Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
“Verona non è una città fascista” si affanna a dichiarare in queste ore Flavio Tosi, sindaco leghista e nazista come l’ha chiamato Paolo Ferrero, della politica esasperata della “sicurezza e del decoro”. E’ ovvio che nessuno gli crede.
Nicola Tomassoli è morto oggi pomeriggio per i troppi calci presi in testa da 5 deficienti sì, come li chiama il sindaco, ma pur sempre 5 deficienti fascisti e nazisti.
E intanto sembra affiorare una realtà che è sempre esistita e che tutti conoscono.
Stasera a Rai Tre a “Chi l’ha visto” in diretta da Verona un consigliere comunale del Pdci ha detto: “con dieci mesi di gestione Tosi il centro storico di Verona è diventato invivibile per alcune persone che sono generalmente considerate diverse da altre” . E voleva dire che giovani con i capelli lunghi o con un look che potrebbe essere identificato come di sinistra, extracomunitari, ... Continua a leggere...
Leggo su la Repubblica di ieri: Alcuni nomadi del campo del Testaccio, che fino allo scorso anno vivevano dentro l’ex Mattatoio, hanno riferito a Rory Capelli che li ha intervistati, di essere delusi perchè da tempo ormai, dopo essere stati spostati dall’interno del Mattatoio dove si trovavano al suo esterno, con la promessa di una nuova sistemazione, sono ancora là fuori in attesa.
Sono italiani e votano. “La vuole sapere una cosa?” hanno riferito al giornalista, “oltretutto abbiamo votato Alemanno”.
Una mia amica romena invece mi ha raccontato che lei, il marito ed altri suoi connazionali prima delle elezioni sono stati invitati e hanno partecipato a qualche riunione organizzata dal Popolo della Libertà. Loro invece non potevano votare.
CON I MOVIMENTI SOCIALI BOLIVIANI E IL GOVERNO MORALES PER LA DEMOCRAZIA, LA PARTECIPAZIONE, LA GIUSTIZIA SOCIALE CONTRO IL REFERENDUM REAZIONARIO DELL’OLIGARCHIA LA DISCRIMINAZIONE RAZZIALE, LA SCHIAVITU’
SOSTENIAMO LE NAZIONI E I POPOLI INDIGENI DELLA BOLIVIA NEL LEGITTIMO RECUPERO DELLE PROPRIE TERRE ANCESTRALI DICIAMO NO AGLI ABUSI E ALLE VIOLENZE DEI LATIFONDISTI
Per il 4 maggio 2008, settori conservatori della Bolivia, oligarchia e latifondisti, e le autorità del Dipartimento di Santa Cruz, loro emanazione, hanno promosso il “Referendum per gli Statuti di Autonomia”. Un atto illegittimo e illegale che si pone al di fuori delle leggi e della Costituzione minacciando l’unità nazionale. ... Continua a leggere...
“Le associazioni sindacali, in coordinazione con le associazioni per la difesa dei diritti umani, le organizzazioni sociali ed alcuni partiti politici, hanno stabilito che questo primo maggio 2008 debba avere un elevato contenuto politico” ha detto Fabio Arias, vicepresidente della
Central Unitaria de Trabajadores (CUT). Ha aggiunto anche che il “movimento sindacale è stato uno delle vittime principali del paramilitarismo”.
Nel corso del 2008 sono stati assassinati già 24 sindacalisti, 39 sono stati quelli uccisi invece nel 2007.
Tra il gennaio 1991 e il dicembre 2006 invece sono stati uccisi 2245 sindacalisti, 3400 sono stati ... Continua a leggere...
Foto La Repubblica
In Nepal ora sono al governo gli ex Maoisti ribelli. Il paese dopo 239 anni sta lentamente trasformandosi da una monarchia in una repubblica.
Roma 1 maggio 2008.
Il concerto di San Giovanni è stato dedicato alle morti sul lavoro. Lavoro che è un diritto sancito dalla nostra Costituzione.
Articolo 4, ricordiamolo:
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.
Bellissima inizativa, grande partecipazione. Una nota stonata, ma si sa, io vado sempre a cercare il pelo nell’uovo: la raccolta fondi promossa da CGIL, CISL e UIL da destinare alla sicurezza sul lavoro. Un invito a finanziarsi la sicurezza, come nel lontano ‘800.
Segnale di debolezza? Sintomo di incapacità? Segno di resa?
Via la teca in vetro che custodisce il monumento dell’Ara Pacis a Roma. Il progetto dell’architetto romano Richard Meier, realizzato sotto la precedente amministrazione comunale di Walter Veltroni è stato da sempre criticato duramente dalla destra capitolina e non solo.
Vittorio Sgarbi l’ha elegantemente definita “un cesso”. In realtà si tratta di un connubio tra high tech e passato che ha ridato visibilità all’Altare della Pace di Augusto, monumento voluto dal Senato nel 13 a.C. e terminato nel 9 a.C.
Alemanno smonterà la teca (non vedeva l’ora!) e la ricostruirà in una periferia romana.
Girano voci che al suo interno troveranno posto i nomadi dei circa sessanta campi rom che ha appena dichiarato di voler smantellare al più presto.
Questa è la scalinata che conduce al Campidoglio!
questa è in giro per Roma!
altre foto qui.
Situazione sempre più difficile in Colombia per Álvaro Uribe, ma probabilmente si profilano tempi duri anche per l’attuale ambasciatore colombiano in Italia, Sabas Pretelt de la Vega e per altri funzionari, tra i quali il Fiscal General (la massima carica della magistratura colombiana) Mario Iguarán. La Corte Suprema di Giustizia, forse l’unica ancora di salvezza che rimane alla Colombia, sta indagando addirittura sulle modalità con la quale fu approvata nel 2004 la riforma costituzionale che ha reso possibile la rielezione del presidente colombiano due anni più tardi.
E’ stato emesso infatti un mandato di arresto per la parlamentare Yidis Medina, la quale una settimana fa ha rivelato in un’ intervista ai mezzi di comunicazione, di aver accettato incarichi pubblici, tra i quali probabilmente un consolato, in cambio del suo voto favorevole che fu decisivo proprio per l’approvazione di quella riforma costituzionale. La stessa Medina ha affermato inoltre in quell’intervista, ... Continua a leggere...
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