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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 26/04/2008

VOTATELO!VOTATELO!VOTATELO!
Questo è un post terra terra, siete avvistati, ma il fare politica quello sta diventando, pare.
Dai...non è carino? Affascinante quasi.
Non basta?
Sì lo so che non basta e che lui, poverino non è che sia amatissimo a Roma, ma quell’altro proprio non se po’ fà...
E allora se siete al mare, che qui sembra quasi estate, è vero, tornate, fate un favore alla democrazia e venite a votare.
Se siete indecisi non fa niente, pensate che lui, Alemanno è molto peggio di ogni vostra più terribile indecisione.
Se avete deciso già per Alemanno, che ci siete venuti a fare in annalisamelandri.it? Magari già che ci siete fatevi un giro per il sito, sperando che vi faccia cambiare idea...chissà.
Se tutto ciò non bastasse, allora “turandovi il naso e tappandosi la bocca” votate Ruelli, poi si vedrà.
Di Annalisa (pubblicato @ 08:59:37 in Perù, linkato 1544 volte)

Dal Perú alcuni amici stanno raccogliendo firme da inviare al presidente Alan García Peréz per chiedere la libertà della giovane poeta Melissa Patiño e degli altri 6 ragazzi detenuti ingiustamente al confine con l’Ecuador mentre rientravano nel loro paese dopo aver partecipato al II Congresso della Coordinadora Bolivariana.
Chi può, chi vuole, sarebbe importante aggiungere firme dall’Italia.
Se ne sta occupando la giornalista e poeta argentina Cristina Castello. Si può scrivere per aderire a:
la lettera con le adesioni si può leggere qui: (in spagnolo)
qualche nostalgia...
Quizá porque mi niñez sigue jugando en tu playa, y escondido tras las cañas
duerme mi primer amor, llevo tu luz y tu olor por donde quiera que vaya,
y amontonado en tu arena guardo amor, juegos y penas. Yo,
que en la piel tengo el sabor amargo del llanto eterno, que han vertido en ti cien pueblos
de Algeciras a Estambul, para que pintes de azul sus largas noches de invierno.
A fuerza de desventuras, tu alma es profunda y oscura.
A tus atardeceres rojos se acostumbraron mis ojos como el recodo al camino...
Soy cantor, soy embustero, me gusta el juego y el vino, Tengo alma de marinero...
¿Qué le voy a hacer, si yo nací en el Mediterráneo?
Y te acercas, y te vas después de besar mi aldea. Jugando con la marea
te vas, pensando en volver. Eres como una mujer perfumadita de brea
que se añora y que se quiere que se conoce y se teme.
Ay...
si un día para mi mal viene a buscarme la parca. Empujad al mar mi barca
con un levante otoñal y dejad que el temporal desguace sus alas blancas.
Y a mí enterradme sin duelo entre la playa y el cielo...
En la ladera de un monte, más alto que el horizonte. Quiero tener buena vista.
Mi cuerpo será camino, le daré verde a los pinos y amarillo a la genista...
Cerca del mar. Porque yo nací en el Mediterráneo...
Fotografie del 26/04/2008
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