Immagine
 Proletari di tutti i paesi, unitevi!... di Annalisa
 
"
un urlo selvaggio denso ...un urlo selvaggio denso che io rilancio con tutta la forza delle ferite di un amore a brandelli contro queste ore di padroni affamati di sangue di retate contro le sbarre pesanti dell'emarginazione contro le foreste di un dolore e una solitudine senza fine.

Ferruccio Brugnaro
"
 
\\ : Pubblicazioni
Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
 
 
Articoli del 05/12/2008

Di Annalisa (pubblicato @ 15:26:05 in In Italia, linkato 1915 volte)

Appello promosso da: “Legami d’acciao” (ex-operai ThyssenKrupp e familiari delle vittime)
RETE NAZIONALE PER LA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO
 
Il 6 dicembre di un anno fa un rogo sprigionatosi all'interno dello stabilimento ThyssenKrupp di Torino faceva strage di 7 operai. Sette vite bruciate e sette famiglie lasciate nella disperazione.
 
Forte fu la commozione e l'eco in tutto il Paese. Le massime autorità dello Stato, a cominciare dal Presidente della Repubblica Napolitano, dichiararono che avrebbero fatto l'impossibile affinché stragi come quella di Torino non fossero più avvenute.
 
Spenti pian piano i riflettori dei mass-media, la questione della sicurezza sul lavoro è sparita dall'agenda politica di governi e parlamenti, sostituita da quella – montata ad arte - della "sicurezza" nelle città, della psicosi dell'immigrato stupratore, rapinatore, pirata della strada o altro, dimenticando che secondo studi della stessa UE, le città italiane sono le più "sicure" d'Europa…
 
Ma tant'è, si mandano forze di polizia e militari nelle città, ma non si fa un passo per garantire incolumità e sicurezza a chi vive di lavoro. La strage di Torino non è stata la prima e, purtroppo, non è stata l'ultima: i circa 4 morti al giorno nei luoghi di lavoro dovrebbero suonare come un sonoro schiaffo per qualsiasi società che abbia la presunzione di definirsi "civile". Ma in Italia no: qui non solo si continuano a varare provvedimenti assolutamente insufficienti, soprattutto dal punto di vista delle azioni di contrasto e di sanzione nei confronti delle aziende, come da quello dei poteri e delle agibilità degli RLS e degli ispettori INPS o INAIL (come il nuovo Testo Unico, Legge 81/2008), ma a questi si affiancano leggi e decreti come quello sulla detassazione degli straordinari (Legge 126/24 del luglio 2008), quello sulla deregolamentazione del mercato del lavoro (Legge 133 del 5 agosto 2008), la direttiva del Ministero del Lavoro che indebolisce i servizi ispettivi del ministero stesso e dell'INPS (settembre 2008), e, ultimo solo per tempo, il ddl 1441 quater, attualmente in discussione alla Camera, che vorrebbe sterilizzare i processi e legare le mani ai giudici del lavoro.
 
Il segnale è purtroppo molto chiaro: da un parte si continuano a garantire condizione di massima redditività delle aziende (cioè massimi profitti), dall'altra si aumenta la precarietà, si allunga l'orario di lavoro, si controllano di meno le violazioni in termini di sicurezza, diminuendo quindi la tutela della salute e dell'incolumità del lavoratore, così come di chi vive in città o quartieri vicini ad impianti industriali: ecco che, quindi, l'immigrato che lavora nel cantiere si trova nella stessa barca con l'operaio Fiat, con l'abitante di Taranto che respira le polveri tossiche dell'ILVA, o con il valsusino che rischia di morire di amianto se partiranno i lavori del TAV…
 
Siamo stanchi di restare a guardare, spettatori/vittime di una macabra rappresentazione che coinvolge, direttamente o indirettamente tutti noi.
 
Il 6 dicembre saremo a Torino e sfileremo dalla Thyssenkrupp al Palagiustizia non solo per ricordare i nostri 7 compagni di lavoro morti nel rogo di un anno fa, reclamando giustizia in un processo che sta per entrare nel vivo, ma per ricordare tutti i lavoratori e le lavoratrici che ogni giorno perdono la vita o subiscono gravi infermità perché qualcuno, per volersi arricchire sempre di più, li fa lavorare sempre di più, sempre più velocemente e in condizioni sempre più insicure.
 
Il processo Thyssen è giunto ad un grande risultato, senza precedenti nella storia della giurisprudenza italiana: i lavoratori vengono ammessi dal Gup come parte lesa e quindi riconosciuti come parte civile in un processo contro i sei dirigenti della multinazionale tedesca per il rischio che hanno occorso a lavorare in un'azienda (peraltro già chiusa), così come purtroppo ha colpito i nostri cari sette compagni in quella tragica notte. Ma sappiamo che questo non basta: siamo coscienti che sarà possibile invertire questo drammatico corso di sangue e di morte (una "guerra" che fa più vittime della guerra in Iraq o delle guerre di mafia) solo se riusciremo ad affermare un punto di vista, che è chiaramente, senza se e senza ma, quello di salvaguardare la salute, la sicurezza nei luoghi di lavoro e di fare sempre e comunque gli interessi delle lavoratrici/ori scegliendo fino in fondo e senza ambiguità da che parte stare, ossia dalla nostra parte, con orgoglio e dignità, quella di chi lavora.
 
Per questo facciamo appello a tutte le organizzazioni sindacali, alle associazioni dei familiari, ai medici e ai giuristi sinceramente democratici, agli ispettori del lavoro, dell'INPS e dell'INAIL, ai giornalisti coscienziosi, ai giovani e agli studenti che in queste settimane stanno difendendo il loro futuro, a partecipare e a sostenere questa manifestazione. Perché se non lo facciamo noi, non lo farà nessuno al nostro posto.
 
Torino il 6 dicembre 2008
Manifestazione con concentramento di fronte allo stabilimento ThyssenKrupp
Corso Regina Margherita 400, ore 09.30
 
ADESIONI
 
Ciro ARGENTINO, RSU FIOM-CGIL Thyssenkrupp (Torino); Nazareno BALANI,
Collettivo Lavoratori Comdata - FLMU-CUB (Torino); Riccardo DE
ANGELIS, RSU FLMU-CUB Telecom (Roma); Riccardo DI PALMA, RSU RdB-CUB
del Comune di Borgomanero (Novara); Gianfranco DI PUPPO, RdB-CUB
Comune di Torino; Andrea FIORETTI, RSA FLMU-CUB Gruppo Sirti (Roma);
Vincenzo GRAZIANO, FLMU-CUB Comdata (Torino); Massimiliano MURGO, RSU
Alternativa Operaia/FLMU-CUB Marcegaglia; Building, Sesto San Giovanni
(Milano); Irene ROSSETTI, Collettivo Lavoratori Comdata - FLMU-CUB
(Torino); Raffaele ARGENTA, FIOM-CGIL Fiat Mirafiori (Torino);
Cristiano BRUZZI, precario (Bologna); Luca CARRETTA, RSU SLC-CGIL
Telecom Italia S.p.A . (Torino); Roberto BEGHELLI, RSU FLMU-CUB
Telecom Italia S.p.A. (Bologna); Daniela CORTESE, RSU Telecom Italia
Sparkle, Circolo PRC TLC (Roma); Egidio BERTOLOTTI, Regione Lombardia;
Giovanni CESAREO, docente alla Facoltà di Design del Politecnico di
Milano; Massimo IBERTI, Rsu Cobas Pubblico Impiego all'Università di
Torino; Arnaldo DEMETRIO, FLMU-CUB Telecom Italia (Milano); Paolo
FORNELLI, segretario provinciale PdCI (Pavia); Luca MALMUSSI, RSU
FLAI-CGIL Inalca\jbs di Castelvetro Modena(Modena); Francesco
FUMAROLA, RSA FLMU-CUB Atesia (Roma); Riccardo FILESI, SdL Alitalia
(Roma); Barbara RICCI, SdL Alitalia (Roma); Giuliano MICHELI, CUB
Trasporti Alitalia (Roma); Luca CLIMATI, RSU RdB-CUB INPDAP (Roma);
Fabrizio COTTINI, FIOM-CGIL Sielte (Roma); Sante MARINI, FIOM-CGIL
Alcatel Alenia (Roma); Maurizio BACCHINI, FIOM-CGIL Baxter S.p.A
(Roma); Marina CITTI, CGIL Menarini S.p.A. Pomezia (Roma); Antonello
TIDDIA, RSU Carbosulcis; Catia GALASSI, RdB-CUB Servizi Sociali,
Comune di Novara; Giorgio CREMASCHI, segreteria nazionale FIOM,
responsabile sicurezza; Carlo CORBELLARI, RdB-CUB Comune di Verona;
Marco RIZZO, parlamentare europeo; Claudio CANATO, RSU FLC-Cgil,
Istituto comprensivo Ferrari, Vercelli; Sara ARDIZIO, Anffas Onlus,
Novara; Fabio Massimo VERNILLO, delegato sindacale SdL Coop. Sprinter,
Roma Termini; Luca BELLARDONE, RdB-CUB Novara; Marco DI MATTIA, RSU
FIOM-CGIL Call Center Telegate (Torino); Ornella TERRACINI, direttivo
regionale dello "SPI-CGIL", LAVORO e SOCIETA'; Gloria MELE,
lavoratrici occasionale nella grande distribuzione, Torino; Luigi
CASALI - Coordinatore regionale RdB-CUB, Federazione del Piemonte;
Gerardo GIANNONE, RSU FIAT Pomigliano d'Arco (Napoli); Michele
CASTALDO, SPI-CGIL, Roma; Lino BALZA, Medicina Democratica,
Alessandria; Giovanni NOBILI - USI, Torino; Giuseppe ZAMBON editore,
Francoforte; Adriana CHIAIA, del comitato di redazione della Casa
editrice Zambon, Milano; Francesco PAPPALARDO, Medico del Lavoro,
Piombino; Lorenzo MORTARA, operaio dell'YKK SPA, iscritto FIOM-CGIL,
Vercelli; Alessandro MARESCOTTI, presidente di Peacelink; Amalia
NAVONI, beni comuni zona 8, Milano; Caterina Rodella - collettivo
studenti SU LA TESTA – Bologna; Mariella MEGNA - Regione Lombardia;
Giorgio RIBOLDI - A.L. Cobas-CUB Regione Lombardia; Erika SOLLO -
Provincia di Torino; Roberto DELOGU, dipendente Gruppo Amiu S.p.A.,
iscritto CGIL; Samanta DI PERSIO, autrice libro "Morti bianche";
Patrizio LISI, segretario della federazione del PRC di Latina;
Frediano DUTTO, centro Paolo Otelli di Chivasso (To); Alessandra
VALENTINI, Giornalista; Sergio CIMINO – FISAC-CGIL Napoli; Roberto
BRETTO, operaio FIAT Mirafiori FIOM-CGIL, Torino; Giancarlo LUCIANI,
FLMU-CUB, dipendente SELEX COMMS Spa, stabilimento di Cisterna di
Latina; Lutz KÜHN, iscritto alla FIOM-CGIL Nokia Siemens Networks,
Milano; Stefano PENNACCHIETTI, RSU/RLS Ferrovie, RFI, Roma; Lucio
COSTA, pensionato, Padova; Luca PASTORINO, studente-lavoratore,
Genova; Eugenio MIELI, Segretario Regionale Lazio SNATER; Roberto
CAMPOPIANO, RSU/RLS SNATER Telecom Italia, Roma; Mario COLASANTI,
Segreteria Regionale Lazio SNATER; Andrea FRANCESCANGELI, Direttivo
Regionale Lazio Snater; Andrea D'EPIFANIO, Segreteria Nazionale
Snater; Marco BARONE, legale Cobas, Bologna; Donato ANTONIELLO,
Segretario RSA FISAC/CGIL Rivoli (TO); Donato ANTONIELLO, Assessore al
Lavoro e Istruzione per conto anche del Sindaco della Città di
Nichelino (To); Simone OGGIONNI, Direzione nazionale PRC; Salvatore
INGHES, CUB Pinerolo (To); Gian Franco SUPPO, RdB-CUB Pinerolo (To);
Davide FABBRI, Consigliere Federale Nazionale dei Verdi, Consigliere
Comunale dei Verdi di Cesena (FC); Leonardo MASELLA, capogruppo PRC
Regione Emilia-Romagna; Erwin DORIGO - PRC Circolo 25 aprile, San
Miniato (PI); Fulvio GRIMALDI, giornalista-documentarista, Roma;
Sandra PAGANINI, storica, Roma; Romeo CAVALLI - RdB Cub Novara; Felice
LANNI, RdB-CUB Novara; Renato POMARI, RSU IBM, Vimercate (MI); Fabio
ZERBINI, RSA-CUB Genia Ambiente, S.Giuliano Milanese (MI); Francesco
SCARCELLO, ex-operaio Thyssen, Torino; Angelo SCARCELLO, pensionato,
Torino; Vincenzo ABBATANTUONO, insegnante, SdL Intercategoriale
Piemonte; Claudio LORENZONI, responsabile sindacale RdB INPS - Roma
Centro; Giovanni BRUNO, Confederazione Cobas, Pisa; Caterina SBROZZI,
impiegata amministrativa, Comune di Torino; Andrea GUAZZETTO, RSA
FLAICA-CUB, Cooperatore impiegato c/o Biblioteche Università degli
Studi di Torino; Alessandro SALZA, RSA FLAICA-CUB Cooperatore
impiegato c/o Biblioteche Università degli Studi di Torino; Gualtiero
ALUNNI Comitato Politico Nazionale PRC; Manuela PALERMI, direttore de
"La Rinascita della Sinistra"; Rita URGESI-Caterina PASSIATORE-Luca
PASSARO-Gianni AMORUSO-Giuseppina ATTIVISSIMO-Enzo VINCI e Maria
Teresa MARINOSCI ispettori del lavoro della direzione provinciale di
Taranto; avvocato Stefano Palmisano - patrocinante cause vittime ILVA
di Taranto e Petrolchimico di Brindisi; dott.Gino STASI - Medicina
Democratica Brindisi; avv. Fausto SOGGIA nel processo contro Riva
dell'ILVA - Foro di Taranto; Silvana FRANGELLA Responsabile Servizi
Comunicazione Circoscrizione 9 Torino; Francesco SALE - PdCI sez. "U.
Terracini", San Miniato (PI); Fabio ZAYED - Fotografo, Roma; Maila
IACOVELLI - Fotografa, Roma. Federico GIUSTI, RSU-Cobas, Comune di
Pisa. Gianmaria VENTURI, Rsa-Rls USI AIT Coop. Sociale "29 Giugno",
appalto Università di Roma 3. Roberto MARTELLI, Rsa Rls USI AIT Coop
Sociale Aspic, Roma. Avv.Roberto LA MACCHIA ( Presidente Giuristi
Democratici ) - Avv. parte civile per i lavoratori TK Fim-Cisl.
Avv.BONETTO Sergio - Avv. parte civile per i lavoratori TK Fiom-Cgil.
Avv.POLI Elena -Avv. parte civile per i lavoratori TK Fiom-Cgil. Avv.
NAPOLI MariaGrazia- parte civile per i lavoratori TK Fiom-Cgil.
Piergiorgio CORRADIN, fotografo ed educatore socio assistenziale
(Torino). Laura LA PLACA, RLS Poste Italiane – Milano. Marco VILLANI,
RLS Banca Nazionale del Lavoro –MI. Renato POMARI, RLS della RSU IBM
Vimercate (MI). Alessandro PELLEGATTA, RLS Trenitalia – Milano. Alfio
SCIRE', RSU ATM-Azienda Trasporti Milanesi-MI. Giampiero ORSI, RSA
ATM-Azienda Trasporti Milanesi. Mario POSADINU, RLS/RSU Nord Servizi
(app.ferr. )-MI. Davide BARILLARI, RSU IBM VImercate (MI). Domenico
LEONARDI, RLS SEA SpA Linate (MI). Giancarlo MANENTI, RLS SEA Handling
SpA Linate(MI). Giovanni FRUSTILLO, RLS ALHA Cargo Malpensa, (VA).
Paolo TRESOLDI, RLS SEA Handling SpA Malpensa,(VA). Anna AZZIMONTI,
RLS Milano Ristorazione Malpensa. Alessandro LA PIANA, RLS Alitalia
Malpensa.(VA). Stefano GUERRESCHI, RLS Banca Nazionale del Lavoro-Mi.
Michele SALVI , RLS Regione Lombardia. Giovanna FRISOLI, RSU Comune di
Milano. Gianfranco MANERA, RSU Comune di Milano. Gianluca CASSINA, RLS
SACBO Orio al Serio (BG). Riccardo CASALI, RLS SACBO Orio al Serio
(BG). Giorgio ZANUTTO, RLS Carive-Gruppo IntesaSanpaolo-VE. Roberto DE
PAOLIS, RLS Trenitalia – Emilia-Romagna. Edoardo BAI, Medico Gruppo
Prevenzione luoghi di lavoro ReteLombardia Salute. Enzo MANDELLI,
Medico Gruppo Prevenzione luoghi di lavoro ReteLombardia Salute.
Sergio MARSICANO, Medico Gruppo Prevenzione luoghi di lavoro
ReteLombardia Salute. Gianalessandro MORONI, Medico Gruppo Prevenzione
luoghi di lavoro ReteLombardia Salute. Tullio QUAIANNI, Medico Gruppo
Prevenzione luoghi di lavoro ReteLombardia Salute. Simone FIERUCCI RLS
Pirelli (FI). Giggi DROMEDARI, Tecnico della Prevenzione, Delegato
RSU Asl Rm G. Franco BOSISIO operaio RSU CGIL SIAC Bergamo. Massimo
MERGONI, operaio RSU CGIL Telecom. Fausto MOTTA, operaio RSU CGIL
Tasselli Suzzara (MN). Fabrizio ALLEGRETTI, operaio RSU CGIL IVECO
Suzzara (MN), Marco CASALI, operaio RSU CGIL Mec Carni Marcaria (MN).
Emiliano MAFFEZZONI, RSU CGIL Mec Carni Marcaria (MN). Massimo
TREVISI, dipendente Comune di Mantova. Giancarlo LATINI SPI CGIL
Mantova. Monica PERUGINI, consigliere provinciale Mantova. Carlo
GRASSI, assessore provinciale al lavoro Mantova. Rosana DE BONI
operaia coop sociale Mantova. Nadia SITTA operaia Lubiam Mantova.
Salvatore PALUMBO, operaio Fincantieri Palermo. Mauro GEMMA -
coordinatore L'ERNESTO regione Piemonte. Stefano BARBIERI -
coordinatore L'ERNESTO Alessandria. Mirco SOLERO - segreteria
federazione PRC di Torino (Area L'ERNESTO). Josè SALINAS, responsabile
della commissione Immigrazione del PRC-Torino. Vittorio RANGHINO,
Assemblea "No Gelmini", Torino. M.Vittoria MOLINARI segretaria circolo
PRC Villaggio Breda-Roma e Presidente Collegio di Garanzia della
Federazione di Roma. Giuseppe CARROCCIA, segretario della Federazione
di Roma del Partito della Rifondazione Comunista. Pili GESUINA
impiegata – Nuoro. NIEDDU Francesco (Franceschino) impiegato – Nuoro.
Giancarlo TORRICELLI, segretario regionale PRC Lazio. Ippazio STEFÀNO
Sindaco di Taranto. Gianni FLORIDO, Presidente della Provincia di
Taranto. Franco GENTILE, segr. prov. Rifondazione Comunista.
Raffaele TRISCHITTA, RSU SNATER di T.I. Sparale, Roma. Franca MASSA,
insegnante del CTP Drovetti di Torino. Renato BUONANNO, dipendente
della Provincia di Torino. Donato MATTEI - Consigliere Municipio XI,
Roma. Giovanni TRUPO -Pensionato- Torino. Marina CARTA, Rsa Novarcops
Novara. Francesca FABBRI, Direttivo Provinciale FIlcams Cgil, Genova.
Renato PATRITO /Segretario Provinciale PRC TORINO. Valentina
VALENTINI, giornalista di "Rinascita, quotidiano on-line", Velletri
(Roma). Sergio DALMASSO, consigliere regionale PRC del Piemonte.
Francesco BUONAVITA, FIOM CGIL TORINO. Giambattista MORTELLARO,
Circolo Prc Nichelino (To). Michele GIAMBARBA, Presidente "
Associazione per la Costituente Comunista- Molise". Giuseppe RAIOLA -
Cub Scuola Reggio Emilia. Michelangelo BONOMOLO, Consigliere Regionale
del Molise (indipendente di sinistra). Mario CORTICELLI, Capogruppo
Gruppo Consiliare "Comunisti Italiani - Centrosinistra per Argelato",
Argelato (BO). Ilaria CALLEGARI, studentessa, Piossasco (To).
BALLISTRERI Cataldo, RSU FIOM-CGIL FIAT Powertrain Mirafiori, Torino.
CAMMARATA Calogero, RSU FIOM-CGIL FIAT Powertrain Mirafiori, Torino.
COSTA Giuseppe, FIOM-CGIL FIAT Powertrain Mirafiori, Torino. FANARI
Fabrizio, FIOM-CGIL FIAT Powertrain Mirafiori. GRILLO Giacomo,
FIOM-CGIL FIAT Powertrain Mirafiori, Torino. LOI Angelo, FIOM-CGIL,
FIAT Powertrain Mirafiori, Torino. LUONGO Caterina, RSU FIOM-CGIL,
FIAT Powertrain Mirafiori, Torino. MONTECALVO Prudenza, alias
Fiorella, FIOM-CGIL, FIAT Powertrain Mirafiori, Torino. NAPOLITANO
Stefano, RSU FIOM-CGIL, FIAT Powertrain Mirafiori, Torino. MODICA
Giovanni, FIOM-CGIL, FIAT Powertrain Mirafiori, Torino. Sabino
VINETTI, lavoratore FIAT Powertrain Mirafiori, Torino. D'AMBROSIO
Nicola, FIOM-CGIL, FIAT Powertrain Mirafiori, Torino. ARZILLI Franco,
FIOM-CGIL, FIAT Powertrain Mirafiori, Torino. Alessandro GIARDIELLO,
Responsabile Nazionale PRC Dipartimento del Partito sui luoghi di
Lavoro. Simone GRISA - Fiom BG (Same) Giuseppe SEVERGNINI - Fiom BG
(Same).
 
 
 
 
Adesioni collettive
 
Assemblea Lavoratori Autoconvocati ; SLAI-COBAS per il sindacato di
classe; Comitato "6 dicembre" – Torino; Comitato "5 aprile" – Roma;
Cittadini contro l'amianto della provincia di Cremona; Confederazione
Unitaria di Base; FLMUniti-CUB; Sindacato dei Lavoratori, SdL,
Segreteria Nazionale; Fiom provinciale, TARANTO. Rete 28 Aprile di
Genova. Federazione Regionale CUB Piemonte; Federazione Regionale
RDB-CUB Piemonte; Federazione Regionale RdB-CUB Pubblico Impiego;
Federazione Regionale F.L.M.U.- CUB Piemonte; Federazione Regionale
RdB-CUB Servizi Torino; FLMUniti-CUB Bologna; Coordinamento Nazionale
delle RdB/CUB Ministero delle Economia e delle Finanze; CUB SALLCA
(bancari e assicurativi); Rivista dei macchinisti delle FS "ANCORA IN
MARCIA"; Redazione della rivista "Le lotte dei pensionati"; Unione
Sindacale Italiana USI - Federazione di Roma; USI-Ait, Rimini;
Collettivo Lavoratori Comdata; Sindacato Lavoratori in Lotta per il
Sindacato di Classe; Medicina Democratica; Associazione "12 giugno"
Taranto-Brindisi; Associazione Famigliari vittime Amianto Casale
Monferrato. AL-Cobas CUB Milano; AL-Cobas CUB Regione Lombardia;
Sindacato dei Lavoratori-SdL, di Chivasso (To); SLAI Cobas
dell'Azienda Ospedaliera "Monaldi" di Napoli; Confederazione Cobas
Piemonte; RdB della struttura zonale INPS - Roma Centro; Gli RSPP
aderenti alla FIRAS-SPPL; lavoratrici e i lavoratori di Primomaggio.
Coordinamento Lavoratori Scuola Lombardia "3 ottobre". Comune di
Taranto. Provincia di Taranto. Collettivo "Iqbal Masih", Lecce;
Comitato No-Expo, Milano; Associazione di volontariato ALJ ONLUS,
Bologna e provincia; Assemblea d'Ateneo "NoGelmini" di Bologna.
Assemblea No-Gelmini, Torino. Assemblea No-Tremonti, Politecnico di
Torino. Resistenza Universitaria - La Sapienza (Roma). Network
Antagonista Torinese; CSOA Askatasuna; CSA Murazzi; Collettivo
Universitario Autonomo; Collettivo Studenti autorganizzati; Proletari@
- comunicazione militante; Network Barletta@libero; Assemblea
Permanente NO F-35 Novara-Castano I°(Mi). Associazione Iskra,
Cilavegna (Pv).Piattaforma Comunista; P-CARC Piemonte e Lombardia;
Proletari Comunisti; Redazione Daszebao; Partito Umanista; L'altra
Lombardia - SU LA TESTA; Ravenna Viva; Circolo PRC "Marcos" del
territorio delle Terre d'Acqua (prov. Di Bologna); Partito di
Alternativa Comunista; Redazione del periodico "Lavoro e salute";
Città di Nichelino (TO); Circolo PRC 25 Aprile - San Miniato (Pisa);
Associazione Solidarietà Proletaria; Circolo di Rifondazione Comunista
di Sabaudia (LT); Rete Antifascista Bergamasca; Ultras Ternana;
Brigata Germinal Cimarelli; Rifondazione Comunista, Circolo di
Colonia; Associazione marxista Unità Comunista; Collettivo
Collegamenti Internazionalisti di Bergamo; Associazione Pianeta Futuro
per la Costituente Comunista – Pisa; Partito dei Comunisti Italiani;
Collettivo studentesco Liberamente – Taranto; Movimento Femminista
Proletario Rivoluzionario; Associazione "Spot the Difference". Teatro
delle Ceneri, Bologna. Antagonismo Studentesco, Novara. Circolo PRC di
Bussoleno - Valle Susa. Associazione "Linea 5", Molfetta (Ba). Partito
dei Comunisti Italiani, Federazione di Mantova. Federazione Autisti
Operai della regione Veneto, aderente a SLAI Cobas per il sindacato di
classe. Collettivo Politico MILITANZ Casa del Popolo (CdP), per
l'Autorganizzazione sociale, Sant'Antimo (Na). PRIMOMAGGIO.
Partito Comunista Dei Lavoratori. Circolo Internazionalista "Josè
Carlos Mariàtegui", Torino. Ultras "Bravi Ragazzi", Juventus Curva
Sud (To). Partito della Rifondazione Comunista, Federazione di Roma.
Collettivo Comunista (marxista-leninista) di Nuoro. Comitato regionale
PRC Lazio. Red block di Ravenna. L'Ernesto. Centro Occupato
Autogestito T28, via dei Transiti 28, Milano. Circolo di Rifondazione
Comunista "Tina Modotti" di Palermo. Federazione di Bergamo del PDCI.
Redazione del sito www.sottolebandieredelmarxismo.it. Red Block
Palermo (organizzazione giovanile di proletari comunisti Palermo). PRC
- Federazione di Torino.
 
Di Annalisa (pubblicato @ 12:29:12 in In Italia, linkato 1696 volte)
....
6 dicembre 2007: strage di 7 operai alla ThyssenKrupp di Torino
6 dicembre 2008: non dimentichiamo tutte le stragi e morti sul lavoro
Nel mezzo altre centinaia di morti, altre migliaia di feriti:
la guerra quotidiana dei capitalisti contro i lavoratori.
 
Partecipiamo tutti alla manifestazione di Torino del 6 dicembre
Concentramento di fronte allo stabilimento ThyssenKrupp
Corso Regina Margherita 400, ore 09.30
 
Comunicato redatto da:
Le lavoratrici e i lavoratori delle redazioni di Primomaggio
foglio per il collegamento tra lavoratori, precari, disoccupati
primomaggio.info@virgilio.it
 
 
AL LAVORO, NON ALLA GUERRA
 
Contro il capitalismo, per la sicurezza e la salute dei lavoratori
 
Ad un anno dalla strage alla Thyssen-Krupp di Torino le morti e gli infortuni sui luoghi di lavoro proseguono; dopo aver versato mille volte “lacrime di coccodrillo” ed aver promesso altre mille volte “ora basta” le istituzioni, i partiti e i sindacati di regime hanno lasciato che tutto continuasse come sempre; questo governo, anzi, si è impegnato da subito nello smantellamento di quel poco che era stato realizzato sull’onda emotiva proprio della strage di Torino ed è verosimile pensare che nella prossima fase le cose peggioreranno ulteriormente perché la crisi che si sta sviluppando diminuisce il lavoro disponibile e fa aumentare il ricatto sui lavoratori.
 
Nel sistema politico, economico e sociale in cui viviamo - il capitalismo – ciò che “conta” è la realizzazione di profitto; poiché la sicurezza è un costo, questo sistema non esita e non esiterà a mettere a repentaglio la nostra sicurezza, la nostra salute e infine la nostra stessa vita pur di risparmiare e guadagnare. Qualcuno fa finta di scandalizzarsi, qualcuno si scandalizza davvero. Ma perché dovrebbe essere diversamente? Nel capitalismo, per definizione, si fanno gli interessi dei capitalisti. Una società in cui si considerano prioritari gli interessi sociali dei lavoratori si chiama un altro modo, si chiama socialismo. Nella società in cui viviamo ogni legge che non tuteli adeguatamente gli interessi dei padroni resta inapplicata oppure viene modificata.
 
Prendiamo il Testo unico sulla sicurezza approvato qualche mese fa, la cui unica innovazione concreta era forse l’ipotesi di arresto per i padroni responsabili di infortuni gravi. Un po’ di pressioni da parte della Confindustria e il governo Prodi ha trasformato quella misura in una lieve sanzione pecuniaria. Una multa, insomma, che si aggiunge ai  milioni di multe non pagate e che, ove anche pagata, non farebbe alle imprese né caldo né freddo.
 
Come se non bastasse, il 18 settembre scorso il ministro Sacconi ha emesso una “direttiva” nella quale suggerisce agli ispettori di andarci piano con i controlli e di sottoporre la sicurezza alla “concertazione” tra le parti sociali, confidando sul fatto che in questa fase storica i rapporti di forza sono pesantemente sbilanciati a favore del padronato.
E prima ancora, il provvedimento che detassa gli straordinari (Legge 126/24 del luglio 2008) e quello sulla deregolamentazione del mercato del lavoro (Legge 133 del 5 agosto 2008).
 
Che le ASL non controllino granché lo sappiamo (o perché qualche ispettore è anche consulente delle imprese o perché pensa “in buona fede”, diciamo così, che ad applicare integralmente la legge poi le imprese chiudono e si perdono posti di lavoro); spesso anche i sindacati chiudono un occhio in cambio di qualche elemosina economica da presentare ai lavoratori per dimostrare che il sindacato, lui sì, che ottiene “risultati concreti”.
 
Quelle rare volte che i padroni vengono condannati, le pene sono lievissime o inesistenti; quasi sempre inapplicate. Se non basta, c’è sempre un qualche indulto. Se “va bene”, c’è qualche risarcimento economico, ma intanto i lavoratori continuano a morire e ad infortunarsi.
 
Come dichiarò qualche mese fa Bombassei, vice-presidente di Confindustria, il problema non è la repressione, ma la prevenzione. Giusto, a quelli come Bombassei bisognerebbe renderli inoffensivi preventivamente perché quando uno ormai è morto che se ne fa, in effetti, della condanna del padrone? Se ne fanno qualcosa le famiglie, certo, ma qui il problema è come si evitano i morti, non come si pagano i risarcimenti (che spesso però non vengono neppure pagati).
 
Ora, si può anche dire - come però si dice quasi sempre a sproposito - che sono i lavoratori stessi, talvolta, che sottovalutano i rischi che corrono. Questo non avviene per istinto suicida, ma perché i lavoratori vengono spinti dai padroni e dai capi a non farla tanto lunga e a farsi piacere il modo in cui si lavora “comunemente”, anzi, a considerarlo il modo “normale” di lavorare; ma quel modo non ha nulla di naturale perché è studiato appositamente per realizzare il massimo profitto e non certo per difendere la salute e la sicurezza dei lavoratori. È quindi illusorio pensare di difendere efficacemente salute e sicurezza dei lavoratori senza mettere in discussione il modo - e dunque il mondo - in cui si lavora. 
 
Il problema della sicurezza e della salute nei luoghi di lavoro non si risolve né in Parlamento, dove le leggi dei padroni si scrivono, né in tribunale, dove le leggi dei padroni si applicano, ma “si risolve” - se così si può dire - nella dinamica dello scontro di classe tra lavoratori e capitalisti. Ai padroni, il rispetto delle norme non si può chiedere, si deve imporre.
 
E affinché questo sia possibile è necessario che i lavoratori si organizzino dal basso andando oltre le proprie specifiche condizioni. Questo è lo spirito che anima i collettivi di Primomaggio: essere strumento di confronto e organizzazione tra lavoratori, italiani e immigrati, del Nord e del Sud, precari, disoccupati o a tempo indeterminato, sindacalizzati o meno… per realizzare quell’unità di classe senza la quale può solo dilagare la “guerra tra poveri” che il padrone usa per mantenere il proprio comando.
 
Il nostro, è il punto di vista di lavoratori che hanno compreso che il problema non è il singolo padrone, ma l’ insieme di tutti i padroni, ivi compresi quelli “buoni” (Marchionne) o meno buoni (Calearo) con cui una certa “sinistra” vorrebbe farci stipulare “patti tra produttori”. Siamo lavoratori anti-capitalisti che hanno deciso di unirsi ed organizzarsi, aldilà delle differenze sindacali, nazionali, contrattuali…, per unire ciò che il padrone cerca ogni giorno di dividere. Perché prima che a qualunque nazionalità, prima che a qualunque categoria, prima che a qualunque sindacato, noi apparteniamo ad un’unica classe.
 
Come sappiamo bene, la maggiore quantità di infortuni si concentra tra i precari, i lavoratori “a nero”, gli immigrati... Il perché è evidente. Se sei precario e ti rifiuti di svolgere una certa mansione ti sbattono fuori o non ti rinnovano il contratto; senza tanti complimenti. Ora, a uno, a due, a tre posti di lavoro, un lavoratore può anche rinunciare, ma prima o poi qualche posto deve accettarlo altrimenti non mangia. I lavoratori immigrati, ad esempio, quando perdono il lavoro perdono anche il permesso di soggiorno.
 
Ecco allora che la questione della precarietà sociale e lavorativa diventa una questione decisiva non solo per i diritti, non solo per il salario, ma anche per la sicurezza perché più i lavoratori si indeboliscono e più la loro sicurezza e salute sono a rischio.
 
Questo è il motivo per cui stiamo conducendo da questa estate, assieme ad altri collettivi e movimenti di lavoratori e delegati, una campagna contro l’attacco al contratto nazionale di lavoro (CCNL) sferrato dalla Confindustria e dai sindacati confederali (con la parziale ed ambigua eccezione della CGIL) per spostare il peso della contrattazione il più possibile sul secondo livello - che ha solo il 10% dei lavoratori - e restringere le norme sulla rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro, cioè sottomettere completamente RSU e RLS alle segreterie del sindacato di regime.
 
E questa è anche la ragione per cui ci siamo battuti contro il “pacchetto Treu” e la legge Biagi, non a caso promosse l'una dal centro-sinistra (con l'appoggio del PRC e della CGIL) e l'altra dal centro-destra.
 
Non tanto per impedire la loro applicazione - obbiettivo al di sopra delle nostri forze - quanto per segnalare che quando si tratta di fare gli interessi dei padroni (industriali o banchieri che siano) tutto lo schieramento parlamentare (dal PRC ad AN) e sindacale (dalla CGIL all'UGL), salvo distinguo più che altro di facciata, si ritrova nella logica neo-corporativa del “patto dei produttori” che vorrebbe unire padroni e lavoratori nel cosiddetto “interesse generale del paese” e che si risolve in sostanza nella ulteriore sottomissione dei lavoratori al capitale.
 
Più i lavoratori corrono rischi e meno guadagnano. Sembra un paradosso, ma non è un paradosso: è il capitalismo. Ecco perché, come avrebbe detto un vecchio compagno di cui si ricomincia a parlare in questa epoca di tracolli finanziari, a dare un calcio nel culo al capitalismo i lavoratori non hanno nulla da perdere, se non le proprie catene. Sono i padroni che hanno tutto da perdere.
 
Loro, senza di noi, non potrebbero vivere; noi, senza di loro, vivremmo meglio. Anzi, vivremmo.
 
 
 
Torino, 6 dicembre 2008
 
Di Annalisa (pubblicato @ 11:15:00 in In Italia, linkato 765 volte)

Licio Gelli

 

E LA SUA METASTASI...

 
Di Annalisa (pubblicato @ 11:00:00 in En español, linkato 869 volte)
 

(Uribe y Vicente Fox)

Sin dudas la reciente visita en México del presidente de Colombia Álvaro Uribe,  ha sido algo más de lo que ha salido en la prensa del país  y de toda América  latina.

Formalmente Uribe parece que haya viajado al país centroamericano  para pedir a su homólogo Felipe Calderón que solicite  a los Estados Unidos la firma del TLC (Tratado de Libre Comercio) con Colombia  que está congelada desde meses en el Congreso.

“Todo lo que  diga el Presidente Calderón al oído de las autoridades, de los medios de comunicación y del pueblo norteamericano le ayuda mucho a Colombia... le pedí esa ayuda al presidente Calderón” explicó  Álvaro Uribe el lunes 10 de noviembre, en su tercer  y último día de visitas en el país.
 
Los dos presidentes hablaron  también de algunos aspectos relacionados con el Tratado de Libre Comercio entre los dos paises, concordando sobre el hecho de que algunos sectores comerciales excluidos hasta ahora en el tratado deberían ser tenidos en mayor consideración.
Uribe ha expresado también su solidaridad al Gobierno de Calderón y al  país por el “gran  esfuerzo” en la lucha contra el narcotráfico y la criminalidad, declarando en una rueda de prensa que Colombia y México cooperarán más en ese sentido, pero declarándose profundamente en contra a la depenalización de algunas drogas, contrariamente a la recién propuesta de los presidentes de Honduras, Manuel Zelaya y del mismo Felipe Calderón.
 
El encuentro con la derecha latinoamericana – La cumbre al Centro Fox...
 
Seguramente no han sido estas las verdaderas razones del viaje de Álvaro Uribe. En los días inmediatamente precedentes   la visita oficial a Los Pinos, residencia de Felipe Calderón, en el estado de Guanajuato,  a San Cristóbal, Álvaro Uribe  tuvo un discurso público sobre el tema de la “Seguridad democrática” en el Centro Fox, ambigua estructura creada y dirigida por el ex presidente mexicano Vicente Fox, donde se desarrollaba la cumbre San Cristóbal “Humanismo Eficaz”, organizado por la Internacional Demócrata del Centro (IDC). Estaban presentes además de los representantes de los 110 partidos políticos de derecha de 88 paises diferentes que aderieron, también el director de la Policía colombiana y el gobernador de Guanajuato, el ultra conservador Manuel Oliva.
 
Estaba también Eduardo Fernández, vicepresidente de la Organización Demócrata Cristiana de América (ODCA),  que tiene como afiliada la misma IDC y qué reune los partidos de tendencia demócrata cristiana en América latina, ya acusada de representar las intenciones golpistas de Washington en la región y de haber participado al golpe de Estado en Chile en 1973 y en Venezuela en 2002.
 
Un ex presidente de la ODCA, el político católico Eduardo Fernández del COPEI (integrante de IDC) hizo el trámite entre España y Venezuela en la organización del golpe contra Chávez. Unos dias antes del 11 de abril 2002 estaba en Madrid y luego en  Washington donde participó a una reunión de la ODCA.
 
También no hubiera podido faltar a la cumbre a Guanjuato, Yon Goicoechea, leader del movimiento estudiantil venezolano, ganador del premio Milton Friedman por sus méritos en la lucha en el avance por la libertad en el mundo. En realidad el premio Friedman entregado a Goicoechea, que consiste en 500 mil dólares, es solamente una de las diferentes maneras que los Estados Unidos han inventado para financiar en Venezuela la oposición interna a Hugo Chávez. Goicoechea en su intervención en la cumbre de San Cristóbal ha denunciado que el crimen y el narcotráfico están prácticamente dominando todo el país y que el presidente Chávez es totalmente incapaz de garantizar la seguridad de la población. Ha además denunciado que el país está invirtiendo 80 veces más en armamento de guerra que en la seguridad interna. "A esto se suma un escenario de violencia política en el que se organizan grupos irregularmente armados desde el Estado para reprimir", sostuvo finalmente  el joven opositor en la Cumbre.
 
Parece previsto su discurso (si pensamos al premio recibido) y también paradójico si se tiene en cuenta que estaba presente  el huésped de honor Álvaro Uribe, qué notoriamente es un óptimo conocedor de corrupción, grupos armados irregulares y narcotraficantes.
 
... y el con la extrema derecha mexicana – El Yunque y el caso Sucumbíos
 
Muchos han sido los encuentros que tuvo Uribe con varios representantes de la asociación mexicana de ultra derecha  El Yunque.
Además del gobernador del Estado de Guanjuato, Manuel Oliva, miembro del Yunque, Álvaro Uribe se encontró privatamente con algunas asociaciones civiles entre las cuales “Mejor Sociedad, Mejor Gobierno” y “Consejo Ciudadano por la Seguridad Pública y la Justicia Penal A.C.”
Y propio mientras en esos días en México,  Uribe era declarado persona non grata por varias asociaciones en defensa de los derechos humanos entre las cuales la LIMEDDH, (Liga Méxicana Por la Defensa de los Derechos Humanos) y la Asociación de Padres y Familiares de las Víctimas de la masacre de Sucumbiós, se desvelan detalles de una conversación con José Antonio Ortega, presidente del Consejo Ciudadano para la Seguridad Pública y la Hjusticia Penal A.C. y además dirigente del Yunque.
 
Coloquio expresamente solicitado para entregar personalmente al presidente colombiano copia de la demanda penal que él mismo y el presidente de “Mejor Sociedad, Mejor Gobierno”, Guillermo Velazco Arzac (él también vinculado con el Yunque) presentaron a la Fiscalía un mes después de la masacre de los cuatro jóvenes mexicanos en Ecuador, en  contra de  Lucía Morett la unica sobreviviente que actualmente vive en Nicaragua y en contra de otros 15 jovenes  entre los cuales están los nombres de los cuatro fallecidos, por el crimen de terrorismo .
El  Yunque, desde los primeros dias en que se reveló la noticia que en Ecuador estaban jovenes mexicanos, buscó con una difamatoria campaña de denigración conducida por los más importantes medios de comunicación del país de acusarlos de estar proyectando “actos de terrorismo” en suelo mexicano y los acusó de ser integrantes sea de las FARC que del EPR (Ejército Popular Revolucionario) el más importante movimiento armado del país.
José Antonio Ortega durante su coloquio con Álvaro Uribe ha abordado el tema de la presencia en México del EPR y no se ha dejado escapar la ocasión de criminalizar la actividad politíca de Antonio Pavel, otro sobreviviemte de Sucumbiós, miembro de la Direccíón Colectiva del Comité Central del Partido Comunista, activista en la reciente huelga de los maestros en el Estado de Morelos, señalando su nombre al presidente colombiano que ha agradecido la “sociedad civil” presente a ese encuentro por la colaboración y ha pedido explícitamente al embajador colombiano en México, Luis Camilo Osorio,  de ofrecer toda la ayuda necesaria y de dar seguimiento constante a los procedimentos penales contra los jovenes .
 
No es un caso que Luis Camilo Osorio haya precenciado al encuentro.
La  LIMEDDH y la Asociación de Padres y Familiares de las Víctimas de Sucumbíos cada mes organizan varias actividaes públicas frente a la embajada de Colombia en México. Cada primero del mes entregan a la representancia diplomática un boletín en donde se abordan los temas de las violaciones de los derechos humanos en Colombia y se dibuja un perfil detallado de la persona del mismo embajador, acusado varias veces de haber ocultado las denuncias contra los paramilitares y narcotraficantes y de haber manipulado y subtraido a la acción penal graves actos  de violacciones de derechos humanos cuando ocupaba el cargo de Fiscal General en su país.
Los boletines quieren ser tambíen un momento dedicado al rescate de la memoria de Verónica, Sorel,  Juan Gonzales y Fernando y por eso un más extenso espacio es dedicado a su vida, a sus sueños y a lo que eran y lo que deseaban ser.
 
La senadora Rosario Ibarra de Piedra ha entregado a la Procura General de la República más de 12 mil firmas recogidas pidiendo garantías por la seguridad y libertad de Lucía Morett en vista de un probable regreso de la joven en el país y el ritiro de la demandas contra los demás 15 jovenes pidiendo el fin de la criminalización de la protesta social  y de las ideas.
 
Probablemente Uribe y Calderón han hablado también del caso Morett, pero parece siempre más evidente que a la luz de esos acontecimientos, un regreso a México de la joven mexicana no es  al momento deseable para ella.
 
 

Fotografie del 05/12/2008

Anteprima - Clicca per ingrandire
Di Annalisa (pubblicato @ 15:15:44, vista 1644 volte)
Di lavoro si muore  ...
 
Ci sono 2099 persone collegate

< dicembre 2008 >
L
M
M
G
V
S
D
1
2
3
4
5
6
7
8
9
12
14
17
19
22
24
25
28
30
       
             

Cerca per parola chiave
 

Titolo
Antifascismo (14)
Anti-mafia (13)
Appuntamenti (84)
Argentina (10)
Boicottaggio Israele (5)
Bolivia (12)
Brevi (1)
Briciole/Migas (60)
Cile/Chile (16)
Colombia (103)
Conferenza Mondiale delle Donne - Caracas 2011 (3)
Controvideo (1)
Cosa si stanno dicendo?/Qué se dicen? (2)
Cuba (8)
Diario boliviano (3)
Dis-informazione/Des-información (69)
Ecuador (4)
El Salvador (1)
En español (58)
Fondazione Neruda/Fundación Neruda (6)
Haiti (4)
Honduras (29)
Humor (20)
Il mondo/El mundo (44)
Immagini/Imagenes (42)
In Italia (119)
Insieme per il Trullo (7)
Interviste (9)
Invito alla lettura/Invitación a la lectura (26)
La memoria (21)
La peggiore/La peor (7)
Lavoro (8)
Lettere/Cartas (29)
Libia (1)
LIMEDDH (26)
Mapuche (16)
Messico (48)
Musica (6)
Nigeria/Il Mend (9)
Non solo poesia (25)
Palestina/Medio Oriente (6)
Paraguay (3)
Perù (24)
Poesia (4)
Poesie mie/Mis Poemas (18)
Repubblica Dominicana (6)
Segnalo/Recomiendo (6)
Società/Sociedad (25)
Traduzioni/Traducciones (16)
Uruguay (4)
Venezuela (21)

Catalogati per mese:
Novembre 2005
Dicembre 2005
Gennaio 2006
Febbraio 2006
Marzo 2006
Aprile 2006
Maggio 2006
Giugno 2006
Luglio 2006
Agosto 2006
Settembre 2006
Ottobre 2006
Novembre 2006
Dicembre 2006
Gennaio 2007
Febbraio 2007
Marzo 2007
Aprile 2007
Maggio 2007
Giugno 2007
Luglio 2007
Agosto 2007
Settembre 2007
Ottobre 2007
Novembre 2007
Dicembre 2007
Gennaio 2008
Febbraio 2008
Marzo 2008
Aprile 2008
Maggio 2008
Giugno 2008
Luglio 2008
Agosto 2008
Settembre 2008
Ottobre 2008
Novembre 2008
Dicembre 2008
Gennaio 2009
Febbraio 2009
Marzo 2009
Aprile 2009
Maggio 2009
Giugno 2009
Luglio 2009
Agosto 2009
Settembre 2009
Ottobre 2009
Novembre 2009
Dicembre 2009
Gennaio 2010
Febbraio 2010
Marzo 2010
Aprile 2010
Maggio 2010
Giugno 2010
Luglio 2010
Agosto 2010
Settembre 2010
Ottobre 2010
Novembre 2010
Dicembre 2010
Gennaio 2011
Febbraio 2011
Marzo 2011
Aprile 2011
Maggio 2011
Giugno 2011
Luglio 2011
Agosto 2011
Settembre 2011
Ottobre 2011
Novembre 2011
Dicembre 2011
Gennaio 2012
Febbraio 2012
Marzo 2012
Aprile 2012
Maggio 2012
Giugno 2012
Luglio 2012
Agosto 2012
Settembre 2012
Ottobre 2012
Novembre 2012
Dicembre 2012
Gennaio 2013
Febbraio 2013
Marzo 2013
Aprile 2013
Maggio 2013
Giugno 2013
Luglio 2013
Agosto 2013
Settembre 2013
Ottobre 2013
Novembre 2013
Dicembre 2013
Gennaio 2014
Febbraio 2014
Marzo 2014
Aprile 2014
Maggio 2014
Giugno 2014
Luglio 2014
Agosto 2014
Settembre 2014
Ottobre 2014
Novembre 2014
Dicembre 2014
Gennaio 2015
Febbraio 2015
Marzo 2015
Aprile 2015
Maggio 2015
Giugno 2015
Luglio 2015
Agosto 2015
Settembre 2015
Ottobre 2015
Novembre 2015
Dicembre 2015
Gennaio 2016
Febbraio 2016
Marzo 2016
Aprile 2016
Maggio 2016
Giugno 2016
Luglio 2016
Agosto 2016
Settembre 2016
Ottobre 2016
Novembre 2016
Dicembre 2016
Gennaio 2017
Febbraio 2017
Marzo 2017
Aprile 2017
Maggio 2017
Giugno 2017
Luglio 2017
Agosto 2017
Settembre 2017
Ottobre 2017
Novembre 2017
Dicembre 2017
Gennaio 2018
Febbraio 2018
Marzo 2018
Aprile 2018
Maggio 2018
Giugno 2018
Luglio 2018
Agosto 2018
Settembre 2018
Ottobre 2018
Novembre 2018
Dicembre 2018
Gennaio 2019
Febbraio 2019
Marzo 2019
Aprile 2019
Maggio 2019
Giugno 2019
Luglio 2019
Agosto 2019
Settembre 2019
Ottobre 2019
Novembre 2019
Dicembre 2019
Gennaio 2020
Febbraio 2020
Marzo 2020
Aprile 2020
Maggio 2020
Giugno 2020
Luglio 2020
Agosto 2020
Settembre 2020
Ottobre 2020
Novembre 2020
Dicembre 2020
Gennaio 2021
Febbraio 2021
Marzo 2021
Aprile 2021
Maggio 2021
Giugno 2021
Luglio 2021
Agosto 2021
Settembre 2021
Ottobre 2021
Novembre 2021
Dicembre 2021
Gennaio 2022
Febbraio 2022
Marzo 2022
Aprile 2022
Maggio 2022
Giugno 2022
Luglio 2022
Agosto 2022
Settembre 2022
Ottobre 2022
Novembre 2022
Dicembre 2022
Gennaio 2023
Febbraio 2023
Marzo 2023
Aprile 2023
Maggio 2023
Giugno 2023
Luglio 2023
Agosto 2023
Settembre 2023
Ottobre 2023
Novembre 2023
Dicembre 2023
Gennaio 2024
Febbraio 2024
Marzo 2024
Aprile 2024
Maggio 2024
Giugno 2024
Luglio 2024
Agosto 2024
Settembre 2024
Ottobre 2024
Novembre 2024
Dicembre 2024
Gennaio 2025
Febbraio 2025
Marzo 2025
Aprile 2025
Maggio 2025
Giugno 2025
Luglio 2025
Agosto 2025
Settembre 2025
Ottobre 2025
Novembre 2025

Gli interventi più cliccati

Ultimi commenti:
Ricordi quelle famos...
27/07/2010 @ 21:54:42
Di Titus
Leggetevi TUTTI ques...
27/07/2010 @ 18:21:46
Di Francesco
Enzo Tiezzi é scompa...
27/07/2010 @ 11:25:00
Di paolo manzelli
a quando la notizia ...
27/07/2010 @ 10:23:31
Di bruno rosa
La banalizaciòn del ...
26/07/2010 @ 23:39:57
Di sandra
Un ultimo appunto pe...
26/07/2010 @ 23:13:57
Di Die
Ciao Annalisa, era m...
26/07/2010 @ 23:04:32
Di Diego ... o Die
Nello stesso giorno,...
25/07/2010 @ 19:09:49
Di Titus
Se non ci fossi biso...
25/07/2010 @ 03:07:37
Di Mauro Pigozzi
Ma soprattutto, la c...
25/07/2010 @ 02:16:11
Di Paolo
Notizia assai intere...
25/07/2010 @ 02:13:03
Di Paolo
Ogni tanto mi conced...
25/07/2010 @ 00:43:32
Di Annalisa
Hola querido y estim...
25/07/2010 @ 00:42:20
Di Annalisa
Caro Sig Andrea, Le ...
24/07/2010 @ 14:22:52
Di Marco Bazzoni
Hasta siempre don Lu...
23/07/2010 @ 21:33:21
Di Pedro


Titolo
Sei d'accordo con il boicottaggio dei prodotti israeliani?

 Si
 No
 Non so

Titolo

 

 

 

(clicca sull'immagine per ascoltare)

 

El Blog de los Bolivarianos en México
COLLABORAZIONI / COLABORACIONES:
  (LIMEDDH)
- Ass. Wenuykan – Amicizia con il popolo Mapuche
 
 

 

 

 

HOME PAGE

 

Subscribe in a reader                                      

 

Liga Mexicana por la Defensa de los Derechos Humanos

  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 asud

 

 

Constitución de la República Bolivariana de Venezuela

Reforma Costitucional en Venezuela 2007

 

 

    

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Listening…Musica

Radio Red del Sur – La antena de trova en internet

Samba Pa Ti – Santana

 

Reading … Libri… Libros...

Piero Bevilacqua - Miseria dello sviluppo (Editori Laterza)

Slavoi Ziozek - In difesa delle cause perse (Ponte alle grazie)

Giorgio Ruffolo - Il capitalismo ha i giorni contati (Gli struzzi Einaudi)

 

Watching… Film

 

En el tiempo de las mariposas , 2001

 

 

 

 

La ragazza delle balene, 2002

 

 

 

 

 

 

 

  

 

Add to Technorati Favorites BlogItalia.it - La directory italiana dei blog

Top Tags

on Annalisa Melandri

We do not currently have tags for this blog.

Get this widget Powered by Technorati



Titolo
America Latina
Altramerica - Marco Coscione
La Patria Grande - Attilio Folliero
Latinamericaneggiando di Gabriella Saba
Latinos - Il blog di Paolo Manzo
Latinoamerica express - Fabrizio Lorusso
Antiper - critica rivoluzionaria dell'esistente.teoria e prassi del non ancora esistnte
Disinformazia il blog di Mauro Pigozzi
Libera Roma - antifascismo a Roma
Polvere da sparo - Valentina Perniciaro
Lavoro
Primo Maggio - foglio per il collegamento tra lavoratori, precari, disoccupati
Cuba
Messico
Perú
Boicotta Israele - Rete per il boicottaggio
Arte, poesia,letteratura
Javier Heraud - Poesia Latinoamericana in italiano
Javier Heraud - Poesia Latinoamericana en español
Amici
Concienciapersonal - Monique Camus
La penna che graffia - Riccardo Gavioso
Fotografia
Editoria
Radio
RadioReddelSur - La antena de trova en internet


15/11/2025 @ 14:07:44
script eseguito in 147 ms