Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Relazione dell’incontro Governo e autogoverno. Come cambia l’America Latina. Esperienze di democrazia a confronto tenutosi il 27 gennaio 2007 nella Sala del Consiglio Provinciale di Roma.
Con il patrocinio della Presidenza del Consiglio provinciale di Roma e organizzato dalla rivista Carta e dall’associazione “A Sud”.
Per la presidenza del Consiglio provinciale di Roma è presente Adriano Labbucci presidente del Consiglio provinciale di Roma.
Introduzione di Marco Calabria
Presidente di Carta
C’è una nuova idea di società che si sta affermando in America Latina in questi ultimi anni al di là della frase ormai super inflazionata secondo la quale in questa regione “soffia un vento di sinistra”.
Nel passato l’America Latina è stato il laboratorio del neoliberismo dove la scuola dei Chicago Boys ha potuto svolgere il suo tirocino ed è stato lo scenario dove più evidenti si sono manifestati in passato e tutt’ora oggi gli errori di quella corrente di pensiero.
Il primo gennaio 1994 in Messico si è avuta la grande rivoluzione antiliberista guidata da Marcos che ha coinvolto direttamene coloro i quali più avevano subito sulla propria pelle le conseguenze di quegli errori, cioè gli indigeni e i contadini. Una rivoluzione partita dal basso e della quale spesso ne è stata data una lettura molto semplificata. In realtà rappresentava qualcosa di molto diverso da quanto accaduto fino a quel momento nella regione ... Continua a leggere...
È stato arrestato giovedì scorso 22 febbraio, a Bogotà, Jorge Noguera Cote ex capo del DAS (Dipartimento Amministrativo di Sicuerezza) ed ex console a Milano, con l’accusa di aver permesso l’infiltrazione di gruppi paramilitari di estrema destra nella struttura del DAS. In particolare la Fiscalía sta indagando su una “lista nera” di attivisti dei diritti umani e di sindacalisti che Jorge Noguera avrebbe consegnato ai paramilitari affinché venissero assassinati.
Strana pagina quella n. 27 dedicata a Chávez e alla sua “petro-diplomazia” de La Repubblica del 22 Febbraio scorso.
Il corrispondente da Londra Enrico Franceschini si dà un gran da fare nel suo articolo a elogiare l’accordo tra il presidente venezuelano e il sindaco di Londra Livingstone secondo il quale Chávez venderà petrolio superscontato alla capitale britannica in cambio di lezioni di amministrazione comunale, regolamentazione del traffico, lotta all’inquinamento e raccolta differenziata, da parte di uno staff di esperti inglesi.
Londra risparmierà in virtù di questo accordo circa 23 milioni di euro l’anno che saranno reinvestiti in aiuti ai cittadini meno abbienti, come per esempio lo sconto del 50% sui biglietti dei trasporti pubblici urbani.
Tutto ciò si inserisce nel contesto delle nuove cooperazioni bilaterali che il governo venezuelano sta portano avanti con successo negli ultimi anni, dimostrando che un’altra politica commerciale e finanziaria è possibile.
Troppo bello per essere vero e infatti da Roma o da Miami non si sa, la “penna diabolica” del buon Omero Ciai con poche righe poste a fondo pagina, che non avevano altro ... Continua a leggere...
Febrero 12 de 2007
Desde Latinoamérica y el Mundo, unidos contra la violencia.
SR. PRESIDENTE DE LA REPUBLICA DE COLOMBIA
Dr. Álvaro Uribe Vélez
Y demás miembros de gobierno
S/D
Con gran preocupación nos dirigimos a usted y demás miembros de su gobierno atentos a la terrible situación que está viviendo el campo popular colombiano, dado que se incentiva a partir de declaraciones públicas que no esperábamos escuchar de sus labios, el crimen, la persecución, la detención masiva y arbitraria, los desplazamientos campesinos y sobre todo la ola de amenazas que pesa sobre quienes tal como lo indica la Constitución de la República tienen el derecho de manifestar su oposición.
En los últimos días, en lo que consideramos un exabrupto imperdonable para ser lanzado por un presidente de Estado, se estigmatizó la posición de los dirigentes del POLO DEMOCRATICO quienes se manifestaron contra la política paramilitar que tantas ... Continua a leggere...
Puzzle tratto da LUDUS
Questo è ciò che inquieta di più dite la verità!!! Che si ricomponga il puzzle!!
C’è una parte di me che si è sentita tradita da questo Governo e che a mò di diavoletto continua a ripetermi : gli sta bene!! E che mi fa dire come ormai sento ripetere spesso :andate tutti al diavolo, io non vado più a votare!
Poi però mi dico che questo “gli sta bene” rivolto non so bene a chi, implica la possibilità che lui, Berlusconi, l’incubo di tutti noi, ritorni. Un po’ come gli zombie, che a volte ritornano, lui è un incubo, di cui, diciamoci la verità non ci siamo mai potuti liberare veramente del tutto.
ROMA, 21 febbraio 2007- Ore 15,30
¡ Omaggio alla memoria !
Sit-In di fronte alla Ambasciata colombiana , angolo Via Pisanelli/ Via Mancini .
Una delegazione di alto livello, consegnerà all’Ambasciatore colombiano
una lettera per il Presidente Alvaro Uribe Velez , con la quale la comunità internazionale chiede la fine dell’impunità e il rispetto “ del diritto di distinzione “
della popolazione civile dagli attori armati.
Roma – 23 febbraio 2007 – ore 17,00
Parlamento Europeo, Sala delle Bandiere (Via IV novembre, 149)
Tavola rotonda
“ El día en que lo iban a matar....”
presentazione del rapporto dei magistrati di MEDEL ( Spagna )
sul massacro del 21 febbraio 2005
partecipano:
Luis Fernando Martínez Zapater, magistrato di Jueces para la Democracia , autore del rapporto
On.le Tana De Zulueta, On. Francesco Martone, On. Vittorio Agnoletto,
On.le Monica Cirinnà, Antonio Labucci, Andrea Proietti Presidente Colombia Vive!, Rappresentante Comune di Cascina, Riccardo Noury portavoce Amnesty International sezione Italia
Coordina:Guido Piccoli, scrittore e giornalista
Comunidad de Paz de San José de Apartadò, Monumento alla memoria. Luogo attualmente occupato dalle Forze di Polizia dal 2 aprile 2005, subito dopo i fatti del massacro. Il monumento è stato distrutto dalla Polizia il 10 aprile 2006, I Membri della Comunità di Pace dal 2 aprile 2005 , rimanendo fermi nel loro principio di autonomia e non collaborazione, sono stati costretti ad abbandonare il villaggio ed hanno ricominciato a costruirne uno nuovo in un territorio di proprietà della Comunità ( territorio collettivo) a 10 minuti di cammino, San Josecito lugar de Dignidad dove tuttora vivono continuando a rispettare i loro principi.
La Comunità di Pace di San José de Apartadò è stata nominata , insieme ad ACIN - Asociacion de Cabildos Indigenas del Norte del Cauca - al premio Nobel per la Pace 2007 da AFSC American Friends Service Committee (Nobel per la Pace del 1947)
Fotografia gentilmente concessa da Stefano Vanzetto
Ormai la manifestazione si è conclusa, tutti lo sanno, nel migliore dei modi. Un po’ in ritardo però vorrei far notare come, Pierluigi Battista, forse resosi conto che il suo articolo dal titolo “Vicenza violenza” aveva sollevato critiche da più parti per i toni allarmistici usati, in un altro editoriale del 16 febbraio scorso usa parole ben più benevole titolandolo addirittura “Uno spiraglio per Vicenza”, nel quale ammette che “non è poi così irragionevole auspicarsi che Vicenza potrebbe uscire indenne dalla manifestazione”. Bontà sua!! Non si comprende cosa è che abbia contribuito ad aprire questo spiraglio nella benevolenza di Battista verso Vicenza. Vicenza infatti è uscita indenne dalla ... Continua a leggere...
Ricevo da Rafael Rolando Prudencio Briancon da Cochabamba il 5 febbraio scorso:
Annalisa, raccontandoti quello che succede a Cochabamba e ai CochaBAMBINI ti comunico che è diffuso un sentimento di frustrazione dopo che i cittadini hanno picchiato i contadini cocaleros, mossi da razzismo risentito e da frustrazioni personali.
Cochabamba è considerata il “cuore della Bolivia e del Continente” per essere situata geograficamente al centro del paese e del Sud America, oltre al fatto che accolse a braccia aperte centinaia di migliaia di emigranti giunti da altre regioni, durante la crisi del settore minerario (20 anni fa quando si instaurò il modello neoliberale) e non essendoci altre risorse lavorative, questi si dedicarono alla coltivazione della coca e di altri prodotti agricoli.
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