Proletari di tutti i paesi, unitevi!... di Annalisa
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un urlo selvaggio
denso
...un urlo selvaggio denso che io rilancio con tutta
la forza delle ferite
di un amore a brandelli
contro queste ore
di padroni affamati di sangue
di retate
contro le sbarre pesanti dell'emarginazione
contro le foreste di un dolore
e una solitudine senza fine.
Di Annalisa (del 17/02/2008 @ 17:43:57, in In Italia, linkato 1932 volte)
Ecco chi sono i talebani del cattolicesimo, sono quelli che stanno tappezzando la capitale di manifesti come questi.
In questi giorni di acceso dibattito sulla legge 194 e sull’aborto, i movimenti più importanti del tradizionalismo cattolico legati all’estrema destra capitolina, stanno invadendo le vie della città di manifesti che uniscono i temi fondamentalisti del cattolicesimo a quelli politici dell’area fascisteggiante e nazista.
E così accanto a questi manifesti di Azione Giovani, Roma è piena di manifesti del movimento politico “Il Trifoglio” di estrema destra, il cui leader è Alfredo Iorio, proveniente dal MSI e che è in ottimi rapporti con Francesco Storace, ex presidente della Regione Lazio e capo della Destra.
E nessuna smentita o presa di posizione per i loro manifesti che utilizzano i dieci comandamenti per fini non propriamente spirituali è giunta dalla Santa sede.
Oggi più che in passato, connivenze e legami tra alcuni settori dell’estrema destra italiana e del cattolicesimo tradizionalista, in modo subdolo e sottile si stanno inserendo nel tessuto sociale del nostro paese per condurlo lentamente verso una deriva clericofascista.
La lotta contro la legge 194 che adesso sta assumendo toni così pubblici ed espliciti a livello nazionale, in molte realtà minori era già portata avanti da questi nuovi “crociati per la fede”, con metodi che ricordano quelli dei militanti antiabortisti americani. Il movimento Con Cristo per la Vita a Verona già dal 2001 al grido di “basta al peccato” organizzava incontri di preghiera settimanali davanti all’ospedale pubblico nei giorni in cui venivano realizzate le IVG, distribuendo volantini con immagini raccapriccianti e apostrofando le donne che si recavano nella struttura con l’epiteto di “assassine!”.
Lo Stato ha il dovere di proteggere i diritti dei suoi cittadini contro quella che sta assumendo i toni di una vera e propria crociata contro la laicità e la libertà, condotta senza nessun rispetto per il prossimo da questi nuovi paladini della fede, talebani del cattolicesimo, esaltati e fautori del ritorno del fascismo nel nostro paese.
Di Annalisa (del 24/01/2008 @ 23:52:06, in In Italia, linkato 3784 volte)
Il governo cade su una citazione errata...
Mastella apre la crisi di governo e cita Neruda (o almeno così crede).
Cita una poesia che inizia così :
Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,...
è una poesia bellissima ma non è di Pablo Neruda.
E’ di una scrittrice brasiliana Martha Medeiros. In Internet è attribuita da anni erroneamente a Pablo Neruda, è una specie di leggenda metropolitana del web.
Mastella non lo sa ed evidentemente nemmeno le agenzie stampa e tutti i giornali che hanno riportato la notizia della citazione errata.
Di Annalisa (del 18/01/2008 @ 00:14:57, in In Italia, linkato 882 volte)
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Ho sognato che Clemente Mastella si era dimesso perchè in Italia, non nel Messico degli anni ’70, un uomo di 44 anni è morto in cella poco dopo il suo arresto (avvenuto per alcune piantine di marijuana trovate nel suo orto) in seguito a gravi lesioni e ancora, nonostante siano passati più di tre mesi dall’accaduto, non si ha nessuna notizia nè dei colpevoli, nè delle motivazioni, nè delle circostanze in cui è avvenuto l’OMICIDIO DI ALDO BIANZINO.
Ma era un sogno...Clemente Mastella si è dimesso perchè da buon ministro della Giustizia, è inquisito.
Uff...meno male che l’ ”iniziativa censoria” ha avuto effetto... siamo scampati da una bella “lectio magistralis” dell’ “ambasciatore di pace” sull’ “omicidio perfetto”.
Perchè tanto di quello si sarebbe parlato, da una condanna a morte per impiccagione o per iniezione letale a un aborto, il passo di Ratzinger sarebbe stato brevissimo....
Anzi forse siamo scampati da qualcosa di più.
Paragonando quest’episodio con quanto accaduto all’Università La Sapienza nel lontano 1977, oggi pomeriggio Francesco Cossiga alla trasmissione Radiocity in onda su Radio1, ha detto di aver avuto in quell’occasione, (cito più o meno testualmente) “l’estro di sfondare i cancelli dell’Università per riprenderne il controllo con i mezzi blindati”. Strano perchè ha detto anche recentemente che non fu una buona idea.
Chissà ad Amato che “estro” sarebbe venuto giovedì prossimo.
Gabriele Polo, direttore del Manifesto rimpiange la Democrazia Cristiana, perchè dice, “almeno funzionava come elemento di mediazione”.
Ma non ci sta già pensando il PD?
Piccola considerazione personale: criticare quanto sta avvenendo come un episodio di intolleranza gravissimo e come un attentato alla libertà d’espressione mi sembra soltanto un modo eccellente per far finta che il dibattito che sta avendo in Italia sull’ingerenza del Vaticano nella politica del nostro paese semplicemente non esista. La protesta alla visita del papa credo che sia solo una conseguenza di un pontificato, che diciamocela tutta, è pesante da digerire.
Di Annalisa (del 27/12/2007 @ 23:26:14, in In Italia, linkato 1761 volte)
Nella “civilissima” Treviso, musulmani costretti a pregare in un parcheggio dopo che l'amministrazione leghista ha proibito loro di riunirsi nel centro sportivo messo a disposizione, gratuitamente, da un imprenditore locale.
Erano stati sfrattati alcuni giorni prima anche da un oratorio messo a disposizione affinchè potessero pregare.
Di Annalisa (del 11/12/2007 @ 18:34:41, in In Italia, linkato 1235 volte)
“La storia di ogni società esistita fino a questo momento, è storia di lotte di classi” scrivevano Marx ed Engels nel 1848.
Ed emblematicamente oggi, la lotta di classe è rappresentata dall’estintore della Thyssenkrupp: troppo pieno per i padroni, troppo vuoto per gli operai.
Nel 1977 una nota scoperta da Felice Casson in uno stabilimento della Montedison impartiva questa direttiva in materia di sicurezza: “spendere solo quando è assolutamente e comprovatamente indispensabile...negli altri casi bisogna correre dei ragionevoli rischi”.
Se questo è l’imperativo che muove la logica padronale, quale potrebbe essere allora quello che ha mosso la logica sindacale che ha permesso agli operai dell’acciaieria di lavorare e di morire a Torino, non “in un angolo dell’Africa” come ha detto Pietro Ingrao, in condizioni di sicurezza inaccettabili?
Sembrerebbe casuale ma allora non lo è, che mentre a Roma spariscono dal simbolismo politico italiano la falce e il martello, a Torino il fuoco vivo del progresso, del riformismo, del laisser-faire, ha carbonizzato quattro operai.
Sembrerebbe casuale ma non lo è, allora anche quello sbiadire del rosso “comunista” che si è trasformato in un brutto arancione sulla prima pagina di uno storico quotidiano; sembrerebbe casuale ma non lo è che la storia della sinistra si sia ridotta a un ridicolo album di figurine.
Di Annalisa (del 05/12/2007 @ 23:50:53, in In Italia, linkato 702 volte)
Luciano Perugini di AN, consigliere comunale di Soriano del Cimino (VT) è contrario alla proposta di intitolare un parco pubblico a Pier Paolo Pasolini perchè “era ricchione” ...
Nella frazione di Chia, dove comunque, nonostante l’omofobia del consigliere Perugini (al quale la carica dovrebbe essere revocata) il parco si farà, Pasolini ha girato “Il vangelo secondo Matteo”, uno dei suoi capolavori ed ha vissuto gli ultimi anni della sua vita.