Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
Rayen Kvyeh, unica poeta del Cile, ha viaggiato da Temuco a Reggio Calabria, nel dicembre del 2007, per ricevere la Menzione Speciale come seconda classificata del prestigioso Premio di Poesia Internazionale Nosside.
Nosside è un “Progetto che guarda a un mondo senza barriere, dove la poesia vince sugli odi politici e religiosi, sui rancori tra i popoli e sui pregiudizi culturali e razziali”.
La poesia di Rayen Kvyen, pertanto trova il suo spazio naturale in questo contesto, e ancor di più in questo momento in cui il suo popolo, il popolo mapuche, è oggetto di una dura repressione da parte del governo “socialista” di Michelle Bachelet.
Rayen Kvyeh, es la única poeta de Chile que ha viajado desde Temuco hasta Reggio Calabria (Italia) en diciembre 2007, para recibir la Mención Especial (segunda clasificada) del prestigioso Premio Internacional de Poesía Nósside.
Nósside es un “Proyecto que mira hacia un mundo sin barreras, donde la poesía vence sobre odios políticos y religiosos, sobre rencores entre pueblos y sobre prejuicios culturales y raciales”.
La poesía de Rayen Kvyeh por tanto encuentra su espacio natural en ese contexto, y todavía más en ese momento en el que su pueblo, el pueblo mapuche, es objeto de una dura represión de parte del gobierno “socialista” de Michelle Bachelet.
Se encuentra en Roma, etapa final de ese largo viaje que la ha llevado también en Alemania (donde vivió un largo exilio) y en Austria, unos días antes de regresar a Chile donde dice sentirse más nacesaria a su pueblo, no obstante en ese viaje haya contribuido en manera imprescindible a la difusión de la causa mapuche.
Poe eso “palabra errante” es el nombre con que me gusta llamar el recital y la rueda de prensa que Rayen tendrà el 25 de enero en el Spazio Odradek en Roma. La palabra errante que viaja y testimonia la voz de un pueblo, pero la voz de Rayen, su “embrión rebelde”, alberga en su vientre, cómo ella escribe en un poema, en los largos días pasados en la cárcel , al tiempo de la dictatura militar de Augusto Pinochet , por sus obras teatrales críticas al régimen.
En aquel vientre de mujer orgullosa, torturada y privada de la libertad, ha encontrado refugio y protección en un “bosque de ternura”, en aquel mundo de amaneceres y atardeceres, de ojos de niños, de una naturaleza mágica y ancestral que representa el hilo conductor de su mensaje.... Continua a leggere...
Cile, la rivolta dei detenuti mapuche
Il caso di uno studente ucciso dalla polizia fa riesplodere la protesta della minoranza indigena
Geraldina Colotti
Il Manifesto, 13 gennaio 2007
Torna in scena la questione Mapuche in Cile. Alla morte del giovane studente Matias Katrileo Quezada, 22 anni, sepolto domenica scorsa, ucciso dai proiettili di un carabinero, potrebbe aggiungersi quella di Patricia Troncoso, da 90 giorni in sciopero della fame e ricoverata all'Hospital Angol di Temuco in condizioni disperate. Altri quattro mapuche, detenuti nel carcere di Angol a Temuco, hanno invece sospeso lo sciopero della fame con cui chiedevano la revisione del processo e il riconoscimento dei loro diritti. Ieri il risultato delle perizie ordinate dal giudice istruttore che ha messo sotto inchiesta il sottufficiale dei carabinieri cileni Walter Ramirez Espinoza, ha confermato che a uccidere lo studente è stato il proiettile di un'arma di ordinanza. Le associazioni per i diritti umani hanno chiesto garanzie perché il procedimento non venga affidato a un tribunale militare, come già accaduto in un caso analogo recente. ... Continua a leggere...
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Ho sognato che Clemente Mastella si era dimesso perchè in Italia, non nel Messico degli anni ’70, un uomo di 44 anni è morto in cella poco dopo il suo arresto (avvenuto per alcune piantine di marijuana trovate nel suo orto) in seguito a gravi lesioni e ancora, nonostante siano passati più di tre mesi dall’accaduto, non si ha nessuna notizia nè dei colpevoli, nè delle motivazioni, nè delle circostanze in cui è avvenuto l’OMICIDIO DI ALDO BIANZINO.
Ma era un sogno...Clemente Mastella si è dimesso perchè da buon ministro della Giustizia, è inquisito.
...
Verità per Aldo
“Wenuykan” – amicizia con il popolo Mapuche
presenta:
La parola errante
recital di poesie musicate con il tamburo rituale mapuche “kultrun” e conferenza stampa sulla situazione dei prigionieri politici Mapuche in Cile
Rayen Kvyeh – poetessa Mapuche
Libreria Odradek
Via Dei Banchi Vecchi n. 57 – ROMA
25 gennaio – h. 18
partecipano:
Rayen Kvyeh – poetessa mapuche
Geraldina Colotti – Il Manifesto
Giuseppe De Marzo – Associazione A Sud
Gavino Puggioni - Associazione Wenuykan, wenuykan@gmail.com
La poesia di Rayen Kvyeh viene dalla terra, perchè Mapuche vuol dire “uomini della terra” e viene dall’amore, che si percepisce in ogni suo verso: amore per il suo popolo, per la natura, per la libertà e per la vita.... Continua a leggere...
foto di Luigi Cecchetto
La salma di Cristina Carreño sfila davanti al Palacio de La Moneda di Santiago del Cile.
Torna così a casa la la prima donna cilena detenuta e scomparsa a Buenos Aires nell’ambito di quella grande operazione del terrore che prese il nome di Operación Condor.
Ringrazio l’amico Luigi Cecchetto per la foto.
Uff...meno male che l’ ”iniziativa censoria” ha avuto effetto... siamo scampati da una bella “lectio magistralis” dell’ “ambasciatore di pace” sull’ “omicidio perfetto”.
Perchè tanto di quello si sarebbe parlato, da una condanna a morte per impiccagione o per iniezione letale a un aborto, il passo di Ratzinger sarebbe stato brevissimo....
Anzi forse siamo scampati da qualcosa di più.
Paragonando quest’episodio con quanto accaduto all’Università La Sapienza nel lontano 1977, oggi pomeriggio Francesco Cossiga alla trasmissione Radiocity in onda su Radio1, ha detto di aver avuto in quell’occasione, (cito più o meno testualmente) “l’estro di sfondare i cancelli dell’Università per riprenderne il controllo con i mezzi blindati”. Strano perchè ha detto anche recentemente che non fu una buona idea.
Chissà ad Amato che “estro” sarebbe venuto giovedì prossimo.
Gabriele Polo, direttore del Manifesto rimpiange la Democrazia Cristiana, perchè dice, “almeno funzionava come elemento di mediazione”.
Ma non ci sta già pensando il PD?
Piccola considerazione personale: criticare quanto sta avvenendo come un episodio di intolleranza gravissimo e come un attentato alla libertà d’espressione mi sembra soltanto un modo eccellente per far finta che il dibattito che sta avendo in Italia sull’ingerenza del Vaticano nella politica del nostro paese semplicemente non esista. La protesta alla visita del papa credo che sia solo una conseguenza di un pontificato, che diciamocela tutta, è pesante da digerire.
Scompare dal panorama letterario e giornalistico del Cile una delle voci che più duramente e con più passione hanno condannato la dittatura di Pinochet.
Patricia Verdugo, 61 anni si è spenta la notte di domenica a Santiago, dopo una lunga malattia.
Ha messo a nudo, in tutta la sua crudeltà ed efferatezza, i crimini commessi nel suo paese durante gli anni terribili della dittatura, attraverso un’ eccellente produzione letteraria che le ha valso il premio Maria Moors Cabot nel 1993 negli Stati Uniti, (il più importante riconoscimento attribuito negli USA ad un giornalista straniero) e nel 1997 in Cile il Premio nazionale di giornalismo.
I suoi libri, circa una decina, sono il frutto di un enorme lavoro di ricerca, indagine, raccolta di testimonianze ed atti processuali volto a testimoniare nel modo più dettagliato possibile e con dovizia di particolari i crimini commessi in quegli anni. Molti processi verso i repressori ed i torturatori di allora si sono istruiti con la documentazione raccolta grazie al suo lavoro.
Suo padre, Sergio Verdugo, fu una delle 30.000 vittime del terrore e alla sua storia è ispirato Bucarest 187 del 2001.
La sua opera più importante tuttavia è Gli artigli del puma del 1985 che tratta della “Carovana della morte”, “l’atto fondativo della dittatura” come lo definì la stessa Patricia Verdugo, una squadra militare che aveva il compito di giustiziare tutti gli oppositori politici e che viaggiava tra le varie province cilene a bordo di un elicottero Puma.
La verità e la storia ringraziano Patricia Verdugo.
La mafia, lo ripeto ancora una volta, non è un cancro proliferato per caso su un tessuto sano. Vive in perfetta simbiosi con la miriade di protettori, complici, informatori, debitori di ogni tipo, grandi e piccoli maestri cantori, gente intimidita o ricattata che appartiene a tutti gli strati della società. Questo è il terreno di coltura di Cosa Nostra con tutto quello che comporta di implicazioni dirette o indirette, consapevoli o no, volontarie o obbligate, che spesso godono del consenso della popolazione.
Giovanni Falcone
Tempo fa scrissi questo articolo raccontando che il Centro Internazionale di Documentazione sulla Mafia (C.I.D.M.A) di Corleone stava per essere sfrattato dai locali di cui usufruiva con un contratto di comodato d’uso gratuito, niente di meno che dallo stesso sindaco del paese Antonio Iannazzo, e soprattutto denunciando il poco spazio (appena un trafiletto) che il fatto aveva occupato su la Repubblica, mentre poco più di metà della pagina era dedicata alla notizia del sesso sfrenato che i giocatori di una squadra di serie A elvetica avevano fatto con una quindicenne e l’altra metà alla pubblicità della WIND.
Nel mese di settembre dello scorso anno, l’amministrazione comunale (di centro destra) di Corleone, appellandosi all’articolo 12 dell’ordinamento comunale (secondo cui “se… durante il termine convenuto sopravviene un urgente ed imprevisto bisogno al comodante, questi può esigere la restituzione immediata…”) con la delibera n. 237 del 17.09.97 firmata dallo stesso Iannazzo, intimava lo sfratto al Centro, dando come ultimatum il 4.10.2007.
Il Centro Internazionale di Documentazione sulla Mafia fu inaugurato nel 2000 dall’allora presidente Carlo Azeglio Ciampi e finanziato con i fondi messi a disposizione dalla convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità transnazionale. Sono conservati in esso i faldoni del maxi processo a Cosa Nostra istruito nel 1986 da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Oggi, a conferma e come aggiornamento sui fatti, ricevo dal Presidente del Centro,... Continua a leggere...
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