Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
La marcia del quattro.
editoriale di
Carlos A. Lozano Guillén.
Non prenderò parte alla marcia del 4 febbraio prossimo, convocata dal governo indecente di Álvaro Uribe Vélez, dalla terrorista Fondazione Cubano Nordamericana di Miami, dal criminale di lesa umanità Salvatore Mancuso e dai partiti della “parapolitica”, tra le altre “bellezze” che si esibiranno per le strade della Colombia e dei paesi di altre latitudini.
Non è una marcia contro il sequestro e ancor meno a favore dello scambio umanitario. Si sbaglia chi crede ingenuamente che questo argomento rientra nei propositi bellici e intolleranti dei promotori. Non è casuale la scelta della data della marcia che coincide con la stessa in cui quale vari anni fa, il colonnello Hugo Chávez e altri militari venezuelani cercarono di rovesciare Carlos Andrés Pérez.... Continua a leggere...
Con una coincidenza temporale quanto mai sospetta, proprio mentre il presidente venezuelano Hugo Chávez, dopo la liberazione di Clara Rojas e Consuelo González de Perdomo, chiedeva che le FARC fossero considerate non come un gruppo terroristico ma come un movimento belligerante, ecco che appare da FACEBOOK, il noto social network statunitense, un gruppo che in meno di un mese riesce ad organizzare una marcia mondiale contro le FARC.
“Un milione di voci contro le FARC” è il nome che è stato dato all’iniziativa che inizierà alle ore 12 (ora colombiana) del 4 febbraio contemporaneamente in circa 100 città di tutto il mondo.
Il sito creato per l’occasione si chiama “colombiasoyyo” e pubblica il medesimo appello in dieci lingue diverse. ... Continua a leggere...
“La mia opinione è che, per affrontare il futuro, il mondo abbia bisogno di recuperare i valori dell’Illuminismo. Ricominciare a credere nel progresso umano, attraverso la ragione, la trasmissione del sapere e l’azione collettiva".
27 Enero - Día Internacional en Memoria del Holocausto
Si esto es un hombre
Los que vivís seguros En vuestras casas caldeadas Los que os encontráis, al volver por la tarde, La comida caliente y los rostros amigos:
"Il monumento si offre così come un luogo del ricordo ad elevato tasso evocativo, giacché ogni punto offre prospettive e visuali diverse. Addentrandosi al suo interno, laddove i blocchi si fanno molto più alti di noi, si ha l’impressione di aver raggiunto un luogo che stimola la riflessione e l’autocoscienza, affidando l’esperienza dell’Olocausto ad una forza tutta interiore e spirituale, che fugge da ogni retorica"
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"El monumento se ofrece así como un lugar de la memoria de un elevado sentido evocativo, por lo que cada punto de observación ofrece perspectivas y visuales diferentes. Adentrandose en su interior, donde los bloques se hacen mucho más grandes de nosostros, parece de haber alcanzado un lugar que estímula la reflexión y la autoconciencia, encargando la esperiencia del Olocausto a una fuerza exclusivamente interior y expiritual, que huye de cualquier retórica."
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Immagine e testo di Fabrizio Pecori, che ringrazio sempre per la sensibilità e la capacità di viaggiare e racconatare il mondo con gli occhi dell'anima.
Imagen y texto de Fabrizio Pecori, quien agradezco siempre por la sensibilidad y la capacidad de viajar y contar el mundo con los ojos del alma.
Ci voleva Mastella per far sì che sul web cominciasse finalmente a circolare la verità sulla falsa poesia di Neruda.
“Lentamente muore”, poesia scritta dalla brasiliana Martha Medeiros, è da anni ormai erroneamente attribuita al grande poeta cileno in centinaia di siti e pagine internet, nonché in numerose raccolte di poesie.
Una sorta di leggenda metropolitana in internet. Un apocrifo.
In realtà la poesia non è stata mai scritta da Pablo Neruda e infatti chi conosce Neruda non ne riconosce lo stile in questa lirica un po’ adolescenziale.
L’editore delle opere di Neruda Stefano Passigli ha confermato infatti (come editore) che “chi conosce la sua poesia si accorge all’istante che quei versi banali e vagamente new-age non possono certo essere opera di uno dei più grandi poeti del ‘900”, mentre afferma giustamente (da politico) ... Continua a leggere...
Gracias a nuesto político Clemente Mastella, ex ministro de Justicia y líder de la Udeur, quien, saliendo del ejecutivo de hecho ha llevado a la caída el gobierno de Romano Prodi, se pudo, creo, de una vez por todas aclarar que el poema “lentamente muere” no pertenece a Pablo Neruda.
Él lo leyó en el Senado y citò cómo autor del poema el grande poeta chileno Pablo Neruda.
Ya había escrito aquí que el autor del poema no es Pablo Neruda sino una escritora brasileña, Martha Medeiros.
La atribución a Neruda del poema es una leyenda metropolitana de la web, un apócrifo.
Il governo cade su una citazione errata...
Mastella apre la crisi di governo e cita Neruda (o almeno così crede).
Cita una poesia che inizia così :
Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,...
è una poesia bellissima ma non è di Pablo Neruda.
E’ di una scrittrice brasiliana Martha Medeiros. In Internet è attribuita da anni erroneamente a Pablo Neruda, è una specie di leggenda metropolitana del web.
Mastella non lo sa ed evidentemente nemmeno le agenzie stampa e tutti i giornali che hanno riportato la notizia della citazione errata.
Moises Naim: una nuova epidemia dilaga per l'Europa
Su l’Espresso un criminale scrive di onestà intellettuale....
C’è una nuova epidemia in giro per l’Europa, con principi di focolai pericolosi anche negli Stati Uniti. In America Latina circa due terzi della regione ne è affetta.
Ce ne informa Moises Naim in un articolo scritto per la sua rubrica “Senza Frontiere” su l’Espresso.
E’ un’epidemia pericolosa soprattutto per gli interessi ai quali egli è sempre stato ossequiente: e cioè quelli degli Stati Uniti e dell’opposizione antichavista nel suo paese, il Venezuela.
Questa epidemia, come si apprende leggendo quanto scrive, sarebbe la sindrome di Stoccolma che si sta propagando per tutta Europa e che avrebbe come caratteristica principale quella di portare cittadini di continenti lontani a solidarizzare con “quelle bande di assassini e sequestratori” che sarebbero le FARC.
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