Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Publico de buenas ganas la carta enviada al Ministro de la Universidad e la Investigación Científica Fabio Mussi, como protesta en contra de la decisión tomada por la Universidad de Siena de atribuir una Laurea ad Honorem al presidente de Chile, señora Bachelet.
En la página web de la televisión de Estado Rai.it refiere que “Micelle Bachelet serà condecorada con dicho título por su "compromiso político en defensa de la democracia y de los derechos humanos, por el aporte al desarrollo de la medicina social y de la salud pública”.
Sabemos que eso es falso, que es probado por los ultímos acontecimientos en Chile y la situación siempre más grave en que se encuentran los pueblos mapuche y chileno en materia de derechos humanos.
Quien lo desea, puede escribir al Ministro Mussi a : mussi_f@camera.it
CARTA ABIERTA
al
Sr Ministro
De la Universidad y de la Investigación
Científica
dr Fabio Mussi,
Hemos recibido la noticia de la Laurea ad honorem que será asignada por la Universidad de Siena al presidente de Chile señora Michelle Bachelet.
No conocemos los criterios que han motivado la aprobación por Usted atribuida a la entrega de esta laurea.
Pubblico volentieri la lettera diretta al Ministro Fabio Mussi in protesta contro la decisione dell’Università di Siena di conferire la Laurea ad Honorem al presidente del Cile, signora Bachelet. Sul sito Rai.it viene riportato che “Michelle Bachelet sarà insignita del titolo per l'impegno politico in difesa della democrazia e dei diritti umani, per il contributo allo sviluppo della medicina sociale e della salute pubblica”.
Sappiamo che questo è falso, come dimostrano gli ultimi avvenimenti in Cile e la situazione sempre più grave in cui versa il popolo cileno in materia di difesa dei diritti umani.
LETTERA APERTA
al
Signor Ministro
dell'Università e della ricerca scientifica
dottor Fabio Mussi,
abbiamo avuto notizia della Laurea ad honorem che sarà conferita dall'Università di Siena alla presidente del Cile signora Michelle Bachelet.
Non conosciamo i criteri che motivano l'approvazione da lei concessa al conferimento di questa Laurea.
Ciò che conosciamo è la violazione dei diritti umani che esiste in Cile e la repressione sistematica dello stato cileno contro il Popolo Mapuche. In sostanza la prosecuzione del sistema repressivo instaurato dalla Dittatura Militare e attualmente gestita dalla signora Bachelet.
Sappiamo che il governo della signora Bachelet permette alle multinazionali e ai latifondisti di appropriarsi e devastare il territorio appartenente al nativo Popolo Mapuche.
Sappiamo che la signora Bachelet permette l'applicazione della legge antiterrorista 18.314, promulgata da Pinochet e ancora in vigore, esclusivamente nei territori mapuche. E' questo un comportamento razzista contro i Mapuche che pacificamente rivendicano i loro diritti.... Continua a leggere...
Con i nostri migliori auguri a George Bush di "non dover più piangere sulla spalla di Dio o, meglio ancora, di non dover far piangere Dio sulla sua spalla". (Vittorio Zucconi)
Recuperati lunedì scorso dalla Croce Rossa Internazionale, dietro indicazioni da parte delle FARC del luogo preciso, i corpi degli 11 ex deputati uccisi in circostanze ancora poco chiare il 18 giugno scorso.
Reyes, intanto ha reiterato la volontà delle FARC di iniziare un dialogo con il governo colombiano e per questo chiede alla comunità internazionale di non essere considerati come gruppo “terrorista”.
Il Venezuela si è unito a Francia, Spagna e Svezia come mediatore internazionale nel conflitto.
Il mio personale V affanculo DAY :
Confindustria siciliana decide di espellere tutti gli imprenditori che pagheranno il pizzo o in qualche maniera “collaboreranno" con la mafia.
E vabbè…anche se generalizzare così…
Romano Prodi dice che è un bell’ esempio e si congratula, come per :dire visto che non ci riesce lo Stato, arrangiatevi da soli.
Anche Antonio di Pietro è d’accordo e fondamentalmente anche lui si congratula con la società civile per cercare di reagire alla bell’e meglio a una sicura deficienza dello Stato.
Antonio di Pietro però fa di più chiede anche severità nei confronti di chi paga le tangenti.
Visto che l’iniziativa di Confindustria piace così tanto al governo perché il governo non espelle da se stesso coloro i quali “collaborano" o hanno collaborato con l’illegalità?
Cioè hanno collaborato contro lo Stato?
Questa è la pagina dell’iniziativa Parlamento Pulito diffusa sul blog di Beppe Grillo.
C’è una lista di 25 nomi. Sono 25 delinquenti o ex delinquenti che hanno ricevuto una condanna e che rappresentano il popolo italiano in Parlamento.
Tornando a Confindustria e alla Sicilia il più impresentabile è Cirino Pomicino.
Vergogna! No anzi, VAFFANCULO!!
Il 28 agosto nel Club de Periodistas di Città del Messico si è tenuta la prima assemblea del Frente Nacional contra la Represión, (Fronte Nazionale Contro la Repressione) organizzata da moltissime associazioni civili tra cui il comitato EUREKA (per la Difesa dei Prigionieri, Perseguitati, Desaparecidos ed Esiliati Politici del Messico) fondato dalla senatrice Rosario Ibarra de Piedra (PT Partido del Trabajo) che presiede anche la Commissione Nazionale dei Diritti Umani in Senato.
Alla riunione hanno partecipato associazioni civili per la difesa dei diritti umani, la Asamblea Popular de los Pueblos de Oaxaca, el Frente de Pueblos en Defensa de la Tierra de San Salvador Ateneo, il Consejo para la Defensa de Los Derechos Humanos e la LIMEDDH tra gli altri.
La necessità di unire le forze e convocare un Fronte Nazionale contro la repressione si è fatta urgente in quanto ormai in Messico si sta assistendo ad una progressiva militarizzazione dello Stato e il governo federale già precedentemente con Fox e ora con l’attuale presidente Calderón sta portando avanti una politica di sistematica repressione di ogni manifestazione di protesta civile dei movimenti popolari, di cui Atenco e Oaxaca hanno rappresentato soltanto l’espressione più visibile e più internazionalmente conosciuta di quanto sta accadendo nel paese. ... Continua a leggere...
Seguono le dichiarazioni e l’intervista rilasciate il 28 agosto al Club de Periodistas, al termine della riunione per la costituzione del Frente contra la Represión, alla stampa e alla televisione messicana da Elvira Arellano di ritorno dall’incontro con il presidente Felipe Calderón e il ministro degli Affari Esteri Patricia Espinosa.
Elvira Arellano fu deportata già altre due volte dagli Stati Uniti, una volta nel 1997, un’altra nel 2002 e l’ultima il 19 agosto 2007.
L’ultima volta è stata quella che ha destato maggiormente l’attenzione dei media e della comunità internazionale.
Forse per questo il presidente Calderón ha deciso di riceverla. Fino a quel momento infatti era una indocumentada (senza documenti) come milioni di altri messicani.... Continua a leggere...
Di Annalisa Melandri e Monique Camus
28 Agosto 2007
Lei Senatrice, crede che il Frente riuscirà a rappresentare qualcosa di veramente importante per la difesa dei diritti umani nel paese?
Sì, perché lo è stato già in passato. Anni fa, nel 1979 formammo un Frente che si chiamò Frente Nacional Contra la Represión, il primo Frente, che morì per inedia anni dopo.
Ottenne dei risultati questo primo Frente?
Certo che sì, ottenemmo un’amnistia per 1500 prigionieri e non si portarono a compimento 2000 mandati d’arresto, ritornarono 57 esiliati e riuscimmo ad ottenere la riapparizione in vita di 148 desaparecidos che erano tenuti prigionieri nel Campo Militar n. 1.
Per tutti questi motivi credo che oggi ci sarà una repressione brutale contro questo nuovo Frente che sta nascendo oggi.
Lei è Senatrice e Presidente della Commissione Nazionale dei Diritti Umani in Senato, incontra ostacoli all’interno dello stesso Senato nello svolgimento del suo lavoro come attivista per i diritti umani?
Certamente c’è opposizione e molta, ma il fatto di essere stata nominata Presidente della CNDH costituisce un vantaggio e mi concede dei poteri personali come Presidente che faccio valere sempre e in ogni luogo.
.....
No hay nada aquí solo unos días que se aprestan a pasar solo una tarde en que se puede respirar un diminuto instante inmenso en el vivir después mirar la realidad y nada más, y nada más.
(S.Rodríguez)
Y nada más
Nel nome della svolta moderata, della pace sociale, della paura del ritorno di Berlusconi si stanno sacrificando nel nostro paese le istanze migliori della sinistra, quelle innovative e da sempre apportatrici di dialettica e confronto.
In poche parole, nel nome del dio Centro, saggio e moderato, cattolico quanto basta (per non urtare la sensibilità di nessuno) che governa il Paese, si sta massificando la società e regolamentando tempi e modi dei fervori sociali.
La protesta sociale deve esistere ed è lecita, ma paradossalmente il suo esercizio deve essere normalizzato da quegli stessi poteri e dinamiche che essa vorrebbe se non demolire o infiacchire (pena repressione tipo G8 di Genova) almeno essere libera di criticare.
Che si protesti pure ma nel segno del rispetto e soprattutto del compromesso, che tradotto in altri termini vuol dire ricatto.
Un dio Centro ricattatore che vede nell’Unità la sola salvezza del suo spirito malato di conformismo e meschinità.... Continua a leggere...
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