in gran parte (purtroppo) vivono in favelas, e le relazioni tra Lula e Chávez sono così buone che il primo ha partecipato alla campagna elettorale dell'ultimo.
Vi sarei molto grato se per amore di verità rettificaste pubblicamente le "inesattezze" di Cotroneo.
Mi capita inoltre proprio oggi di leggere queste parole del vescovo di Lugano Mons. Pier Giacomo Grampa in merito alla realtà della chiesa cattolica in Brasile: "Non è possibile raccontare nel breve spazio di una colonna, di un paese vasto, complesso contrastato e contraddittorio come il Brasile e nemmeno della sua Chiesa con le sue 269 diocesi, 434 vescovi, di cui 135 emeriti, circa 130 milioni di cattolici e la presenza di oltre 400 tra movimenti ecclesiali e nuove comunità... ... Continua a leggere...
"Si ladran los perros es señal de que avanzamos"
Come è accaduto già per il Messico, quando con l'amica Monique di Oaxaca abbiamo tenuto una sorta di "diario messicano", in cui raccontarvi quanto accadeva in quel paese nei "giorni caldi" di Oaxaca, cosi' per la Bolivia e Cochabamba con l'amico Rafael Rolando Briancon cercheremo di tenere teso un filo di solidarietà verso quel paese e verso il popolo boliviano.
Nei giorni scorsi a Cochabamba ci sono stati violenti scontri tra i rappresentanti dei movimenti sociali e coloro che a gran voce chiedevano le dimissioni del prefetto Manfred Reyes Villa e i fascisti di Juventud Democratica da lui stesso fomentati e sobillati.
L'11 gennaio scorso, negli ultimi scontri si sono avuti due morti e centinaia di feriti.
Molto accomuna Oaxaca e Cochabamba, in ambedue i casi la popolazione ha reclamato a gran voce le dimissioni di un rappresentante del governo, in ambedue i casi tale figura è stata appoggiata e sostenuta dalla destra piè reazionaria e dal suo braccio armato, cioò i paramilitari.
Non hanno nemmeno finito di redarre il loro rapporto sul clima che gli esperti del Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Ipcc) probabilmente dovranno affrontare ancora un altro problema.
Secondo il The Guardian, l'American Enterprise Institute (AEI), think-tank fondato dalla ExxonMobil e strettamente relazionato con George W. Bush, avrebbe inviato delle lettere ad economisti e scienziati offrendo circa 10.000 dollari ciascuno affinchè discreditino detto rapporto.
L'AEI contribuirà inoltre profumatamente a spese di viaggio e ad altre spese accessorie affinchè vengano redatti e pubblicati studi volti a dimostrare l'infondatezza di tale rapporto.
Vale la pena di ricordare che l'AEI ha ricevuto piu' di 1,6 milioni di dollari dalla compagnia petrolifera statunitense e piu' di 21 persone del suo effettivo hanno lavorato precedentemente come consulenti per l'attuale governo della Casa Bianca. L'ex presidente della Exxon Mobil Lee Rymond è attualmente il vice presidente del centro studi dell' AEI.
Secondo Ben Stewart di Greenpeace, l'American Enterprise Institute è qualcosa di piu' di un gruppo promotore di idee come vuole apparire, dal momento che agisce come la "cosa nostra" intellettuale dell'amministrazione Bush.
Ricordiamo che nel quarto rapporto sul clima redatto in questi giorni a Parigi il 90% degli studiosi riuniti nella capitale francese è d'accordo sul fatto che esiste una relazione diretta tra l'attività dell'uomo (cioè l'immissione dei gas ad effetto serra nell'atmosfera) e il riscaldamento terrestre.
In Italia la diffamazione a mezzo stampa é punita dall'articolo 595 del Codice Penale che recita: "Se l'offesa é recata col mezzo della stampa o con qualsiasi altro mezzo di pubblicitá, ovvero in atto pubblico, la pena é della reclusione da sei mesi a tre anni o della multa non inferiore a lire un milione" (da aggiornare ad euro - ndr).
Ció premesso, continuamente su stampa e televisione venezuelana leggiamo ed ascoltiamo notizie false, tendenziose e diffamatorie. Questi media, ripresi dai suoi alleati all'estero, vogliono far apparire Chavez come un dittatore. La scusa, adesso, é la cosidetta Legge Abilitante per la quale il Presidente del Venezuela, in questo caso Hugo Chávez, avrá podestá legilativa in alcune materie.
C''e da dire che queste leggi comunque dovranno essere ratificate dal Parlmento. Inoltre, non c'é assolutamente niente di dittatoriale; noi, in Italia abbiamo la stessa figura: i decreti legge. I decreti legge sono presenti, con nomi differenti (chi ha studiato diritto costituzionale comparato conosce la materia) in tutte le ... Continua a leggere...
|
|
Ci sono 4010 persone collegate
<
|
dicembre 2024
|
>
|
L |
M |
M |
G |
V |
S |
D |
| | | | | | 1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
7 |
8 |
9 |
10 |
11 |
12 |
13 |
14 |
15 |
16 |
17 |
18 |
19 |
20 |
21 |
22 |
23 |
24 |
25 |
26 |
27 |
28 |
29 |
30 |
31 |
|
|
|
|
|
America Latina
Antiper - critica rivoluzionaria dell'esistente.teoria e prassi del non ancora esistnte
Lavoro
Primo Maggio - foglio per il collegamento tra lavoratori, precari, disoccupati
Cuba
Messico
Perú
Repressioni
Mapuche
Centro de políticas públicas
Medio Oriente
Amici
Fotografia
Editoria
Radio
21/12/2024 @ 16:51:22
script eseguito in 131 ms
|