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Di seguito gli articoli e le fotografie pubblicati nella giornata richiesta.
Articoli del 10/01/2007

FREDY MUÑOZ LIBERO!
Dopo 52 giorni di prigionia è stato rilasciato ieri, 9 gennaio, il corrispondente dalla Colombia di Telesur, Fredy Muñoz. Si trovava nel carcere di Barranquilla. La Fiscalía colombiana ha dichiarato insufficienti le prove a suo carico che consistevano esclusivamente in dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia attualmente in stato di detenzione. Uno di questi testimoni, Yainer Rodriguez Vásquez ha affermato inoltre di aver ricevuto minacce e intimidazioni dai servizi segreti colombiani affinché depositasse testimonianza contro persone a lui sconosciute tra le quali Fredy Muñoz. Quanto accaduto a Fredy ricorda il caso del sociologo colombiano e professore universitario Alfredo Correa de Andreis, che fu accusato e messo in carcere con le stesse modalità e le identiche accuse rivolte a Fredy Muñoz e che dopo essere stato rilasciato fu assassinato circa due anni fa a Barranquilla, regno dei paramilitari fedeli a Jorge 40. Per questo sia Fredy che i suoi cari temono per la sua incolumità dal momento che il processo va avanti e non sono state formalmente ritirate le accuse a suo carico. C’è da aggiungere che tutto ciò accade in un momento di particolare tensione politica e sociale in Colombia in cui sempre più evidenti appaiono i legami tra politica e narco-paramilitarismo e sempre più violente si fanno le pressioni contro i giornalisti e i mezzi di comunicazione che li denunciano. Particolarmente evidente è stato il tentativo di criminalizzare Telesur cercando di limitare così la sua influenza in Colombia attentando direttamente al cuore del nuovo processo di integrazione latinoamericana che l’emittente rappresenta.
Fonte:TELESUR
Articoli precedenti sul caso Fredy Muñoz:
Attacco Colombiano a Telesur 21/11/06
Breve aggiornamento sul caso 25/11/06
Lettera a
La Repubblica 23/11/2006
Gentile Direttore Piero Sansonetti
Le scrivo a proposito della recente intervista di Angela Nocioni a Massimo D’Alema apparsa sulla prima pagina di Liberazione del 3/01/07 dove la giornalista con una caduta di stile degna del peggior Omero Ciai di La Repubblica, dall’alto di chissà quale piedistallo ed evidentemente ignorante in materia di economia politica, si permette di definire la redistribuzione della ricchezza “un’elemosina ai poveri”, tanto che lo stesso D'Alema è stato costretto a darle una brevissima lezione in merito, spiegandole che "redistribuire la ricchezza è uno dei compiti principali degli Stati moderni". Sicuramente la scuola di
La Repubblica che
la Nocioni sempre più spesso sta frequentando dà i suoi frutti. Toni così sprezzanti e offensivi sono propri del buon Omero Ciai, che tanto per dirne una, il 3 dicembre scorso, da Caracas dove si trovava in occasione delle elezioni, si è permesso di definire il popolo venezuelano “sussidiato e fannullone” descrivendolo come una massa inetta capace solo di vivere di sussidi.
Ora se argomentazioni del genere trovano spazio su
La Repubblica certamente non fa meraviglia più a nessuno ma come è possibile che li ritroviamo anche sulla prima pagina di un quotidiano che si vanta di essere comunista?
Annalisa Melandri
Roma
testo integrale dell'intervista a Massimo D'Alema qui
sull'articolo di Ciai del 3/12/06 cosa dice Annalisa qui
inoltre sempre sull’intervista di Angela Nocioni a Massimo D’Alema vi consiglio il post di Gennaro Carotenuto con un’intervista a Tito Pulsinelli qui
Fotografie del 10/01/2007
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