Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Ho visto... tratto da La Repubblica del 18 marzo 2008 da un articolo di Giuseppe D'Avanzo:
“Ho visto picchiare con violenza e ripetutamente i detenuti presenti con schiaffi, pugni, calci, testate contro il muro. Picchiava la polizia di stato ma soprattutto il “gruppo operativo mobile” e il “nucleo traduzioni” della polizia penitenziaria. Ho visto trascinare un detenuto in bagno, da tre o quattro agenti della “penitenziaria”. Gli dicevano: “Devi pisciare vero?” Una volta arrivati nell’androne del bagno, ho sentito che lo sottoponevano a un vero e proprio linciaggio....Ho visto il medico vestito con tuta mimetica, anfibi, maglietta blu con stampato sopra il distintivo degli agenti della polizia penitenziaria, togliere un piercing dal naso di una ragazza che era in qiuel momento sottoposta a visita medica e intanto le diceva: “sei una brigatista?”
"Non ho la fortuna di credere in Dio, ho la fortuna di credere in questa cosa, nella giustizia..."
Con la prefazione di Giuliano Giuliani e la postfazione dell'avvocato Giuliano Pisapia. La biografia di Marco Poggi, l'infermiere che ha sollevato il caso delle violenze alla caserma Bolzaneto durante il G8 di Genova, nel luglio 2001. Marco Poggi racconta i giorni trascorsi nella caserma, ciò che ha visto e ciò che ha fatto. ... Continua a leggere...
Delle due, l’una: o Angelina Jolie è talmente affascinante che le si perdonerebbe qualunque cosa oppure Pierluigi Battista, vicedirettore del Corriere della Sera, si è alzato il 3 marzo di quest’anno convinto ancora di stare in piena campagna maccartista anni ’50 contro il comunismo dilagante ad Hollywood, diventata, anche ai giorni nostri, come allora, un “tempio del rutilante girotondo pacifista”.
Pierluigi Battista forse ancora in preda al suo incubo rosso, ringrazia, compiendo una vera e propria acrobazia mentale, Angelina Jolie per aver “frantumato la stucchevole monotonia del pensiero unico hollywoodiano” scrivendo una lettera a George Bush sulle pagine del Washington Post per dirgli che “sarebbe un errore ritirarsi adesso dall’ Iraq”.
A Battista non importa capire perchè la Jolie affermi una cosa del genere, mentre negli Stati Uniti il Senato e la Camera approvano una legge che prevede, a partire da aprile 2008, l’inizio per le operazioni di ritiro degli effettivi in Iraq. Ciò avviene mentre tutte le principali organizzazioni mondiali umanitarie dichiarano che, a cinque anni dall’inizio della guerra, le condizioni di vita della popolazione civile sono notevolmente peggiorate e che in quella regione si è scatenata una vera e propria emergenza umanitaria. E avviene mentre sempre più economisti sostengono che la grave crisi economica che stanno affrontando gli Stati Uniti è da mettere in relazione allo sforzo impiegato per sostenere la guerra.... Continua a leggere...
"Traiga señor Bush sus soldados. Que sean sus soldados los que mueran en la frontera sur colombiana (fronteriza con Ecuador). Vamos a ver si los americanos, los ciudadanos de Estados Unidos, van a aceptar tremenda barbaridad. Si no, cállese la boca y entienda lo que está pasando en América Latina”. Discurso pronunciado el 13 marzo en una ceremonia de la Fiscalía General.
"Porti signor Bush i suoi soldati. Che siano i suoi soldati quelli che muoiono nella frontiera sud colombiana( al confine con l'Ecuador). Vediamo se gli americani, i cittadini degli Stati Uniti,a ccetteranno questa tremenda barbarie. Altrimenti chiuda la bocca e cerchi di capire quello che sta succedendo in America Latina". Discorso pronunciato il 13 marzo alla Fiscalía General.
Fuente: César Vásquez
La violencia en Colombia, consecuencia de la intransigencia política del Estado y de las enormes desigualdades sociales, es investigada en la presente obra a través de múltiples documentos y enmarcada en una historia que se remonta al siglo XIX.
Se suceden los acontecimientos más determinantes en los que la voraz oligarquía nacional, Estados Unidos y ciertas potencias europeas, han intentado subyugar a un pueblo con el objetivo de apoderarse de sus inmensas riquezas naturales. Sin embargo, un importante sector de sus gentes ha reaccionado adoptando las más diversas formas de lucha y convirtiendo la violencia en una especialización, en un pretexto.
Si en un pasado fueron las tropas oficiales las que arrasaban y sembraban la barbarie, ahora son los paramilitares, hijos de aquéllas. El poder y la economía del narcotráfico, sombra del presente, convive en matrimonio permanente con un Estado que dice combatirlo. Como asegura el ex funcionario del Departamento de Estado e investigador William Blum, «el libro describe perfectamente la complicidad de Washington en la utilización del terrorismo y el tráfico de drogas para que el gobierno colombiano lleve la verdadera guerra: combatir el 'comunismo'». ... Continua a leggere...
www.24marzo.it
"Il vero terrorismo è solo di stato, è quello della repressione. Io me ne sono liberato a fatica, solo anni dopo la fine del regime. Ho fatto parte della Conadep, la commissione mista governo-associazioni per i diritti civili, mirata a ricostruire (parzialmente) le vicende della repressione argentina....Dopo una visita alla Esma nell’84, credo, dovevamo tenere una conferenza stampa. Io mi fermai sulla soglia di quella stanza. Ero bloccato. Non potevo andare a parlare. Poi mi voltai. E capii che al mio fianco non c’era nessun represor. Però io lo sentivo che mi alitava nell’orecchio, “Ojo viejo, che se parli lo vengo a sapere”.
Foto tratta da Yosmary
Raggiunto nel fine settimana al telefono da chi scrive, Iván Cepeda, che ho avuto occasione di intervistare qualche settimana fa, promotore della marcia del 6 marzo in Colombia contro i crimini di Stato e del paramilitarismo, conferma che l’iniziativa, nonostante sia stata portata avanti in un clima di aperta ostilità e tra le continue minacce da parte del governo e dei paramilitari, è stata un successo. Sono state realizzate manifestazioni in circa 100 città del mondo, tra le quali quelle italiane di Roma e Torino.
A Roma, è stato organizzato un sit-in in piazza Campo dei Fiori
(Foto Annalisa Melandri)
da alcuni movimenti tra cui l’associazione A Sud, il comitato Carlos Fonseca, i colombiani in Italia del Polo Democratico Alternativo e le associazioni Narni per la Pace e Colombia Vive che appoggiano da anni le Comunità di Pace colombiane. Sono stati distribuiti volantini e materiale informativo. Colombia Vive ha affisso uno striscione con le foto delle vittime della violenza.... Continua a leggere...
Pubblico il seguente articolo di Gian Antonio Stella, apparso sul Corriere della Sera del 12 marzo, perchè vorrei tanto ricordargli che mentre lui canta a Ingrid Betancourt, in Colombia si continua a morire per una guerra civile che né il suo commovente appello e nemmeno le canzonette di Guccini (“Ingrid noi ti aspettiamo / e vicini ci avrai, / libertà non avremo / finché tu non l'avrai”) potranno nascondere.
Gian Antonio Stella si è indignato perchè Ramon Mantovani, deputato di Rifondazione Comunista in un suo articolo apparso su Liberazione qualche giorno fa, ha lungamente raccontato la sua amicizia personale e politica con Raúl Reyes senza accennare minimamente a Ingrid Betancourt.
Evidentemente Mantovani non lo ha ritenuto necessario. E questo ormai è diventato inaccettabile. Secondo la mentalità eurocentrica e neocoloniale dei nostri media , per esempio Il Corriere della Sera e La Repubblica, la Colombia esiste perchè laggiù in qualche anfratto della selva esiste e sopravvive la francese Ingrid Betancourt. E’ diventato d’obbligo, e Stella non ne è da meno, che qualsiasi accenno storico, politico e sociale della situazione colombiana debba includere almeno un accenno pietoso alla sua vicenda, la pietas occidentale contro la barbarie indigena. Riescono i nostri giornalisti a scrivere di Colombia commuovendosi ogni tanto per i colombiani?... Continua a leggere...
Le politiche neoliberali in America latina portate avanti fino a questo momento attraverso le istituzioni del Fondo Monetario Internazionale e della Banca Mondiale si sono dimostrate essere, in questa regione, più che altro una “guerra economica contro la maggioranza della popolazione”.[1]
Questa ha cioè sperimentato sulla propria pelle la scellerata politica economica per cui per esempio i diritti nazionali sulle enormi risorse dei vari stati sono stati completamente svenduti alle multinazionali straniere e agli investitori del nord.
L’Europa non ha giocato in tal senso un ruolo meno rilevante di quello degli Stati Uniti in questo gioco al saccheggio, anche se con peculiarità e caratteristiche che a prima vista potrebbero far pensare a un approccio di tipo molto diverso. “L’Unione Europea sta cercando di firmare con i governi latinoamericani accordi che comprendono capitoli di libero commercio e investimenti simili. A differenza degli Stati Uniti, l’UE ha presentato i suoi obiettivi di libero commercio all’interno di un ambito più ampio di cooperazione e per tanto gli “accordi di associazione” che l’UE sta negoziando con i distinti blocchi regionali in America latina includono capitoli sulla cooperazione e lo sviluppo e hanno un approccio di coesione sociale e dialogo politico”[2].
Praticamente un neoliberismo dal volto umano, l’economia dura e pura affiancata da elementi di cooperazione e progetti di sviluppo. ... Continua a leggere...
In un paese civile, la candidatura alla Presidenza del Consiglio dei Ministri di Robero Fiore, leader di Forza Nuova, sarebbe una cosa INACCETTABILE.
Ma non siamo un paese civile e in Italia molte cose sono possibili...il paese dei Balocchi esiste, eccome se esiste...
L'isola che non c'è invece non la troveremo mai...
P.S.. Si obietta che siccome siamo in democrazia, la candidatura di Fiore è legittima. Ricordo che essere in democrazia non vuol dire che tutto è permesso. Purtroppo nella nostra democrazia accade questo. La Costituzione Italiana è antifascista, nata dal rifiuto di quella dittatura e proibisce la costituzione del partito fascista. Invece in Italia si gioca con le parole...e si prende in giro la storia...
Forza Nuova e Roberto Fiore SONO INCOSTITUZIONALI.
Mi hanno appena raccontato che in una parrocchia di Monteverde Nuovo, precisamente quella di Nostra Signora di Coromoto ai Colli Portuesi, il nuovo parroco, Don Giuliani, stamattina ha celebrato la messa in latino per i bambini che si stanno preparando per ricevere la Prima Comunione.
Immagino che sia stata una funzione particolarmente interessante per tutti i bambini e per le loro famiglie....
|
|
Ci sono 5059 persone collegate
<
|
dicembre 2024
|
>
|
L |
M |
M |
G |
V |
S |
D |
| | | | | | 1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
7 |
8 |
9 |
10 |
11 |
12 |
13 |
14 |
15 |
16 |
17 |
18 |
19 |
20 |
21 |
22 |
23 |
24 |
25 |
26 |
27 |
28 |
29 |
30 |
31 |
|
|
|
|
|
America Latina
Antiper - critica rivoluzionaria dell'esistente.teoria e prassi del non ancora esistnte
Lavoro
Primo Maggio - foglio per il collegamento tra lavoratori, precari, disoccupati
Cuba
Messico
Perú
Repressioni
Mapuche
Centro de políticas públicas
Medio Oriente
Amici
Fotografia
Editoria
Radio
21/12/2024 @ 18:08:07
script eseguito in 160 ms
|