Proletari di tutti i paesi, unitevi!... di Annalisa
"
un urlo selvaggio
denso
...un urlo selvaggio denso che io rilancio con tutta
la forza delle ferite
di un amore a brandelli
contro queste ore
di padroni affamati di sangue
di retate
contro le sbarre pesanti dell'emarginazione
contro le foreste di un dolore
e una solitudine senza fine.
Secondo la rivista francese Navires & Histoire N°59 di Aprile 2010, le truppe statunitensi avrebbero subito, dall'inizio della guerra all'Iraq all'8 marzo 2010: 7112 soldati uccisi (186 suicidi), 66706 mutilati o feriti gravemente (27600 definitivamente fuori combattimento) , 26224 sono i disertori e i renitenti. Inoltre il 15% dei soldati di ritorno dall'Iraq o dall'Afghanistan, presentano problemi di tossicodipendenza, soprattutto dall'eroina. A questi numeri vanno aggiunti 455 soldati uccisi e 5901 feriti della coalizione alleata agli USA. Va aggiunto che almeno 4000 soldati inglesi presentano problemi mentali. Le agenzie dei contractors e dei mercenari hanno subito, su tutti i fronti della `Guerra Totale al Terrore', all'8 marzo 2010, 5168 morti (ufficialmente 962) e 37232 feriti. Di questi morti, 1271 sono statunitensi (ufficialmente 455 e 3307 feriti), spesso presentati come centroamericani. I camionisti stranieri, uccisi in Iraq, sono 1053 e 1830 feriti, cui vanno aggiunti 165 membri delle Nazioni Unite uccisi e 249 giornalisti. ...
C.S.O.A. CORTO CIRCUITO E ASSOCIAZIONE YA BASTA MOLTITUDIA
invitano alla presentazione de
"LA GUARDIA è STANCA" di Geraldina Colotti - edita da Cattedrale
Dopo Versi Cancellati (1996) e Sparge Rosas (2000), " La guardia è stanca" è la terza raccolta di poesie di Geraldina Colotti, scrittrice e giornalista del quotidiano “Il Manifesto” , ex-militante delle Brigate rosse.
L’appuntamento con i versi e con l’autrice è per giovedì 15 aprile alle ore 21 al Corto circuito
(Via F. Serafini, 57 – Cinecittà – Roma).
Neve
Ancora inverno
nessun Palazzo preso
L’uomo beve
cammina solo
Ancora inverno
nessun Palazzo preso
Tatiana ammicca
Storpi di Sarajevo
Irina in macchina
vomita l’Ingegnere
Ancora inverno
nessun palazzo preso
ma abbiamo ancora inverno
per impastare neve
Un uomo senza sogni
è un vincitore
Geraldina Colotti, tratta da La guardia è stanca.
Partecipano:
Tommaso Di Francesco (poeta, giornalista de “il manifesto”) Mario Lunetta (poeta, scrittore) Luca Mascini (Militant A, di Assalti Frontali) Modera: Miria Annini (Ass.Ya basta Moltitudia) Letture accompagnate dalla musica di Marco Cinque.
Mostra “2010 Dias de R_Esistencia” di Simona Granati, che ha realizzato la foto di copertina.
Oggi l’Agenzia Bolivariana de Prensa /Colombia offre ai suoi lettori una notizia che a suo tempo fu sottratta ai mezzi di informazione e che la protagonista ha raccontato il giorno delle elezioni a quanti stavano discutendo con lei mentre la radio stava informando che era stata sconfitta in quella che la stampa chiama Consulta Conservadora.
La caratteristica degli otto anni del governo di Uribe è che non è trascorso un solo giorno di questo lungo periodo senza che sia venuto alla luce almeno uno scandalo di corruzione, di partecipazione di importanti narcotrafficanti, e di paramilitari negli ambienti più vicini a Uribe, di crimini, un governo che di fronte all’inefficacia contro la guerriglia assassina umili contadini e li traveste da guerriglieri morti in combattimento. Un presidente eletto grazie alle minacce esercitate contro la popolazione dai gruppi paramilitari che poi sono stati legalizzati. ...
UN APPELLO ALLE FORZE DEMOCRATICHE E ANTIFASCISTE DELLA CAPITALE E D'ITALIA
Esattamente un anno fa, attraverso un infame disegno di legge l'"Ordine del Tricolore", ambienti governativi cercavano di infliggere l'ennesimo fendente mortale alla storia repubblicana del Paese assimilando partigiani e repubblichini alla medesima visione mistificatrice e senza memoria del nostro passato. Grazie alla mobilitazione spontanea e di massa dell'Italia antifascista l'aborrito proposito rientrava ma nei mesi successivi sistematicamente si continuava a perseguire, a più livelli, un preciso obiettivo: riscrivere, in spregio alla verità, ...
Pagine 225 - Formato 15,5x21,5 - Anno 2010 - ISBN 9788842816140
Argomenti: Storia italiana, Storia contemporanea
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Prezzo di copertina € 19.00
Nel 1945, lo stato di Israele non era ancora sorto. Per la sua posizione geografica nel Mediterraneo. l'Italia era il luogo ideale scelto dai fondatori del Mossad, - il leggendario Yehuda Arazi, meglio noto col nome in codice "Alon", impersonato nel film Exodus da Paul Newman, e Mike Harari, l'uomo che ha accettato di svelare all'autore di questo libro i segreti della sua vita di spia - per impiantare la loro rete e diventare così il principale luogo di smistamento dell'immigrazione clandestina di ebrei europei e la base di transito dei militanti delle organizzazioni terroristiche ebraiche. Oltre a quello geografico, il Mossad potè godere in Italia di un altro fattore decisivo: il beneplacito delle autorità politiche, disposte a "chiudere un occhio, e possibilmente due" dinanzi alle operazioni clandestine, che permisero all'esercito israeliano, in pochi anni, di superare la capacità militare di tutti gli eserciti arabi messi insieme. A Roma il quadrilatero intorno a via Veneto sembrava un quartiere della Casablanca di Bogart, pullulante di spie e di agenti segreti con licenza di uccidere: personaggi reali fatti rivivere da Eric Salerno attraverso i ricordi di Mike Harari, che per la prima volta abbandona i suoi nomi in codice e viene allo scoperto.
Ne parlerà l'autore sabato 13 marzo direttamente dai microfoni di Radio Onda Rossa. Intervista ascoltabile qui
La Asociación Bolivariana de Comunicadores, (ABC) saluda la reciente liberación del soldado Josué Daniel Calvo, el sargento Pablo Emilio Moncayo, así como la entrega de los restos mortales del capitán de policía Julián Guevara, entregados en un gesto de paz unilateral por las Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia (FARC–EP).
Reconocemos y agradecemos en nuestra calidad de amigos de la paz de Colombia y en nombre de los comunicadores colombianos que integran nuestra Asociación, el papel de los presidentes de Ecuador Rafael Correa; de Venezuela Hugo Chávez y de Brasil Luiz Inácio Lula da Silva.
Exaltamos la titánica labor de la nuevamente senadora Piedad Córdoba y el grupo de Colombianos por la Paz, quienes no obstante, las calumnias y las persecusiones que sufrieron por parte del Gobierno colombiano y del presidente Álvaro Uribe, siempre han luchado con compromiso y firmeza para lograr la liberación de los retenidos y por una solución política y negociada al conflicto colombiano que pase por el canje de prisioneros. ...
Di Annalisa (del 28/03/2010 @ 23:21:22, in Argentina, linkato 988 volte)
i 19 detenuti evasi all'aeroporto al momento della loro resa
Miami, non protegge soltanto criminali come Luis Posada Carriles, il terrorista cubano reo confesso dell’attentato all’hotel Copacabana all’Avana in cui perse la vita nel 1997 il giovane italiano Fabio Di Celmo e di quello del 1976 al volo civile della compagnia aerea Cubana de Aviación in cui persero la vita 73 persone. La magistratura della città, da sempre collusa con la mafia anticastrista, protegge anche i militari argentini che tentano di sfuggire alla giustizia nel loro paese che sta facendo luce sui crimini commessi durante gli anni bui delle dittature militari.
Il tenente dell’Aviazione in ritiro Roberto Guillermo Bravo, accusato in Argentina da tre testimoni di essere tra i responsabili dell’ esecuzione a sangue freddo di 16 prigionieri politici in quello che è ricordato come il massacro di Trelew, avvenuto il 22 agosto 1972, è stato liberato a Miami il 5 marzo scorso dal giudice Robert Dube, dopo essere stato arrestato qualche giorno prima , il 25 febbraio, in seguito alle pressioni delle autorità argentine che sollecitavano l’applicazione di un mandato di arresto risalente a circa due anni fa emesso dal giudice Hugo Sastre. ...
Di Annalisa (del 25/03/2010 @ 22:44:55, in Musica, linkato 1490 volte)
Residente Calle 13 - Querido FBI
Esto es un mensaje...
De parte del residente 'e Calle 13...
Pa' to' el gobierno...
Y pa' to' los puertorriqueños...
Danny, métele ahí...
Queridos compatriotas...
Abogados, maestros, alcaldes, y chotas
Doctores, bichotes, bomberos, enfermeros
Contables, traqueteros, piragüeros, to' el mundo entero
Por mi madre que hoy me disfrazo de machetero
Y esta noche voy a ahorcar a diez marineros
Hoy tengo la mano aniquela' y a mano pela'
Les vo'a dar una pela pa' que vean que el gas pela
Nuestra bandera la han llena'o de meao
Murió desangra'o, mi gente, que murió desangra'o
Nunca arrodilla'o, lo van a tener que enterrar para'o
Con el machete al la'o
Que se activen La Perla, Lloren, Barbosa
Manuela, Caimito, Vista Hermosa
Covadonga, Camarones, Alturas, Torres Sabanas
Villa Esperanza, Sabana Abajo, Villa Fontana
Gladiolas, Villa Carolina, el pueblo de Trujillo
Las parcelas, San John, Monte Hatillo
Canales, San José, Río Grande, Luquillo
Puerta de Tierra, Santurce, Monasillo
Urbanizaciones, caseríos, el FBI se ha metido en un lío
Están jodidos, se jodio la Casa Blanca
Ahora voy a explotar con estilo
En el nombre de Filiberto Ojeda Ríos
Me tumbaron el pulmón derecho pero todavía respiro
Me voy a los tiros, pero todavía respiro
A los federales con piedras les tiro
Y si no hay piedras pues les tiro con güiro
Con lo que sea, tumbaron al hombre pero no a la idea
A to' los federales los escupo con diarrea
Me dan nausea, me dan asco
Yo se que estoy perdiendo los cascos
Por culpa de ustedes, jodios brutos
La Calle 13 esta de luto
(Con calma, Compi, hay que ser astuto!) ¡Cállate!
Fucking federales, gandules y guardias estatales
Que no hicieron na', con las manos cruzadas
Se quedaron mamándose un b|ch@
Fucking c@br0n gobierno que permite esto
Chorro 'e puercos, son todos unos insectos
Y por eso protesto
Protesto por una masacre en Ponce
Protesto por un Cerro Maravilla
Y hasta por un septiembre 11
(Lucha, lucha!)
(Como lucha libre!)
(Por la libre, viva Puerto Rico libre!)
(Hay mucho tiburón en el Caribe!)
(100 x 35 es el calibre!)
(Lucha, lucha!)
(Como lucha libre!)
(Por la libre, viva Puerto Rico libre!)
(Hay mucho tiburón en el Caribe!)
(100 x 35 es el calibre!)
Pa' explotar a esos c@br0n los colmillos
Hay 3.9 millones de cuchillos
Esto es sencillo, se me prendió el bombillo
Lo que hay es que activar a los corillos
En vez de apuntar pa' los mismos caseríos
Apuntar pa' arriba, pa' donde hace frío
Pa' los del Norte, sin c0j0nes la radio y las ventas
White Lion me dio el pasaporte pa' tirar este corte
(Lucha, lucha!)
(Como lucha libre!)
(Por la libre, viva Puerto Rico libre!)
(Hay mucho tiburón en el Caribe!)
(100 x 35 es el calibre!)
(Lucha, lucha!)
(Como lucha libre!)
(Por la libre, viva Puerto Rico libre!)
(Hay mucho tiburón en el Caribe!)
(100 x 35 es el calibre!)
Este fue el residente 'e Calle 13!
Acuérdense de mi nombre!
Porque lo van a tener en las carpetas!
Con to' el peso de la calle!
Les va a caer la Calle 13 completa!
Pa' que respeten!
Aquí se respeta o se te espeta!
Se respeta o se te espeta!
Se respeta o se te espeta, puñeta!
«No me resigno y me indigno»: non mi rassegno e mi indigno. È la parola d’ordine delle donne dell’Honduras che dal 28 giugno scorso, giorno del golpe che ha deposto il presidente Manuel Zelaya, lottano contro la repressione. Una parola d’ordine di tutto il Fronte di Resistenza popolare, come mostra questo video del giornalista Fulvio Grimaldie.
«La riserva umana per una rivoluzione in corso d’opera». Così Grimaldi definisce il Fronte, questa immensa ed eterogenea massa che sta ancora pagando un caro prezzo, e che ora, con la complicità dei grandi media, rischia di continuare nel più completo isolamento.
Attraverso il racconto degli intervistati, Grimaldi ricostruisce le fasi del golpe, compiuto da militari agli ordini dell’oligarchia e degli Usa. La colpa di Zelaya? Aver voluto spostare il paese nel campo dei governi progressisti come Bolivia e Venezuela.
Parte così dall’Honduras una seconda Operazione Condor, un nuovo governo del Centroamerica ispirato dalla Cia come negli anni ‘70? La domanda percorre il video. Le nuove basi Usa in Colombia, e le manovre in tutto il Cono Sud – dice il giornalista –mostrano il nuovo disegno per ricondurre i paesi progressisti e rivoluzionari nel «cortile di casa» Usa. ...