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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 10/07/2008
Sirvase encontrar aqui anexada una declaración parlamentaria relativa a Colombia, qur firmaron 15 diputados europeos de 4 diferentes grupos políticos, en el marco de la visita al Parlamento europeo de la Senadora colombiana Piedad Cordoba.
DECLARACION PARLAMENTARIA
Por el derecho a la oposición política, el trabajo por la paz, y el respeto de la separación de los poderes en Colombia
Cuatro parlamentarios colombianos de oposición, Piedad Córdoba, Álvaro Leyva, Gloria Inés Ramírez, y Wilson Borja, el periodista Carlos Lozano, y otras personalidades cuyo trabajo a favor del acuerdo humanitario y de la paz es ampliamente reconocido, han sido acusados por el Fiscal General de la Nación de supuestos nexos con las FARC.
También, un delegado suizo, conocido por su papel de buenos oficios, fue acusado públicamente de tener nexos con las FARC cuando hizo unas declaraciones poco placenteras por el Gobierno.
Unos ataques han sido dirigidos igualmente contra la Corte Suprema de Justicia, que ha emitido fallos sobre los lazos entre políticos y paramilitares y sobre los actos de corrupción que permitieron la reelección del Presidente Uribe en el año 2006.
Como diputados europeos, rechazamos estas persecuciones que son obstáculos puestos al proceso de paz. Expresamos nuestra total solidaridad con los parlamentarios, periodistas y las otras personalidades perseguidas por sus opiniones políticas, y reiteramos nuestro apoyo a su labor a favor de una solución pacifica del conflicto colombiano.
Pedimos igualmente que los representantes de la Unión Europea en Colombia insistan ante las autoridades de dicho país para que sea respetado el derecho de hacer oposición, para que se posibilite las gestiones humanitarias, y para que el Gobierno respete la independencia del sistema judicial y acate las decisiones de la Corte Suprema de Justicia.
- Vittorio Agnoletto,
Diputado europeo por Italia, Miembro de la Comisión de Asuntos exteriores del Parlamento europeo
- Giusto Catania,
Diputado europeo por Italia, Vice-presidente de la Comisión de Libertades civiles, Justicia y asunto interiores
- Hélène Flautre,
Diputada europea por Francia, Presidente de la Sub-comisión de derechos humanos
- Monica Frassoni ,
Diputada europea por Italia, Presidente del Grupo de los Verdes / Alianza Libre Europea
- Vicente Garcés,
Diputado europeo por España, Miembro de la Comisión de Presupuestos
- Pedro Guerreiro ,
Diputado europeo por el Portugal , Miembro de la Comisión de desarrollo regional
- Jens Holm ,
Diputado europeo por Suecia , Comisión de Medio Ambiente, Salud Pública y Seguridad Alimentaria
- Richard Howitt,
Diputado europeo por el Reino-Unido, Vice presidente de la Sub-comisión de derechos humanos
- Helmuth Markov,
Diputado europeo por Alemania, Presidente de la Comisión de comercio internacional
- Willy Meyer-Pleite,
Diputado europeo por España, Vice-presidente de la Asamblea parlamentaria bi-regional EUROLAT
- Luisa Morgantini,
Diputada europea por Italia, Vice-presidente del Parlamento europeo
- Josu Ortuondo Larrea,
Diputado europeo por España, Miembro de la Comisión de Transporte y turismo
- Raul Romeva ,
Diputado europeo por España, Miembro de la Comisión de Derechos de la Mujer e Igualdad de Género
- Eva-Britt Svensson,
Diputada europea por Suecia, Vice-presidente de la Comisión de derechos de la mujer e igualdad de género
- Francis Wurtz,
Diputado europeo por Francia, Presidente del grupo Izquierda Unitaria Europea- Izquierda Verde Nórdica
Di Annalisa (pubblicato @ 12:24:04 in Perù, linkato 1112 volte)
Circa 200 persone in stato di arresto e una cinquantina di feriti, questo il saldo dello sciopero nazionale agrario organizzato dalla Central General de Trabajadores del Perú (il quarto durante la presidenza di Alan García), che nella giornata di ieri ha paralizzato il paese.
Il governo aveva disposto imponenti misure di sicurezza e dispiegato notevoli mezzi dell’esercito per le strade, negli aeroporti e in aree giudicate più a rischio come le centrali idriche ed elettriche.
Una sede governativa è stata data alle fiamme e moltissime strade e vie di comunicazione sono state bloccate, in quella che soprattutto nelle zone interne del paese e sicuramente con minor intensità a Lima, si è dimostrata essere una giornata di protesta a tutto tondo contro Alan García.
Nonostante le fonti governative tentino di sminuire l’esito dell’iniziativa, Mario Huamán segretario generale della CGTP, informa che si è trattato di un successo sia a livello organizzativo che di partecipazione. Da da questa grande occasione di ripudio alla politica neoliberale del presidente Alan García è nato inoltre un impegno importante per il futuro sia sul piano di incontro di istanze diverse che su quello prettamente politico in vista delle prossime elezioni del 2011.
E’ stata annunciata infatti per il prossimo 4 novembre, (giorno in cui ricorre la grande rivolta indigena guidata da Túpac Amaru) la costituzione della Asamblea Nacional de Los Pueblos (Assemblea Nazionale dei Popoli) che avrà l’intento di “promuovere cambiamenti” a livello sociale nel paese e che presenterà un fronte politico elettorale per il prossimo appuntamento del 2011.
L’Assemblea Nazionale dei Popoli sarà formata da due grandi sindacati, da settori organizzati della società civile e da diverse realtà regionali dislocate in tutto il paese.
Alan García, usando toni concilianti, promette di impegnarsi entro la fine dell’anno a portare l’inflazione del paese ai livelli più bassi di tutta l’America Latina, eludendo d’altra parte quelle che erano poi le vere richieste dello sciopero nazionale e cioè la revoca dei decreti legge approvati quest’anno che di fatto svendono risorse e terre alle multinazionali straniere sottraendole alle comunità indigene e contadine.
Intanto il governo si trova a fare i conti anche con uno scandalo a livello mediatico, che coinvolge direttamente il Partito Aprista e probabilmente la stessa Presidenza del Consiglio dei Ministri.
E’stato infatti trasmesso il giorno precedente allo sciopero un video nel quale appare Valdimiro Montesinos, ex capo dei servizi segreti nonché braccio destro del dittatore Fujimori, ripreso proprio nel corso di una sua testimonianza al processo contro Fujimori e nel quale da questa viene estrapolata la seguente frase: “è proprio così che la SUTEP (il sindacato unico dei lavoratori del settore educazione del Perù) tra il 1990 e il 2000 non ha mai organizzato uno sciopero contro il governo Fujimori) accompagnata dalla scritta “assenti in dittatura”. Il video è stato trasmesso dalla tv nazionale con il chiaro intento di screditare il movimento sindacale che i giorni successivi sarebbe sceso in piazza aveva dichiarato allora il segretario generale della CGTP Mario Huamán, criticando duramente il governo per aver usato un personaggio come Montesinos, che attualmente sta scontando una condanna a 20 anni di carcere per traffico di armi ed ha numerosi processi pendenti, per gettare discredito sui sindacati del paese.
Nonostante il premier Jorge del Castillo abbia successivamente affermato che lo spot era stato preparato e pagato dalla direzione del Partito Aprista, ieri è stato diffuso da Canal N un documento nel quale risulta inequivocabilmente che lo spot è stato realizzato su incarico della Presidenza del Consiglio dei Ministri e come cliente risulta il Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo del Perú (PNUD).
Si parla di errore nella trascrizione dei codici dei clienti, di fatturazioni errate, di “confusione”. L’unica cosa certa è che verrà aperta un’inchiesta.
Fotografie del 10/07/2008
Nessuna fotografia trovata.
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