Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Da quando ne ho memoria, per me è sempre stato così. Fin da piccola. Da bambina solidarizzavo con le formiche quando mio fratello e i suoi terribili amici le bruciavano dopo averle cosparse di alcool. Loro ridevano nel vedere quelle fila di corpicini carbonizzati sui muri, io piangevo e li odiavo. Io che le studiavo, che "a faccia per terra e culo per aria" come mi diceva mia madre, passavo le ore a seguirle, ad osservarle, a disegnarle, ammirata di tanta solidarietà ed organizzazione, per la mia ricerca di seconda elementare. Le ho sempre amate le formiche. “Le formiche sono comuniste” ho sempre pensato. Quell’atto di bruciarle ripensandoci, mi fa venire i brividi oggi.Ci stermineranno tutti?
Me ne andavo sola per campagne e boschi, in una Napoli ancora vivibile, e almeno lì sulla collina magica dei Camaldoli, libera dal cemento, sognando di guerre passate delle quali scoprivo ordigni abbandonati, di lotte tra bande rivali nel casale della contessa, diroccato e teatro di oscuri traffici, la scoperta dei capanni dei "botti" illegali, era tutto magico per me.... Continua a leggere...
Francesco Mastrogiovanni; basta anarchici “suicidi”
di Sandro Padula, L’Altro, 18 agosto 2009
1972. Su via Velia a Salerno, in un pomeriggio di luglio, muore accoltellato il giovane militante del Msi Carlo Falvella. In carcere finisce l’anarchico Giovanni Marini e ci resta svariati anni. Qui, e lo diciamo con rispetto verso i parenti della vittima, non è importante ricostruire la dinamica del fatto. A quel tempo il clima politico era pieno di odio e bastava poco perché nascessero delle risse o delle forme di violenza sanguinaria fra giovani di opposte idee politiche.giIPOL00050820090813 Qui si vuole ricordare un’altra cosa. Da quel giorno cambia anche la vita dell’anarchico salernitano Francesco Mastrogiovanni.... Continua a leggere...
Il reporter freelance statunitense Brad Will, fu ucciso da un colpo di arma da fuoco il 27 ottobre 2006 mentre stava coprendo per Indymedia New York gli scontri tra la APPO, l’Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca e la Polizia Federale Preventiva nella cittadina messicana durante la protesta (appoggiata dalla quasi totalità della popolazione) organizzata dal sindacato dei maestri che chiedeva migliori condizioni di lavoro e salariali, nonché le dimissioni del governatore dello Stato Ulises Ruiz Ortiz.
Sulla morte di Brad Will la Procura Generale della Repubblica (PGR) del Messico non è riuscita ancora, nonostante siano trascorsi ormai quasi tre anni, a fare chiarezza.
Anzi. Sta assumendo proprio in questi giorni toni sempre più accesi la polemica sui risultati delle perizie condotte separatamente dalla PGR e dalla CNDH, la Commissione Nazionale dei Diritti Umani.
Il 17 luglio scorso infatti, la Régia Polizia a cavallo canadese, su richiesta della PGR ha presentato una sua perizia nella quale conferma pienamente le tesi governative sulla morte di Brad Will, e cioè che il giovane sarebbe stato ucciso da alcuni simpatizzanti della APPO che in quel momento si trovavano molto vicini a lui. ... Continua a leggere...
Le smanie di Uribe per essere rieletto per la terza volta
di Maurizo Matteuzzi
21 agosto 2008
Si vedrà ora quale sarà la reazione dei paesi democratici dell'occidente (America in testa), degli ultrà del liberalismo (alla Vargas Llosa) e dei media della sinistra super-light (tipo il madrileno El País o la nostrana Repubblica) sempre pronti a gridare al lupo quando si tratta di Chávez, di Morales o di Correa. Si vedrà presto cosa diranno di uno dei loro beniamini, il colombiano Álvaro Uribe, che sbava per essere rieletto nel 2010 per un terzo mandato consecutivo - che la costituzione proibisce - e restare altri 4 anni al palazzo Nariño di Bogotá. Naturalmente, anche lui, non per ambizione personale ma «per garantire la continuità della sua politica di sicurezza democratica». Che, facendo della Colombia il (praticamente unico) vassallo degli Stati uniti nel Cono sud - è solo di qualche giorno fa l'annuncio della concessione per 10 anni di ben 7 basi militari agli Usa per combattere «il narco-traffico e il terrorismo» - e facendone quello che Chávez ha definito «l'Israele dell'America latina» rispetto ai paesi dell'area, ha portato a qualche innegabile successo, come la liberazione di Ingrid Betancourt e l'uccisione di Raúl Reyes, il numero due delle Farc (molto indebolite).... Continua a leggere...
Loro sono bravissimi, un valido esempio di coerenza e impegno per tutti noi. Lui è eccezionale. Chissà che ne verrà fuori...
I ragazzi di Corleone Dialogos domani condurranno il TG con Pino Maniaci di Telejato. Sono orgogliosa di essere loro amica (anche se a distanza) e supporter così come lo sono di aver conosciuto Pino dal vivo e di avergli stretto la mano non tanto tempo fa, in occasione della presentazione a Roma di AgoraVOX.
E’ bello percorrere le strade dell’antimafia almeno idealmente insieme, perchè coloro che tra mille difficoltà e pericoli le battono quotidianamente, sappiano di non essere soli.
Grandi ragazzi!
BOZZA (QUALE PROGRESSO?)
Ben inserito socialmente
stabile economicamente
moderato politicamente
socialmente accettabile
affidabile in ogni senso.
...
Mentre vi sforzate di essere tutto ciò,
il Partito Mondiale degli Economisti Globali
decreta
la condizione sub umana di miliardi di persone.
(21/03/08)
.
tanto per interrogarsi un pò su cosa sia lo sviluppo e cosa intendiamo per progresso, visto che al riguardo ne ho sentite delle belle!
Di Geraldina Colotti
LE MONDE diplomatique - Il Manifesto
Giugno 2009
«In Cile, la siriuazione dei mapuche peggiora,
la repressione continua – dice la poetessa Rayen
Kvyeh al manifesto –. Nonostante le promesse
della presidente Michelle Bachelet, si continua ad applicare
la legge antiterrorismo del dittatore Pinochet.
Per far condannare in quanto terroristi i mapuche che
si battono per il recupero delle proprie terre, vengono
prodotte prove inaccessibili alla difesa e testimoni falsi
che depongono mascherati, pagati anche 50 milioni di
pesos. Spese che figurano nel bilancio della Procura
della repubblica». Al Museo delle arti e tradizioni popolari
di Roma, dove l’abbiamo incontrata, Rayen
Kvyeh ha presentato la sua nuova raccolta, Luna di cenere,
a cura di Antonio Melis. «Dall’oriente/ le voci degli
avi mi chiamano,/ il sogno dei loro fuochi/ circola
nel mio sangue ribelle…» recita una poesia dal titolo
Araucaria prigioniera. Rayen elenca i nomi delle comunità
colpite dalla costruzione delle centrali idroelettriche
dell’impresa spagnola Endesa (ora gruppo Enel),
nell’alto Bio bio, canta la resistenza ambientalista dei
mapuche, la battaglia per il recupero dei loro territori
Capito Ecuador. Qui il video.
Por Mark Weisbrot
Este artículo fue publicado por el New York Times Online y el International Herald Tribune el 12 de agosto de 2009. Si el texto a continuación aparece distorsionado, por favor pulse aquí para una versión sin errores de formato. Para ver la versión original en inglés, por favor pulse aquí.
Había grandes esperanzas en América Latina cuando el presidente Obama fue elegido. La posición de EE.UU. en la región había alcanzado un punto muy bajo durante el mandato de George W. Bush, y todos los gobiernos de izquierda del hemisferio se mostraban optimistas de que Obama tomaría una dirección diferente.
Estas esperanzas se han desvanecido. El Presidente Obama ha continuado las políticas de Bush y en algunos casos las ha empeorado.
El derrocamiento militar del democráticamente elegido Presidente de Honduras Mel Zelaya el 28 de junio se ha convertido en un claro ejemplo del fracaso de Obama en el hemisferio. Había indicios de que algo andaba mal en Washington desde el comienzo, cuando la primera declaración de la Casa Blanca ni siquiera criticó, y mucho menos condenó el golpe. Era la única declaración de un gobierno tomando una posición neutral. La Asamblea General de las Naciones Unidas y la Organización de Estados Americanos votó unánimemente por "el regreso incondicional e inmediato" del Presidente Zelaya.... Continua a leggere...
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