Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Con una lettera indirizzata al “suo caro popolo Mapuche” e a tutti coloro che hanno appoggiato con solidarietà, e generosità la sua causa, Patricia Troncoso ha comunicato mercoledì scorso la sua decisione di porre termine allo sciopero della fame che ormai portava avanti da più di 112 giorni.
La decisione è stata presa con l’appoggio e le garanzie della Chiesa Cattolica nella persona del vescovo Alejandro Goic, presidente della conferenza episcopale cilena.
Le notizie dei giorni scorsi erano state altalenanti tra comunicati di conferma e di smentita in merito alla notizia della fine dello sciopero della fame.
Patricia Troncoso chiedeva al governo cileno un documento scritto ed un impegno formale ad accogliere le sue richieste. Di fatto fino a mercoledì il documento non era ancora arrivato e non sarebbe mai arrivato, aveva fatto sapere il ministro dell’Interno cileno, Edmundo Pérez Yoma.... Continua a leggere...
“Si Carlos Gaviria participa en la concentración del próximo lunes 4 de febrero y por lo tanto, sale a "tirarse la marcha, te volveremos picarillo vivo a machete y hacha…".
E’ la minaccia inviata da un gruppo paramilitare operante in località Ciudad Bólivar, a sud di Bogotá al presidente del Polo Democratico Alternativo e consegnata alla sede del Partito.
Praticamente se Gaviria non partecipa alla marcia di domani verrà fatto a pezzettini con ascia e machete....
Per chi avesse ancora dubbi....
Este poema ha sido leído en Italia en ocasión de la Palabra errante – recital y rueda de prensa por los prisioneros políticos mapuche del 25 de enero en Roma.
Ya se ha tomado en todo Chile cómo himno y canto de lucha del pueblo mapuche:
...
BAILA LA MUERTE
Baila la muerte
en la mesa
de los poderosos comensales.
Aplauden y callan,
callan y aplauden
bajo la cómplice sombra
de las blancas leyes.
Se rompe el silencio
en los barrotes-muros.
La huelga de hambre
cabalga por las venas
Rayen Kvyeh il 25 gennaio presso lo Spazio Odradek
Questa poesia di Rayen Kvyeh, tradotta dal Prof. Antonio Melis, è stata letta in Italia in occasione de La parola errante, recital e conferenza stampa sulla situazione dei prigionieri politici mapuche, che si è svolto a Roma presso lo Spazio Odradek il 25 gennaio scorso.
In Cile è stata assunta come inno e canto di lotta del popolo mapuche.
BALLA LA MORTE
Balla la morte
sulla tavola
dei potenti commensali.
Applaudono e tacciono,
tacciono e applaudono
sotto l’ombra complice
“alle 12.00 ora di Roma ed in replica alle ore 19.00 sui canali Arcoiris TV (916 di Sky, ma anche in chiaro) oppure in streaming sul sito di Telesur”
Saranno intervistati Carlos Gaviria presidente del Polo Democrático Alternativo ed Enrique Santiago, avvocato e difensore dei diritti umani.
Si ringrazia Giornalismo Partecipativo per la preziosa segnalazione e mi scuso per non aver postato la notizia prima.
P.S. Intanto io segnalo che Benedetto XVI che generalmente non parla di Colombia, ieri in occasione dell’Angelus ha lanciato un appello per “la morte violenta” di “tanti “sequestrati per estorsione” in Colombia.
Che tempismo e che coincidenza, proprio il giorno prima della marcia della vergogna.
Sicuramente Fidel non sta chiedendo aiuto ad Aznar per proteggere Chávez durante il golpe in Venezuela del 2002.
Questa ipotesi poteva uscire solo dalla fantasiosa penna di Juan Jesús Aznárez su El País del 3 febbraio scorso.
Noi siamo un po’ più realisti...
Secondo voi cosa si stanno dicendo?
Per chi avesse ancora dubbi...
Foto scattata in Colombia. Io l'ho ripresa da Bogotalia che ringrazio.
Si tratta di un vero e proprio attacco mediatico quello che la Val di Susa e il movimento NO TAV stanno subendo in questi giorni.
In realtà i media non si sono mai sbracciati molto per ascoltare la voce della Val di Susa e del suo popolo, che al di là del vero nocciolo della questione e cioè l’opposizione alla realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità nella tratta internazionale Torino-Lione, stanno dando filo da torcere ad amministrazioni locali, politici e imprenditori soprattutto per aver organizzato una forma di protesta e di partecipazione popolare intorno alle decisioni da prendere. Partecipazione che è stata definita come “democrazia al lavoro” , operazione di vertenza sociale e territoriale”, “fare politica trasversalmente”. Sono tutti modi diversi per dire la stessa cosa. Centinaia di persone, decine di movimenti, partiti politici, sindacati, associazioni, amministrazioni comunali hanno creato un vero e proprio “laboratorio territoriale”, hanno presentato analisi del progetto e progetti alternativi, studi di impatto ambientale, tutto ciò per dire che loro nella Valle il treno non lo vogliono. Un grande movimento in difesa del territorio.
Probabilmente la crisi di governo e l’imminente appuntamento elettorale stanno preparando il terreno, se nel giro di tre giorni,... Continua a leggere...
“Non ci sarà né il vitello grasso, né il cappone... Casini non ci sta. (per fortuna...speriamo...).
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