Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
ULTIME NOTIZIE: Nelle ultime ore anche Alex Zanotelli, Tana de Zulueta e l’Osservatorio Italiano sulla Salute Globale (OISG), oltre a decine di altre persone siglano l’appello.
Cari amici, vorrei innanzitutto ringraziare coloro che hanno aderito con una firma al nostro appello, siete stati numerosi e spero che molti altri lo facciano nei prossimi giorni.
Ad oggi sono state raccolte circa 400 firme.
Come si vede dall’immagine allegata al post, che è la conferma dell’invio della mia mail, l’appello con le prime firme raccolte è stato inoltrato per posta elettronica al governo colombiano. Verrà trasmesso anche per fax e per posta ordinaria.
Il messaggio inoltre è stato inviato anche per conoscenza al nostro Ministero degli Affari Esteri, è bene che anche qui in Italia le nostre istituzioni sappiano cosa stiamo facendo. Verrà inoltre inoltrato all’ambasciata italiana in Colombia e a quella colombiana qui a Roma.
Iván Cepeda, il portavoce del MOVICE, dalla Colombia, con il quale siamo in comunicazione costante, ci conferma che la situazione è molto grave. Sul quotidiano El Tiempo è apparso un appello analogo al nostro, proveniente da alcune associazioni in difesa dei diritti umani degli Stati Uniti. Il consigliere José Obdulio Gaviria, in tutta risposta, ha confermato la sua versione secondo la quale la marcia del 6 marzo “è stata organizzata dalle FARC”...... Continua a leggere...
Raccogliendo l’invito rivolto alla comunità internazionale dal MOVICE, Movimento Nazionale delle Vittime dei Crimini di Stato, lo storico Gennaro Carotenuto, lo scrittore e giornalista Guido Piccoli, la giornalista Stella Spinelli di Peace Reporter e la sottoscritta Annalisa Melandri, si fanno promotori di questo appello per chiedere al governo di Álvaro Uribe le immediate dimissioni del suo consigliere José Obdulio Gaviria, il quale con le sue scellerate dichiarazioni rivolte alla stampa colombiana in cui ha bollato la marcia del 6 marzo scorso promossa dal MOVICE, come “organizzata dalle FARC” ha messo gravemente in pericolo la vita di tutti coloro che si sono impegnati nella sua organizzazione.
Dal 6 marzo ad oggi, infatti, già quattro sindacalisti sono stati assassinati e altri 40 tra attivisti sociali, difensori dei diritti umani e semplici cittadini, hanno ricevuto minacce di morte da un’organizzazione paramilitare che ha firmato i suoi comunicati come “Aguilas Negras en rearme”(Aquile Nere in riarmo).
Vi saremo grati se vorrete aderire numerosi....(la lista delle adesioni verrà aggiornata continuamente).
I sottoscritti sono estremamente preoccupati per l’immediato pericolo di vita nel quale versano centinaia di dirigenti di associazioni in difesa dei diritti umani colombiane che hanno organizzato la grande manifestazione contro il Terrorismo di Stato in Colombia dello scorso sei marzo, alla quale hanno preso parte attiva centinaia di associazioni della società civile colombiana e oltre 300.000 persone.
A seguito delle dichiarazioni del consigliere del presidente Álvaro Uribe, José Obdulio Gaviria, che ha bollato la manifestazione come “organizzata dalle FARC”, gli squadroni della morte del gruppo paramilitare che firma le proprie azioni come “Aguilas Negras” hanno assassinato in rapida sequenza quattro dirigenti sindacali e di ONG che avevano promosso la manifestazione, ne hanno sequestrati altri due, minacciato direttamente altri 40, mentre decine di altri versano in immediato pericolo di vita.
Ci uniamo pertanto al MOVICE (Movimento Nazionale delle Vittime dei Crimini di Stato) e a decine di altre sigle della società civile colombiana, nell’esigere le dimissioni di José Obdulio Gaviria, personaggio da più parti accusato di essere organico sia al paramilitarismo che al narcotraffico, ma che continua ad essere tra i più stretti collaboratori del presidente Álvaro Uribe.
Chiediamo inoltre ai governi dell’Unione Europea e al Parlamento Europeo, nonché ai governi latinoamericani, di effettuare urgenti pressioni sul governo colombiano perché difenda l’integrità fisica di tutte le persone sotto minaccia, individui e fermi gli autori dei quattro omicidi e degli altri crimini che si attribuiscono a gruppi paramilitari che il governo colombiano sostiene essere da tempo smobilitati.
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Acá el testo en castellano del Llamado urgente en defensa de las asociaciones para los DDHH en Colombia.
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Promotori:
Annalisa Melandri, traduttrice Gennaro Carotenuto, storico, Università di Macerata Guido Piccoli, scrittore, giornalista Stella Spinelli, giornalista Peace Reporter
Primi firmatari:
Luigi Ciotti, sacerdote, Italia Noam Chomsky, linguista, MIT, Stati Uniti Gianni Minà, giornalista, Italia Beppe Grillo, comico, Italia Frei Betto, scrittore, Brasile Martín Almada, premio Nobel Alternativo per la Pace 2002, Paraguay Vittorio Agnoletto, parlamentare europeo, Italia Jose Luíz Del Roio, senatore, Italia/Brasile Francesco Martone, senatore, Italia Ramon Mantovani, deputato, Italia Meri Lao, Meri Lao, musicista e scrittrice, Uruguay/Italia Hernando Calvo Ospina, giornalista Le Monde Diplomatique, Colombia/Francia Maurizio Matteuzzi, giornalista Il Manifesto, Italia Raúl Zibechi, giornalista, Uruguay Maurizio Chierici, giornalista L’Unità, Italia Meir Margalit, storico, Israele
Emanuele Giordana,giornalista, Italia Luciano Scateni, giornalista, scrittore, Napoli Antonio Vermigli, Rete Redié Resc, Italia Santiago Alba Rico, scrittore, Spagna Rocco Altieri direttore Quaderni Satyagraha, Italia Mario Amorós, storico e giornalista, Spagna Atilio Borón, filosofo, Argentina Stella Calloni, scrittrice e giornalista, Argentina Mario Casasús, giornalista, Messico James Cockroft, accademico e scrittore, Canada Geraldina Colotti, giornalista il Manifesto Marinella Correggia, scrittrice, Italia Heinz Dieterich, sociologo, Germania/Messico Carlos Fernández Liria, Universidad Complutense de Madrid Jeff Halper, antropologo, Israele Celia Hart Santamaria, giornalista, scrittrice, Cuba Martin E. Iglesias giornalista, presidente Selvas.org Gilberto López y Rivas, antropologo, Messico Loredana Macchietti, editore, Italia Antonio Mazzeo, giornalista e saggista... Continua a leggere...
Los promotores de ese llamado, Gennaro Carotenuto historiador, Guido Piccoli, escritor y periodista, Stella Spinelli, periodista Peace Reporter y Annalisa Melandri se suman al MOVICE Movimiento Nacional de Víctimas de Crímenes de Estado en exigir la renuncia de José Obdulio Gaviria, uno de los colaboradores más cercanos del presidente de Colombia Álvaro Uribe, que con sus declaraciones a la prensa colombiana (“la marcha del 6 marzo está organizada por las FARC”) ha puesto en peligro de vida inmediato a los organizadores de la manifestación.
Desde el 6 de marzo hasta esa fecha ya son quatro los sindicalistas que han sido asesinados y 40 entre activistas sociales y simples ciudadanos han sido amenzados de muerte por un grupo paramilitar que ha firmado el comunicado cómo “Aguilas Negras en rearme”.
Espero que adhieran ...(el listado serà actualizado continuamente...)
Nosotros, los suscriptores de este llamado, estamos sumamente preocupados por el peligro inmediato que corre la vida de los dirigentes de asociaciones colombianas defensoras de derechos humanos, que organizaron la gran marcha contra el Terrorismo de Estado en Colombia del pasado 6 de marzo, a la cuál se adhirieron cientos de asociaciones de la sociedad civil colombiana y más de 300.000 personas.
Después de las declaraciones del asesor del presidente Álvaro Uribe, José Obdulio Gaviria, que había tildado la marcha como “organizada por las FARC”, los escuadrones de la muerte del grupo paramilitar que firma sus crímenes como “Águilas Negras”, han asesinado en pocos días a cuatro dirigentes sindicales y de ONGs que habían promovido la marcha, secuestrado otros dos, amenazado directamente otros 40, mientras decenas de otros están en peligro de vida inmediato.
Nos unimos por lo tanto al MOVICE (Movimiento Nacional de Víctimas de Crímenes del Estado) y a decenas de otras organizaciones de la sociedad civil colombiana en exigir la renuncia de José Obdulio Gaviria, él mismo acusado de paramilitarismo y narcotráfico, pero que continúa siendo uno de los colaboradores más cercano del presidente Álvaro Uribe.
Exigimos además a los gobiernos de América Latina y de la Unión Europea que presionen urgentemente al gobierno colombiano para que defienda la integridad física de todas las personas bajo amenaza y detenga a los autores de los cuatro asesinatos y de otros crímenes que se atribuyen a grupos paramilitares que el gobierno colombiano sostiene que ha desmovilizado hace tiempo.
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Qui in italiano: Appello urgente in difesa delle associazioni per i diritti umani in Colombia.
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Promotores: Annalisa Melandri, traductora, Italia Gennaro Carotenuto, historiador, Universidad de Macerata, Italia Guido Piccoli, escritor, periodista, Italia Stella Spinelli, periodista Peace Reporter, Italia
Primeros firmantes:
Stella Calloni, escritora, periodista, Argentina Noam Chomsky, lingüista, MIT, Estados Unidos Martin Almada, premio Nobel Alternativo de la Paz 2002, Paraguay Frei Betto, escritor, Brasil Gianni Minà, periodista, Italia Hernando Calvo Ospina, periodista Le Monde Diplomatique, Colombia/Francia Raúl Zibechi, periodista, Uruguay James Cockroft, académico, escritor, Canada Atilio Borón, filósofo, Argentina Gilberto López y Rivas, antropólogo, México Meir Margalit, historiador, Israel
Emanuele Giordana, periodista, Italia Pascual Serrano, periodista, España Carlos Tena, periodista, España James Petras, sociólogo, Estados Unidos Heinz Dieterich, sociólogo, Alemania/México Santiago Alba Rico, escritor, España Vittorio Agnoletto, diputado europeo, Italia Rocco Altieri director Quaderni Satyagraha Mario Amorós, historiador, periodista, España Mario Casasús, periodista, México Maurizio Chierici, periodista L’Unità, Italia Luigi Ciotti, sacerdote, Italia Geraldina Colotti, periodista il Manifesto, Italia Marinella Correggia, escritora, Italia Jose Luíz Del Roio, Senador, Italia/Brasil Carlos Fernández Liria, Universidad Complutense de Madrid Beppe Grillo, cómico, Italia Jeff Halper, antropólogo, Israele Celia Hart Santamaria, periodista, escritora, Cuba Martin E. Iglesias periodista, presidente Selvas.org, Italia Meri Lao, Meri Lao, musica, escritora, Uruguay/Italia Loredana Macchietti, editor, Italia Ramon Mantovani, diputado, Italia Francesco Martone, senador, Italia Maurizio Matteuzzi, periodista Il Manifesto Antonio Mazzeo, periodista , ensayista, Italia... Continua a leggere...
Le dichiarazioni di José Obdulio Gaviria, consigliere di Álvaro Uribe rilasciate pochi giorni prima della marcia del 6 marzo scorso che si è svolta in Colombia e in diverse città del mondo in solidarietà con le vittime del paramilitarismo e dei crimini di Stato, hanno dato i loro frutti.
“Questa è una manifestazione organizzata dalle FARC” e il suo messaggio, ampiamente diffuso dai mezzi di comunicazione, stampa e tv, rigorosamente vincolati al governo ha accompagnato come una spada di Damocle sulla testa gli organizzatori, i promotori, gli attivisti sociali o semplicemente chi ha sfilato per strada con i familiari delle vittime del terrorismo di Stato. Alle dichiarazioni di José Obdulio Gaviria, mai smentite dal governo, nonostante il MOVICE (Movimento Nazionale delle Vittime dei Crimini di Stato) lo abbia richiesto in più occasioni, è seguito un comunicato, come era prevedibile, delle AUC (Autodefensas Unidas de Colombia), o meglio Aguilas Negras en rearme (Aquile nere in riarmo, il nome nuovo delle AUC smobilitate) che confermavano quanto detto pubblicamente dal consigliere di Palacio de Nariño.
Uribe chiama e i paramilitari rispondono.
Purtroppo questo scellerato gioco del presidente colombiano è costato la vita già a quattro sindacalisti, il sequestro di due dirigenti di associazioni umanitarie che poi sono stati in un secondo momento rilasciati e circa una quarantina di dirigenti sociali, ... Continua a leggere...
Il diavolo e l’acqua santa. Dio e Satana che combattono una guerra moderna con mezzi moderni. Bin Laden, Satana in persona, lancia fuoco e fiamme contro l’ Europa e contro il Papa, emissario di Dio in Terra, tramite il web, mezzo “demoniaco” per eccellenza.
Dio, o meglio la sua voce in terra, Benedetto XVI gli risponde per nulla turbato, donando nuova vita al vicedirettore del Corriere della Sera.
Magdi Allam, non una persona a caso a caso, ma l’onnipresente giornalista dei salotti televisivi di qualsiasi fascia oraria, musulmano di nascita e noto per le sue posizioni fortemente critiche verso l’islamismo, per le quali è detestato dagli arabi e non solo da loro, verrà battezzato questa sera dal Papa.
Una decisione tenuta nascosta fino all’ultimo momento si dice, ma forse solo perchè si tratta di un ottimo asso uscito dalle maniche delle bianche vesti dell’emissario di Dio in Terra...
Sto vedendo AnnoZero....
Comunione e Liberazione (CL) ha monopolizzato, grazie a Formigoni, la sanità milanese.
La sanità pubblica milanese.
La legge 194 rischia di non poter essere applicata negli ospedali della Lombardia e quando viene applicata e una donna riesce ad abortire in una struttura pubblica, lo fa dopo un iter estremamente lungo e doloroso.
Io vieterei ai medici obiettori di coscienza di lavorare nella sanità pubblica, per lo meno a quelli che si occupano di aborti, somministrazione della pillola del giorno dopo, della pillola abortiva o di ginecologia, nonchè quelli che operano nei consultori pubblici. Il loro diritto particolare di essere obiettori è incompatibile con il diritto generale delle cittadine di beneficiare della legge.
Intervista esclusiva al Dr. Adrián Ramírez Lopez , presidente della LIMEDDH.
La Lega Messicana per la Difesa dei Diritti Umani (LIMEDDH) , l’Associazione dei Familiari dei Detenuti Scomparsi e delle Vittime delle Violazioni dei Diritti Umani del Messico (AFADEM-FEDEFAM), l’Associazione Nazionale degli Avvocati Democratici (ANAD) ed altre associazioni messicane per la difesa dei diritti umani e civili, in un comunicato diretto al Comitato Internazionale della Croce Rossa, hanno espresso la loro ferma condanna dell’azione di guerra dell’esercito colombiano nella quale sono morte 24 persone tra cui il portavoce internazionale delle FARC Luis Édgar Devia Silva, meglio conosciuto come Raúl Reyes e per lo meno quattro giovani messicani studenti dell’università pubblica del Messico l’UNAM.
Una giovane, Lucía Andrea Morett è ferita e ricoverata con grevi lesioni in un Ospedale Militare dell’Ecuador.
Gli studenti, tutti frequentanti la facoltà di Lettere e Filosofia dell’università messicana dell’UNAM, come confermato dal quotidiano messicano La Jornada del 10 marzo, si trovavano in Ecuador, a Quito per partecipare al II Congresso Continentale Bolivariano che riunisce i militanti sociali e le forze progressiste e di sinistra latinoamericane. Successivamente, dopo aver raccolto interviste a politici ecuadoriani e materiale per i loro studi, avevano accettato di recarsi nel campo delle FARC, dove avrebbero dovuto proseguire le loro attività di ricerca e studio e dove nella notte del 1 marzo sono stati sorpresi nel sonno dal fuoco dell’esercito colombiano.
L’accampamento si trovava fuori dalla zona di conflitto ed era luogo di mediazione e transito anche di visitatori stranieri per le trattative in corso per la liberazione degli ostaggi nelle mani della guerriglia, trattative che stava portando avanti con successo proprio Raúl Reyes e di cui il governo colombiano era al corrente.
Adrián Ramírez Lopez, presidente della Lega Messicana per la Difesa dei Diritti Umani ci spiega quali sono i termini della denuncia presentata alla Croce Rossa Internazionale e la posizione assunta dal governo Calderón in questa situazione:
A.M. - Dr. Adrián Ramírez Lopez, la LIMEDDH ha denunciato alla Croce Rossa Internazionale ciò che è stato definito “un massacro perpetrato dall’esercito colombiano in Ecuador”.
Tra i morti sono stati recuperati i cadaveri di quattro giovani studenti messicani e una ragazza è tuttora ricoverata in ospedale in Ecuador.
Come hanno reagito alla notizia l’opinione pubblica messicana e la stampa? Già si parla di infiltrazione delle FARC nell’ UNAM. ... Continua a leggere...
Entrevista exclusiva al Dr. Adrián Ramírez Lopez , presidente de la LIMEDDH, Liga Mexicana por la Defensa de los Derechos Humanos.
La Liga Mexicana por la Defensa de los Derechos Humanos, la Asociación de Familiares de Detenidos Desaparecidos y Victimas de Violaciones a los Derechos Humanos en México (AFADEM-FEDEFAM), la Asociación Nacional de Abogados Democráticos(ANAD) y otras asociaciones mexicanas por la defensa de los derechos humanos y civiles en un comunicado directo al Comité Internacional de la Cruz Roja, exprimen su firme condena de la acción bélica del ejército colombiano en la cual han resultado muertas 24 personas, entre las cuales estaba el portavoz internacional de las FARC Luis Édgar Devia Silva, más conocido como Raúl Reyes y además por lo menos quatro jovenes méxicanos estudiantes de la pública universidad de México, la UNAM..
Una joven, Lucía Andrea Morett se encuentra herida y hospitalizada en Ecuador.
Los estudiantes, casi todos del curso de Letras y Filosofía de la prestigiada universidad, como confirmado también por el diario La Jornada del 10 de marzo, se encontraban en Ecuador partecipando al II Congreso Continental Bolivariano qué reune los militantes sociales y las fuerzas de izquierda latinoamericana. Luego, después de haber realizado varias entrevistas y haber recogido material para sus estudios, habían aceptado de moverse hacia un campamento de las FARC donde la noche del 1 de marzo han sido sorprendidos mientras dormían por las bombas y el fuejo del ejercito colombiano.
El campamento se encontraba fuera de de las “zonas rojas” o de conflicto y fungía como campamento de interlocución y sitio de mediación y punto común de comunicación y enlace en la negociación para la liberación de los rehenes entre los cuales Ingrid Betancourt. Negogiaciones que etsabn conducidas por el mismo RaúL Reyes y que eran a conocimiento del gobierno colombiano.
Adrián Ramírez, presidente de la LIMEDDH (Liga Mexicana por la Defensa de los Derechos Humanos) acepta de explicarnos cúales son los términos de la denuncia presentada a la Cruz Roja Internacional y la postura asumida por el gobierno de Felie Calderón en esa circustancia.
A.M. - Dr. Adrián Ramírez , la LIMEDDH denunciò a la Cruz Roja Internacional lo que ha sido definido un masacre perpetuado por el ejército colombiano en el estado de Ecuador. Entre los fallecidos se encontraron los cuerpos de quatro jovenes estudiantes mexicanos y una joven està hospitalizada en Ecuador.
¿Cómo reaccionó la opinión publica mexicana y la prensa a la noticia? Pues ya se habla de infiltración de las FARC en la UNAM.
A.R.- La mayoría de los medios de comunicación comenzaron una campaña para descalificar a los estudiantes y jóvenes investigadores y trato de relación a la UNAM con las FARC y a su vez con los cárteles de la droga. ... Continua a leggere...
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