Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Recensione tratta dal Blog Notizie dall'Impero dell'Amico Elio Bonomi:
Politicamente Scorretto - Riflessioni di un giornalista fuori dal coro, è il titolo dell'ultimo libro di Gianni Minà che raccoglie i suoi articoli pubblicati negli ultimi dieci anni su Repubblica, l'Unità, il Manifesto e Latinoamerica. Nel prologo l’autore racconta anche, per la prima volta, l'epurazione subita dalla Rai, proprio negli anni in cui il suo lavoro di documentarista veniva apprezzato e premiato, dal Festival di Montreal, al Nastro d'argento, al premio alla carriera al Festival di Berlino. Perchè in un paese che si vanta di essere libero e democratico un giornalista della statura di Gianni Minà viene messo al bando? La risposta è ovvia: perchè viviamo in un paese che vuole fare credere di essere libero e democratico, ma in realtà non lo è.
Il controlo dei mezzi d'informazione è uno dei pilastri su cui si basa il sistema capitalista ed imperialista. Solo con una massiccia propaganda è possibile fare accettare alle masse tutte le nefandezze che questo sistema disumano sta imponendo a tutto il mondo.
Il libro di Gianni Minà, arricchito dall'introduzione di Luis Sèpulveda, è una preziosa testimonianza che aiuta a capire l'immenso imbroglio.
Sarà in libreria a partire dal prossimo 15 maggio. Non deve mancare nelle case di chi è impegnato a combattere l'arroganzo e la prepotenza dei potenti.
Ce l’ha fatta il nostro Massimo nazionale a dire una cosina-ina di sinistra?
Sembrerebbe di si….
L’Italia non deve rispondere a “nessuno” se non al Parlamento …
“Se il presidente Bush vorrà chiedere qualcosa, lo farà personalmente, non attraverso i giornalisti e parlerò direttamente con lui, …gliela farò vedere io a quel guerrafondaio chi è che comanda in Italia…è ora di smetterla con quest’ingerenza nella politica estera del nostro Paese, anzi che cominci a smantellare le sue basi e se le riporti a pezzettini sul suo Air Force One…..”
Beh… non esageriamo…comunque mi ha sorpresa, come a molti credo, ma piano con gli entusiasmi…vedremo nei prossimi giorni..
Però che bello, essere contenti con poco, fa ricordare quando da bambini, dopo un brutto momento vi regalavano un dolcetto e passava tutto…
Il coraggio delle idee.
Questo ha detto Francesco Cipriano, 19 anni, a Palermo nell’aula bunker al ministro dell’interno Giuliano Amato in occasione della commemorazione della stage di Capaci:
“Ogni 23 maggio, voi politici venite qui e vi riempite la bocca di antimafia, ma in Parlamento ci sono 25 condannati in via definitiva, criminali che fanno le leggi. La vera antimafia l’hanno fatta loro con il sangue (Giovanni Falcone e Paolo Borsellino), glielo dica a Roma che qui c’è la mafia, la invito a venire allo Zen, ma senza scorta, e se volete fare l’antimafia fatela non dico con il sangue ma almeno con il cuore …e con le palle!”.
Il ministro Amato, che evidentemente non ha gradito l’intervento, né l’applauso fragoroso che ne è scaturito, gli ha risposto: “Tu sei già un piccolo capo populista e questo non mi piace…”
Ne è seguito un gelido e sgomento silenzio.
Francesco ha detto che “da grande” vorrebbe fare il giornalista e occuparsi di mafia..
I miei complimenti e i migliori auguri. L’informazione ha bisogno di persone come lui.
Dal 24 maggio 1977 la radio antagonista!
"L'unica "radio libera" nata nel fatale '77 rimasta sempre sulla breccia senza cambiare natura nè accettare compromessi con la politica uffciale. Eccessiva, estrema, anticipatrice di sommovimenti sociali e fenomeni musicali. E oggi, spazio ai migranti e al "popolo dei sostenitori". Qui l'articolo completo de Il Manifesto a firma di Angelo Mastrandrea.
www.ondarossa.info
Tra le altre cose...
Mi associo all'appello presentato dalla Fgci Romana e pubblicato oggi su Il Manifesto contro l'iniziativa organizzata da Casapound centro sociale neonazista che con questo manifesto, in cui si vedono bambini degli anni '30 nel tipico saluto romano fascista, pubblicizza una sua colonia estiva.
Pubblico volentieri info su:
Se fosse Oaxaca a esportare la democrazia…
Documentario di Allieta Melchioni e Massimo Tabai:
La breve vita della comune di Oaxaca, messa a ferro e fuoco dalla
polizia militarizzata in difesa di un governatore tirannico.
La speranza di cambiamento che non si spegne in una realtà locale che
è specchio della situazione geo-politica ed economica in larga scala.
Uno sguardo sulle Resistenze altrui poco dopo la commemorazione del 25
aprile.
a seguire:
incontro dibattito con una delegazione APPO, movimento cuore della protesta.
Queste le date:
BOLOGNA - 7 giugno
XM24
MODENA - 8 giugno
USI
REGGIO EMILIA - 10 giugno
Gabella
ore 21
MANTOVA - 15 giugno
Assessorato alla cultura
ore 21,30
Qui per scaricare il volantino
di Gennaro Carotenuto:
di Attilio Folliero (La Patria Grande):
Parlatene, parlatene, mentendo spudoratamente ma parlatene! Male ovviamente!
Questo sembra essere l’imperativo a cui rispondono tutti coloro che si occupano di informazione mainstream, quando l’argomento trattato è Cuba.
Spesso mi chiedo dove finisca il giornalismo e inizi la mistificazione.
Pierluigi Battista in questo suo articolo dentro alla mistificazione ci sguazza a piene mani, a partire dal titolo: “Quegli applausi a Moore o la vera specialità di Cuba: Carceri più che ospedali.”
Cuba non è perfetta, (quale paese lo è?) e per un borghese del nord probabilmente non è il miglior posto dove vivere.
Cuba non è una democrazia (almeno nel senso liberal-parlamentare) ma su una cosa più o meno sono tutti d’accordo: il suo sistema sanitario è uno dei più democratici al mondo, perché è totalmente gratuito e soprattutto perché è accessibile a tutti. Vedremo inoltre di seguito come sia anche uno dei migliori in quanto a efficienza.
Tutti d’accordo (più o meno) ma certamente non Pierluigi Battista e il Corriere della Sera di cui egli è vice direttore.
In tutto l’articolo, che è una dura critica a Michael Moore e al suo film Sicko presentato recentemente a Cannes, non c’è una riga, dico una, supportata da un dato certo, da una fonte, da una citazione.
Il peggior sfoggio di banalità e stereotipi che mi sia capitato di leggere ultimamente.... Continua a leggere...
Salvatore Mancuso e Jorge 40
A Santa Fé de Ralito, in Colombia nel luglio del 2001 è stato firmato un documento inquietante con il quale 32 persone tra capi paramilitari (tra i quali i tristemente noti Salvatore Mancuso e Jorge 40), rappresentanti del Congresso, sindaci, governatori, funzionari locali e anche un giornalista hanno sugellato la nascita di un “nuovo patto sociale”.
Questo patto fu ratificato con il nome di “accordi segreti di Ralito”.
Praticamente un’associazione a delinquere tra paramilitari e politici. La così detta parapolitica colombiana messa nero su bianco.... Continua a leggere...
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