AgoraVox è il primo esempio di giornalismo partecipativo in Europa. Nasce da un’idea di Carlo Revelli in seguito a un flow di informazione dei media mainstream rispetto ad eventi come lo tsunami del 2004.
L’ideatore di AgoraVox, Carlo Revelli e il project manager, Francesco Piccinini, presenteranno questo progetto alla stampa, ai blogger e a tutti coloro che credono in un’informazione libera. E sarà l’occasione per presentare la prima inchiesta partecipativa italiana.
Arnaldo Capezzuto, tenace giornalista napoletano, presenterà, infatti, un’inchiesta su: Camorra e Rifiuti. La prima inchiesta partecipativa mai realizzata in Italia, con materiali inediti e testimonianze mai apparse sulla stampa nazionale, a cui hanno collaborato anche “normali” cittadini con contributi scritti, foto e video. Un’inchiesta lunga e complessa, perché AgoraVox ha cercato di ricostruire 18 anni di connivenze. Un puzzle che messo insieme disegna una Campania terra di conquista.
Sul palco anche Pino Maniaci, giornalista antimafia e Giulio Cavalli (attore minacciato dalla mafia), i quali faranno una puntata di Radio Mafiopoli, una trasmissione radio sullo stile di Radio Aut di Peppino Impastato. I cittadini presenti potranno intervenire in diretta e contribuire alla trasmissione. AgoraVox e Pino Maniaci hanno iniziato una collaborazione su un’altra inchiesta che vedrà la luce nel 2009.
AgoraVox Italia vuole essere, e all’estero già lo è, un giornale che tratti le notizie da un punto di vista differente da quello mainstream.
La rivoluzionarietà di AgoraVox è soprattutto nella nuova concezione del ruolo del giornalista. In un saggio sulla comunicazione di qualche anno fa, Giovanni Valentini riassumeva alla perfezione questa idea: “la graduatoria (delle notizie) non la stabilisce più il giornalista bensì il lettore, non più chi produce e fornisce le notizie, bensì chi le richiede e le riceve”. È il lettore che diventa parte integrante del sistema informativo.
Ed è per questo motivo che AgoraVox è aperto a tutti coloro che abbiano qualcosa da dire.
Anche in Italia si sentiva questo bisogno ed è per questo che Revelli ha ritenuto di portare questa esperienza nel nostro paese, dopo che in Francia AgoraVox è il secondo medium più citato su Internet dopo Le Figaro, e conta, oggi, un milione di lettori e 40000 "reporter" che sottopongono degli articoli. Tra loro circa 1000 moderatori votano gli articoli off line e quelli più interessanti sono pubblicati.
Agoravox Italia: perché informazione dal basso non significa bassa informazione.