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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 25/10/2007
Il 18 ottobre Michelle Bachelet è stata ricevuta da Papa Benedetto XVI in Vaticano, in un incontro che, secondo quanto rende noto un comunicato della Santa Sede: “ha permesso uno scambio di informazioni e riflessioni sulla situazione socio-politica del Cile e sul suo ruolo in America Latina”.
Nell’ incontro inoltre è stato ribadito “il contributo positivo apportato dalla Chiesa Cattolica alla società cilena, specialmente negli ambiti sociale ed educativo” .
La presidenta ha invitato il Papa in Cile ricordando l’importanza della visita di Giovanni Paolo II nel 1987, il contestatissimo viaggio papale immortalato nella storica fotografia che lo ritrae al balcone della Moneda con il dittatore Augusto Pinochet.
Il punto chiave dell’incontro tra la presidente del Cile e il Papa, incontro che sicuramente non potrà non essere gradito alla destra cilena ultraconservatrice e cattolica e all’Opus Dei fortemente presente nel paese, forse è proprio questo. Immaginiamo infatti lo spirito ghignante di Pinochet aleggiare nel salone mentre Benedetto XVI e Michelle Bachelet conversano amabilmente.
Tra gli invitati all’udienza papale c’erano oltre ai presidenti del Senato, della Corte Suprema e della Camera dei Deputati del Cile, il ministro degli Esteri, il presidente della Federazione Nazionale dei Lavoratori del Petrolio, la figlia di Michelle Bachelet, il calciatore under-20 Nicolás Medina, Isolde Reuque dirigente del Centro Culturale Mapuche , (indossando tra l’altro un abito tradizionale indigeno, come aveva fatto due giorni prima anche Jeannette Paillan, regista mapuche per chiedere la liberazione dei prigionieri politici davanti all’Università Roma Tre e che invece è stata tratta in fermo di polizia per un’ora affinchè la Bachelet non la incontrasse al suo arrivo).
Erano anche presenti però la deputata di destra fedele pinochettista María Angélica Cristi (il cui fratello Oscar Cristi Marfil fu direttore della Università delle Ande vincolata all’Opus Dei) e l’imprenditore cileno Ricardo Claro.
Ricardo Claro, non è un imprenditore qualunque, legato sia all’Opus Dei che ai Legionari di Cristo (consigliere di Generación Empresarial che fa parte delle istituzioni economiche legate ai Legionari) fece parte del governo di Pinochet fin dal 1973 in qualità di assistente del Ministro degli Esteri Ismael Huerta che accompagnò nel suo primo viaggio a Washington come rappresentante della dittatura davanti all’assemblea dell’ONU.
Ricardo Claro fu coinvolto inoltre nella sparizione di alcuni lavoratori della ditta Elecmetal di sua proprietà e durante la dittatura due navi appartenenti alla sua Compañia Sudamericana de Vapores, la Maipo e la Lebu furono utilizzate a Valparaíso come centri di detenzione e tortura e sulle quali passarono migliaia di detenuti molti dei quali persero la vita nella sue stive o risultano tutt’ora scomparsi.
Ma un altro fatto, avvenuto appena poche settimane prima del viaggio in Italia di Michelle Bachelet, fa riflettere su come la Santa Sede e l’Opus Dei cileno stiano ritessendo trame e rinsaldando vincoli di potere che riportano alla mente il tetro passato della dittatura cilena.
Si tratta del recentissimo (25/9-4/10) viaggio in Cile del Cardinale Angelo Sodano, già Nunzio Apostolico in quel paese tra il 1978 e il 1988 e fino alla fine intimo amico del dittatore e della sua famiglia ed ovviamente vicino all’Opus Dei, nonchè legato guarda caso da vincoli di amicizia a Ricardo Claro per il quale il Cardinale Sodano rappresenta il collegamento con il Vaticano...
Ufficialmente Sodano si è recato in Cile per la commemorazione del 20° anniversario della visita di Papa Giovanni Paolo II avvenuta nel 1978 e per il centenario della nascita del Cardinale Raúl Silva Enríquez , dietro invito del cardinale Errazuríz , arcivescovo di Santiago.
In realtà Sodano è stato invitato dalla Fondazione Giovanni Paolo II della Pontificia Università Cattolica del Cile (ancora Opus Dei..) e fondata pochi mesi dopo del viaggio papale in Cile dal Cardinale Juan Francisco Fresno ma con l’apporto fondamentale di imprenditori quali Anacleto Angelini e l’onnipresente Ricardo Claro tra gli altri. 
Quindi Angelo Sodano è stato invitato in Cile da un potente gruppo di imprenditori, tra i quali spicca la figura di Ricardo Claro, legati anima e portafogli all’Opus Dei e al Vaticano.
L’appuntamento che però ha destato maggiori perplessità a detta di numerosi osservatori, in questo viaggio del Decano dei cardinali in quella che egli stesso definisce la “sua seconda patria”, è l’invito alla commemorazione del centenario della nascita del cardinale Raúl Silva Enriquéz.
Raúl Silva Enriquéz rappresentò il punto di rottura tra la Chiesa Cattolica e la giunta militare in quanto strenuo oppositore della dittatura (fu anche il fondatore della Vicaria della Solidariedad che forniva assistenza alle vittime del regime) fino all’arrivo alla Nunziatura in Cile di Sodano nel 1978.
I rapporti tra Angelo Sodano e Raúl Silva Enriquéz non furono mai idilliaci ( si parla addirittura di porte sbattute in faccia da Don Silva a Sodano e di veri e propri alterchi) come conferma il sacerdote cileno Enrique Moreno Laval che Don Rául lo ha conosciuto bene avendo ricevuto dalle sue mani l’ordinamento sacerdotale, chiedendosi, lui come tanti: “che è venuto a fare Sodano in Cile?”.
Molte le ipotesi, da quella di un particolare ringraziamento degli imprenditori legati alla Fondazione Giovanni Paolo II per qualche favore ricevuto o come ultimo omaggio alla carriera di Angelo Sodano che volge al termine.
Più facile invece ipotizzare un viaggio preparatorio dell’incontro di Michelle Bachelet con Benedetto XVI , avvenuto infatti solo un paio di settimane più tardi e che si profila sempre più come un incontro svoltosi all’ombra dell’Opus Dei.
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El 18 de octubre Michelle Bachelet ha sido recibida por el Papa Benedicto XVI, en un encuentro que, según dio a conocer un comunicado de prensa de la Santa Sede: “ha permitido un intercambio de información y reflexiones sobre la situación sociopolítica de Chile y su papel en América Latina.”
En ese encuentro se ha confirmado “el compromiso positivo de la Iglesia Católica en la sociedad chilena, sobre todo en los ámbitos sociales y educativos.
La presidenta invitó el Papa a Chile, recordando cuánto fue importante la visita de Juan Pablo II en 1987, el criticado viaje papal inmortalizado en la histórica fotografía donde aparece en el balcón de la Moneda junto con el dictador Augusto Pinochet.
El punto clave del encuentro entre la presidenta de Chile y el Papa, encuentro que seguramente non podrá no ser muy apreciado por la derecha ultraconservadora chilena y por el Opus Dei muy presente en el país, quien sabe si no sea propio ese. Nos imaginamos el espíritu de Augusto Pinochet con su mueca flotando en el salón mientras Benedicto XVI y Michelle Bachelet conversaban muy amablemente.
Entre los invitados a la audiencia papal se encontraban además de los presidentes del Senado, de la Corte Suprema, y de la Cámara de Diputados de Chile, también el ministro de Exteriores, el presidente de la Federación Nacional de los Trabajadores del Petroleo de Chile, Jorge Matute, la hija de Michelle Bachelet, Sofía, el futbolista de la nacional sub-20 Nicolás Medina y la dirigente de Centros Culturales Mapuches, Isolde Reuque, (llevando un traje típico indígena, cómo había hecho también dos días antes Jeannette Paillan, periodista y documentalista mapuche para pedir la liberación de los presos políticos delante de la Universidad Roma Tre y que ha sido detenida por una hora para que Bachelet no la encontrara.
Estaban además presentes a la audiencia la diputada de derecha fiel pinochettista María Angélica Cristi (su hermano Oscar Cristi Marfil fue rector de la Universidad de Los Andes, vinculada al Opus Dei) y el empresario chileno Ricardo Claro.
Ricardo Claro no es un cualquier empresario, relacionado él también al Opus Dei y a los Legionarios de Cristo (es colaborador de Generación Empresarial que forma parte de las instituciones económicas de los Legionarios) ha hecho parte del gobierno de Pinochet desde 1973 como concejal del canciller Ismael Huerta quien acompañó en su primer viaje en Washington en calidad de representante de la dictadura a la asamblea de la ONU.
Ricardo Claro ha sido también involucrado en la desaparición de algunos obreros de su empresa Elecmetal y durante la dictadura dos barcos de su Compañia Sudamericana de Vapores, la Maipo y la Lebu en Valparaíso fueron utilizadas como centros de detención y tortura y donde pasaron miles de prisioneros muchos de los cuales perdieron la vida en sus bodegas o se encuentran hasta el día de hoy desaparecidos.
Pero hay otro acontecimiento importante, ocurrido unas semanas antes del viaje de Bachelet a Italia, que hace reflexionar como la Santa Sede y el Opus Dei vuelven a tejer tramas y consolidando vínculos de poder quetraen a la memoria el oscuro pasado de la dictadura chilena.
Es el recentísimo viaje en Chile del Cardenal Angelo Sodano, que fue Nuncio Apostólico en el país entre 1978 y 1988 y hasta el final íntimo amigo del dictador y de su familia y obviamente y claramente vinculado al Opus Dei, asimismo está ligado por vínculos de amistad con el cardenal Sodano quien representa su conexión con el Vaticano.
Oficialmente Sodano ha llegado en Chile envitado por el arzobispo de Santiago, Errazuríz en ocasión de la commemoración del 20° aniversario de la visita del Papa Juan Pablo II en 1978 y por el centenario del nacimiento del cardenal Raúl Silva Enríquez.
En realidad Sodano ha sido envitado por la Fundación Juan Pablo II de la Pontificia Universidad Católica de Chile (todavía Opus Dei..) y fundada unos meses después del viaje papal en Chile por el cardenal Juan Francisco Fresno pero con el aporte fundamental de empresarios como Anacleto Angelini y el omnipresente Ricardo Claro entre otros.
Por lo tanto, la llamada de Angelo Sodano salió de un potente grupo de empresarios, entre los cuales sobresale la fígura de Ricardo Claro, ligados alma y bolsillo al Opus Dei y al Vaticano.
El encuentro que ha despertado mayores perplejidades en muchos observadores en ese viaje del Decano de los cardenales en la que él mismo llama “su segunda patria”, es propio la invitación por la conmemoración del centenario del nacimineto del cardenal Raúl Silva Enriquez.
Raúl Silva Enriquez representò el punto de fractura entre la Iglesia Católica y la junta militar por ser él valiente opositor de la dictatura (fue el fundador de la Vicaría de la Solidariedad que prestaba asistencia a las victímas del regimen) hasta cuando llegó a la Nunciatura en Chile el cardenal Sodano en 1978.
Las relacciones entre Sodano y Raúl Silva Enriquéz no fueron nunca idílicas (hasta se cuenta de puertas golpeteadas en la cara de Sodano de parte de Don Raúl y de verdaderos altercados) como confirma el sacerdote chileno Enrique Moreno Laval que Don Raúl lo conoce bien por haber recibido de sus manos la ordenación sacerdotal, preguntandose él como otros “a qué vino Sodano?
Muchas las suposiciones desde la de un particular agradecimiento de los empresarios vinculados por la Fundación Juan Pablo II por algún favor recibido o como ultímo homenaje a la carrera de Angelo Sodano que llega al final.
Más facil imaginar un viaje preparatorio al encuentro entre Michelle Bachelet y Benedicto XVI, ocurrido solamente dos semanas más tarde y que se perfila siempre más como un encuentro maniobrado por el Opus Dei.
Fotografie del 25/10/2007
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