Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Sicuramente Fidel non sta chiedendo aiuto ad Aznar per proteggere Chávez durante il golpe in Venezuela del 2002.
Questa ipotesi poteva uscire solo dalla fantasiosa penna di Juan Jesús Aznárez su El País del 3 febbraio scorso.
Noi siamo un po’ più realisti...
Secondo voi cosa si stanno dicendo?
“alle 12.00 ora di Roma ed in replica alle ore 19.00 sui canali Arcoiris TV (916 di Sky, ma anche in chiaro) oppure in streaming sul sito di Telesur”
Saranno intervistati Carlos Gaviria presidente del Polo Democrático Alternativo ed Enrique Santiago, avvocato e difensore dei diritti umani.
Si ringrazia Giornalismo Partecipativo per la preziosa segnalazione e mi scuso per non aver postato la notizia prima.
P.S. Intanto io segnalo che Benedetto XVI che generalmente non parla di Colombia, ieri in occasione dell’Angelus ha lanciato un appello per “la morte violenta” di “tanti “sequestrati per estorsione” in Colombia.
Che tempismo e che coincidenza, proprio il giorno prima della marcia della vergogna.
Rayen Kvyeh il 25 gennaio presso lo Spazio Odradek
Questa poesia di Rayen Kvyeh, tradotta dal Prof. Antonio Melis, è stata letta in Italia in occasione de La parola errante, recital e conferenza stampa sulla situazione dei prigionieri politici mapuche, che si è svolto a Roma presso lo Spazio Odradek il 25 gennaio scorso.
In Cile è stata assunta come inno e canto di lotta del popolo mapuche.
BALLA LA MORTE
Balla la morte
sulla tavola
dei potenti commensali.
Applaudono e tacciono,
tacciono e applaudono
sotto l’ombra complice
Este poema ha sido leído en Italia en ocasión de la Palabra errante – recital y rueda de prensa por los prisioneros políticos mapuche del 25 de enero en Roma.
Ya se ha tomado en todo Chile cómo himno y canto de lucha del pueblo mapuche:
...
BAILA LA MUERTE
Baila la muerte
en la mesa
de los poderosos comensales.
Aplauden y callan,
callan y aplauden
bajo la cómplice sombra
de las blancas leyes.
Se rompe el silencio
en los barrotes-muros.
La huelga de hambre
cabalga por las venas
“Si Carlos Gaviria participa en la concentración del próximo lunes 4 de febrero y por lo tanto, sale a "tirarse la marcha, te volveremos picarillo vivo a machete y hacha…".
E’ la minaccia inviata da un gruppo paramilitare operante in località Ciudad Bólivar, a sud di Bogotá al presidente del Polo Democratico Alternativo e consegnata alla sede del Partito.
Praticamente se Gaviria non partecipa alla marcia di domani verrà fatto a pezzettini con ascia e machete....
Per chi avesse ancora dubbi....
Con una lettera indirizzata al “suo caro popolo Mapuche” e a tutti coloro che hanno appoggiato con solidarietà, e generosità la sua causa, Patricia Troncoso ha comunicato mercoledì scorso la sua decisione di porre termine allo sciopero della fame che ormai portava avanti da più di 112 giorni.
La decisione è stata presa con l’appoggio e le garanzie della Chiesa Cattolica nella persona del vescovo Alejandro Goic, presidente della conferenza episcopale cilena.
Le notizie dei giorni scorsi erano state altalenanti tra comunicati di conferma e di smentita in merito alla notizia della fine dello sciopero della fame.
Patricia Troncoso chiedeva al governo cileno un documento scritto ed un impegno formale ad accogliere le sue richieste. Di fatto fino a mercoledì il documento non era ancora arrivato e non sarebbe mai arrivato, aveva fatto sapere il ministro dell’Interno cileno, Edmundo Pérez Yoma.... Continua a leggere...
La marcia del quattro.
editoriale di
Carlos A. Lozano Guillén.
Non prenderò parte alla marcia del 4 febbraio prossimo, convocata dal governo indecente di Álvaro Uribe Vélez, dalla terrorista Fondazione Cubano Nordamericana di Miami, dal criminale di lesa umanità Salvatore Mancuso e dai partiti della “parapolitica”, tra le altre “bellezze” che si esibiranno per le strade della Colombia e dei paesi di altre latitudini.
Non è una marcia contro il sequestro e ancor meno a favore dello scambio umanitario. Si sbaglia chi crede ingenuamente che questo argomento rientra nei propositi bellici e intolleranti dei promotori. Non è casuale la scelta della data della marcia che coincide con la stessa in cui quale vari anni fa, il colonnello Hugo Chávez e altri militari venezuelani cercarono di rovesciare Carlos Andrés Pérez.... Continua a leggere...
Con una coincidenza temporale quanto mai sospetta, proprio mentre il presidente venezuelano Hugo Chávez, dopo la liberazione di Clara Rojas e Consuelo González de Perdomo, chiedeva che le FARC fossero considerate non come un gruppo terroristico ma come un movimento belligerante, ecco che appare da FACEBOOK, il noto social network statunitense, un gruppo che in meno di un mese riesce ad organizzare una marcia mondiale contro le FARC.
“Un milione di voci contro le FARC” è il nome che è stato dato all’iniziativa che inizierà alle ore 12 (ora colombiana) del 4 febbraio contemporaneamente in circa 100 città di tutto il mondo.
Il sito creato per l’occasione si chiama “colombiasoyyo” e pubblica il medesimo appello in dieci lingue diverse. ... Continua a leggere...
“La mia opinione è che, per affrontare il futuro, il mondo abbia bisogno di recuperare i valori dell’Illuminismo. Ricominciare a credere nel progresso umano, attraverso la ragione, la trasmissione del sapere e l’azione collettiva".
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