Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Recibo por el amigo Rafael Rolando Prudencio Briancon esas reflexiones sobre los ultimos acontecimientos en Cochabamba el último 5 de febrero pasado:
Annalisa, contándote lo que sucede en Cochabmaba y los CochaBAMBINOS,te comento que existe un sentimimento de frustración después de que los citadinos apalearan a los campesinos cocaleros,motivados mas por un resentido racismo y frustraciones personales que por una causa justa.
Cochabamba es considerada el "corazón de Bolivia y del Continente"por estar geográficamente al centro del país y de sud América; además que Cochabamba recibió con los brazos abiertos a miles y cientos de migrantes que llegaron de otros departamentos,cuando ... Continua a leggere...
Foto tratta dal sito Altra Vicenza
Grazie Vicenza e grazie al popolo della pace!
Grazie anche a Berlusconi che parlando di un giorno triste perché in Italia si è manifestato contro una base americana, si è reso soltanto molto più ridicolo di quanto già non fosse.
Grazie infine ad Amato, Parisi, Rutelli, Battista (Corriere della Sera) etc etc che con il loro “terrorismo di stato” hanno permesso che il suono delle parole della pace si sia udito ancora più chiaramente.
RENOVANDO LA SOLIDARIEDAD A FREDY MUÑOZ
Era scontato che succedesse. La liberazione di Fredy Muñoz non poteva non nascondere qualche insidia, non poteva concludersi così “banalmente” una vicenda che ha rappresentato un duro attacco alla libertà di espressione in un paese dove questa è già un’utopia. Una vicenda che si inserisce in un contesto di rapporti difficili tra due paesi che appaiono sempre più lontani. Come già preannunciato a suo tempo dai legali e dallo stesso Muñoz, egli, oltre a vedere aggravata la sua di per sé difficile posizione con la magistratura colombiana, è realmente anche in pericolo di vita.
La rivista colombiana Cambio pubblica quella che a suo dire è la “prova principe”, quella che inchioderebbe definitivamente l’imputato alle sue responsabilità, o alle manipolazioni di cui è oggetto a seconda dei punti di vista. Addirittura si vocifera che
la Fiscalía abbia emesso già un mandato di cattura per Fredy Muñoz.
La fotografia, ritrarrebbe il corrispondente di TeleSUR in un accampamento delle FARC sorridente tra i guerriglieri con un bicchiere di vino in una mano e un M16 nell’altra.
Questa fotografia sarebbe stata “casualmente” ritrovata nell’accampamento di Martin Caballero, comandante del fronte 37 delle FARC, dall’esercito colombiano durante una perquisizione all’indomani della liberazione dell’ex ministro Arajuco.
Un investigatore consultato dalla rivista Cambio afferma che ... Continua a leggere...
"Sulle tracce del colore"
Mostra di pittura
Marcella Bravetti ( Bramar )
Libreria Odradek
Roma- Via dei Banchi Vecchi n. 57
(entrata libera)
la mostra è visitabile nell’orario di apertura continuata della libreria
inaugurazione Sabato 17 alle ore 18
Presenta Carla Guidi, giornalista
a seguire
Recital della poetessa Gladys Basagoitia Dazza
I colori delle parole
"Berlino mi premia, l'italia mi ignora". Gianni Minà è stato il primo italiano ad essere premiato a Berlino con il “Berlinale Kamera” un ambito riconoscimento che il Festival Internazionale del cinema di Berlino assegna dal 1986 a personaggi del mondo cinematografico per il loro impegno. La consegna del premio è avvenuta l'11 febbraio presso il Filmpalast.
Grazie a Gianni Minà da parte mia per l’impegno, la passione e l’autonomia intellettuale che distinguono il suo lavoro e per la sua “l’ingovenabilità” di cui fu accusato a Viale Mazzini, se per “governabilità” si intende il tradimento della verità.
Non tutta l’Italia la ignora Sig. Minà, mi creda…
Per ulteriori dettagli il post di Verosudamerica di Antonio Pagliula.
Ho visitato Machu Picchu molti anni fa, anzi moltissimi, ma il ricordo è vivido. E’ un luogo che ti lascia “qualcosa” tanto è magico. E questo “qualcosa” io non so descriverlo. Ma tra quelle rovine si percepisce magia, mistero, forse anche dolore e la sensazione di “sentirsi infinitamente piccoli al centro di quel ombelico di pietra, ombelico di un mondo disabitato, orgoglioso ed elevato” (Pablo Neruda).
Nella seconda metà di febbraio le autorità peruviane preposte riceveranno il certificato attestante la candidatura di Machu Picchu a partecipare al gigantesco sondaggio globale che sceglierà le 7 meraviglie del Mondo Moderno, il prossimo 7 luglio. Lo stesso accadrà a quelle italiane per il Colosseo. Le aspiranti località candidate erano inizialmente 77 e in seguito ad un’accurata selezione ne sono rimaste 21 tra le quali possono scegliere gli internauti di tutto il mondo.
Interessante notare come il numero 7 si ripeta, anche nella data del 7 luglio (07/07/07).... Continua a leggere...
Visité Machu Picchu hace muchos años, hace muchissimos años, pero el recuerdo está vivo. Es un lugar que te “deja” algo, tanto es mágico. Y ese “algo” yo no se decribirlo. Pero entre aquellas ruinas se percibe magia, misterio, creo dolor también y la sensación de “sentirse infinitamente pequeño en el centro de aquel ombligo de pietra; ombligo de un mundo deshabitado, orgulloso y eminente” (Pablo Neruda) .En la segunda mitad de febrero las autoridades peruanas correspondientes recibirán el cetificado de candidatura de Machu Picchu para participar a el gigantesco sondeo global con el que se escojerán la 7 maravillas del Mundo Moderno el proximo ... Continua a leggere...
Ho ululato per assenza di nostalgia
per vuoto pieno d’amore
ho lacerato il silenzio nel profondo
urlato in versi per coloro che non conosco
anime senza sogni né pace
corpi senza pane
occhi senza futuro
senza frutto né speranza
falciati
arsi nel fuoco disumano
fatti cenere dall’odio
la mia protesta si fonde con la tormenta e
devo lottare per non distruggermi
da Di Guerra e di Pace (Acquaforte) Fara Edìtore 2003
Gladys Basagoitia Dazza è nata a Lima in Perú è biologa e vive da tempo a Perugia. E’ stata premiata più volte in Perú, Brasile e Italia in concorsi di poesia nazionali e internazionali: ha pubblicato anche in Argentina, Messico, Stati Uniti, Nicaragua, Portogallo.
Ha pubblicato: La zarza ardiendo (Editorial Thesis, Perú, 1964), Peces Ebrios (Editorial Istituto Cultural Peruviano-Giapponese., 1969, Premio J.M. Arguedas, Lima) Otra vez sobre el viento (Editorial Poemas del camino, Miami, USA 1967) L’infinito amore (Città di Castello, 1986) Donna eros (Quaderni contro l’inverno, Perugia , 1997) Il sorriso del fiume. Racconti d’infanzia e del Perú (Comitato internazionale 8 Marzo, Perugia, 1995) Polifonia, (Edizioni Tracce, Pescara, 2000) Mujer eros (Ediciones Flora Tristán, Lima, 2001) Aguafuerte (Ediciones Flora Tristán, Lima, 2003) Con Reverie ha recentemente vinto il premio Nuove Scrittrici di Pescara: la silloge è stata pubblicata da Edizioni Tracce
Ho riscontrato dalle statistiche di Shinystat che un visitatore è entrato nel sito attraverso la chiave di ricerca “costruire molotov”. Ora tutto quello che può aver trovato sull’argomento è questo articolo dove parlavo dell’associazione EDUCA di Oaxaca accusata falsamente dall’emittente controrivoluzionaria del governatore Ulises Ruiz, Radio Ciudadana, appunto di costruire molotov.
Spero che il post su Oaxaca abbia esaurito tutta la sua curiosità ma mi mette comunque molta inquietudine pensare alle intenzioni di colui il quale effettua una ricerca del genere…
Nonostante Pierluigi Battista dalle pagine del Corriere della Sera di ieri (8/2) pare che si sia dato un gran da fare per criminalizzarla, gli organizzatori, cioè l’Assemblea permanente dei cittadini di Vicenza, credono che la manifestazione nazionale contro l’allargamento della base USA di sabato 17 febbraio sia “pacifica e colorata, determinata e rumorosa”.
Il suo articolo di fondo di questa mattina, dal titolo inequivocabile “Vicenza e Violenza” (scelto non solo per la rima baciata) infatti preannuncia “scenari di nuove violenze e irruzione di frange che puntano alla metamorfosi della protesta in chiave guerrigliera”. Ora per intenderci meglio, Pierluigi Battista è quello che per esempio parla di “commedianti della rivoluzione” latinoamericani o “despoti populisti” e consiglia di ascoltare Mario Vargas Llosa per capire il fenomeno della “maledizione latinoamericana” o che butta nello stesso calderone Chávez, Lenin, Mao, Stalin, Hitler, Mussolini e Fidel Castro.
Si comprende benissimo quindi perché utilizzi inappropriatamente il termine “protesta in chiave guerrigliera” in questo contesto, se non con lo scopo, evidentemente in mala fede di associare ben ... Continua a leggere...
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