Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Francesco Mastrogiovanni; basta anarchici “suicidi”
di Sandro Padula, L’Altro, 18 agosto 2009
1972. Su via Velia a Salerno, in un pomeriggio di luglio, muore accoltellato il giovane militante del Msi Carlo Falvella. In carcere finisce l’anarchico Giovanni Marini e ci resta svariati anni. Qui, e lo diciamo con rispetto verso i parenti della vittima, non è importante ricostruire la dinamica del fatto. A quel tempo il clima politico era pieno di odio e bastava poco perché nascessero delle risse o delle forme di violenza sanguinaria fra giovani di opposte idee politiche.giIPOL00050820090813 Qui si vuole ricordare un’altra cosa. Da quel giorno cambia anche la vita dell’anarchico salernitano Francesco Mastrogiovanni.... Continua a leggere...
Da quando ne ho memoria, per me è sempre stato così. Fin da piccola. Da bambina solidarizzavo con le formiche quando mio fratello e i suoi terribili amici le bruciavano dopo averle cosparse di alcool. Loro ridevano nel vedere quelle fila di corpicini carbonizzati sui muri, io piangevo e li odiavo. Io che le studiavo, che "a faccia per terra e culo per aria" come mi diceva mia madre, passavo le ore a seguirle, ad osservarle, a disegnarle, ammirata di tanta solidarietà ed organizzazione, per la mia ricerca di seconda elementare. Le ho sempre amate le formiche. “Le formiche sono comuniste” ho sempre pensato. Quell’atto di bruciarle ripensandoci, mi fa venire i brividi oggi.Ci stermineranno tutti?
Me ne andavo sola per campagne e boschi, in una Napoli ancora vivibile, e almeno lì sulla collina magica dei Camaldoli, libera dal cemento, sognando di guerre passate delle quali scoprivo ordigni abbandonati, di lotte tra bande rivali nel casale della contessa, diroccato e teatro di oscuri traffici, la scoperta dei capanni dei "botti" illegali, era tutto magico per me.... Continua a leggere...
L'Associazione Culturale Nuovi Orizzonti Latini in collaborazione con L’Isola del Cinema, hanno il piacere di comunicarVi che, il 28 e 29 agosto avrà luogo una manifestazione cinematografica dedicata all’Ambiente latinoamericano.
L'idea di Pachamama, come stai? riprende
la parola Quechua “Pachamama” che significa Madre Terra nella lingua degli Inca - gli antichi abitanti delle Ande. Il nostro obiettivo è quello di far riflettere sulla “salute” del nostro pianeta e, nel nostro piccolo incentivare la comunità e particolarmente i giovani ad aderire a una cultura ecologica responsabile ed attiva.
In questo progetto, unico nel suo genere, avremo l'opportunità di far conoscere le realtà che stiamo vivendo, ribaltando l'immagine legata allo stato di salute della biosfera, dall’inquinamento al riciclaggio, dalle problematiche dell’acqua e della siccità a quelle delle biodiversità.
Nella Nuova Costituzione dell'Ecuador e della Bolivia si parla per la prima volta al mondo dei “Diritti della natura”. Noi ci riallacciamo a questo discorso per dare maggiore visibilità ai Gruppi Etnici dell’America Latina, che sono i veri guardiani del Pianeta.
I territori occupati dalle popolazioni indigene contengono l'80% della biodiversità dell ' America Latina , le più importanti risorse acquifere e preziose come il petrolio.
Famoso è il discorso del Presidente boliviano Evo Morales all’ONU nel settembre 2008, conosciuto dal popolo come i ''Dieci Comandamenti per salvare il Pianeta, la vita e l’Umanità”. Alcuni dei Comandamenti sono: Onorare il diritto all’acqua, sviluppare le energie pulite, rispettare la Pachamama.
Ora loro e gli altri popoli dell'America Latina e dei Caraibi stanno cambiando la storia. Il presidente del Ecuador , Rafael Correa, ha dichiarato:''Noi non stiamo vivendo in un’epoca di cambiamento, ma un cambiamento di epoca.''
Programma
28 agosto
21:30
Sala Sergio Leone
Tambogrande
Dir: Ernesto Cabellos/Stephanie Boyd
Perú, 2007, 108’ , V.O. Spagnolo. Sott. Italiano.
Racconta la storia di un villaggio agricoltore, orgoglioso dei suoi mangos e del suo limone, e della sua lotta per preservare il suo modo di vita, quando un ricco giacimento multimetallico viene scoperto proprio sotto le sue strade e terre.
Manhattan Minerals, un’impresa mineraria junior del Canada , associata con lo Stato Peruviano, vuole trasferire parte della popolazione e sfruttare il giacimento valorizzato in migliaia di milioni di dollari, ma sarà chiesto alla comunità se desidera cambiare il suo modo di vita e abbandonare il proprio villaggio?
23:30
De los mayas al Polo Norte/Dai Maya al Polo Nord
Dir: John Kermond, Steve Freer, Vida Amor de Paz Productores: Vida De Paz Durata: 70’ , 2008, V.O. Spagnolo/inglese/Sott. IngleseVida De Paz 70’ , 2008, V.O. Spagnolo/inglese/Sott. Inglese
Per la prima volta in America latina si produce un film sul riscaldamento globale con la mistica della concezione del mondo Maya che spiega come possiamo ancora recuperare ciò che i Maya ci tramandarono con le loro profezie. Il film chiarisce che sta accadendo esattamente ciò che ... Continua a leggere...
Da più di un anno è in resistenza e lotta pacifica il “Tianguis Cultural y Tradicional” , il caratteristico mercato dell’artigianato, meta di visitatori di ogni parte del paese e del mondo che si trova a Coyocán, in uno dei luoghi più caratteristici e importanti di Città del Messico. “Cuore culturale della città” è stato infatti più volte definito questo quartiere che nato originariamente come base di Hernán Cortés durante e dopo l’assedio di Tenochtitlán, venne assorbito via via dall’espansione della città.
Da: Femminismo a Sud
Non avevamo dubbi. Non potevamo concludere il mese d'agosto senza un'altra strage compiuta da un uomo. Ha massacrato la moglie e due figli, uno di 19 anni e l'altro di 4. Poi ha ammazzato anche una donna di 79 anni che li ospitava.
La rassegna stampa non presenta molte diversità. Per tutti i quotidiani online presi in esame lui è principalmente uno malato di disoccupazione, un cassintegrato che per questo motivo avrebbe deciso di fare una carneficina per poi rincoglionirsi di farmaci e alcool. Qui le tesi si discostano. C'è chi dice che in preda al pentimento si sarebbe gettato dal secondo piano e chi invece specifica che - causa rincoglionimento - quando è uscito per aspettare i carabinieri è caduto e ha sbattuto la testa nella legnaia.... Continua a leggere...
Il poeta cileno, il 6 settembre alle ore 21.15, nella cornice di Villa Mazzarosa presenta il suo ultimo romanzo "L'ombra di quel che eravamo". Per l'occasione ci saranno anche i Modena city ramblers che si occuperanno dell'accompagnamento acustico. L'ingresso alla serata sarà libero.
"Noi a Capannori vogliamo dare visibilità ad un'altra America Latina, quella dei popoli oppressi e del loro riscatto, come abbiamo fatto in questi anni con l'attività dell'Osservatorio per la Pace, affrontando ad esempio il dramma del popolo Mapuche di cui Sepúlveda è un discendente."
E' questo il significato di quanto affermato dall'assessora alla cultura del Comune di Capannori, Leana Quilici, durante la conferenza stampa di annuncio della presenza di Luis Sepúlveda a Capannori il prossimo 6 settembre per presentare in anteprima il suo ultimo romanzo "L'ombra di quel che eravamo". Un romanzo che parla di coloro che essendo al fianco di Salvador Allende si opposero fermamente alla dittatura cilena difendendo i diritti civili e la libertà.
E' parlando della realtà cilena e dei temi affrontati da Sepúlveda che l'assessore Quilici ha sottolineato che le scelte culturali dei Comuni di Capannori e di Lucca sono certamente diverse.
"Non ho mai messo in discussione la partecipazione alla Santa Croce del capo di Stato di Panama nel più pieno rispetto delle scelte delle altre istituzioni locali - dichiara l'assessora Quilici - e mai potrei contestare l'elezione di alcuno, che proprio essendo stato eletto dal popolo è pienamente legittimato a governare. L'amministrazione comunale ben volentieri parteciperà alla Santa Croce così come ha sempre fatto. Chi ha voluto leggere nelle mie parole altri significati ha ora l'occasione di avviare un corretto e proficuo dibattito politico". (Comunicato stampa del Comune)
Nell’ambito della polemica recente che ha infiammato queste già torride giornate di fine ... Continua a leggere...
Il trailer del documentario di prossima uscita che racconta il caso colombiano dei crimini di Stato noto come "falsos positivos". Di Simone Bruno e Dado Carillo.
I "falsi positivi" sono vere e proprie esecuzioni extragiudiziali commesse dall'Esercito colombiano per giustificare in termini di numeri e cadaveri la lotta contro il terrorismo.
Quando nel febbraio scorso (un mese dopo la conclusione dell’Operazione Piombo Fuso che provocò più di mille morti tra la popolazione civile di Gaza) il presidente israeliano Shimon Peres gli disse “anche noi abbiamo la nostra camorra, caro Saviano. Si chiama Hamas…”, il nostro più famoso saggista non corresse la più che interessata sciocchezza dell’ex esponente laburista e Nobel per la Pace. Anzi, la fece sua, riportandola senza alcun commento nel blog personale (www.robertosaviano.it). In qualche modo, forse ne fu contagiato tanto che, ieri l’altro, Saviano, che fino a poco tempo fa era conosciuto come esperto di fenomeni mafiosi italiani e che ora disquisisce con disinvoltura di tutto ciò che accade nel mondo, ha dichiarato nel corso di una lectio magistralis offerta all'università Menendez Pelayo di Santander che l’ETA «traffica con la cocaina» per finanziarsi in combutta con le Farc colombiane e ottenendo in cambio “appoggi e armi dalla Camorra”. Un’affermazione così fantasiosa da meritare l’immediata smentita ... Continua a leggere...
Fotografia di Luiz Vasconecelos presentata al Word Presss Photo 2009. Altre fotografie qui.
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