Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
….I sogni sono come dei nomi solitari che navigano nel vuoto e nella vastità del cuore, questo misterioso segno che naufraga nell’inesorabile delle acque, e che, come l’ineffabile e drammatica e tesa poesia di questi tempi, il suo destino è scomparire tra le sue orme o nelle sue proprie radici, nutrite sempre di immensa umanità, nonostante assalite costantemente dal fuoco laborioso e, a volte difficile degli uomini…
Juan Cristóbal
Los sueños son una especie de nombres solitarios navegando en el vacío y en la vastedad del corazón, ese misterioso signo que naufraga en lo inexorable de las aguas, y que, como la inefable y dramàtica y tensa poesía de estos tiempos, su destino es desaparecer entre sus huellas o en sus propias raíces, nutridas siempre de inmensa humanidad, aunque asaltadas constantemente por el fuego laborioso y, a veces grotesco, de los hombres.
Juan Cristóbal
Me felicito con el amigo Juan Cristóbal por sus sueños….se que llegan desde ese lugar donde la conciencia se hace infinita y eterna, aunque como él dice, vulnerable.
di Gennaro Carotenuto
Gustavo Moncayo, maestro elementare colombiano e padre di un poliziotto da quasi dieci anni sequestrato dai guerriglieri delle FARC, è arrivato a piedi a Bogotà dopo un viaggio di 46 giorni e oltre 1.200 km, per esigere che si realizzi lo scambio umanitario di prigionieri tra governo e guerriglia. A sorpresa il presidente colombiano Alvaro Uribe ha tentato di cooptarlo ed a sorpresa il maestro ha replicato: "queste catene sono contro di lei, presidente Uribe, lei non è il padrone della vita di mio figlio".
Il maestro Gustavo (nella foto), dopo un viaggio che ha attraversato tutto il paese, si è istallato in una tenda nella Piazza Bolívar della capitale colombiana. Da lì non andrà via che con suo figlio. Lì è piombato il presidente, Alvaro Uribe, che ha provato a trasformare l'evento in una manifestazione di propaganda a suo favore. Non gli è andata bene.... Continua a leggere...
14.454 persone hanno contribuito con chiavi (in tutto 75.000) o altri piccoli oggetti alla raccolta dei 3.000 Kg. di materiale necessario alla costruzione del primo monumento in bronzo a Ernesto Che Guevara, nella sua Argentina. Il monumento sarà realizzato interamente in bronzo e verrà realizzato grazie al lavoro di più volontari.
Ogni persona che ha contribuito con un piccolo oggetto ha anche scelto la località dove dovrà sorgere e quasi all’unanimità è stata scelta la città natale di Che Guevara, Rosario.
Il monumento avrà un’altezza di 4 metri e il progetto è stato realizzato da Andrei Zerneri, 34 anni, artista plastico argentino. Verrà inaugurato il 14 Giugno 2008 alle 12.30 nella Calle Moreno y el Río a Rosario, Argentina, in occasione delle celebrazioni degli 80 anni della nascita del Comandante.
Visita il sito: http://www.monumentoalche.com.ar/
In occasione della Festa per l'indipendenza, l'ambasciatore colombiano a Roma, PRETELT de la VEGA, aveva organizzato presso la sua residenza un brindisi con inviti al personale diplomatico a Roma.
Decine di persone in contemporanea hanno realizzato una manifestazione di protesta per ricordare che la classe politica colombiana è da mesi sotto accusa per aver sostenuto, finanziato, coperto, promosso le attività dei gruppi paramilitari che si sono macchiati in questi anni di atroci delitti con lo scopo di tutelare gli interessi delle multinazionali e di sterminare l'opposizione politica e sociale.... Continua a leggere...
(e Teleamazonas con la stessa scusa discredita il governo Correa…).
...
Nonostante Uribe continui a pellegrinare negli Stati Uniti elemosinando dal Congresso statunitense la firma del Trattato di Libero Commercio, sembra che debba penare ancora parecchio per ottenerla.
Soprattutto dovrà fare miracoli nel convincere tutti che sotto la sua presidenza la situazione in Colombia è migliorata rispetto alla violenza e all’impunità dei gruppi paramilitari e agli omicidi dei sindacalisti, relativamente ai quali il presidente colombiano continua a fornire dati ben diversi da quelli in possesso delle associazioni umanitarie del suo paese.
Anzi, è riuscito perfino, in un parco di Queens, New York, approfittando delle celebrazioni per il giorno dell’indipendenza colombiana, con alcune migliaia di connazionali immigrati negli Stati Uniti, a far passare la sua “personale verità”. ... Continua a leggere...
Credo che la notizia della presunta liberazione di Ingrid Betancourt dovesse essere trattata con più delicatezza e serietà di come è stato fatto. Se non altro per rispetto verso i suoi familiari e per tutti gli altri sequestrati.
Ancora una volta la stampa italiana si è distinta per cialtroneria e pressappochismo.
L’Unità riporta in questo articolo come la stampa francese faccia notare che “i quotidiani italiani si sono basati su un’unica fonte per giunta poco affidabile”.
Molto poco affidabile.
La fonte infatti, la giornalista venezuelana Patricia Poleo, “esule”a Miami, racconta di aver avuto l’informazione da militari di Caracas, ma ovviamente dichiara di non poter fare nomi.
La Poleo è accusata in Venezuela di essere addirittura la mandante dell’omicidio del magistrato Danilo Anderson, oltre che ha apertamente appoggiato il golpe contro Chávez dell’11 aprile.
La falsa notizia ha fatto sì che tra ieri e oggi i mezzi di comunicazione impazzissero letteralmente.
La Colombia ancora una volta purtroppo fa parlare di sé solo se l’argomento ha il nome e il volto di Ingrid Betancourt.
In risposta a Massimo Cavallini che sostiene che tutta la stampa in particolare quella colombiana, ha accolto le nuove proposte di Uribe come "aperture" ecco le mie fonti:
Semana, dove tutto lascia intendere tranne che si tratti di un’apertura e dove viene citato più volte Moncayo.
BBC dove si parla di propuesta “inviable” El Universal che titola : "La proposta fatta da Uribe alle Farc non è accettabile dicono analisti colombiani" El Espectador, dove da tutto il tono dell’articolo compresi i ripetuti riferimenti ai fischi rivolti ad Uribe tutto si lascia intendere tranne che quel giorno egli abbia fatto una proposta accettabile.
Possono bastare?
Secondo me sì e rendono chiaramente l’idea che Uribe sta diventando imbarazzante anche per quella stessa stampa che egli manipola e controlla abbondantemente.
La proposta di Uribe "un'apertura" l'ho letto solo sul Corriere della Sera, ed è tutto dire..
Che poi Massimo Cavallini ci voglia far credere che su El Tiempo si potrebbe trovare scritto che la proposta di Uribe è una farsa questo lo trovo poco serio oltre che offensivo per l'intelligenza altrui.
Ancora lontana la firma per la Dichiarazione dei diritti dei Popoli Indigeni. A bloccare l’accordo Stati Uniti, Colombia, Canada, Australia e Nuova Zelanda.
Si celebra quest’anno la 14° giornata internazionale dei popoli indigeni, indetta dalle Nazioni Unite nel 1994, per ricordare l’importanza delle culture originarie e la necessità di difenderle dalle continue violazioni subite e dall’incombente rischio di estinzione. L’apporto delle popolazioni indigene all’umanità va ben oltre il folklore delle loro tradizioni. Le culture originarie infatti rappresentano nella storia umana il più importante esempio di rispetto per la vita e per l’ambiente, oltre che di spiritualità e di valori non individuali ma collettivi.In una fase come quella attuale, in cui il pianeta è minacciato da catastrofi naturali, guerre e dall’incedere della povertà, è quanto mai importante riflettere sull’insegnamento proveniente dai popoli che hanno vissuto e convissuto per migliaia di anni – in assoluta armonia – con l’ambiente circostante, riconoscendo l’importantissimo ruolo che i popoli indigeni svolgono nella difesa della madre terra e delle risorse naturali, contro gli interessi economici dei governi e delle imprese transnazionali che portano avanti uno sfruttamento irrazionale e spesso selvaggio delle risorse disponibili. ... Continua a leggere...
Caro direttore, indipendentemente dal discuterne il contenuto, mi sembrava giusto segnalarle che, anche a salvaguardia della professionalità della redazione del giornale, l'articolo della Nocioni, postato in prima pagina su Liberazione del 10 agosto, 2007, riguardante il Venezuela, con le "critiche" del generale Raúl Isaías Baduel del 18 de julio de 2007, a parte l'introduzione sarcastica e anche un po' infantile sul modello "visto che non lo dico solo io", è praticamente la scopiazzatura di un articolo del 27/07/2007 apparso su: http://venezuelareal.zoomblog.com/archivo/2007/07/27/el-proyecto-socialista-de-Chavez-divid.html
Se si vuole invece analizzare veramente il discorso, vi invito a leggere il testo integrale dell'intervento del generale Raúl Isaías Baduel, lo trovate in spagnolo su: http://venezuelareal.zoomblog.com/archivo/2007/07/31/discurso-del-General-Raul-Isaias-Badue.html tra le altre cose, non chiude con un "dio onnipotente ed eterno", ma con le 7 regole dei samurai.
cordiali saluti e buon lavoro Paolo Rossignoli
Raúl Isaías Baduel
Angela Nocioni ha scritto un articolo su Liberazione del 10 agosto dal titolo: “E’ successo”.
E’ successo che secondo la giornalista e secondo anche Clodovaldo Hernández, (El País di Madrid) dal quale la Nocioni ha letteralmente scopiazzato il contesto e ampi stralci di questo articolo del 27 luglio, “qualcuno di indubitabilmente chavista ha osato criticare in pubblico l’andazzo preso dalla Revolución”. (e non Revoluciòn come scrive la Nocioni).
Questo “qualcuno” secondo Angela Nocioni sarebbe niente di meno che Raúl Isaías Baduel, da poco ex capo dell’Esercito ed ex Ministro della Difesa del Venezuela, uno dei fondatori del Movimento Bolivariano, diresse due giorni dopo il fallito golpe dell’11 aprile 2002 “l’Operación rescate de la Dignidad Nacional” con la quale liberò Hugo Chávez riportandolo a Miraflores. ... Continua a leggere...
|
|
Ci sono 4878 persone collegate
<
|
dicembre 2024
|
>
|
L |
M |
M |
G |
V |
S |
D |
| | | | | | 1 |
2 |
3 |
4 |
5 |
6 |
7 |
8 |
9 |
10 |
11 |
12 |
13 |
14 |
15 |
16 |
17 |
18 |
19 |
20 |
21 |
22 |
23 |
24 |
25 |
26 |
27 |
28 |
29 |
30 |
31 |
|
|
|
|
|
America Latina
Antiper - critica rivoluzionaria dell'esistente.teoria e prassi del non ancora esistnte
Lavoro
Primo Maggio - foglio per il collegamento tra lavoratori, precari, disoccupati
Cuba
Messico
Perú
Repressioni
Mapuche
Centro de políticas públicas
Medio Oriente
Amici
Fotografia
Editoria
Radio
21/12/2024 @ 17:53:45
script eseguito in 136 ms
|