Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
...Così tra questa Immensità s'annega il pensier mio: E il naufragar m'è dolce in questo mare.
(G. Leopardi)
Solletica la coscienza, Il mio amico Abdul. Un libro magico, pieno di sogni e di ideali, di frasi importanti e di saggezza da scoprire in frasi intere da sottolineare per poterle rileggere di tanto in tanto.
Un libro di incontri speciali, come quelli che si fanno per caso e che anche solo per un brevissimo istante ci segnano la memoria e il cuore, nei quali “sembra per un attimo di inciampare” ma che in realtà nascondono significati preziosi.
Leggere Il mio amico Abdul lascia la piacevole sensazione di aver aperto una porta e aver scoperto che al di là di essa c’è quell’amico che credevamo ormai perduto nel tempo che ci sta spettando.
Questo è infatti un libro “dedicato a tutti coloro che credono nell’amicizia, quella forte, sincera, color del cristallo” come dice l’autore Raffaele Mangano nel risvolto di copertina.
E infatti è la storia dell’ Amicizia, “color del cristallo” tra Michele e Renato, prematuramente interrotta dalla tragica scomparsa di quest’ultimo, scomparsa che lascia un vuoto incolmabile e soprattutto lascia in Michele la sensazione di un percorso interrotto repentinamente, ... Continua a leggere...
'Il lunedì a Guernica è giorno di mercato per la gente delle campagne. Alle 16,30, quando la piazza era affollata, e molti contadini stavano ancora arrivando, la campana diede l'allarme . Cinque minuti dopo un bombardiere tedesco volteggiò sulla città a bassa quota, quindi lanciò le bombe mirando alla stazione. Dopo altri cinque minuti ne comparve un secondo, che lanciò sul centro un egual numero di esplosivi. Un quarto d'ora più tardi tre Junker continuarono l'opera di demolizione e il bombardamento si intensificò ed ebbe termine solo alle 19,45, con l'approssimarsi dell'oscurità. L'intera cittadina, con settemila abitanti e oltre tremila profughi, fu ridotta sistematicamente a pezzi. Per un raggio di otto chilometri, tutt'intorno, gli incursori adottarono la tecnica di colpire fattorie isolate. Nella notte esse ardevano come candele accese sulle colline.
(Dal Times del 28 aprile 1937)
......
El 26 de abril de 1937, la fuerza aérea alemana ataca el pueblo de Guernica, la idea es desmoralizar a los republicanos, destruyendo el símbolo de la independencia vasca. Aclaremos que no fueron los alemanes los ideólogos del desastre, sino españoles franquistas, que pidieron tremenda barbaridad: un ataque aéreo masivo sobre un población de 7.000 personas desarmadas. Este solo hecho, califica a la falanje española. En respuesta, también fue un español el que difundió e inmortalizó el desastre, la falanje pasará, pero el cuadro será eterno. A 70 años de Guernica, el mundo presenció muchos otros Guernicas, tantos que nadie se asombra, de que hoy en Irak, se usen armas mucho peores, que hace 70 años, que matan a defensores e invasores, y que nadie se importa, porque no hay pintores para inmortalizarla, o porque con un cuadro basta, todas las bestialidades del mundo se simbolizan con un solo cuadro:¡Guernica!
(Texto de Jose María Mancuso)
"In occasione del 25 aprile noi dobbiamo ancora dire grazie a una grande democrazia che ci ha salvato dal nazifascismo per ridare a noi libertà e dignità. Credo che questo ce lo dobbiamo ricordare anche di fronte a certo antiamericanismo ideologico della sinistra"La Liberazione è stata merito dei partigiani, ci mancherebbe altro. Ma sono avvenute anche cose molto sanguinose come ben illustra il libro di Pansa"
(Silvio Berlusconi)
Carissimi genitori,
non so se mi sarà possibile potervi rivedere, per la qual cosa vi scrivo questa lettera. Sono stato condannato a morte per non essermi associato a coloro che vogliono distruggere completamente l'Italia.
Vi giuro di non aver commessa nessuna colpa se non quella di aver voluto più bene di costoro all'Italia, nostra amabile e martoriata Patria.
Voi potete dire questo sempre a voce alta dinanzi a tutti.
Se muoio, muoio innocente.
(Antonio Brancati, da Lettere di condannati a morte della Resistenza Italiana)
Di Annalisa (del 24/04/2007 @ 00:44:58, in Perù, linkato 1518 volte)
Dieci anni fa, il 22 aprile 1997 si concludeva tragicamente a Lima, nella sede dell'Ambasciata giapponese la così detta “crisi degli ostaggi” iniziata 126 giorni prima, il 17 dicembre 1996.
Allora, 14 appartenenti al gruppo TUPAC AMARU guidati dal comandante Néstor Cerpa Cartolini tennero in ostaggio, in un’operazione chiamata “Rompiendo el silencio” (Rompendo il silenzio), per circa 4 mesi, centinaia di persone appartenenti all’alta società peruviana che si trovavano nell’Ambasciata riuniti per un ricevimento, dopo aver rilasciato i più deboli ed anziani tra i quali la madre del presidente Fujimori.
Fujimori per i quattro mesi del sequestro finse di portare avanti una trattativa con i ribelli i quali chiedevano in cambio del rilascio dei prigionieri la liberazione di alcuni appartenenti al MRTA detenuti presso le carceri peruviane.
Il 22 aprile, complice anche Monsignor Cipriani (arcivescovo di Lima e membro dell’Opus Dei) ... Continua a leggere...
"Io spero che il centro destra si incammini anch'esso lungo la strada della costruzione di una grande forza politica conservatrice che sappia incarnare la destra oltre le frammentazioni della Casa delle Libertà"
(Massimo D'Alema)
Se andiamo per speranze, io spero invece che la destra rimanga frammentata il più a lungo possibile e che possibilmente sparisca del tutto prima o poi...Ma le "cose di sinistra" non c'è più nessuno che le dice???
Sono io il “solitario”,
quello che ha smesso di ascoltare,
quello con la miccia nascosta,
con la morsa cieca del pugno,
con un buco nel cuore,
quello con le armi
che spara a raffica/e uccide perchè, solo perchè,
che ammazza a suo piacimento e, perchè
non restano che i morti,
si uccide,
suicida oltre a tutti gli omicidi.
e ora sai/che effetto fa
un mercato nella vecchia Baghdad,
con le sue vittime
“nel posto sbagliato al momento sbagliato”
e perchè tutto il tuo cordoglio
domani entrerà da un orecchio sordo e uscirà dall’altro, assordante.
Jack Hirschman
(Trad. Marina Impallomeni)
Di Annalisa (del 20/04/2007 @ 00:04:39, in Cuba, linkato 1844 volte)
de Michael Moore
¿Alguna vez se preguntaron como ha hecho Fidel Castro para permanecer tanto tiempo en el poder? Nadie - excepto el Rey de Jordania - ha permanecido en el gobierno por un período más largo de tiempo. El hombre ha sobrevivido a ocho presidentes estadounidenses, diez Juegos Olímpicos, y el regreso del Cometa Halley. Y sin importar lo que el gobierno de Estados Unidos hace para derrocarlo, tiene más vidas que «regresos» ha tenido Cher.
No es porque nuestros líderes (estadounidenses) no hayan hecho su mejor esfuerzo para derrocarlo. No, ya desde que Castro liberó su país del corrupto régimen ... Continua a leggere...
Ascolta la trasmissione da qui
Ho seguito ieri mattina la trasmissione Radio 3 Mondo. Sorvolando sul titolo (Que viva la revolucion (faticoso mettere gli accenti?)...basta che sia degli altri), ho trovato banale, quasi puerile l’esordio con la registrazione del discorso di Chávez all’ONU in cui egli chiama Bush “diablo”. Ci sarebbe stato tanto da dire per iniziare il discorso, con tutto ciò che sta dicendo e facendo Chávez (fatti che cambieranno la storia e che i miei figli probabilmente studieranno a scuola, ma forse per Gian Antonio Stella Chávez sui libri di storia verrà citato solo per aver dato del diavolo a Bush...). ... Continua a leggere...
Il sindaco di Roma Veltroni ha inaugurato ieri la sede dell’Associazione Fratelli Mattei, nel trentaquattresimo anniversario della morte dei fratelli Virgilio e Stefano Mattei .
Con tutto il rispetto per i due fratelli Mattei , mi chiedo come si sia sentito “Wuolter” tra un profilo del Duce, fiamme tricolori e lo striscione di Forza Nuova, in compagnia di Alemanno e Roberto Fiore.
Wuolter, Wuolter, ma era proprio necessario? E tengo a precisare che quel tricolore che pure dovrebbe essere rappresentativo di tutta la cittadinanza, con me, in quel contesto non ha nulla a che vedere.
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