Proletari di tutti i paesi, unitevi!... di Annalisa
"
un urlo selvaggio
denso
...un urlo selvaggio denso che io rilancio con tutta
la forza delle ferite
di un amore a brandelli
contro queste ore
di padroni affamati di sangue
di retate
contro le sbarre pesanti dell'emarginazione
contro le foreste di un dolore
e una solitudine senza fine.
Si preda di dare conferma della presenza, causa numero di posti, con una email a: redazione@agoravox.it
AgoraVox è il primo esempio di giornalismo partecipativo in Europa. Nasce da un’idea di Carlo Revelli in seguito a un flow di informazione dei media mainstream rispetto ad eventi come lo tsunami del 2004.
L’ideatore di AgoraVox, Carlo Revelli e il project manager, Francesco Piccinini, presenteranno questo progetto alla stampa, ai blogger e a tutti coloro che credono in un’informazione libera. E sarà l’occasione per presentare la prima inchiesta partecipativa italiana.
Arnaldo Capezzuto, tenace giornalista napoletano, presenterà, infatti, un’inchiesta su: Camorra e Rifiuti. La prima inchiesta partecipativa mai realizzata in Italia, con materiali inediti e testimonianze mai apparse sulla stampa nazionale, a cui hanno collaborato anche “normali” cittadini con contributi scritti, foto e video....
Domani, mercoledì 1 ottobre alle ore 11, su Radio Onda Rossa il professore Giorgio Antonucci, uno dei maggiori esponenti italiani dell’antipsichiatria, fondatore dell’approccio non psichiatrico della sofferenza psichica, interverrà in trasmissione, intervistato da Gavino Puggioni, esperto di storia orale e scrittura popolare, sull’emigrazione e sofferenza psichica.
Dal 1946 al 1969, infatti, furono ricoverati all'Ospedale Psichiatrico San Martino a Como, 233 pazienti di sesso maschile e 20 di sesso femminile provenienti dall'estero.
Erano persone di nazionalità italiana emigrate per lavoro e definite dalle relazioni burocratico-psichiatriche dell’epoca “soggetti che in territorio straniero hanno manifestato turbe psichiche tali da richiedere un trattamento sanitario obbligatorio”.
Originari di quasi tutte le regioni d'Italia, la degenza nel manicomio comasco sarà per loro una seconda e più dolorosa emigrazione, sempre lontana dai luoghi e dalle persone care, in condizione di assoluta reclusione.
La trasmissione si inserisce nel ciclo denominato “Più scheletri che armadi per nasconderli” condotta da Salvatore Ricciardi, che Radio Onda Rossa trasmette ogni mercoledì alle ore 11.
...
Qui la registrazione della trasmissione su Radio Onda Rossa.
venerdì 26 settembre, ore 17, da Via Ferraironi (scuola Iqbal Masih) a Largo Agosta
Tempo pieno o tempo vuoto? O, meglio, scuola piena o scuola vuota?
Il decreto 137 del 1 settembre 2008 del ministro Mariastella Gelmini dal prossimo anno vuole una scuola vuota. Vuota di cosa?
vDi insegnamento. Il decreto prevede 24 ore di lezione a settimana, contro le 40 attuali del tempo pieno e le 31 del modulo. E il pomeriggio? Partirà il doposcuola a pagamento. Un parcheggio che sarà attivato solo su richiesta delle famiglie e solo se le singole scuole acconsentiranno. Altrimenti, tutti a casa. Ma con chi se i genitori lavorano?
vDi conoscenza. Il maestro unico insegnerà tutto: italiano, matematica, geografia, storia, inglese (sì, pure inglese), educazione alla cittadinanza, educazione alimentare... Per conoscere bene tutte queste materie ci vorrebbe Leonardo da Vinci. Non lasciamoci ingannare dal fatto che si tratta della scuola primaria o elementare: “elementare” non significa facile, significa “fondamentale”. Anche noi, da piccoli, abbiamo avuto il maestro unico, è vero. Ma non desideriamo sempre che i nostri figli abbiano qualcosa di meglio?
vDi esperienze. I tempi ristretti di insegnamento impediranno un apprendimento con tempi distesi e attraverso l’esperienza diretta. E le gite? Addio! Per ragioni di sicurezza un insegnante non potrà uscire da solo con 25 bambini.
vDi aiuto. Le poche ore a disposizione per l’insegnamento non permetteranno di individuare e risolvere casi di difficoltà nell’apprendimento. Ai nostri tempi chi era “lento” ad imparare veniva considerato poco intelligente e senza speranza di miglioramento. In ogni famiglia c’era un caso del genere. Oggi sappiamo che molti, moltissimi casi di difficoltà possono essere affrontati e risolti. Ma ci vuole tempo.
vDi garanzia. Ogni insegnante si troverà solo di fronte alla classe. Pensiamo al caso di un maestro stanco o alla prima esperienza. I maestri e le maestre italiane sono di ottimo livello, ma anche loro sono uomini e donne, non macchine. E allora? Come faranno i nostri figli?
vDi eccellenza internazionale. La scuola primaria è l’unico grado di istruzione in Italia “promosso” anche dall’ultimo rapporto internazionale annuale dell’Ocse. Perché, allora, cambiare qualcosa che funziona?
l' Associazione Masaniello e il Circolo Bolivariano ‘José Carlos Mariategui’ di Napoli
presentano:
DUE CHIACCHIERE SULL'AMERICA LATINA... E OLTRE!
Lunedì 8 Settembre 2008 – ore 17,30 Cortile interno Vico S. Pietro a Majella, 6 Napoli (P.zza Bellini - centro storico)
Ospiti: Maylyn Lopez Addetta Stampa del Consolato della Repubblica Bolivariana del Venezuela a Napoli
Mario Neri Circolo Bolivariano "Antonio Gramsci" - Caracas
Indira Pineda Daudinot Dott.ssa in Scienze Politiche - Ricercatrice Universitaria de La Habana – Cuba
Fabio Avolio Insegnante di lingua italiana a Caracas
è prevista la proiezione di alcuni filmati inediti sulla realta latinoamericana
“Viviamo nella menzogna del silenzio. Le peggiori falsità sono quelle che negano l’esistenza di ciò che non si vuole che si conosca. Questo lo fanno coloro che hanno il monopolio della parola. Combattere questo monopolio è centrale” Emir Sader
qui il link dove si può vedere il video dell'incontro
Fra i giornalisti meritevoli di aver testimoniato conflitti aspri e dimenticati, premiati questo pomeriggio con le Colombe d’Oro per la Pace dell’ Archivio Disarmo stabilite da una giuria presieduta da Rita Levi Montalcini, c’è una valorosa Salgari dell’informazione. Se lo scrittore raccontò luoghi esotici avendo viaggiato solo fra Verona e Torino, la nostra Cecilia Rinaldini del Giornale Radio Rai, esperta di America latina, ha prodotto tanti e autorevoli servizi senza muoversi da Roma. A causa di contratti a tempo determinato, non ha mai potuto essere inviata all’estero, eccettuata un’unica, memorabile spedizione al Forum Sociale Mondiale di Caracas del 2006, da cui poté tornare con una trentina di interviste in tasca. La sola giornalista che abbia seguito qui, e pubblicato online, l’intero processo a militari argentini accusati di crimini contro desaparecidos italiani, in nome delle logiche aziendali ha dovuto ingegnarsi. Grazie a una perfetta padronanza dello spagnolo, si è creata una rete di contatti telefonici e online, arrivando a registrare interviste per interposta persona. Come quella alla celebre signora, all’epoca sprovvista di cellulare, capace di trasformare l’immondezzaio di Guantanamo in una redditizia impresa agricola.
Così vicina e lontana, l’America Latina reca secondo Cecilia l’insegna del rinnovamento sociale, dai movimenti in Bolivia e Uruguay per abolire la privatizzazione delle risorse idriche, alle battaglie in difesa degli indigeni. E le porta oggi un riconoscimento attribuito pure al direttore d’orchestra israeliano Daniel Baremboim, che ha ottenuto la cittadinanza palestinese e organizzato un’orchestra a cavallo fra i due popoli.
Questa la motivazione del premio a Cecilia Rinaldini:
“La Colomba a Cecilia Rinaldini è il premio ad un giornalismo attento e sensibile ai diritti umani, con particolare riferimento a una delle regioni del futuro, quella latinoamericana, troppo spesso trascurata dai mezzi di informazione”
Oltre a Cecilia Rinaldini e Daniel Baremboim (premio internazionale), sono stati premiati anche:
Stefania Maurizi - Il Venerdì/L’Espresso per la sua attenzione ai temi della non proliferazione e del rilancio del processo del disarmo nel settore militare.
Rosaria Capacchione – Il Mattino per il suo impegno civico e professionale di giornalista anticamorra
Comune di Stazzema (premio speciale della Giuria) con l’intento di “mantenere alta l’attenzione alla difesa dei diritti umani e della pace, nella consapevolezza che non c’è riconciliazione senza memoria”.
Incontri con JORGE GIORDANI Economista, già ministro della programmazione economica del Venezuela.
Giovedì 12 giugno - ore 18
Sala Pintor, presso Carta
Via dello Scalo di San Lorenzo 67
Jorge Giordani
Giorgio Baratta, International Gramsci Society
Guido Piccoli, giornalista e sceneggiatore, autore di "Colombia il paese dell'eccesso"
Francesca Bria, giornalista
Marinella Correggia, giornalista
Fabio Amato, esteri PRC
Coordina Anna Cotone.
Contestualmente sarà presentato il libro:
L'alba dell'avvenire. Socialismo del XXI secolo e modelli di civiltà dal Venezuela e dall'America Latina, edizioni Punto Rosso 2007, a cura di Marinella Correggia e di Claudia Fanti
Ciclo di incontri con rappresentanti dei movimenti indigeni e sociali latinoamericani
Dopo la Cumbre de los Pueblos di Lima, conclusasi con la grande mobilitazione dei movimenti sociali e con il fallimento delle politiche commerciali che la UE voleva imporre ai paesi della regione Andina, dal 28 maggio al 6 giugno saranno in Italia alcuni rappresentanti dei movimenti sociali e indigeni latinoamericani per una serie di iniziative pubbliche in varie città italiane.
Il ciclo di incontri - organizzato dall'associazione A Sud - partirà da Roma per toccare Napoli, Milano, Trieste ed avrà come obiettivi: denunciare, insieme ai protagonisti dei movimenti sociali latinoamericani, l'impatto che gli accordi commerciali hanno sulla vita dei popoli e sulle risorse naturali dell'Unione Europea e dell'America Latina; continuare a costruire alleanze, cooperazione e relazioni tra movimenti, società civile e istituzioni locali; discutere - assieme alla società civile e alle amministrazioni italiane - dei cambiamenti in atto in America latina e nel mondo, e del contributo dei movimenti sociali e indigeni latinoamericani alla risoluzione dei conflitti sociali e ambientali del pianeta. ...