Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Ha ragione Roberto Saviano. Siamo tutti casalesi. La storia del nostro paese, soprattutto la storia politica del nostro paese, non accetta più giustificazioni. Ormai non ci possiamo più nascondere dietro “la questione meridionale del crimine”. Il silenzio con il quale l’Italia tutta, da Nord a Sud, passando per Roma e Casal di Principe, secondo quella traiettoria che unisce a doppio legame camorra e politica, tace su quello che dovrebbe essere uno scandalo nazionale, e ci rende pertanto complici dei disastri ambientali commessi nel casertano, dei morti, delle stragi e finanche delle minacce di morte a Roberto Saviano.
L’espresso da settimane va denunciando e riportando notizie sui presunti vincoli dell’attuale sottosegretario all’Economia Nicola Cosentino con il clan dei casalesi, l’Italia politica fa spallucce, gli italiani ormai assuefatti all’ambiguità e all’ipocrisia si indignano solo per le minacce di morte a Saviano, mentre Casal di Principe, paese natale di Cosentino e Roma, sede del Governo, si danno la mano e tacciono complici. Dopo che la “cupola” del Popolo della Libertà si è stretta intorno all’onorevole, è calato il silenzio su tutta la vicenda.... Continua a leggere...
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Berlusconi ha prometido luchar contra la camorra, pero la mafia napolitana le ha advertido que tiene al enemigo en casa y que uno de sus ministros no es trigo limpio.
Parece que el Gobierno de Berlusconi, tan proclive a declarar su lucha sin cuartel contra la mafia, ha sido pillado en un nuevo renuncio. El subsecretario italiano de Economía, Nicola Cosentino, ha sido acusado por cinco mafiosos arrepentidos de haber favorecido los intereses de la camorra a cambio de varios servicios.
La historia es la siguiente. Entre 1996 y 2008 cinco ex mafiosos que aceptaron colaborar con la justicia afirmaron que Cosentino favorecía los intereses del clan Casalesi, el más poderoso de la camorra, la mafia napolitana.
En 1995 Cosentino "me pidió ayudarle en su campaña electoral. Hice mucho por él. Pedí a varias peronas votar por él. Cuando pedía un favor, no se me negaba. ... Continua a leggere...
Movilización indígena en todo el país
di Simone Bruno
(qui l'articolo in italiano)
El castillo construido sobre una burbuja de popularidad del presidente Uribe parece empezar a caerse. Nunca en los 6 años que lleva el mandatario en la presidencia se habían registrada tantas protestas ni en duración, ni en intensidad, ni en participación.
La figura presidencial construida sobre una retórica beligerante ha escondido los temas sociales detrás del “sacrificio para ganar la guerra contra los terroristas”. Pero ahora los problemas de la vida real de los colombianos están explotando agraviados por una crisis económica que golpea muy duro al país.... Continua a leggere...
Caro Roberto,
Quando dicesti tempo fa che non avresti riscritto Gomorra, ci rimasi malissimo.
Forse per un momento mi sentii tradita.
Mi dissi che non era giusto da parte tua dirlo in quel momento, soprattutto nei confronti di tante persone che trovano il coraggio di denunciare la criminalità organizzata e poi purtroppo vengono lasciate sole. Penso adesso ad Adolfo Parmaliana, che si è suicidato qualche settimana fa proprio perchè si è sentito abbandonato dallo Stato, l'ultimo di una lunga lista.
Adesso sentirti dire che vuoi andartene dal paese, risveglia in me quelle stesse sensazioni di allora. Tu Roberto non sei solo, non lo sei mai stato e non sei abbandonato dalle Istituzioni.
So benissimo che nessuno ha il diritto di chiederti di diventare un martire. Io per prima non lo farei. Posso dirti anche che QUESTA ITALIA, O ALMENO UNA PARTE DI ESSA, NON TI MERITA. E di questo ne sono convinta. Non ti meritiamo perchè la tua battaglia, che a tratti qualcuno vuol far passare come una tua battaglia personale, in realtà è una lotta per il bene del paese.... Continua a leggere...
Sul sito AgoraVox è possibile inviare a questo link, messagi di solidarietà a Roberto Saviano. La redazione provvederà a recapitarli allo scrittore.
Gentile Signor Parisi,
mi permetta di esprimerle nuovamente riserve e perplessità riguardo all’ambiguità dìimostrata dal suo giornale nel condannare quanto sta accadendo a Roberto Saviano.
L'ironia di dubbio gusto sia nella conclusione della sua "breve" che nella sua lettera di risposta, che ho reso pubblica nel blog, mi convincono sempre più di quanto sia importante e necessario tenere desta l'attenzione sui mezzi di informazione, per il ruolo fondamentale che dovrebbero svolgere di formazione della coscienza civile.
Questa frase, da lei inviatami nella sua risposta via mail:
"Saviano è abbastanza grande per badare a se stesso ed essere consapevole delle conseguenze (benefici e costi) delle proprie azioni, mi auguro solo che non metta mai a repentaglio la vita di persone innocenti."
Questa è la mail ricevuta da Gianluca Parisi proprietario del quotidiano online Caseta24ore, in risposta alla pubblicazione di questo mio post nel quale denunciavo l'ambiguità di un loro articolo su Roberto Saviano
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Gentilissima Melandri,
come proprietario della testata giornalistica e a nome del
direttore e della redazione ci sentiamo profondamenti offesi
da quanto da lei proferisce sul blog
Facciamo informazione come la fanno tutti e abbiamo dato la
notizia così come l'hanno data tutti i mezzi di
informazione comprese autorevoli testate e il servizio
pubblico della radiotelevisione italiana.
Questo “articolo” (sic!) è apparso oggi sul sito del quotidiano (sic!) on line Caserta 24 ore.
Non so come chiamarlo, questo certamente non è giornalismo, l’altra definizione che mi viene in mente è... camorra.
Perchè la camorra non è solo chi spara, chi ammazza, chi taglieggia e chi commette crimini. La camorra è anche un atteggiamento, quell’aria spavalda e strafottente, lo sfregio verso la legalità e l’onestà, l’idiozia di gente come questi di Caserta 24 ore...
“La notizia pare sia stata presa sul serio, trapelata da ambienti investigativi secondo i quali a rifere della sentenza di morte sarebbe stato un pentito dei casalesi che dovrebbe essere Carmine Schiavone che vive nell’Italia del centro nord sotto falso nome. Il pentito non avrebbe mai tagliato completamente i ponti con Casal di Principe ed avrebbe “fiutato” l’intenzione della cosca di eliminare definitivamente il ‘fastidio’ Saviano. La missione dovrebbe essere portata a termine entro Natale e si ipotizzava l’utilizzo di esplosivo da far brillare sull’autostrada Napoli - Roma. Al riguardo, secondo alcune fonti, i clan avrebbero già preparato il materiale occorrente quali detonatore ed esplosivo. La zona più indicata dove far brillare il Saviano sarebbe quella del casello autostradale di Capua e Vairano Cainello. Invitiamo tutti i nostri lettori ad evitare di prendere l’autostrada fino a Natale!!!!”
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Leggi qui la risposta della redazione di Caserta24ore
Leggi qui la mia risposta
Trovo doveroso aggiornarvi sugli sviluppi della campagna promossa da questo blog a un anno dalla sparizione forzata di Francisco Paredes Ruiz, avvenuta in Messico il 26 settembre 2007.
L’Ambasciatore messicano in Italia, il signor Jorge Chen, ha risposto (qui) alla mia lettera e questa è stata la mia ulteriore risposta.
Per conoscenza, copie di entrambi i documenti sono stati inviati inoltre alla Lega messicana per la Difesa dei Diritti Umani e alla Fondazione Diego Lucero A.S., organizzazione civile della quale faceva parte Francisco Paredes, che promuove e difende i diritti umani, specializzata nella lotta per la presentazione con vita dei detenuti scomparsi in Messico, nonché ai figli del Signor Francisco Paredes.
Sarà mia premura mettervi al corrente di ogni ulteriore sviluppo della situazione e intanto ringrazio tutti coloro che si sono adoperati a scrivere alle autorità messicane e a quanti in vario modo hanno espresso solidarietà e partecipazione in questa triste e ignobile vicenda.
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