Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
La Repubblica.it - Homepage via kwout
Una notizia importante come quella di stamattina della condanna del generale Ganzer, attuale capo dei Ros a 14 anni di carcere per associazione a delinquere e traffico di stupefacenti, per La Repubblica.it merita il taglio basso. La testata troppo presa dall'antiberlusconismo politico, dà poco risalto a un fatto che rende l'Italia molto simile a Colombia e Messico. Il Giornale.it invece la mette giustamente in primo piano, pur sminuendo la gravita' del fatto.
Mi chiedo come sia possibile che mentre le indagini erano ancora in corso e per tutto il tempo della durata del processo il generale abbia continuato a svolgere il suo incarico di capo dei Ros...
I PADRINI DEL PONTE
Antonio Mazzeo
Edizioni Alegre, 2010, 14 euro
«Minchia se fanno ‘u ponte ce ne sarà per tutti!!!»: così Bernardo Provenzano, il potente boss corleonese arrestato nel 2006 dopo una lunga latitanza, commentava con i suoi compari l’affare Ponte. Per questo il Ponte lo vogliono tutti, chi per gloria, chi per denaro. Si tratta infatti di un’opera faraonica, «qualcosa come le piramidi per i faraoni, un monumento con cui consegnarsi alla storia », come scrive nella prefazione Umberto Santino (presidente del Centro di Documentazione Peppino Impastato di Palermo). Faraonico sarebbe però anche il ritorno economico dell’investimento nelle tasche di costruttori, speculatori, trafficanti d’armi, faccendieri, mafiosi, finanzieri, principi arabi, perfino in quelle della Saudi Binladin Group di proprietà della famiglia di Bin Laden, che opera congiuntamente con alcune società che hanno partecipazione diretta in Impregilo, general contractor per la realizzazione

Le autorità statunitensi, appellandosi al Patriot Act e per mezzo della loro sede diplomatica in Colombia hanno respinto la richiesta di visto presentata dal giornalista Hollman Morris per “presunte attività terroriste” del medesimo. Morris doveva recarsi negli Stati Uniti per partecipare alla prestigiosa borsa di studio Nieman presso l’Università di Harvard che gli era stata assegnata per l’anno accademico 2010 – 2011 insieme ad altri 11 giornalisti di riconosciuta fama internazionale. ... Continua a leggere...

Murió el 21 de julio en su casa de Santiago a los 93 años de edad, don Luís Corvalán, figura histórica del movimiento obrero chileno y ex secretario general del Partido Comunista de Chile desde 1958 hasta 1990. Detenido en la isla Dawson tras el golpe militar en 1973, fue liberado por una amnistía de 200 presos políticos y canjeado por el disidente ruso Vladimir Bukovsky. Recibió asilo político en URSS y regresó a Chile en solamente en 1988. En el día de hoy fue homenajeado por más de tres mil personas. Lo recuerdo con éste poema de Gustavo Valcárcel, notable y revolucionario poeta peruano. (AM)
X ESTE es Corvalán el muy querido, ducho en campos de concentración en luchas proletarias, en ternuras de esposo y padre, de combatiente y hombre de militante sin arrugas de soldado que ignora lo que es la rendición.
Cuando te pienso entre mil muros se me cae el alma para arriba y se une a ella a la gran ronda que pide libertad para tus sueños.... Continua a leggere...

Un immenso cimitero. Si tratta della “fossa comune più grande d’America latina”, come viene definita da mesi, da quando cioè a principio di quest’ anno è stata scoperta nel municipio di La Macarena, regione del Meta, in Colombia. Adesso finalmente la fossa comune è una fossa D.O.C., è stata certificata cioè da una visita di una delegazione internazionale formata da parlamentari europei e statunitensi che hanno potuto testimoniare che quanto andavano da tempo denunciando alle autorità colombiane i contadini del luogo e gli abitanti del circondario, era vero.
In Colombia, la democratica e civile Colombia, (niente a che vedere con quel covo di dittatori e brutta gente come il Venezuela e Cuba) succede infatti che se per esempio gli abitanti di una comunità denunciano la presenza di un gigantesco “cimitero clandestino” dove spuntano femori e costole dappertutto e dove i cani e gli avvoltoi vanno a fare merenda, ci sia bisogno poi di un’intera delegazione di osservatori internazionali che lo confermino.... Continua a leggere...

Un cementerio inmenso. Es la "fosa común más grande de América Latina", como la definieron desde meses, o sea desde cuando fue descubierta a principios de este año en el municipio de La Macarena, región del Meta, en Colombia.
Ahora por fin se trata de una fosa D.O.C. como le decimos en Italia a los productos cuya calidad es atestiguada por un título de Denominación de Origen Controlada. Su existencia finalmente ha sido certificada por una delegación de observadores internacionales integrada por parlamentarios de Europa y de EE.UU quienes han testimoniado que lo que iban denunciando los pobladores de La Macarena era la verdad. ... Continua a leggere...
Per lavori in corso nel blog si sono verificati alcuni problemi nell’ abilitazione dei commenti. Ci stiamo lavorando. Nel limite del possibile continuerà la pubblicazione degli articoli. Per comunicazioni urgenti: annalisamelandri@yahoo.it.


L’ ambasciatore colombiano presso l‘ Organizzazione degli Stati Americani (OEA)tramite il quale la Colombia ha denunciato nei giorni scorsi il Venezuela per favorire protezione alla guerriglia delle FARC risulta inabilitato a vita nel suo paese a ricoprire incarichi pubblici per essere accusato di corruzione.
Il presidente uscente della Repubblica di Colombia, Alvaro Uribe Velez, per l’ennesima volta attacca il governo rivoluzionario e bolivariano del Venezuela, cercando i pretesti più assurdi per scatenare la guerra e destabilizzare il continente latinoamericano a cominciare dai Paesi dell’ALBA, l’Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America.
L’accusa è sempre la stessa da anni: sostenere l’insorgenza armata in Colombia, se non addirittura dirigerla!
In realtà Alvaro Uribe Velez non ha mai goduto di nessuna autonomia politica dalla volontà degli USA. L’imperialismo USA e le truppe yankee la fanno da padrone, senza dare conto per i crimini commessi contro la popolazione colombiana in decenni di occupazione. Il criminale Uribe ed il suo governo sono totalmente corresponsabili con l’imperialismo USA per i crimini politici e sociali commessi.... Continua a leggere...
Desde tiempo los movimientos sociales y amplios sectores de la sociedad civil de la República Dominicana están movilizándose pidiendo la renuncia del jefe de la Policía, general Rafael Guillermo Guzmán Fermín. Asociaciones de defensa de los Derechos Humanos del país revelan que en los casi tres años de su jefatura, miembros de la Policía Nacional han asesinado a mil 750 personas en supuestos “intercambio de disparos”. En Santo Domingo, el pasado 23 de julio, una marcha realizada por el Comité Contra el Abuso Policial, conformado por la mayoría de estudiantes, ha sido prohibida y duramente reprimida a macanazos y empujones por la Policía . Unos jóvenes han resultado heridos y el político y dirigente del Movimiento Caamañista Narciso Isa Conde, de 67 años de edad, que solidarizaba con ellos, ha recibido una patada en la espalda por un teniente que le ha fracturado 4 costillas. Hablamos con él sobre lo ocurrido.
A.M. - Narciso, tú has recibido una patada en la espalda que te ha fracturado cuatro costillas además de provocarte una neuritis intercostal mientras participabas junto a unos jóvenes a una manifestación pacífica organizada el 23 de julio en Santo Domingo contra los abusos cometidos por la Policía Nacional en la República Dominicana. ¿Puedes contarnos como te sientes, cuales consecuencias has padecido y como se desarrollaron los hechos?
N.I.C.-Bueno, son tres, no cuatro. Pero casi igual, el hecho y el daño.
Un hecho realmente bestial por el método y alevoso por lo selectivo del golpe.
La consecuencia es un dolor agudo, a veces insoportable y prolongado, insuperable por lo menos en 40 días. ... Continua a leggere...

Da tempo i movimenti sociali ed ampi settori della società civile della Repubblica Dominicana si stanno mobilitando chiedendo le dimissioni del capo della Polizia, generale Rafael Guillermo Guzmán Fermín. Associazioni per la difesa dei Diritti Umani del paese rendono noto che nei tre anni trascorsi dall′ inizio del suo incarico, membri della Polizia Nazionale hanno ucciso già 1750 persone in presunti “scontri a fuoco”. A Santo Domingo, lo scorso 23 luglio, è stato impedito lo svolgersi di una manifestazione pacifica organizzata dal Comitato contro gli Abusi della Polizia, formato per la maggior parte da studenti, e la mobilitazione è stata repressa duramente a manganellate e pestaggi da parte della Polizia. Alcuni giovani sono stati feriti e il politico e dirigente del Movimento Caamañista Narciso Isa Conde, di 67 anni, che stava solidarizzando con loro, ha ricevuto da un tenente un calcio alle spalle che gli ha fratturato 4 costole. Ci racconta quanto accaduto.
A.M. - Narciso, tu hai ricevuto da un poliziotto un calcio che ti ha provocato la frattura di 4 costole oltre a una neurite intercostale mentre partecipavi insieme ad alcuni giovani a una manifestazione pacifica organizzata il 23 luglio a Santo Domingo, proprio contro gli abusi commessi dalla Polizia Nazionale nel tuo paese. Puoi raccontarci come ti senti e come si sono svolti i fatti?
N.I.C. – Le costole rotte sono tre e non quattro, ma il danno è quasi uguale e anche l’accaduto.
Un fatto veramente brutale sia per il metodo che per la vigliaccheria con cui è stato dato il colpo che mi sta provocando un dolore acuto e a volte insopportabile e prolungato guaribile in almeno 40 giorni.
I manifestanti erano assediati nella piazza per impedirgli una passeggiata di 200 metri (dalla piazza della Cultura al palazzo della Polizia Nazionale) nel centro della nostra capitale.... Continua a leggere...
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