Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Después de más de 25 días de haber hostigado los ánimos de la población civil contra la APPO y sus simpatizantes; después de haber en los días pasados instigados a tomar y quemar las oficinas de EDUCA (organización no gubernamental, que impulsa el desarrollo local y enseña a la población sus derechos civiles y legales) y acusada públicamente por la emitente contrarevolucionaria de construir molotov y explosivos, por fin el lunes pasado, alrededor de las 13:00 horas, Radio Ciudadana interrumpió sus transmisiones. Emisora clandestina y sin licencia, creada en apoyo del gobernador Ulises Ruiz en su campaña contra la APPO. Radio Ciudadana, ha transmitido en la frecuencia 99.1 FM y con la complacencia de los industriales de la local corporativa de la comunicación (grupo ACIR), quien retirando a finales de octubre la señal a las emitentes libres de Oaxaca, por no mejores identificadas razones de “seguridad”, de hecho dió el banderazo a las transmisiones de “Radio Ulises” como la llaman a la... Continua a leggere...
Dopo aver sobillato per settimane intere gli animi della popolazione civile contro
la APPO ed i suoi simpatizzanti, dopo aver nei giorni scorsi incitato ad invadere e bruciare gli uffici di EDUCA, una organizzazione non governativa che promuove lo sviluppo locale ed istruisce la popolazione sui suoi diritti civili e legali e accusata pubblicamente dall’emittente controrivoluzionaria di costruire molotov ed altri esplosivi, finalmente lunedì scorso, intorno alle ore 13, Radio Ciudadana ha interrotto le sue trasmissioni.
Emittente clandestina e senza licenza, creata apposta per sostenere il governatore Ulises Ruiz nella sua campagna contro
la APPO , Radio Ciudadana, trasmettendo dalla frequenza 99.1 FM e grazie alla compiacenza degli industriali della locale cooperativa di comunicazione (gruppo ACIR) che, ritirando dalla fine di ottobre il segnale alle emittenti libere... Continua a leggere...
Pancho es Pancho Villa, héroe de la revolución méxicana de 1910-1911. Paco es Paco Ignacio Taibo II, quien después de haber escrito una excelente biografía del Che Guevara quiere ahora contar la vida de uno de los héroes de su país. El diario La Jornada anticipó el “capítulo cero”. La edición italiana serà en 2007 por la editorial Marco Tropea y por la traducción de Pino Cacucci. Copio aquí en seguida un pasaje del “capítulo cero” en el cual con pocas palabras y librandóse magistralmente con aquel lenguaje que lo distingue, entre falsedad y verdad, entre realidad histórica y leyenda, Paco Ignacio Taibo II nos devolve la personalidad y el valor de Doroteo Arango Arámbula, por todos conocido como Pancho Villa.Yo creo que recordar ahora su valía y su personalidad ... Continua a leggere...
Ascoltando....
Francisco (Pancho) Villa - Victor Jara
Pancho è Pancho Villa, eroe della rivoluzione messicana del 1910-1911, Paco è Paco Ignacio Taibo II, il quale dopo aver scritto una eccellente biografia di Che Guevara, sceglie ora di narrare la vita di uno degli eroi del suo paese.
Il quotidiano La Jornada ne ha anticipato il”capitolo zero”. L’edizione italiana uscirà nel 2007 per Marco Tropea Editore con la traduzione di Pino Cacucci.
Riporto qui di seguito un passo del “capitolo zero” in cui con poche parole e districandosi magistralmente con quel linguaggio così particolare che lo distingue, tra falsità e verità, tra realtà storica e leggenda, Paco Ignacio Taibo II rende la personalità e il valore di Doroteo Arango Arámbula, da tutti meglio conosciuto come Pancho Villa.
E forse ricordare proprio ora il suo valore e la sua personalità può contribuire a ridare a tutto il Messico quella dignità che è stata calpestata dagli avvenimenti degli ultimi mesi.
E a noi, lettori lontani, ma emozionalmente vicini, può comunque dare motivo di partecipazione alla lotta che non è solo della APPO o dei maestri di Oaxaca o dei sostenitori di AMLO, ma è quella, sempre e comunque condivisibile, di ogni popolo e individuo quando affermano e reclamano i diritti fondamentali del vivere.
“Questa è la storia di un uomo i cui metodi di lotta si dice siano stati studiati da Rommel (falso), da Mao Tse Tung (falso) e dal Subcomandante Marcos (vero). Che reclutò Tom Mix per la Rivoluzione messicana (abbastanza improbabile, ma non impossibile), che si fece fotografare a fianco di Patton (non è molto divertente, Gorge a quell’epoca era un tenentello di poca importanza), che aveva avuto una relazione con María Conesa , la vedette più importante della storia del Messico (falso, ci provò ma non ci riuscì) e che uccise Ambrose Bierce (assolutamente falso). ... Continua a leggere...
di Vladimir Simonov
Reseau Voltaire
La morte a Londra dell’ ex-spia russa Alexandre Litvinenko contaminato dal polonio 210 è stata l’occasione giusta per la stampa atlantista per lanciare una nuova campagna di denuncia contro la Russia. La logica banale che vuole imporre all’opinione pubblica si può riassumere in questo modo: siccome Litvinenko era un oppositore del Cremlino, Vladimir Putin ha sicuramente ordinato il suo assassinio. Ciò nonostante in pochi giorni, vecchi agenti dello spionaggio, sono usciti in fretta dall’ombra per presentarsi ai riflettori delle telecamere televisive, raccontando le loro versioni dei fatti, alcune più romanzesche di altre. Il giornalista russo Vladimir Simonov fa un bilancio di queste accuse e della loro attendibilità.
Probabilmente Conan Doyle, Simenon e Le Carrè insieme non sarebbero stati capaci di complicare così tanto lo svolgimento dei fatti come lo ha fatto la morte di Alexander Litvinenko.... Continua a leggere...
Di Annalisa (del 22/12/2006 @ 15:30:00, in Perù, linkato 1560 volte)
Según una recièn encuesta de El Comercio, parecería que la popularidad del presidente peruano Alan García en los últimos seis meses de gobierno hubiera registrado una tendencia a la baja de 17 puntos.
Sus baluartes siguen siendo Lima y la costa norte, donde obtuvo los votos que le permitieron ganar en las elecciones del pasado mes de mayo.
Hay diferentes interpretacciones de esto: para el analista político Eduardo Toche esta tendencia se debe al hecho que la población ha comenzado a exigir medidas que tengan resultados concretos a corto plazo.
Otros analistas creen que la caída de popularidad del presidente en realidad se debe al hecho de que la gente lo percibe demasiado cercano a la derecha , demasiado interesado en la resolución de sus problemas y en verdad también demasiado presente en los medios ... Continua a leggere...
Di Annalisa (del 22/12/2006 @ 15:31:58, in Perù, linkato 1844 volte)
Da una recente inchiesta del El Commercio, risulterebbe che la popolarità del presidente peruviano Alan García negli ultimi sei mesi, abbia registrato un calo di consensi pari a 17 punti. Le sue roccaforti continuano ad essere Lima e la costa nord, dove tra l’altro ha ottenuto il maggior numero di voti nelle recenti elezioni presidenziali del maggio scorso. Varie sono le interpretazioni: secondo l’analista politico Eduardo Toche questa tendenza è dovuta al fatto che la popolazione inizia a esigere l’applicazione di misure governative che possano dare risultati concreti a breve termine. Altri analisti invece credono che la caduta di popolarità del presidente sia dovuta in realtà al fatto che il popolo lo sente troppo vicino alla destra, troppo interessato alla risoluzione dei problemi dell’oligarchia del paese e veramente troppo onnipresente nei mezzi di comunicazione, quasi come un “maestro di cerimonie”. Probabilmente hanno avuto un ruolo importante anche le pressioni che sta ... Continua a leggere...
Immagine di AURELIO ANTONA
Ascoltando: Papá cuentame otra vez - Ismael Serrano
Welby è morto, ha perfino concordato con il suo medico quando iniziare la somministrazione della sedazione, lui non avrebbe voluto essere sedato per poter rendersi conto di morire, “mi devo concentrare sulla mia morte, è la prima volta che muoio”, avrebbe detto, ma la prassi….e poi un freddo comunicato per informare il mondo del decesso.
Forse c’erano altre modalità per sollevare il problema, molto più intime e riservate, senza coinvolgere i politicanti, forse c’era un altro modo per morire, magari per mano di chi tanto ci ha amati, come sicuramente avviene molto più spesso di quanto si pensi con la complicità del silenzio notturno delle corsie degli ospedali.. A me non sarebbe piaciuto morire al cospetto di Pannella…ma chissà chi ha scelto veramente , se lui, se i suoi cari, se la politica o l’opinione pubblica.... Continua a leggere...
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