Angela Nocioni ha scritto un articolo su Liberazione del 10 agosto dal titolo: “E’ successo”.
E’ successo che secondo la giornalista e secondo anche Clodovaldo Hernández, (El País di Madrid) dal quale la Nocioni ha letteralmente scopiazzato il contesto e ampi stralci di questo articolo del 27 luglio, “qualcuno di indubitabilmente chavista ha osato criticare in pubblico l’andazzo preso dalla Revolución”. (e non Revoluciòn come scrive la Nocioni).
Questo “qualcuno” secondo Angela Nocioni sarebbe niente di meno che Raúl Isaías Baduel, da poco ex capo dell’Esercito ed ex Ministro della Difesa del Venezuela, uno dei fondatori del Movimento Bolivariano, diresse due giorni dopo il fallito golpe dell’11 aprile 2002 “l’Operación rescate de la Dignidad Nacional” con la quale liberò Hugo Chávez riportandolo a Miraflores.
Andando all’articolo originale su El País, Clodovaldo Hernández ha estrapolato alcune frasi del discorso di fine mandato del generale Raúl Isaías Baduel dello scorso 18 luglio, assegnandogli, inventandolo di sana pianta, un senso marcatamente “antichavista” e ipercritico verso la rivoluzione bolivariana e l’operato dello stesso presidente Chávez. E’ un vecchio giochetto. Si prendono delle frasi da un discorso, si isolano dal contesto e si fa credere con l’aggiunta di qualche aggettivo e complemento qua e là che il senso sia diverso da quello originario. Soprattutto, la cosa più grave è che si vuol far credere che all’interno del processo bolivariano non esista da sempre un dibattito ampio, aspro, democratico.
Le stesse frasi, tradotte in italiano, sono state utilizzate da Angela Nocioni nel suo articolo, con l’aggiunta degli stessi aggettivi e complementi.
Addirittura ha scritto la Nocioni che il generale “ha scelto il giorno del suo ultimo discorso da ministro della Difesa per far sapere che a Caracas esiste una opposizione interna”.
E’ probabile che Angela Nocioni non abbia neanche letto il discorso del generale Raúl Isaías Baduel. E comunque ha aspettato due settimane prima di scriverne.
La giornalista di Liberazione, ricamando intorno a poche frasi del discorso del generale, nel suo articolo fa tutta una serie di supposizioni che risultano completamente fuori luogo e fuorvianti a chi abbia la volontà di andarsi a leggere a fondo le 11 pagine del discorso originale di Baduel.
La domanda è: la Nocioni ha letto il discorso di Baduel? Non essendoci nel testo nessun riferimento che non sia presente anche nel pezzo di Hernández, la conclusione ovvia è che la Nocioni non si è presa la briga di farlo.
Facciamo qualche esempio dei giochetti sporchi della Nocioni: quando su Liberazione getta lì “deve essere chiaro che un sistema socialista di produzione non è incompatibile con un sistema politico profondamente democratico con meccanismi di controllo e separazione dei poteri”, insinuando che si tratta di una critica al dittatore dal basco rosso, “dimentica” di citare la parte finale dello stesso periodo. Infatti il generale prosegue e completa: “…come ha ben segnalato il nostro Presidente Hugo Chávez [in una intervista]… : nella linea politica uno dei fattori determinanti del Socialismo del Secolo XXI deve essere la democrazia partecipativa. Il potere popolare. Bisogna mettere tutto nelle mani del popolo, il partito deve essere subordinato al popolo. Non il contrario”.
Quindi, quello che la Nocioni definisce una “condanna esplicita del modello sovietico, una bocciatura del capitalismo di Stato e poi un affondo sul punto più delicato del potere del nuovo Venezuela Saudita” altro non è che un passaggio di un discorso dove il generale Baduel riferendosi al “socialismo profondamente democratico” porta ad esempio, per convalidare la sua tesi, proprio una citazione di Hugo Chávez ed in particolare quella in cui il presidente parla di democrazia partecipativa nelle mani del popolo come uno dei fattori determinanti del Socialismo del XXI secolo.
La Nocioni inventa interi passaggi del discorso. Dove dice per esempio che “un governo onnipresente non può essere un’alternativa credibile al capitalismo neoliberista che il presidente giura di voler superare”. Ho riletto attentamente il discorso decine di volte e non c’è traccia di questo passaggio.
Il discorso del generale Baduel è un discorso pieno di stima e fiducia nel Presidente Chávez, oltre che pieno di speranze in quello che è chiamato Socialismo del XXI secolo.
Pieno di critiche sì verso il “socialismo reale” da cui deve trarre insegnamenti per non ripetere gli errori del passato (come Hugo Chávez ha d’altra parte sempre sostenuto fin dal V Foro Sociale Mondiale, in cui ha gettato le basi del Socialismo del XXI secolo), ma nella sostanza un discorso pienamente dentro il percorso bolivariano e al fianco del presidente. Altro che quell’“opposizione interna” che vede la Nocioni.
Come lo stesso generale Baduel dice: “la Nazione oggi si trova in un passaggio politico sociale inedito, …e quando dico inedito mi riferisco tra le altre cose al processo di costruzione di un nuovo modello politico, economico e sociale che abbiamo denominato socialismo del XXI secolo… che implica la necessità imperiosa e urgente di formalizzare un modello teorico proprio e autoctono di Socialismo, che si rifaccia al nostro contesto storico, sociale, culturale e politico”. Questa frase non può non ricordare (anche se non osiamo sperare che la Nocioni lo sappia) quell’ “o inventiamo o sbagliamo” del maestro di Bolívar, Simón Rodríguez, che il presidente Chávez cita continuamente.
E qualsiasi modello politico, economico e sociale, in costruzione in una società democratica è oggetto di dibattito ed è circondato da vivacità culturale. Tanto più in Venezuela.
Ma per la Nocioni questo è troppo difficile da comprendere, gettando il seme della falsità insinua soltanto che ciò presupponga un’ “opposizione interna”.
Svista ancor più grave, commettono i due, ma soprattutto la nostra, al non ricordare ai lettori che il discorso del generale Baduel altro non è che il prologo che lo stesso ha scritto all’ultima edizione del giugno 2007 del libro di Heinz Dieterich dal titolo Hugo Chávez e il socialismo del secolo XXI”.
Tutti sanno che Heinz Dieterich Steffan è consulente di Hugo Chávez ed egli stesso ha invitato il generale Baduel a scrivere la prefazione dell’ultima edizione del suo libro.
Infine mente la Nocioni, come mente il giornalista de El Pais dal quale ha copiato, quando dice che Baduel invece di concludere con “patria socialismo y muerte” conclude con “dio onnipotente ed eterno”.
Angela Nocioni se avesse letto il discorso avrebbe anche notato che la conclusione di Baduel è stata: “Che Yahvé, Elohim degli Eserciti, Supremo creatore di tutte le cose, benedica e protegga per sempre la Repubblica Bolivariana del Venezuela”.
E che la protegga soprattutto dai giornalisti contafrottole.
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