UNITI PER RECUPERARE LA MEMORIA. PER UNA COLOMBIA SENZA OBLIO
Per i desaparecidos
Per gli sfollati
Per gli esiliati
Per quelli massacrati
Per i giustiziati
Per i sequestrati
Non più vittime!!!
6 marzo 2009
2° giornata nazionale e internazionale per le vittime dei crimini di stato
Manifestazione contro le esecuzioni extragiudiziarie e per gli accordi umanitari in Colombia
Colombia: Bogotà, Manizales, Medellin, Cucutà
Spagna: Barcellona, Madrid
Francia: Parigi
Italia: Roma
Roma – Campo de’ Fiori, Roma - ore 18:00
LE ESECUZIONI EXTRAGIUDIZIALI SONO CRIMINI DI STATO
In Colombia, membri dell'Esercito Colombiano assassinano civili, generalmente contadini o giovani dei quartieri popolari, che successivamente vengono vestiti da guerriglieri con l'obbiettivo di presentarli come perdite nella denominata "lotta contro il terrorismo". Questa strategia, conosciuta come "falsi positivi", è stata riconosciuta ufficialmente quando 19 giovani sequestrati in un quartiere di Bogotà vennero trovati in fosse comuni di zone rurali ad oltre 500 km nel mese di settembre 2008. Ciò nonostante questa pratica non è recente. Organizzazioni come la Piattaforma dei Diritti Umani Coordinamento Colombia Europa Stati Uniti, hanno denunciato oltre 1.400 di questi casi nell'ambito della politica della sicurezza democratica implementata dal 2002. I "falsi positivi" che vengono riconosciuti dal Diritto Internazionale come ESECUZIONI EXTRAGIUDIZIALI fanno parte della realtà colombiana da oltre venti anni.
La Colombia vive una guerra cruenta. Ciò è testimoniato da 3.000 fosse comuni, da oltre 30.000 “Desaparecidos”, da 4.2 milioni di sfollati e de 23.000 sequestrati negli ultimi 11 anni che rappresentano le vittime del conflitto.
VERITÀ, GIUSTIZIA E RIPARAZIONE PER LE VITTIME IN COLOMBIA
In solidarietà con il Movimento di Vittime dei Crimini di Stato della Colombia MOVICE:
Rete italiana di solidarietà Colombia Vive!, Associazione Narni per la Pace,
Comitato Carlos Fonseca
Il due marzo 2009 è stata designata Giornata Continentale di Protesta per le Vittime di Sucumbíos per ricordare i quattro ragazzi messicani massacrati un anno prima, precisamente il primo di marzo del 2008 in Ecuador, nel corso dell’attacco contro l’accampamento delle FARC realizzato dall’esercito colombiano e dall’aviazione statunitense dove sono rimasti uccisi anche una ventina di guerriglieri e il numero due delle FARC, Raúl Reyes.
Per capire bene quello che è accaduto a Sucumbíos, quella tragedia di un anno fa va contestualizzata rispetto agli altri avvenimenti che si stavano svolgendo in quei giorni nella regione.
Innnanzitutto si era appena concluso a Quito il II congresso della Coordinadora Continental Bolivariana, una grande movimento che raggruppa studenti, giovani, movimenti sociali e associazioni latinoamericane che lottano e si confrontano per la costruzione di una grande America latina bolivariana.
Al congresso avevano partecipato migliaia di delegati da tutta la regione e anche da altri paesi. I cinque giovani messicani avevano appena lasciato Quito prima di recarsi a Sucumbíos e nel campo delle FARC erano stati preceduti da una delegazione di studenti cileni.
Inoltre va ricordato che in quei giorni in Ecuador si stavano svolgendo importanti e decisive trattative tra le FARC da una parte e il governo francese, ecuadoriano, ma soprattutto quello venezuelano di Hugo Chávez dall’altra, volte alla liberazione di Ingrid Betancourt e di altri ostaggi nelle mani della guerriglia colombiana. ... Continua a leggere...