Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
"Il monumento si offre così come un luogo del ricordo ad elevato tasso evocativo, giacché ogni punto offre prospettive e visuali diverse. Addentrandosi al suo interno, laddove i blocchi si fanno molto più alti di noi, si ha l’impressione di aver raggiunto un luogo che stimola la riflessione e l’autocoscienza, affidando l’esperienza dell’Olocausto ad una forza tutta interiore e spirituale, che fugge da ogni retorica"
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"El monumento se ofrece así como un lugar de la memoria de un elevado sentido evocativo, por lo que cada punto de observación ofrece perspectivas y visuales diferentes. Adentrandose en su interior, donde los bloques se hacen mucho más grandes de nosostros, parece de haber alcanzado un lugar que estímula la reflexión y la autoconciencia, encargando la esperiencia del Olocausto a una fuerza exclusivamente interior y expiritual, que huye de cualquier retórica."
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Immagine e testo di Fabrizio Pecori, che ringrazio sempre per la sensibilità e la capacità di viaggiare e racconatare il mondo con gli occhi dell'anima.
Imagen y texto de Fabrizio Pecori, quien agradezco siempre por la sensibilidad y la capacidad de viajar y contar el mundo con los ojos del alma.
27 Enero - Día Internacional en Memoria del Holocausto
Si esto es un hombre
Los que vivís seguros En vuestras casas caldeadas Los que os encontráis, al volver por la tarde, La comida caliente y los rostros amigos:
“La mia opinione è che, per affrontare il futuro, il mondo abbia bisogno di recuperare i valori dell’Illuminismo. Ricominciare a credere nel progresso umano, attraverso la ragione, la trasmissione del sapere e l’azione collettiva".
Con una coincidenza temporale quanto mai sospetta, proprio mentre il presidente venezuelano Hugo Chávez, dopo la liberazione di Clara Rojas e Consuelo González de Perdomo, chiedeva che le FARC fossero considerate non come un gruppo terroristico ma come un movimento belligerante, ecco che appare da FACEBOOK, il noto social network statunitense, un gruppo che in meno di un mese riesce ad organizzare una marcia mondiale contro le FARC.
“Un milione di voci contro le FARC” è il nome che è stato dato all’iniziativa che inizierà alle ore 12 (ora colombiana) del 4 febbraio contemporaneamente in circa 100 città di tutto il mondo.
Il sito creato per l’occasione si chiama “colombiasoyyo” e pubblica il medesimo appello in dieci lingue diverse. ... Continua a leggere...
La marcia del quattro.
editoriale di
Carlos A. Lozano Guillén.
Non prenderò parte alla marcia del 4 febbraio prossimo, convocata dal governo indecente di Álvaro Uribe Vélez, dalla terrorista Fondazione Cubano Nordamericana di Miami, dal criminale di lesa umanità Salvatore Mancuso e dai partiti della “parapolitica”, tra le altre “bellezze” che si esibiranno per le strade della Colombia e dei paesi di altre latitudini.
Non è una marcia contro il sequestro e ancor meno a favore dello scambio umanitario. Si sbaglia chi crede ingenuamente che questo argomento rientra nei propositi bellici e intolleranti dei promotori. Non è casuale la scelta della data della marcia che coincide con la stessa in cui quale vari anni fa, il colonnello Hugo Chávez e altri militari venezuelani cercarono di rovesciare Carlos Andrés Pérez.... Continua a leggere...
Con una lettera indirizzata al “suo caro popolo Mapuche” e a tutti coloro che hanno appoggiato con solidarietà, e generosità la sua causa, Patricia Troncoso ha comunicato mercoledì scorso la sua decisione di porre termine allo sciopero della fame che ormai portava avanti da più di 112 giorni.
La decisione è stata presa con l’appoggio e le garanzie della Chiesa Cattolica nella persona del vescovo Alejandro Goic, presidente della conferenza episcopale cilena.
Le notizie dei giorni scorsi erano state altalenanti tra comunicati di conferma e di smentita in merito alla notizia della fine dello sciopero della fame.
Patricia Troncoso chiedeva al governo cileno un documento scritto ed un impegno formale ad accogliere le sue richieste. Di fatto fino a mercoledì il documento non era ancora arrivato e non sarebbe mai arrivato, aveva fatto sapere il ministro dell’Interno cileno, Edmundo Pérez Yoma.... Continua a leggere...
“Si Carlos Gaviria participa en la concentración del próximo lunes 4 de febrero y por lo tanto, sale a "tirarse la marcha, te volveremos picarillo vivo a machete y hacha…".
E’ la minaccia inviata da un gruppo paramilitare operante in località Ciudad Bólivar, a sud di Bogotá al presidente del Polo Democratico Alternativo e consegnata alla sede del Partito.
Praticamente se Gaviria non partecipa alla marcia di domani verrà fatto a pezzettini con ascia e machete....
Per chi avesse ancora dubbi....
Este poema ha sido leído en Italia en ocasión de la Palabra errante – recital y rueda de prensa por los prisioneros políticos mapuche del 25 de enero en Roma.
Ya se ha tomado en todo Chile cómo himno y canto de lucha del pueblo mapuche:
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BAILA LA MUERTE
Baila la muerte
en la mesa
de los poderosos comensales.
Aplauden y callan,
callan y aplauden
bajo la cómplice sombra
de las blancas leyes.
Se rompe el silencio
en los barrotes-muros.
La huelga de hambre
cabalga por las venas
Rayen Kvyeh il 25 gennaio presso lo Spazio Odradek
Questa poesia di Rayen Kvyeh, tradotta dal Prof. Antonio Melis, è stata letta in Italia in occasione de La parola errante, recital e conferenza stampa sulla situazione dei prigionieri politici mapuche, che si è svolto a Roma presso lo Spazio Odradek il 25 gennaio scorso.
In Cile è stata assunta come inno e canto di lotta del popolo mapuche.
BALLA LA MORTE
Balla la morte
sulla tavola
dei potenti commensali.
Applaudono e tacciono,
tacciono e applaudono
sotto l’ombra complice
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