Di seguito gli interventi pubblicati in questa sezione, in ordine cronologico.
L’Interpol, su richiesta del governo colombiano, ha emesso nei giorni scorsi una così detta ficha roja, un mandato di cattura internazionale contro Lucía Morett, la giovane messicana sopravvissuta ma rimasta gravemente ferita, nel bombardamento effettuato dall’Esercito colombiano contro un accampamento delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia, avvenuto il 1 marzo 2008 a Sucumbíos, in territorio ecuadoriano, dove oltre al numero due delle FARC, Raúl Reyes e altri 25 guerriglieri, hanno perso la vita quattro suoi connazionali, gli studenti Verónica Velázquez Ramírez, Juan Gonzáles del Castillo, Fernando Franco Delgado e Soren Ulise Avilés Angeles.
Alla Procura Generale della Repubblica del Messico tuttavia ad oggi non è stata notificata nessuna richiesta ufficiale di arresto contro la giovane, volta ad una sua eventuale estradizione in Colombia.
I legali di Lucía Morett stanno preparando due ricorsi, uno da presentare in Colombia e uno in Messico, mentre verrà anche chiesto l’intervento della Commissione Interamericana dei Diritti Umani (CIDH) affinchè consideri Lucía Morett come perseguitata politica del governo di Álvaro Uribe e possa pertanto offrirle protezione adeguata. ... Continua a leggere...


Domani, 27 aprile alle ore 12 ne parlerà in diretta dal Messico Matteo Dean su Rai News24 (video)
La situazione in Messico rispetto al dilagare della febbre suina sembra aggravarsi con il passare delle ore.
Come riporta il quotidiano La Jornada il numero dei morti in un solo giorno è passato da 62 a 81 e i casi di persone che hanno contratto il virus da 1000 a 1324. Negli Stati Uniti sono già 11 quelli accertati, ma alcuni casi sospetti si registrano in Nuova Zelanda e probabilmente in Spagna.
In Messico l’epidemia sembra al momento concentrata nella zona del Distretto Federale, nello Stato delMessico e a San Luis Potrosí e la popolazione è invitata a non effettuare spostamenti all’interno del paese se non strettamente necessari.... Continua a leggere...
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Foto: H.I.J.O.S. México
L’oscurità genera la violenza
e la violenza ha bisogno di oscurità
per diventare crimine.
Per questo il due di ottobre attese la sera
perchè nessuno vedesse la mano che impugnava
l’arma, ma solo i colpi che sparò.
(Da Memorial de Tlatelolco di Rosario Castellanos)
Da genocida a “innocente con riserva di legge”. Questa potrebbe essere la formula magica con la quale la giustizia messicana ha salvato il 27 marzo scorso, l’ex presidente Luis Echeverría Álvarez, 87 anni, dall’accusa di genocidio, come richiesto già dal Tribunale Speciale per i Movimenti Sociali e Politici del Passato (Femospp). Il massacro di Tlatelolco (o della Piazza delle Tre Culture) fu chiamata quella strage, compiuta dallo stato per distruggere nel giro di poche ore il movimento studentesco messicano.
E di genocidio si trattò, compiuto contro un “gruppo nazionale” (quello degli studenti) come ha dichiarato una perizia sociologica.
Correva l’anno 1968. Il magnifico 1968. Fu magnifico ed organizzato non solo negli Stati Uniti ... Continua a leggere...

I fratelli Cerezo, detenuti nel Centro di Rieducazione Sociale di Atlacholoaya, Morelos, in Messico, sono stati liberati ieri, 16 febbraio 2009, dopo aver scontato una condanna a sette anni e mezzo di reclusione con le false accuse di terrorismo, associazione a delinquere, possesso di armi ed esplosivi e criminalità organizzata.
La loro storia ha quasi dell’incredibile ed è emblematica dei metodi di giustizia sommaria tutt’ora vigenti in Messico. Antonio, Héctor e Alejandro Cerezo, insieme a Sergio Galicia, un indigeno nahuatl (liberato pochi mesi dopo l’arresto) e a Pablo Alvarado, furono arrestati il 13 agosto del 2001 e accusati di essere i responsabili delle esplosioni avvenute l’8 agosto dello stesso anno in tre banche Banamex a Città del Messico. ... Continua a leggere...
alcuni ci tengono particolarmente a che siano ben lucide...

Foto: Annalisa Melandri

Foto: Annalisa Melandri
A TODAS LAS ORGANIZACIONES DE DERECHOS HUMANOS NACIONALES E INTERNACIONALES,
A LA PRENSA EN GENERAL,
A LOS CAMPESINOS, ESTUDIANTES, MAESTROS,
A LA SOCIEDAD CIVIL,
A LA POBLACIÓN EN GENERAL
Campaña de cartas por la presentación con vida de Francisco Paredes Ruiz, Edmundo Reyes Amaya, Gabriel Alberto Cruz Sánchez y Lauro Juárez, detenidos desaparecidos por el gobierno de México en el año 2007.
Les solicitamos de la manera más urgente su solidaridad ante este caso de la desaparición forzada de nuestros familiares, ya que a más de un año de la desaparición forzada de los luchadores sociales; José Francisco Paredes Ruiz (integrante de organización de derechos humanos Fundación Diego Lucero), Edmundo Reyes Amaya, Gabriel Alberto Cruz Sánchez, y a 11 meses de la detención desaparición forzada de Lauro Juárez, las autoridades no han dado con su paradero.
En el estado de Michoacán el 26 de septiembre del 2007 desapareció José Francisco Paredes Ruiz, integrante de la organización de Derechos Humanos Diego Lucero (organización que lleva la denuncia de 7 casos de detenidos desaparecidos en los años 70), Francisco participo en la defensa de tierras comunales del Lago de Zirahuen, en el Estado de Michoacán. A demás de que Francisco Paredes Ruiz en los años 70 fue preso político durante 7 años y durante unos días fue detenido desaparecido.
En Oaxaca, El 25 de mayo del 2007, detienen y desaparecen a Gabriel Alberto Cruz Sánchez y Edmundo Reyes Amaya, quienes los reivindica un grupo insurgente; Ejercito Popular Revolucionario (EPR). ... Continua a leggere...

Ormai il diritto su quelle rovine lo hanno pagato con il sangue e quindi non se ne andranno. Così affermano dopo la mattanza di venerdì scorso, gli abitanti del ejido (una sorta di fondo collettivo) di Miguel Hidalgo, Chiapas, che dal 7 settembre avevano occupato le rovine del sito archeologico di Chincultik in quanto lasciate in grave stato di abbandono e di degrado dall’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia. L’occupazione della zona archeologica è costata la vita infatti a 6 contadini, barbaramente uccisi da membri della polizia intervenuti sul luogo per cacciarli via. Una decina i feriti e circa trenta le persone in stato di arresto. ... Continua a leggere...
E’ stato ritrovato il 24 settembre scorso, nello Stato di Oaxaca, Messico, il corpo senza vita di Marcela Salli Grace Ellier, cittadina statunitense, 21 anni, attivista da tempo impegnata in quella zona in difesa dei diritti umani e in solidarietà delle donne vittime di violenze e persecuzioni politiche. Ultimamente si stava occupando dei prigionieri politici e delle donne, mogli, compagne, madri, sorelle, figlie dei detenuti e delle persone scomparse o assassinate.
Salli aveva raccontato poco tempo fa di aver ricevuto minacce di morte e di essere controllata per questa sua attività che svolgeva unicamente per spirito di solidarietà senza fini economici o politici.
E’ stata violentata prima di essere barbaramente torturata e poi uccisa. Il suo corpo, trovato in una zona rurale nei dintorni di San José del Pacífíco, a circa 170 chilometri dalla città di Oaxaca, era irriconoscibile e in avanzato stato di decomposizione. E’ stato identificato da una amica solo grazie ad un tatuaggio.
Alcune organizzazioni femministe e sociali, tra le quali la APPO, oggi hanno realizzato un sit-in di fronte alla Procura della Giustizia dello Stato di Oaxaca chiedendo giustizia e che le indagini vengano effettuate velocemente e seriamente.
In realtà queste organizzazioni hanno espresso timori per il fatto che questo omicidio potrebbe essere relazionato con la repressione sempre più evidente contro i movimenti sociali della zona, ... Continua a leggere...

In Messico, il principale movimento armato del paese, l’EPR (Esercito Popolare Rivoluzionario), attraverso la diffusione di un comunicato trasmesso il 24 aprile di quest’anno, ha proposto l’avvio di un dialogo con il Governo chiedendo la riapparizione in vita di Edmundo Reyes Amaya e di Gabriel Alberto Cruz Sánchez, due militanti del gruppo ribelle scomparsi dalla città di Oaxaca il 25 maggio del 2007. In realtà esistono prove sufficienti, raccolte da alcune organizzazioni civili per la difesa dei diritti umani e dalla Commissione Nazionale dei Diritti Umani (CNDH) che i due militanti del gruppo insorgente sono stati arrestati da agenti di polizia nel corso di un’operazione svoltasi il 25 maggio 2007 nella città di Oaxaca.
“Ci sono prove del fatto che sono stati arrestati da forze di polizia, e che sono stati torturati negli uffici della Procura, dai quali sono stati poi portati via feriti in autombulanze dell’esercito”, denuncia l’EPR ... Continua a leggere...
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